Dopo la presentazione alla NAMM, il Sistem-1 è approdato a Francoforte tra ondate di curiosità. Le polemiche, sulla natura digitale del suono (in un mondo che sembra alla costante ricerca di analogico da boutique) si sono attenuate quando le notizie hanno iniziato, prima timidamente, poi con conferma sul web, a raggiungere la massa dei potenziali utenti. Sembrerebbe che la serie AIRA by Roland possa portare una ventata di aria nuova nei sempre turbolenti panorami elettronici internazionali.
Di Enrico Cosimi
Per prima cosa: che diavolo significa plug-out synthesizer? E’ presto detto: il System-1 è un sintetizzatore digitale che può essere “programmato” in fabbrica per fare un certo tipo di comportamento; ma la sua struttura hardware (pannello comandi e DSP interno) può essere configurata o ottimizzata in modo da ospitare diversi set di istruzione, in maniera simmetrica a quello che succede dentro una DAW dove si vadano a caricare diversi plug-in. In questo modo, come annunciato a Francoforte, il piccolo System-1 potrà presto mimare il comportamento dello storico SH-101, poi dei modelli SH-1, SH-2, System-100, Promars, eccetera. Attenzione! Li stiamo citando in ordine sparso, perché neppure in Roland sanno quale sarà la calendarizzazione degli altri plug-out caricabili nell’apparecchio.