IK Multimedia UNO Synth Pro

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

UNO Synth Pro Analog Paraphonic Dual-Filter Synthesizer è l’ultimo modello realizzato da IK Multimedia in collaborazione con Sound Machines (Davide Mancini ed Enrico Dell’Aversana) che ha sviluppato l’efficace motore di sintesi. Lo strumento, ora dotato di tre ottave a passo standard, sensibili alla dinamica e al channel aftertouch, coniuga l’irresistibile semplicità d’uso (anche lavorando senza l’Editor gratuito) con una timbrica assai convincente; la solida costruzione e il look accattivante fanno il resto. Insomma, una conferma molto piacevole per il team italiano.

Di Enrico Cosimi

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Come al solito, quando si legge il termine parafonico, la mente vacilla: uno strumento parafonico (cioè quasi polifonico) offre la presenza simultanea di diverse sorgenti audio controllabili individualmente per ciò che riguarda l’intonazione, che confluiscono dentro un unico sistema di filtraggio/amplificazione e articolazione del suono. In questo modo, sommando sulla tastiera le note Do, Mi, Sol (con una timbrica sufficientemente percussiva), si otterrà l’esecuzione di Do, Do+Mi, Do+Mi+Sol, ogni volta con la ri-articolazione delle note/intonazioni precedentemente impegnate. Il limite espressivo ha permesso, negli anni, l’uso creativo di precise tecniche tastieristiche in un comportamento simile al sjidechaining ottenibile con i classici hardware outboard.

Lo strumento in breve

UNO Synth Pro è un sintetizzatore analogico parafonico (vedi sopra) che offre al musicista:

  • Tre oscillatori audio dotati di Hard Sync, PWM, FM e Ring Modulation. La frequenza dei tre oscillatori è controllabile in modo indipendente da tastiera secondo logica parafonica.
  • Doppio filtro con struttura OTA e SSI in grado di realizzare fino a 24 combinazioni diversificate per modo, fase e collegamento serie/parallelo.
  • Due Envelope Generator ADSR con capacità di Loop.
  • Due Low Frequency Oscillator sincronizzabili via MIDI.
  • Matrix Modulation con 16 slot indipendenti; ciascuno slot è dotato di sorgente e destinazione selezionabili, amount bipolare e fade in regolabile per il pieno raggiungimento dell’intensità desiderata.
  • Sezione effetti composta da Analog Drive, Modulation, Delay sincronizzabile e Reverb.
  • Arpeggiator configurabile.
  • Step Sequencer con 64 passi programmabili.
  • 256 Preset completamente riscrivibili dall’utente.

Lo strumento può essere programmato in totale autonomia hardware o, dopo la sua registrazione sul sito IK Multimedia, può essere controllato dall’esterno attraverso Editor gratuito.

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Pannello Comandi

L’intera larghezza della plancia comandi corrisponde alle tre ottave di tastiera a passo standard. Da sinistra verso destra, la superficie di controllo ospita:

  • Pitch & Modulation Wheels. L’escursione della Pitch Wheel è regolabile a discrezione del musicista; in modo analogo, l’uso della Mod Wheel è gestibile attraverso matrice di modulazione.
  • Tasti Octave +/-. Per la trasposizione d’ottava.
  • Comandi dedicati a Cutoff e Resonance. Il loro funzionamento può essere personalizzato, come quello di tutti gli altri controlli rotativi, nelle modalità Absolute, Relative o Pickup.
  • Sound Editing Matrix. Otto tasti Osc, Mix, Filter 1/2, LFO 1/2, Filter Env, Amp Env, Matrix, FX permettono di raggiungere nove righe da 4 parametri ciascuna; ogni colonna verticale è dotata del proprio potenziometro per l’inserimento del valore desiderato. La riga selezionata viene retroilluminata in colore rosso.
  • Global Controls. La sezione comprende un Display OLED ad alta leggibilità, un Encoder DATA dotato di click di conferma, un regolatore di Volume complessivo. Sei tasti funzione Store, Back, Setup, Tempo, Voice e Hold permettono di raggiungere velocemente le funzioni corrispondenti.
  • Quattro tasti principali per la gestione Preset, Song (premuti insieme, attivano il comportamento Compare), ARP e SEQ.
  • Tasti Sequencer/Arpeggiator. Attraverso attivazione ALT, i tasti menu compresi nella sezione Sound Editing Matrix attivano i comportamenti Clear, Copy, Paste, Swing, Gate, Accent, Tie, Direction.  Sedici tasti numerati svolgono i compiti di Step Recall, Preset Recall e permettono la definizione della densità ritmica Nota On/Off attuabile nell’arpeggio. É possibile visualizzare una di quattro pagine step (per un totale di 64 passi). Due tasti dedicati Rec e Play attivano le operazioni corrispondenti.

