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Moog Music MF-104M Super Delay

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Ad un prezzo parametrato sulla classe dell’apparecchio (799 dollàri) e con una produzione contingentata a soli 560 pezzi, torna il classico, cremoso, inimitabile analog BBD delay prodotto da Moog per la sua serie Moogerfooger. Dopo il 104Z da un secondo, dopo il 104M da 800 millisecondi con possibilità MIDI, è il momento del MF-104M Super Delay, letteralmente rimpinzato da ben sei integrati BBD vintage, con i quali raggiungere 1.2 secondi di ritardo full analog.

Di Enrico Cosimi

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All’interno dell’apparecchio, trovano posto sei celle Panasonic NM3008 in serie, che raggiungono i 1200 msec, contro gli 800 della precedente versione MIDI equipped. La qualità timbrica è potenziata, nei limiti strutturali della tecnologia BBD, grazie all’adozione di un circuito Emphasis/De-Emphasis ottenuto devolvendo altre due unità BBD all’insieme; la tenuta sonora permette quindi di migliorare il rapporto S/N e la risposta in frequenza. Anche l’alimentazione è stata ridisegnata, per garantire maggior linearità; dal modello 500 Series, è stato estratto il comportamento di Delay Loop Level Matching, per garantire consistenza di livello nella gestione del percorso audio in feedback eventualmente sottoposto a trattamenti esterni.

Moog Werkstatt 2014 Kit: lo vedremo mai in Italia?

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

In occasione dell’epocale MoogFest 2014, il gruppo di geniacci capitanati da Mike Adams ha presentato un piccolo strumento in scatola di montaggio che si chiama Werkstatt (officina…). Inizialmente proposto come scheda da popolare con i componenti attraverso saldature e montaggi da tipico workshop, è stato successivamente convertito in semplice kit di assemblaggio (in stile KORG MS-20Kit, per intenderci), da montare “e basta”.

Di Enrico Cosimi

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Quello che ha inizialmente raggelato gli entusiasmi è stato sapere che Werkstatt era dedicato esclusivamente al mercato statunitense, attraverso una rete di venditori – ben noti a tutti gli affezionati sintetisti – che non possono vendere al di fuori del territorio statunitense. Oggi, dopo una serie di interessanti indiscrezioni, sembra, si dice, pare, corre voce, si sussurra che forse dopo l’Estate potrebbe esserci una ri-edizione del Werkstatt in scatola di montaggio, ma questa volta disponibile per il mercato internazionale. Se son rose…

Intanto, diamo un’occhiata alle caratteristiche dell’apparecchio.

Effetti Minifooger, Drive, Boost, Trem, Ring

Written by Emiliano Girolami on . Posted in Gear

Lasciate ogni speranza voi che entrate. Dietro la porta c’è Bob Moog pronto a farvi cambiare tutte le convinzioni che avevate fino ad ora sugli effetti per chitarra o basso. Una nuova linea da Moog composta da cinque pedali. Ne abbiamo provati quattro.

Di Emiliano Girolami

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Tutti uguali dal punto di vista meccanico, sono alloggiati in un contenitore metallico a prova di bomba e di forma ergonomica, atta a favorire l’intervento del piede sullo switch di attivazione.  Le connessioni sono tutte sul lato superiore. Si parte dall’alimentazione a 9V (negativo al centro) e, a seguire, troviamo uscita, input per pedale di espressione e ingresso.  Non vi nascondiamo che vederli tutti in fila sul pavimento fa un certo effetto.

MOOG Theremini

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il Theremini è la ri-progettazione, aggiornata ai tempi moderni, del più antico strumento elettronico commerciale che la storia ricordi. L’eterofono di Lev Termen nasce all’inizio dello scorso secolo e – da subito – conquista l’immaginazione dei musicisti per l’unicità del suo funzionamento: suona senza alcun contatto fisico tra esecutore e apparecchio. La magia è assicurata. Oggi, Moog Music riscrive le regole presentando una versione dello strumento destinata a far discutere parecchio e ad entrare, prepotentemente, nella wish list di parecchie persone.

Di Enrico Cosimi

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Il Theremini è stato progettato per garantire soddisfazione immediata al musicista esperto, già abituato alla complessità della ricerca d’intonazione, e al musicista meno esperto, che può contare su una serie di aggiunte circuitale con cui facilitare le procedure di performance.

MOOG SUB 37 Tribute Paraphonic Analog Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Come al solito, in occasione delle grosse Fiere internazionali (NAMM e MusikMesse), si scatenano i peggiori rumori su quello che sarà o non sarà presentato al pubblico; in maniera non convenzionale, Amos Gaynes di Moog Music ha deciso di svelare l’esistenza del SUB 37 Tribute Paraphonic Analog Synthesizer, diffondendo un semplice disegno tecnico che, nelle ore successive, è stato affiancato a due possibili rendering di pannello. 

