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Novation Summit Polyphonic Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

C’era ovviamente da aspettarselo, dopo il successo di Peak… Il nuovo Summit  – nomen omen – riprende la struttura di sintesi del tabletop basato su FPGA e la espande con approccio quantitativo assai interessante. Summit lavora in bitimbricità – otto più otto voci – sotto controllo di una tastiera sensibile a dinamica e aftertouch lunga cinque ottave. Sapendo già usare Peak, non dovrebbe essere difficile domare il nuovo strumento. Di seguito, poche indicazioni che siamo stati autorizzati a far circolare sul nuovo apparecchio.

Di Enrico Cosimi

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Summit ha architettura a 16 voci organizzabili in due blocchi timbrici indipendenti da otto voci cadauno; questi possono essere usati in modo globale, split, layer per omogeneità o bitimbricità a discrezione del musicista. Ciascuna parte assegna le voci in round robin polifonico, recuperando le note suonate da più tempo; se l’apparecchio è in layer, le voci 1-8 sono sovrapposte alle voci 9-16. Sono previsti interruttori di pannello dedicati alla sintonizzazione dei comandi sull’editing della parte timbrica desiderata.

Novation Peak 1.2 Firmware Update

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Nuove caratteristiche – a costo zero – per il potente polifonico FPGA based proveniente dalla perfida Albione. Tra le funzioni aggiunte dall’aggiornamento, possiamo ricordare: 43 nuove wavetable raggiungibili attraverso posizione more in ciascuno dei tre oscillatori; FX Modulation e FX Modulation Matrix con nuove destinazioni di modulazione; due LFO aggiuntivi globali per l’intero strumento; inviluppi ridisegnati in formato Attack, Hold, Decay, Sustain e Release, supporto del looping mode; Mod Menu semplificato; manual mode per il richiamo immediato del pannello operativo; nuovi preset.

Di Enrico Cosimi

Novation Peak

 

Le nuove 43 tabelle espandono significativamente il vocabolario sonoro dello strumento e permettono, come in precedenza, la navigazione wavetable position attraverso parametro shape modulation.

Peak Corner 05 – Envelope Generator, LFO a incastro ritmico e Animate

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Che differenza c’è tra un Envelope Generator e un Low Frequency Oscillator? Sicuramente, più d’una, ma quella che salta più agli occhi è che la modulazione prodotta con LFO è ciclica e ripetitiva, quella prodotta con un inviluppo è one shot, cioè transiente. A meno che, come dentro al Novation Peak, gli LFO possano essere sintonizzati su un numero arbitrario di ripetizioni… e poi basta.

Di Enrico Cosimi

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In questo modo, complice la possibilità di sincronizzare i cicli di LFO sul Clock di sistema, diventa facile costruire modulazioni ritmiche che interagiscono (per dirne una…) con il DELAY sincronizzabile. Tutto sta ad avere sufficiente tempo, calma e concentrazione.

Peak Corner 4 – Tabelle???

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Come è noto, Novation Peak sfrutta una veloce FPGA programmata per generare gli effetti ed i tre Oxford Oscillators a controllo numerico. Una FPGA opportunamente programmata può fare qualsiasi cosa: dai programmi della lavatrice alla gestione semaforica; nei tre oscillatori di Peak è stata prevista la possibilità di leggere 17 tabelle diverse pre caricate e non modificabili dal musicista. Come dire che, oltre alle quattro forme d’onda analogiche tradizionali, ci possono essere diversi suoni di appoggio.

Di Enrico Cosimi

 peak 703

Dopo anni di PPG Wave, N.I: Massive, Transferrecords Serum e, ora, Ableton Wavetable, una tabella come oggetto concettuale non crea più alcun problema al musicista che abbia esperienza anche minima. Sarà comunque utile ricordare qualche concetto indispensabile.