 

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Pannello posteriore

Da sinistra verso destra, sono disponibili i collegamenti relativi a:

  • Power. Connessione per l’alimentatore esterno, fornito in dotazione. Alternativamente, l’apparecchio può essere alimentato attraverso connessione USB-Mini.
  • USB. La versione a tastiera ha una sola connessione USB-Mini che serve per il transito dati e per l’alimentazione opzionale da parte del PC (se in grado di garantire tensione sufficiente…); la versione Desktop è dotato di due porte USB-Mini differenziate per impiego alimentazione/transito dati.
  • CV/GATE. Quattro connettori jack 1/8” per i collegamenti CV/Gate In e Out. Permettono lo sfruttamento, in formato 1V/Oct della tastiera di bordo come master keyboard analogica o, in ricezione, il controllo di UNO Synth Pro da parte di strutture hardware esterne.
  • Audio In. Il segnale esterno monoaurale collegato a questo ingresso può essere ruotato dentro la sezione filtri/effetti (tenendo premuta una nota, per aprire l’Amp Envelope) o può raggiungere semplicemente il punto di somma prima dell’uscita audio fisica dello strumento.
  • Phones. Uscita per cuffia.
  • Out. Due connettori 1/4” TRS per i segnali Left e Right.
  • MIDI. La porta MIDI è dotata di due prese IN e OUT; quest’ultima può essere convertita in THRU a discrezione dell’utente.

 

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Imparare ad amare l’Editor gratuito

Tutte le funzioni – beh, quasi tutte… il TEMPO in standalone è regolabile solo dal pannello comandi hardware – sono raggiungibili attraverso l’Editor dedicato.

L’interfaccia grafica del programma è articolata suddividendo lo spazio disponibile inuma Toolbar superiore, un’area centrale organizzata nelle tre sotto finestre ENGINE, MATRIX ed EFFECTS e una fascia bassa con la Virtual Keyboard ed i Controller.

L’Editor – solamente a 64 bit – può lavorare in modalità Standalone o essere aperto come Plug-In VST3, AU e AAX; l’architettura risp

Tutte le descrizioni e le grafiche sottostanti sono ricavate dall’Editor gratuito.

Struttura di voce

Non ci sarebbe niente di strano se, dopo aver sviluppato un motore di sintesi monofonico/parafonico così divertente e semplice da usare, IK Multimedia decidesse di compiere il grande passo verso la polifonia analogica. Spoilerando il risultato finale, “di quello che c’è non manca niente”: il canale di voce permette una veloce progettazione timbrica tale coprire il 99,9 % di ciò che si richiede ad un sintetizzatore analogico.

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Sorgenti sonore

Ci sono tre oscillatori analogici ed un Noise Generator. Ciascun oscillatore può essere regolato nella scelta della forma d’onda WAVE 1/2/3 (triangolare, dente di sega, quadra, impulsiva – tutte variabili con continuità); è possibile modulare il parametro WAVE per ottenere i classici comportamenti PWM. La forma d’onda selezionata è visualizzata nelle finestre Editor dedicate.

La frequenza viene regolata in un’escursione pari a +/-12 semitoni; il primo semitono di distanza bidirezionale è suddiviso in 100 centesimi (in questo modo, è possibile realizzare slow detune e, successivamente, tutti gli intervalli paralleli desiderati).

Il segnale prodotto dagli oscillatori può essere sottoposto ad Hard Sync (Osc 1 come master agisce cumulativamente su Sync 2 o Sync 3), Ring Mod (il circuito riceve i segnali di Osc 1 e Osc 2, realizzando somma e sottrazione tra le diverse armoniche – l’effetto è regolabile in ampiezza usando il comando LEVEL 2 nel Mixer). In aggiunta, è possibile regolare due quantità indipendenti di FM Exponential usando OSC 1 come Modulator per Osc 2 e/o Osc 3.

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Mixer

Permette la regolazione dei quattro segnali audio Osc 1, Osc2/Ring, Osc 3 e Noise. L’interruttore Pre/Post sceglie se il segnale audio monoaurale eventualmente collegato all’Audio In del pannello posteriore entra, come gli altri, nella sezione di filtro/amplificazione e negli effetti (PRE) o si somma al sintetizzatore senza essere modificabile in alcun modo (POST).

