Novation Summit Polyphonic Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

C’era ovviamente da aspettarselo, dopo il successo di Peak… Il nuovo Summit  – nomen omen – riprende la struttura di sintesi del tabletop basato su FPGA e la espande con approccio quantitativo assai interessante. Summit lavora in bitimbricità – otto più otto voci – sotto controllo di una tastiera sensibile a dinamica e aftertouch lunga cinque ottave. Sapendo già usare Peak, non dovrebbe essere difficile domare il nuovo strumento. Di seguito, poche indicazioni che siamo stati autorizzati a far circolare sul nuovo apparecchio.

Di Enrico Cosimi

Schermata 2019-05-07 alle 12.49.29

Summit ha architettura a 16 voci organizzabili in due blocchi timbrici indipendenti da otto voci cadauno; questi possono essere usati in modo globale, split, layer per omogeneità o bitimbricità a discrezione del musicista. Ciascuna parte assegna le voci in round robin polifonico, recuperando le note suonate da più tempo; se l’apparecchio è in layer, le voci 1-8 sono sovrapposte alle voci 9-16. Sono previsti interruttori di pannello dedicati alla sintonizzazione dei comandi sull’editing della parte timbrica desiderata.

Schermata 2019-05-07 alle 12.49.40

Patch Navigation

La timbrica può essere programmata a livello Patch – singolo suono comune a tutte le voci di polifonia – o Multi – coppia di timbriche con split e layer. La programmazione Multi contiene tutti i dati di patch upper, patch lower, e le regolazioni bitimbriche. Le patch e i multi si richiamano con i tasti +/- o con il value encoder. Ovviamente, è implementato il MIDI Program Change.

In modo bitimbrico, la macchina può lavorare in Layer, Split e Dual. Nel primo caso, la tastiera suona tutte le due parti sonore semplicemente sovrapposte sulle cinque ottave. Nel secondo caso la tastiera è divisa in due sezioni indipendenti lower e upper, che fanno riferimento ai due suoni simultaneamente generati; il punto di split può essere spostato a piacere. Nel terzo caso, le due parti timbriche sono indipendenti e “isolabili” per l’uso standalone.

Ciascuna parte è personalizzabile in patch selection, level, octave transpose. E’ possibile controllare le due parti simultaneamente dal pannello comandi (la frequenza di taglio, volendo, può aprire sia il filtro lower che quello upper, rispettando le differenze nei valori di base). Se desiderato, si può azzerare ogni eventuale differenza di reazione ai comandi di pannello per le parti upper e lower, uniformando i valori sotto riferimento alla posizione fisica del controllo.

Schermata 2019-05-07 alle 12.49.49

Sintesi

Gli oscillatori di Summit sfruttano tutti gli aggiornamenti già messi in atto nella versione 1.2 di Peak, con le nuove tabelle pronte all’uso; in aggiunta, c’è un filtro HP dedicato sulla sezione Noise che rende più facile raggiungere velocemente timbriche analog percussive.

Il pannello comandi privilegia il comportamento Linear FM da parte dei tre oscillatori audio, con comandi dedicati agli algoritmi 1>2, 2>3, 3>1. CIascun percorso di modulazione è regolabile da pannello attraverso amount Manual, Mod Env 2, LFO 2 in modo unipolare.

Il filtro è stato potenziato aggiungendo un comportamento “more” (in modo simile a quanto già disponibile negli oscillatori). In questo modo, è possibile far lavorare in parallelo i filtri. Sono ora disponibili le opzioni LP>HP, LP>BP, HP>BP, LP+BP, HP+BP, HP+BP, LP+LP, BP+BP, HP+HP. Il comando cutoff agisce sulle due frequenze di taglio.

Nel menu Filter appare ora il comando Filter Separation per allontanare tra loro le frequenze di taglio. Quando la separazione è pari a 0, i due valori coincidono; la separazione è raggiungibile e controllabile attraverso modulation matrix.

Gli inviiluppi possono essere messi in loop individualmente e comprendono la specifica del numero di ripetizioni desiderate; è implementato uno stadio iniziale di delay prima dell’attack.

Gli LFO sono quattro, due polifonici e due monofonici/globali che possono agire anche sui valori dei processori di effetto incorporati. I nuovi LFO posseggono scelta della forma d’onda, range di frequenza syncato o no, velocità indipendente.

Effetti

La sezione effetti è la stessa di Peak, con in più la possibilità di includere i parametri chiave all’interno della mod matrix. Ciascuna parte timbrica ha il proprio blocco di effetti indipendente – quindi, ci possono essere due delay, due riverberi, eccetera.

Anche gli arpeggiatori sono indipendenti.

Lo strumento è dotato di external input per il filtraggio dei segnali esterni e possiede l’ingresso CV per tensioni esterne di controllo.

Tags: ,

Comments (4)

  • Claudio Amore

    |

    Buongiorno Enrico: non so se mi può aiutare e se è questqa la sede adatta: avevo intenzione di acquistare il Novation summit, preso dall’entusiasmo..!! Poi però l’entusiasmo si è raggelato, quando ho visto che sul sito novation non c’è alcun download per il Summit!! : neanche il manuale… e nemmeno il driver usb-midi per PC!! Poi a freddo ho pensato che forse essendo un “doppio” Peak, potrebbe esservi compatible..? E’ così? me lo può confermare? Siccome lo userei principalmente in studio, il mio scopo è poter cambiare patch via Program change: a questo scopo, potrebbe eventualmente funzionare anche un generico driver midi di Windows?
    Grazie e complienti per le sue impeccabili recensioni.
    Claudio Amore

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      devi dargli il tempo di finirlo…
      scherzi a parte, il manuale del summit – che probabilmente tradurrò in italiano, così come quello del peak – ancora non è stato scritto.
      comunque sia, la gestione dei program change è garantita e funziona

      Reply

  • davide

    |

    Sono piuttosto combattuto tra acquistare un Summit oppure un Prophet 12. Ho provato entrambi e il feedback è stato molto positivo in ambedue i casi. Quale vantaggi/svantaggi potrei avere nel scegliere il P12 anziché il Summit?

    Reply

Leave a comment

Inserisci il numero mancante: *

ga('send', 'pageview');