Peak Corner 03 – Imparare ad amare la Modulation Matrix

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Portata a conoscenza del grande pubblico commerciale con lo storico Oberheim Xpander, la matrice di modulazione è un ingegnoso sistema che permette di creare collegamenti liberi tra due blocchi numericamente consistenti di sorgenti e di destinazioni di modulazione. In modo simile a quanto avveniva con i vecchi sistemi modulari hardware dello scorso secolo, il musicista è dotato di una quantità definita di patch cords virtuali (20 nell’Oberheim Xpander, 16 nel Novation Peak) con i quali creare le connessioni che reputa più opportune. È facile comprendere come conoscere a fondo il meccanismo della matrix modulation possa aprire la porta a risultati sonori non banali.

Di Enrico Cosimi

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Ovviamente se, come in un modulare vero, tutto fosse caricato sulle spalle della modulation matrix, la sua operatività finirebbe per esaurirsi velocemente, a meno di non ipotizzare una matrice 120 x 120 o 256 x 256 (in tutti i casi, troppo estesa per poter essere usata agevolmente). Per ovviare a questo tipo di problema, dentro Novation Peak e dentro tutte le macchine dello stesso tipo, si differenziano due categorie di percorsi di modulazione: quelli quasi banali nella loro indispensabilità, e quelli arbitrari, riservati ad un impiego più consapevole. I primi trovano riscontro diretto sul pannello comandi: non se ne può fare a meno e, per questo motivo, giustificano l’investimento elettromeccanico della loro realizzazione hardware (basti pensare all’Envelope Amount che dosa la quantitè di inviluppo ritenuta adatta a muovere le frequenza di taglio del filtro). Gli altri, quelli apparentemente meno ricorrenti come utilizzo, sono concentrati nella matrice di modulazione e riservano accesso attraverso il display di bordo.

Peak Corner 02 – E pluribus, unum vs. nam unum, multi

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

La volta scorsa abbiamo visto come portare Peak da zero (la basic patch Init) a una condizione generica carne e patate (o, se preferite, pizza e fichi) buona un poco per tutto. Ora, è il momento di affrontare quelle tecniche, condivise con altri sintetizzatori e proprietarie del Novation Peak che permettono di far credere all’ascoltatore che, invece di ascoltare un solo oscillatore, se ne stiano ascoltando due, tre, quattro… insomma più di quelli realmente impegnati. Insomma: da uno a tanti.

Di Enrico Cosimi

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Come al solito, partiremo dalla deteriore Init Patch, ma a differenza di quanto fatto la volta scorsa, snelliremo la descrizione dei passaggi necessari ai singoli risultati, contando sulla pratica che, dalla scorsa puntata, avrete sicuramente accumulato in termine di monte ore davanti allo strumento.

Peak Corner 01 – Dalla Basic Patch a un suono “decente”

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Da quando è stato introdotto sul mercato, Novation Peak ha messo fortemente in discussione i rapporti di potere nel settore dei sintetizzatori polifonici: la miscela irresistibile di prezzo contenuto, triplo oscillatore FPGA based, pannello comandi ben fornito e semplicità d’utilizzo si è dimostrata vincente per parecchi musicisti. Ovviamente, come tutte le macchine di media complessità, anche Peak richiede competenza e rispetto da parte del musicista.

Di Enrico Cosimi

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In queste righe, cercheremo di suggerire elementi utili a tracciare una road map timbrica con la quale imparare a fare fare quello che vogliamo allo strumento. Ovviamente, è consigliabile leggere avendo a portata di mano Novation Peak, in modo da poter seguire passo passo la procedura. Sarà meraviglioso.

Avvertenza. Queste pagine vanno in scena “in forma di oratorio”, cioè non hanno supporto grafico perché si presuppone che, al posto delle illustrazioni, avrete al vostro fianco direttamente il pannello comandi dello strumento. Compatibilmente con lo scenario sullo scacchiere internazionale, cercheremo di pubblicare dei brevi video dedicati sul nostro canale YouTube.