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Filter

La sezione filtri è uno dei punti di forza di UNO Synth Pro. É organizzata in due circuiti di filtraggio indipendenti che possono essere collegati tra loro in modo seriale o parallelo. Il primo filtro è in tecnologia OTA e può essere configurato nei comportamenti LP o HP sempre a 2 poli; ciascun comportamento, a sua volta, è personalizzabile nella risposta in fase “normale” o invertita di 180° (con significative conseguenze sulla tenuta della Resonance, specie quando si lavora in modo Series/Band Reject). Il secondo filtro usa un integrato SSL 2164 Quad VCA (eh eh eh) per offrire comportamenti LP a 2 o a 4 poli.

Il musicista può regolare indipendentemente Cutoff, Resonance, Envelope Amount e Keyboard Tracking di ciascun filtro; con il comando Spacing, può allontanare (nelle due direzioni) la frequenza di taglio di Filter 2 da quella di Filter 1. É possibile agganciare in LINK i due valori di Cutoff o Cutoff+Resonance (mantenendo, ovviamente, le differenze di SPACING precedentemente programmate).

Il circuito Filter 1 può essere configurato nei comportamenti:

  • Bypass. Filter 1 è disabilitato e il segnale, se previsto dalla patch, passa attraverso Filter 2 o – alternativamente – raggiunge l’amplificatore senza risultare alterato timbricamente.
  • HP2 a 180°. Filter 1 lavora come High Pass e la sua uscita è ruotata di 180° rispetto al comportamento nominale; in questo modo, sommando in parallelo i trattamenti Filter 1 e Filter 2 si otterranno interessanti cancellazioni di fase timbricamente gestibili.
  • HP2 a 0°. Come sopra, senza inversione di fase.
  • LP2 a 180°. Filter 1 lavora come Low Pass e la sua uscita è ruotata di 180° rispetto al comportamento nominale.
  • LP2 a 0°. Come sopra, senza inversione di fase.

Il circuito Filter 2 (sempre Low Pass) può essere configurato nei comportamenti:

  • Bypass Parallel. Il segnale in transito è direttamente ricavato dalla sezione Mixer e prosegue verso l’Amplifier.
  • Bypass Series. Il segnale in transito è ricavato dall’uscita di Filter 1, passa indenne attraverso Filter 2 disabilitato e prosegue verso l’Amplifier.
  • 2P Series. Filtro Bassa Basso -12dB/Oct collegato all’uscita di Filter 1.
  • 4P Series. Filtro Passa Basso -24dB/Oct collegato all’uscita di Filter 1.
  • 2P Parallel. Filtro Passa Basso -12dB/Oct collegato all’uscita del Mixer.
  • 4P Parallel, Filtro Passa Basso -24 dB/Oct collegato all’uscita del Mixer.

Note. Se si vuole usare il classico LP4, conviene mettere in LP 0° il circuito Filter 1 – con la Cutoff Frequency al minimo – e selezionare il comportamento 4P dentro Filter 2.

Amplifier

Come tradizione nelle strutture analogiche più immediate, l’amplificatore non ha un riscontro “fisico” nel pannello comandi: gli unici controlli applicabili sono quelli relativi all’Envelope Generator dedicato.

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Envelopes

La sezione contiene due Envelope Generator dedicati rispettivamente a Filter e ad Amplifier. Ciascun Envelope è composto da Attack, Decay, Sustain e Release liberamente regolabili dal musicista; i tre tempi coprono un’escursione compresa tra 0.1 e 30.000 msec.

Ciascun Envelope Generator può attivare la ripetizione LOOP incondizionata dei segmenti di Attack e Decay; il comportamento dura fintanto che persiste la tensione di Gate On.

Con il tasto RETRIG, si attiva il triggering multiplo utile per rendere fluide le articolazioni durante i fraseggi in monofonia (con o senza LEGATO).

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Low Frequency Oscillator 1 e 2

I due oscillatori a bassa frequenza devono essere collegati attraverso Matrix Modulation. Ciascun circuito è dotato di scelta della forma d’onda (sine, triangle, ramp, sawtooth, square, random smooth, sample & hold stepped, noise), regolazione della velocità RATE (valori assoluti o espressi in SYNC musicale) e FADE IN deformato mediante selezione Lin/Exp/Log.  Il ciclo di modulazione può essere resettato al Nota On.

Note: La velocità è regolabile in valori assoluti compresi tra 0.01 e 100 Hz. Se si attiva il comportamento SYNC, diventa possibile scegliere una durata di ciclo compresa tra 1/1 e 1/128, con valori binari, terzinati e puntati.

