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Avventure nel Primary Level – Quinta puntata

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

L’oscillatore Voyager

Dopo aver apprezzato il comportamento Sequential, che con soli due controlli permette di gestire la transizione fluida triangle-saw-pulse e la simmetria dell’impulso, perché non recuperare il circuito ormai ventennale messo a punto da Bob Moog per il Minimoog Voyager…

Di Enrico Cosimi

voyager apertura

L’oscillatore Voyager fornisce un unico controllo denominato Wave che può coprire in fluida transizione il passaggio triangle – saw – square – pulse fino alle estreme asimmetrie di impulso. Il comportamento è eletto a destinazione di modulazione e, giocando pazientemente con la posizione di partenza e l’escursione del controllo applicato, si riescono ad ottenere transizioni limitate e/o semplici variazioni nella simmetria d’impulso.  Ovviamente, è un circuito un pochino più impegnativo da affrontare.

Avventure nel Primary Level – Quarta Puntata

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

L’oscillatore Sequential P-6

Continuiamo nella gita all’interno del Primary Level di Reaktor. Questa volta, ci occupiamo di come rendere fluida la transizione tra una forma d’onda e l’altra sfruttando una tecnica messa a punto da Dave Smith all’interno del prestigioso Sequential Prophet-6. Intendiamoci: quella proposta non è la circuitazione originale del P-6, quanto il possibile raggiungimento di un comportamento timbricamente analogo sviluppato, appunto, nel Primary Level.

Di Enrico Cosimi

sequential apertura

L’oscillatore del Prophet-6 permette di passare con fluidità da triangolare a rampa e da rampa ad onda quadra con un’unica, fluida, escursione di parametro. Una volta raggiunto il fine corsa corrispondente all’onda quadra, è possibile modulare/controllare la simmetria dell’onda quadra fino a raggiungere – attraverso un secondo controllo dedicato – il valore impulsivo richiesto.

É un circuito raffinato, che può essere messo a fianco dell’ormai classico oscillatore Wave concepito da Moog per il Minimoog Voyager del 2001 (del quale, torneremo ad occuparci più avanti.

Avventure nel Primary Level – Terza puntata

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Costruire la SuperSaw

Proseguiamo il nostro percorso alla ricerca dei comportamenti sempre utili ottenibili attraverso semplice connessione dei moduli disponibili in Reaktor nel Primary Level. Ricordiamo che, come in ogni programma che si rispetti, è possibile scendere di livello lavorano in Core o limitarsi – lecitamente – al veloce assemblaggio di strutture/comandi/moduli già configurati nel livello primario… in tutti i casi, quello che conta è il risultato.

Di Enrico Cosimi

supersaw apertura

Oggi ci occuperemo di SuperSaw, cioè di quel comportamento timbrico che permette l’ascolto di un numero imprecisato di onde dente di sega accomunate da intonazione comune, ma sfalsata, poste sotto controllo di un’unica nota. L’unisono particolarmente gonfio ottenuto per SuperSaw/HyperSaw entra a regime nel 1996 e cambia per sempre il modo di concepire determinate timbriche Unison definite Hover Sound. Il primo strumento a commercializzare questo comportamento è l’iconico Roland JP-8000, da sempre nei cuori di quanti abbiano lavorato professionalmente nella Trance e nella Hardcore Music.

Avventure nel Primary Level – Seconda puntata

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

L’accordatura esponenziale

Continuiamo il nostro viaggio a zonzo per il Primary Level di N.I. Reaktor, inseguendo quei comportamenti generici, ma indispensabili, che sono alla base del funzionamento (auspicabilmente) corretto delle ensemble più semplici.

Di Enrico Cosimi

exp tune apertura

Oggi, ci occuperemo dell’accordatura, o meglio di come controllare l’accordatura espressa in modo tradizionale all’interno di una macro Oscillator.

La prima cosa che occorre ricordare è la differenza di funzionamento esistente tra la porta P e la porta F presenti nel modulo Oscillator: quale che sia la forma d’onda generata, l’argomento P esprime l’intonazione in senso logaritmico/esponenziale interpretando ogni unità numerica come un semitono; l’argomento F esprime l’intonazione in senso lineare, interpretando ogni unità numerica come 1 Hertz.

Avventure nel Primary Level – Prima puntata

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Da oggi, con intervalli speriamo regolari, iniziamo la serie delle Avventure nel Primary Level di N.I. Reaktor. Per chi si fosse perso i trenta anni precedenti, riassumiamo velocemente ricordando che il Primary Level è quella forma di programmazione a oggetti che permette, all’interno di Reaktor, la costruzione di strutture anche complesse utilizzando una libreria di moduli e macro già pronte per il collegamento – con un minimo sforzo, è possibile raggiungere risultati interessanti che, successivamente, sono esportabili facilmente da una ensemble all’altra.

Di Enrico Cosimi

multiwave apertura

Animati, come di consueto, da maligna cattiveria nei confronti del lettore, non seguiremo un percorso lineare che collega le sorgenti ai trattamenti fino all’uscita, ma salteremo di palo in frasca accumulando soluzioni e suggerimenti che – speriamo – torneranno utili al lettore.
Come è facile immaginare, diamo per scontata la conoscenza dei meccanismi di base della programmazione in Reaktor: quanto offerto in questi appuntamenti è applicabile tanto nella versione 6.x attualmente in carico quanto nelle precedenti versione 5.x ormai storicizzate.