Novation Peak Eight Voice Polyphonic Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

C’è una nuova primavera per i sintetizzatori polifonici: apparentemente out of fashion nella stagione precedente, quando sembrava che i monofonici dovessero continuare a governare indisturbati l’intero pianeta, prima Roland sul virtual analog, poi Behringer con l’analogico e ora Novation sempre nel dominio analogico hanno scritto nuovi capitoli per la storia e l’impiego della sintesi polifonica.

E chissà quanti altri seguiranno il loro esempio…

DI Enrico Cosimi

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Questa volta, grazie agli sforzi di Midiware, ci occupiamo del Novation Peak Eight Voice Polyphonic Synthesizer, uno strumento che – come anticipa il titolo – produce otto voci di polifonia, in comportamento monotimbrico e con un corposo corredo di parametri.

E’ noto che, all’interno della sintesi monofonica, e in maggior modo in quella polifonica, si può parlare disinvoltamente di strumento analogico quando il percorso audio oscillatore – filtro – amplificatore è realizzato nel dominio non digitale, mentre si può dare per tacita la possibilità di generare numericamente i controlli di tipo transiente (inviluppi), ciclico (oscillatori a bassa frequenza) e di gestione complessiva. Novation Peak non fa eccezione; pertanto, il percorso audio a valle dell’oscillatore  e seguito fino all’amplificatore è analogico e, come nel precedente monofonico Bass Station II, tutti i controlli sono generati digitalmente. Però, in questa macchina, non si parla genericamente di DCO – Digital Controlled Oscillator – ma di Oxford Oscillator. Qualcosa bolle in pentola…

Novation Components Standalone

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear

Dopo alcuni mesi di sviluppo il team Novation rende disponibile un nuovo update per la vasta community di utenti Circuit: Components Standalone. Circuit è lo strumento ideale per sviluppare ispirazione e creatività: due polysynth Novation e una drum machine a quattro parti, integrati in un sequencer basato su griglia estremamente intuitivo, il tutto in un unico box standalone con alimentazione a batterie e altoparlanti inclusi. Già al momento della sua presentazione era chiaro da subito che il Novation Circuit avrebbe avuto presto nuove importanti funzionalità grazie ad update via software. Si trattava di una versione 1.0 destinata a crescere e migliorare nel tempo. Ora, con il nuovo aggiornamento Components Standalone, Novation mette a disposizione gratuitamente altre importanti migliorie alla sua groove box ‘all in one’.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Già con Circuit Components erano stati introdotti Sample Import, Synth Editor e Session Librarian per creare e personalizzare al meglio ogni aspetto del suono. Ora il nuovo Components Standalone consente agli utenti di utilizzare il sistema su Mac o PC anche offline senza dover necessariamente fare il login via Facebook o Google. Se gli utenti hanno già effettuato la registrazione di un hardware Novation, possono accedere facilmente al nuovo Components Standalone tramite il loro account Novation. Components Standalone presenta agli utenti anche una navigazione molto più semplice, che consente di visitare rapidamente le aree dei Components visitate più di frequente. Come novità c’è anche la possibilità di eliminare i suoni in un’apposita cartella Trash che viene svuotata dopo 14 giorni, insieme ad altre migliorie alla gestione dei colori dei pad e del testo, così come ai pulsanti al di sopra della griglia.

Novation Circuit

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear

Novation Circuit integra in un’unica soluzione tutto il necessario per la produzione musicale moderna: un classico synth serie Nova e una drum machine con groove box standalone, il tutto in un unico dispositivo compatto autonomo e portatile, grazie all’alimentazione a batterie e agli altoparlanti integrati. Si tratta di un dispositivo unico nel suo genere, estremamente portatile che non richiede la presenza di un computer, ma utilizzabile anche nel classico setup in studio in sync con altri hardware e via MIDI e USB con PC o Mac.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Circuit è un tool semplice e immediato per la produzione di musica elettronica, che garantisce sonorità di grande impatto grazie alla ricca eredità dei synth della serie Nova e grazie ad una potente groove box standalone con suoni ritmici di altissimo livello.

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