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Voice

É possibile regolare il GLIDE Time e scegliere il comportamento con cui la tastiera gestisce le intonazioni (quando PARA è attivato, ogni oscillatore viene intonato indipendentemente dalla tastiera) o l’articolazione degli Envelope Generator (in modo MONO, lo strumento diventa monofonico e con LEGATO attivato, il sistema lavora in Single Trigger Mode, innescando gli Envelope solamente quando tutte le note sono state rilasciate).

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Matrix Modulation

UNO Synth Pro usa la classica matrice di modulazione che permette il collegamento – su sedici slot indipendenti – tra una qualsiasi sorgente, una qualsiasi destinazione, con un qualsiasi amount bipolare sotto un qualsiasi intervallo di tempo per raggiungere l’escursione desiderata. Come è facile immaginare, l’estrema configurabilità della matrice richiede – da parte dell’utente – pazienza e consapevolezza, altrimenti si finisce per non avvertire alcun cambiamento, nel migliore dei casi, oppure si raggiunge una condizione di completa ingovernabilità.

Sorgenti di modulazione

L’elenco comprende:

  • Key Velocity
  • Modulation Wheel
  • Channel Aftertouch
  • Key Pitch
  • Key Gate
  • Osc 1 – 2 – 3 Tune
  • Osc 1 – 2 – 3 Level
  • Filter 1 – 2 Cutoff
  • Filter 1 – 2 Resonance
  • FIlter Spacing
  • LFO 1 – 2
  • LFO 1 – 2 Fade In
  • Filter Env
  • Amp Env
  • CV1 In
  • Gate 1 In
  • CV2 In
  • Gate 2 In
  • Accent
  • Gate
  • Tie
  • Filter Env Attack – Decay – Sustain – Release
  • Amp Env Attack – Decay – Sustain – Release

Nota: Molte sorgenti elencate sono “facilmente riconducibili” a comportamenti noti, per altre il discorso si fa complesso… Che significa, ad esempio, usare la Cutoff Frequency del Filter 1 come sorgente di modulazione? La risposta è più semplice di quanto non si possa pensare: ogni volta che si apre la frequenza di taglio, agendo sul comando hardware dedicato o sulla grafica dell’Editor gratuito, si invia un messaggio di controllo che può essere indirizzato verso la destinazione scelta in matrice. Niente affatto male.

Le destinazioni di modulazione comprendono:

  • Off
  • Pitch
  • Volume
  • Osc 1 – 2 – 3 Tune
  • Osc 1 – 2 – 3 Wave
  • Osc 1 – 2 – 3 Level
  • Osc 2 – 3 FM Amount
  • Noise Level
  • Filter 1 – 2 Cutoff
  • Filter 1 – 2 Resonance
  • Filter Spacing
  • LFO 1 – 2 Wave
  • LFO 1 – 2 Rate
  • LFO 1 – 2 Retrigger
  • Filter 1 – 2 Env Amount
  • Amp Env Amount
  • Drive Amount
  • Delay Amount
  • Reverb Amount
  • Mod Amount
  • CV 1 – 2 Out
  • Gate 1 – 2 Out
  • Accent Amount
  • Mod 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10 – 11 – 12 – 13 – 14 – 15 – 16 Amount

L’escursione AMOUNT messa al massimo, se applicata all’intonazione complessiva (PITCH) o localizzata (OSC 1 – 2 – 3 TUNE), copre un’intervallo pari a 2 ottave.  La tensione CV in ingresso viene interpretata bipolarmente, con valore 64 corrispondente a +2.5V; la tensione CV in uscita è unipolare l’escursione è compresa tra 0 e +5V.

ATTENZIONE!

Con il firmware attuale, l’eventuale sorgente CV esterna collegata – ad esempio – a CV 1 Input e ruotata sulla destinazione complessiva PITCH viene interpretata a piena intensità appena ci si allontana dall’Amount 0. Inviando un salto di ottava arpeggiato esternamente al controllo di Pitch, per l’intera escursione compresa tra 1 e 64, si ottiene subito l’intervallo desiderato, senza possibilità di dosare l’escursione di modulazione (da un certo punto di vista, il compito è semplificato; per altri versi, le cose possono divenire più complesse).

L’eventuale sorgente di modulazione collegata alla destinazione PITCH ha il sopravvento sulla tensione di tastiera KEY PITCH – perdendo così la possibilità di trasporre in tempo reale eventuali sequenze ricevute dall’esterno.


Il parametro PITCH interpreta il valore ricevuto in senso unipolare (da 0 a +1); OSC 1/2/3 TUNE interpretano il valore ricevuto in senso bipolare (da -1 a +1).