Partiremo dal Multiwave Oscillator

Riparliamo di Massive

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Massive di Native Instruments è un piccolo capolavoro della sintesi wavetable. Nel documento che potete scaricare qui, troverete qualche spunto di riflessione in rapporto a due punti spesso considerati difficilmente superabili: l’escursione utile dello Stepper (come fare sequenze più larghe di un’ottava?) e come allungare la durata in step dei Performer (come fare sequenze più lunghe di 16 passi articolati?).

Di Enrico Cosimi

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Come al solito, buona lettura.

Peak Corner 05 – Envelope Generator, LFO a incastro ritmico e Animate

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Che differenza c’è tra un Envelope Generator e un Low Frequency Oscillator? Sicuramente, più d’una, ma quella che salta più agli occhi è che la modulazione prodotta con LFO è ciclica e ripetitiva, quella prodotta con un inviluppo è one shot, cioè transiente. A meno che, come dentro al Novation Peak, gli LFO possano essere sintonizzati su un numero arbitrario di ripetizioni… e poi basta.

Di Enrico Cosimi

 peak 705

In questo modo, complice la possibilità di sincronizzare i cicli di LFO sul Clock di sistema, diventa facile costruire modulazioni ritmiche che interagiscono (per dirne una…) con il DELAY sincronizzabile. Tutto sta ad avere sufficiente tempo, calma e concentrazione.

Peak Corner 4 – Tabelle???

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Come è noto, Novation Peak sfrutta una veloce FPGA programmata per generare gli effetti ed i tre Oxford Oscillators a controllo numerico. Una FPGA opportunamente programmata può fare qualsiasi cosa: dai programmi della lavatrice alla gestione semaforica; nei tre oscillatori di Peak è stata prevista la possibilità di leggere 17 tabelle diverse pre caricate e non modificabili dal musicista. Come dire che, oltre alle quattro forme d’onda analogiche tradizionali, ci possono essere diversi suoni di appoggio.

Di Enrico Cosimi

 peak 703

Dopo anni di PPG Wave, N.I: Massive, Transferrecords Serum e, ora, Ableton Wavetable, una tabella come oggetto concettuale non crea più alcun problema al musicista che abbia esperienza anche minima. Sarà comunque utile ricordare qualche concetto indispensabile.

Peak Corner 03 – Imparare ad amare la Modulation Matrix

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Portata a conoscenza del grande pubblico commerciale con lo storico Oberheim Xpander, la matrice di modulazione è un ingegnoso sistema che permette di creare collegamenti liberi tra due blocchi numericamente consistenti di sorgenti e di destinazioni di modulazione. In modo simile a quanto avveniva con i vecchi sistemi modulari hardware dello scorso secolo, il musicista è dotato di una quantità definita di patch cords virtuali (20 nell’Oberheim Xpander, 16 nel Novation Peak) con i quali creare le connessioni che reputa più opportune. È facile comprendere come conoscere a fondo il meccanismo della matrix modulation possa aprire la porta a risultati sonori non banali.

Di Enrico Cosimi

 peak 702

Ovviamente se, come in un modulare vero, tutto fosse caricato sulle spalle della modulation matrix, la sua operatività finirebbe per esaurirsi velocemente, a meno di non ipotizzare una matrice 120 x 120 o 256 x 256 (in tutti i casi, troppo estesa per poter essere usata agevolmente). Per ovviare a questo tipo di problema, dentro Novation Peak e dentro tutte le macchine dello stesso tipo, si differenziano due categorie di percorsi di modulazione: quelli quasi banali nella loro indispensabilità, e quelli arbitrari, riservati ad un impiego più consapevole. I primi trovano riscontro diretto sul pannello comandi: non se ne può fare a meno e, per questo motivo, giustificano l’investimento elettromeccanico della loro realizzazione hardware (basti pensare all’Envelope Amount che dosa la quantitè di inviluppo ritenuta adatta a muovere le frequenza di taglio del filtro). Gli altri, quelli apparentemente meno ricorrenti come utilizzo, sono concentrati nella matrice di modulazione e riservano accesso attraverso il display di bordo.

Peak Corner 02 – E pluribus, unum vs. nam unum, multi

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

La volta scorsa abbiamo visto come portare Peak da zero (la basic patch Init) a una condizione generica carne e patate (o, se preferite, pizza e fichi) buona un poco per tutto. Ora, è il momento di affrontare quelle tecniche, condivise con altri sintetizzatori e proprietarie del Novation Peak che permettono di far credere all’ascoltatore che, invece di ascoltare un solo oscillatore, se ne stiano ascoltando due, tre, quattro… insomma più di quelli realmente impegnati. Insomma: da uno a tanti.

Di Enrico Cosimi

 peak 701

Come al solito, partiremo dalla deteriore Init Patch, ma a differenza di quanto fatto la volta scorsa, snelliremo la descrizione dei passaggi necessari ai singoli risultati, contando sulla pratica che, dalla scorsa puntata, avrete sicuramente accumulato in termine di monte ore davanti allo strumento.

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