Di Enrico Cosimi

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Per questo motivo, in modo del tutto innocuo e privi di pezze di supporto, ci siamo divertiti a leggere il disegno tecnico, verificando le possibili future capacità del nuovo sintetizzatore. Come è facile immaginare, non tutto potrebbe essere confermato, non tutto potrebbe appartenere alla realtà, non tutto potrebbe trovare riscontro commerciale. Procediamo per ordine.

Animoog per iPad in dettaglio – seconda parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software

Nella prima puntata abbiamo parlato della tipologia di sintesi alla base di Animoog per iPad, la sintesi anisotropica, basata cioè sulle animazioni programmate in uno spazio X/Y di un set di forme d’onda più o meno complesse. Abbiamo iniziato ad discutere nel dettaglio delle parti significative del synth, analizzando le sorgenti sonore, la sezione di filtraggio e parlando dei particolarissimi Orbit e Path. È il momento di parlare delle sorgenti di modulazione, altro punto di forza di questo soft synth.

Di Antonio Antetomaso

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E’ tutto nella schermata in figura, organizzato in modo sapiente ed efficace: sorgenti e matrice di modulazione.

Animoog per iPad in dettaglio – prima parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software

Presentare Animoog per iPad è come annunciare Michael Phelps per una finale sui cento misti, o Usain Bolt che irrompe nello stadio tra le urla degli spettatori e si va a piazzare sulla linea di partenza. Il celebre sintetizzatore software di omonima e altrettanto celebre casa produttrice (senza ANI) non ha di certo bisogno di presentazioni, ragion per cui obiettivo di questo articolo è più che altro quello di guidarvi nei meandri di questa meravigliosa app alla scoperta delle sue potenzialità.

Di Antonio Antetomaso

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La missione è quella di farvi innamorare di questo sintetizzatore e, parola mia, ce la metterò tutta anche perché senza nulla togliere agli altri soft synth per i dispositivi di casa Cupertino, Animoog rappresenta a mio avviso un must tra le app da avere se intendete fare musica (elettronica) toccando lo schermo di un tablet!

I nuovi Moog Minifooger

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo il successo planetario dei Moogerfooger, è la volta dei più piccoli e – apparentemente – più chitarristici Minifooger, i nuovi stompbox targati Moog che, di sicuro, faranno spalancare gli occhi a tanti tastieristi in cerca di effetti con cui processare i propri mono synth.

Di Enrico Cosimi

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Cinque modelli, tutti al 100% analogici, con true bypass per non sporcare il suono, con ingresso dedicato all’expression input (la cui funzione varia da modello a modello). I cinque apparecchi sono…

Il Moog Little Phatty esce di produzione!

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, no-categoria

L’ultimo sint monofonico progettato da Bob Moog, e passato attraverso versioni di aggiornamento, esce oggi di produzione: stando ad un annuncio diffuso da Moog Music, il Little Phatty Stage Edition II non sarà più costruito una volta terminata la scorta di componentistica ancora disponibile.

Di Enrico Cosimi

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Questo significa, da realistici conti alla mano, che – fatte salve le unità già consegnate e disponibili presso i distributori mondiali – tra un paio di mesi il Little Phatty potrebbe diventare un instant vintage/instant classic, come praticamente tutti gli apparecchi marcati Moog.

Moog Sub Phatty in action – Seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Continuiamo con le manovre di avvicinamento al Moog Sub Phatty, il piccolo sintetizzatore monofonico che coniuga prezzo raggiungibile, prestazioni di notevole impatto e heritage innegabile. E’ il momento di affrontare le insidie della vita on the road, la gestione dei parametri “in seconda fila” (ne parlavamo in un precedente articolo) e  – attenzione, una prima assoluta! – l’implementazione MIDI dell’apparecchio.

Di Enrico Cosimi

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Interagire con… due pannelli comandi

Come è buona tradizione, lo strumento si suona con una mano sulla tastiera… e l’altra sul pannello comandi; allo stato attuale del software – ricordiamo che l’apparecchio in nostro (temporaneo) possesso, oltre ad essere il primo esemplare pervenuto in Europa, ospita ancora il firmware non definitivo… – non è possibile scegliere tra comportamenti jumppass-thru o incremental per i potenziometri nei confronti dei valori memorizzati; comunque, con il vecchio sistema della “rotazione preliminare”, si può sempre ristabilire la coerenza tra la posizione fisica del controllo e il valore operativo di funzionamento.

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