Ad oggi, un modo efficace, ma non risolutivo, per triggerare esternamente una funzione di controllo dentro UNO Synth Pro consiste nel: a) collegare il Gate esterno alla connessione IN Gate/CV desiderata; b) nella Mod Matrix, selezionare l’ingresso Gate corrispondente come sorgente di modulazione e ruotarlo, a pieno Amount, sulla destinazione LFO 1 (o LFO 2) Retrig; c) usare quel generatore LFO con forma d’onda “percussiva” – ad esempio – per articolare la frequenza di taglio del filtro.

Non è particolarmente comodo, ma funziona.

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Effetti

UNO Synth Pro ha quattro slot effetti che lavorano mono to stereo in tecnologia 48 kHz/16 bit; dal pannello comandi, è possibile gestire l’attivazione per regolazione AMOUNT dei quattro trattamenti; gli altri parametri sono raggiungibili – organizzati in altrettanti menu Display – attraverso EDIT PRESET menu. Ovviamente, dall’Editor, è possibile accedere all’intero contenuto dei quattro slot e dei parametri corrispondenti:

  • Un DRIVE analogico regolabile in intensità/AMOUNT.
  • Una sezione MODULATION che può essere caratterizzata in comportamento Chorus, Phaser o Flanger. A seconda dell’algoritmo selezionato, si rendono attivi i parametri di selezione Chorus Synth 1/2 o Strings, INTENSITY e RATE, oppure Phaser COLOR 1/2 e RATE, oppure ancora Flanger DEPTH, RATE e FEEDBACK. La regolazione AMOUNT è sempre attiva.
  • Una sezione DELAY personalizzabile in comportamento MONO, STEREO, DOUBLER, PING, LCR. Per tutti gli algoritmi selezionati, è possibile attivare il comportamento SYNC che subordina il tempo di Delay ad una figura ritmica scelta tra 1/32 e 1/4 (con valori binari, terzinati e puntati). Gli algoritmi stereo differenziano i Delay Time Left e Right. In tutti i casi, il massimo Delay Time è pari a 1 secondo mono, che diventano 500 + 500 msec stereo o 350 msec per i tre rami LCR (Left-Center-Right). La qualità timbrica del Delay può essere influenzata dalle regolazioni FILTER (con escursione Low Pass compresa tra 20 e 10000 Hz).
  • Una sezione REVERB configurabile con gli algoritmi HALL, PLATE, REVERSE e SPRING. Il riverbero può raggiungere  30 secondi di durata (HALL) che scendono a 15 con l’algoritmo SPRING. Grazie ai parametri PRE-DELAY, SIZE e FILTER, è possibile personalizzare la risposta dell’ambiente virtuale. I due algoritmi PLATE E HALL prevedono la differenziazione nella durata della riverberazione per le componenti basse ed acute nel segnale.

Arpeggiator

Un arpeggiatore è un sistema in grado di prendere l’accordo impostato sulla tastiera sciogliendolo in una lista di note che può essere eseguita con avanzamenti, velocità e cadenze impostate dal musicista. Dentro UNO Synth Pro, la gestione del motore Arpeggiator è equamente articolata in parametri software (raggiungibili dall’Editor gratuito) e parametri hardware direttamente regolabili sulla plancia comandi dello strumento.

Parametri operativi

L’Arpeggiator viene attivato premendo il tasto ARP sulla plancia comandi o accendendo la condizione ON presente nella fascia bassa dell’Editor. Con la combinazione di tasti ALT+DIRECTION(FX) e il Data Entry o direttamente nell’Editor, è possibile scegliere il modo di avanzamento dell’arpeggio (Up, Down, Up/Down, Up/Down+ con ripetizione delle note terminali, D/U, D/U+, Random, Played, X2U ascendente con ripetizione di ciascuno step, X2D discendente con ripetizione di ciascuno step). Il comando è raggiungibile anche dall’Editor.

La percentuale di legato/staccato può essere selezionata con la combinazione ALT+GATE e il Data Entry.

É possibile scegliere la percentuale di swing desiderata tanto con il cursore dedicato nell’Editor quanto con la combinazione ALT+SWING(LFO) e il Data Entry sul pannello frontale.

Solamente dall’Editor, è possibile scegliere il RANGE /(1,2,3 o 4 ottave) dell’Arpeggio.

Solamente dal pannello comandi, è possibile scegliere la velocità metronomica (tasto TEMPO + Data Entry).

L’Arpeggiator può essere posto in HOLD attraverso tasto dedicato, per prolungare l’esecuzione in modo arbitrario anche dopo aver tolto le mani dalla tastiera.

Trasferire l’Arpeggio nella memoria di Step Sequencer

Tenendo premute le note desiderate, mentre l’Arpeggio sta correndo, premere la combinazione REC+PLAY per scrivere le prime sedici note arpeggiate all’interno della memoria di Step Sequencer. Al raggiungimento del sedicesimo step, UNO Synth Pro metterà direttamente in playback la sequenza appena catturata.

Maschera ritmica

I sedici tasti Step presenti sulla plancia di comando possono essere usati per attivare/disattivare il Trigger delle note arpeggiate all’interno di una maschera di sedicesimi. In questo modo, se si vuole arpeggiare a sedicesimi, tutti i sedici tasti devono essere accesi in On; se si vuole un arpeggio a ottavi, bisognerà lasciare accesi solo i tasti dispari; se si vuole arpeggiare ai quarti, rimarranno accesi solo gli step 1, 5, 9, 13. Come è facile immaginare, qualsiasi combinazione di accensione spegnimento impostata dall’utente avrà un immediato riscontro nel solfeggio applicato all’esecuzione (ad esempio, 3+3+2, 3+3+2 o altri comportamenti equivalenti). Brilliant!

Sequencer

Lo Step Sequencer di bordo può registrare fino a 64 step di sequenza organizzati in 4 pagine da 16 step ciascuna. E’ possibile registrare in tempo reale o con caricamento step by step. Ciascuno step può memorizzare, oltre all’intonazione della nota (o della triplice lettura parafonica) e una parte significativa dei valori di automazione timbrica, i comportamenti di Accent, Tie e Gate. L’automazione di parametro viene catturata con valori discreti allineati alla lettura per ciascuno step, ma vengono successivamente integrati con interpolazione lineare per garantire fluidità.

La lunghezza della sequenza, ovvero il numero di step desiderati, si regola con la combinazione ALT+OCT UP e il Data Entry; appena si superano i 16 step di durata, si attivano le PAGE 2, 3 e 4 di sequenza.

Attenzione! Con ALT attivato, il tasto OCT DOWN permette di scegliere valori di trasposizione +/-12 semitoni che sono assegnati all’intera sequenza; i valori di trasposizione sono selezionabili con il Data Entry o attraverso pressione diretta sulle due ottave basse di tastiera. Per ottenere il Real Time Transpose “tradizionale”, dopo aver terminato la registrazione, basta lasciare attivato il tasto ALT, premere OCT DOWN e usare le prime due ottave di tastiera per la trasposizione – il secondo Do da sinistra corrisponde alla condizione Non Transpose. 

Per registrare step by step, è necessario attivare il modo SEQ, premere il tasto REC, tenere premuto il tasto step desiderato e mentre lo si tiene premuto eseguire la nota o l’accordo desiderati; il cambio di pagina (per raggiungere gli step da 16 in avanti) avviene usando il tasto PAGE (si accende l’identificativo numerico della pagina attiva).

Comportamenti raggiungibili con la condizione ALT attivata

Quando il tasto ALT è premuto, gli otto tasti MENU attivano comportamenti applicabili allo step o agli step precedentemente attivati:

  • CLEAR. Tenendo il tasto premuto, basta premere gli step indesiderati o, se gli step contengono linee di automazione parametrica, basterà scegliere quella indesiderata attraverso Data Entry. Con la combinazione CLEAR + SEQ si cancella l’intera sequenza.
  • COPY. Tenendo il tasto premuto, premere gli step da copiare o l’intera sequenza (tasto SEQ).
  • PASTE. Con il tasto premuto, premere i tasti step o SEQ su cui si vuole incollare il contenuto precedentemente copiato.
  • SWING. Con il tasto premuto, usare il Data Entry per scegliere la percentuale di Swing desiderata – è possibile agire direttamente da Editor.
  • GATE. Dopo aver attivato il tasto GATE, premere lo step nel quale si vuole inserire la nota con percentuale di Gate ridotta.
  • ACCENT.Dopo aver premuto ACCENT, premere gli step che si vogliono arricchire con l’energia aggiuntiva; il Data Entry permette di decidere l’intensità dell’Accent.
  • TIE. Il comando è attivo solo in modo LEGATO (raggiungibile dall’Editor o localmente nel menu VOICE). Si preme TIE e si sceglie lo step da cui far partire il legato che influenza lo step seguente.
  • DIRECTION. La sequenza programmata può essere letta in modo Forward, Backward, Back’n’Forth.
  • LENGTH. Con il tasto OCT UP e il Data Entry, si sceglie la lunghezza di sequenza desiderata; è possibile estendere la sequenza fino a 64 step organizzati in 4 pagine da 16 step ciascuna.
  • TRANSPOSE. Come accennato in precedenza, si preme OCT DOWN e si usano le prime due ottave di tastiera o il Data Entry per impostare il valore di trasposizione desiderato.

Attenzione! Con il firmware attuale, il Keyboard Gate è in OR con il Sequencer Gate: questo significa che se si preme una nota delle tre ottave di tastiera mentre il Sequencer sta camminando, il Gate di tastiera prende il sopravvento interrompendo il playback.

Cosa è una SONG?

Per UNO Synth Pro, la Song è una catena di 64 possibili preset scelti tra i 256 di bordo; in questo modo, diventa semplice usare i 16 tasti step di pannello (e il tasto PAGE) per raggiungere le timbriche desiderate senza dover ruotare il Data Entry all’impazzata.
Ovviamente, se i preset contengono sequenze programmate, la Song potrà passare con continuità da una sequenza di preset alla successiva alla velocità TEMPO desiderata.

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Integrazione tra DAW ed Editor

Facile facile: si lancia la DAW e, in una traccia MIDI/Instrument, si carica il plug-in UNO Synth Editor. Dalla pagina Global Settings, si scelgono i canali MIDI IN e OUT uniformandoli al comportamento della DAW; il Plug-In riceve sul canale di traccia e di pagina global; l’hardware dello strumento trasmette – se abilitato – dati all’Editor per l’aggiornamento in tempo reale dei parametri.
Tutti i parametri sono gestiti come Control Change e/o come SYsEx e risultano completamente automatizzabili all’interno della track MIDI/Instrument della DAW: i dati di automazione registrata vengono mandati all’hardware ma non hanno riscontro grafico nell’Editor perché quest’ultimo riceve dati solo al proprio MIDI IN dall’hardware dedicato.

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Virtual Keyboard

Nella parte bassa della schermata Editor trovano posto la miniatura della tastiera cromatica 88 note (ma può cambiare configurazione in base alle scala selezionata) e le due wheel Bend e Modulation. L’attività MIDI IN e OUT è resa visibile da due LED di segnalazione (il MIDI IN segnala i dati ricevuti dallo strumento hardware, il MIDI OUT segnale l’emissione dei controlli elaborati dall’Editor).
Localmente, è possibile attivare l’ARPEGGIATOR, scegliere il modo di Arpeggio, l’escursione per OCTAVE, la percentuale di SWING.

Con il menu SCALE, è possibile scegliere una di 15 scale comprese tra Chromatic, Major, Minor, Major Pentatonic, Major Blues, Minor Blues, Minor Harmonic, Mixolydian, Dorian, Klezmer, Hungarian Gypsy, Spanish Gypsy, Japanese, South-East Asian. In base alla scala selezionata, l’ottava viene quantizzata e divisa in intervalli diversi.

Parametri Setup/Global

Distribuiti tra Editor e Hardware, i parametri Setup/Global influenzano l’intero comportamento dell’apparecchio. Al suo interno, è possibile controllare:

  • MIDI INPUT e MIDI OUTPUT. I due menu permettono di scegliere l’interfaccia MIDI da cui ricevere e verso cui trasmettere i dati MIDI. In comportamento standalone, la scelta è automaticamente sintonizzata su UNO Synth Pro.
  • MIDI CONTROLLER. Permette di scegliere l’hardware che manda dati all’Editor. La scelta automatica è, anche in questo caso, l’apparecchio hardware.
  • MIDI CHANNELS INPUT e OUTPUT. Definiscono il canale di trasmissione e ricezione.
  • MIDI SOFT THRU. Attiva o disattiva il comportamento Thru per il connettore Din marcato MIDI OUT.
  • SEND SYNC. Attiva e disattiva la trasmissione del segnale di sync.
  • RECEIVE SYNC. Permette la selezione del Sync Internal, External MIDI, USB o SYNC  (ricevuto a una delle due porte CV In – la porta CV In 1 riceve il Clock e la porta CV In 2 riceve il Gate Start/Stop).
  • MIDI INTERFACE. Attiva o disattiva il comportamento hardware nella ridistribuzione dei dati ricevuti alla porta USB. Quando il parametro è attivato, i dati MIDI USB sono forniti al Din MIDI OUT; parallelamente, i dati ricevuti al Din MIDI IN sono riversati su USB MIDI (Out).
  • PROGRAM CHANGE. Abilita la trasmissione e la ricezione dei MIDI Program Change.

A questi, vanno aggiunti:

  • KNOB BEHAVIOR. Comportamento assoluto, relativo o pass-thru per I potenziometri hardware. Nessuno dei tre sistemi è perfetto e, come al solito, l’utente esigente rimpiange la mancanza di encoder a corsa continua. Non c’è soluzione, ma è possibile adattare entro ampi margini il funzionamento dell’hardware alle proprie esigenze.
  • PITCH BEND RANGE. Da due a 12 semitoni nelle due direzioni.
  • MASTER TUNING. L’accordatura in riferimento a La 440 Hz (+/-50 cent).

Gestione Preset

Dall’Editor – o dalla plancia comandi – è possibile gestire i Preset attraverso i comandi Load, Save e Store. I preset disponibili sono organizzabili per categorie timbriche (è possibile aggiungere nuove cartelle per variare l’ordinamento); la schermata dell’Editor differenzia i Preset residenti nel PC (Preset Library) da quelli residenti nella macchina fisica (Hardware Preset).

Recuperare competenze nella sezione Controller dell’Editor gratuito

Come anticipato, la fascia bassa dell’Editor Gratuito ospita una tastiera virtuale (i tasti si accendono evidenziando le note eseguite sulle ottave fisiche dello strumento o le note suonate dalla traccia MIDI di controllo).
Trovano posto nella sezione:

  • Pitch Wheel
  • Modulation Wheel
  • Keyboard
  • Scale Selector
  • Arpeggiator ON/OFF & Direction & Oct Range
  • Swing %

Due LED evidenziano l’attività MIDI IN/OUT.

Lavorare con una DAW

Riportiamo, direttamente dal manuale dell’Editor, i passaggi necessari a garantire la corretta integrazione tra UNO Synth Editor e una qualsiasi DAW Audio/MIDI.

  1. Lanciare la DAW e stanziare UNO Synth Editor nella MIDI Track corrente (o, a seconda della DAW, nella Instrument Track disponibile).
  2. Dalle regolazioni Global dell’Editor, selezionare i canali MIDI IN e OUT, selezionare anche l’interfaccia (le regolazioni saranno ricordate anche in modo standalone).
  3. Nella DAW, il plugin UNO Synth Editor viene indirizzato di default alla ricezione MIDI per i dati provenienti dall’hardware specificato (compreso UNO Synth hardware); i dati MIDI OUT “escono dall’Editor”.
  4. É possibile automatizzare i parametri dell’Editor attraverso MIDI Control Change e MIDI System Exclusive; le automazioni sono ovviamente memorizzabili ed editabili graficamente con le tecniche previste dalla DAW.
  5. I MIDI CC vengono registrati come eventi MIDI nella DAW e da questa sono mandati al synth hardware attraverso UNO Synth Editor, ma non controllano i parametri dell’Editor perché questo risponde solo ai MIDI CC ricevuti al proprio ingresso MIDI.
  6. Alcune DAW consentono la coesistenza di Editor e dati MIDI nella stessa traccia; altre DAW possono richiedere due tracce indipendenti per Editor e dati MIDI.
  7. La gestione bidirezionale separata dei dati MIDI permette di evitare problemi di loop dati.
  8. I dati MIDI Out ricevuti dalla DAW provengono dal synth hardware, non dall’Editor.

 

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Conclusioni

UNO Synth Pro è dotato di un rapporto Q/P assolutamente vincente: è costruito come un carro armato, suona tanto, è piacevole da usare direttamente sul suo hardware, diventa una passeggiata con l’Editor gratuito. La struttura parafonica permette ampia libertà di manovra nella programmazione delle classiche timbriche analogiche con quel qualcosa in più che proviene dalle peculiarità espressive della performance con il retrigger forzato degli Envelope Generator. Il doppio filtro raggiunge con facilità comportamenti molto sfiziosi.

Fateci un giro: potrebbe essere amore a prima vista.

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Comments (1)

  • Giorgio Montinari

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    Confermo quanto scritto dal Maestro, da qualche giorno sono in possesso della versione desktop (ho già una tastiera Komplete Kontrol S49, quindi dotata anche di una buona tastiera di aftertouch, e sto programmando i controlli Midi CC in modo da poterla governare direttamente anche da lì).
    Editor sicuramente efficace e comodo, visto che la produzione musicale si svolge ormai per la gran parte su PC, ma anche solo con i comandi fisici del synth il divertimento è assicurato.
    Gran suono e possibilità di sound design oltre al minimo ingombro, soluzione ideale per chi come me (anche per motivi di spazio) si è limitato finora solo a synth analogici virtuali, che se pur validi mancano di quella “ticchietta” in più del suono di un oscillatore analogioco.
    Molto godurioso anche l’input esterno (peccato che non sia stereo) che permette di mandare in feedback il segnale processato da effetti virtuali in una DAW, anche grazie alla mia NOVATION HUB che ha 4 canali di uscita e quindi il gioco di far rientrare l’audio è un gioco da ragazzi con l’input frontale.

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