Arturia KeyStep Controller & Sequencer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Fresco fresco, dall’ultima NAMM, il nuovo controller targato Arturia riunisce in un packaging assai snello funzioni di controller, master keyboard, step sequencer anche per macchine analogiche e arpeggiatore.

Di Enrico Cosimi

keystep-9 copy

I tasti sono di tipo slim, non piccoli come quelli delle mini keyboards nipponiche, ma neanche grandi come quelli delle tastiere “normali”, la meccanica è la nuova Slim Key Action messa a punto per Arturia, con aftertouch e key velocity.

La connettività offerta è ampia, sia sul versante analogico che su quello digitale: è possibile usare KeyStep attraverso cavo USB (naturalmente bidirezionale), MIDI e analog. Quest’ultimo fronte, forte dell’esperienza preventivamente accumulata con il modello BeatStep Pro, offre la gestione di Nota On/Off attraverso Pitch, Gate e Velocity (per la linea di sequencer e arpeggiatore), ma anche la gestione del Sync anaogico TTL, che può lavorare a 1, 2, 24 o 48 PPQ, garantendo compatibilità con una barca di vecchie apparecchiature del secolo scorso). La connessione di Gate può lavorare a 5 o 12 Volt, la porta Pitch può rispettare lo standard 1V/Oct o quello Hz/V tipico delle vecchie macchine Yamaha e KORG (e, anche, di qualche nuova macchina analogica KORG).

Sulla superficie di controllo, oltre alla tastiera vera e propria, trovano posto uno slider bend bidirezionale e un secondo slider modulation unidirezionale; sul pannello posteriore, è possibile collegare un Sustain Pedal con connettore standard 1/4”. In mancanza di Sustain Pedal, si può usare il tasto Hold presente sul pannello frontale. I comandi più importanti (Shift per velocizzare le programmazioni, Oct e Transpose, Rate, eccetera) hanno controlli dedicati.

Il sequencer può essere caricato inserendo le note direttamente dalla tastiera dopo aver deciso la loro densità ritmica, le pause e/o i legati; allo stesso modo, il motore di arpeggio può lavorare con densità ritmica, ottave e swing regolabili liberamente.

I tasti della tastiera agiscono anche come selettori veloci per i parametri di utilizzo meno comune (definizione del MIDI Channel, valore di Swing, percentuale di Gate On/Off).

Per 119 euro, sembra praticamente irresistibile, viste le triplici possibilità di impiego USB su computer, MIDI su hardware digggggitali, CV/Gate su hardware analogici.

Qui, per saperne di più.

 

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Comments (81)

  • Alessandro

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    Non mi è ancora chiaro se la sequenza di note del sequecer o la sequanza dell’arpeggio, escono dal cv out…

    Reply

  • Omar

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    Non ho capito se la funzione recording funziona anche utilizzandolo in MIDI con un daw… Voglio dire se la uso come controller midi registro al volo il suono che ho armato su ableton?
    Grazie

    Reply

  • Pierpaolo

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    Volendo ci si potrebbe collegare un Drone
    synth tipo……..WSG……. chissà cosa ci potrebbe uscire,,,,,!!!!!

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  • Lucio Leonardi

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    sarò un ignorantone ma non sto riuscendo a far sequenziare il korg ms20 mini dal keystep! ho cambiato il voltaggio ma non capisco le connessioni, maestro, mi può aiutare? grazie

    Reply

      • Steffff

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        Ho anch’io un problema con il cv/gate.
        Collegando le uscite sia a dei moduli eurorack che al dark energy mi dava in uscita dei suoni molto strani.. una volta settato il voltaggio dal software arturia si è avvicinato a un funzionamento normale, ma solo con alcuni tasti.. mentre con il dark energy non c’è stata alcuna differenza, con i moduli funziona correttamente solo un’ottava dei tasti. dei restanti, alcuni fanno la stessa nota e gli altri creano dei mostri sonori… non so più che pesci pigliare

        Reply

  • Tommen

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    Buongiorno, vorrei porle una questione, premettendo che potrei essere io a non aver compreso appieno alcune cose, a riguardo della funzione transpose del sequencer del Keystep: mi sono accorto che una volta registrato un sequencer, ipotizziamo a partire da un Mi e creando una sequenza ascendente, questa viene trasposta in modo piuttosto particolare, o almeno inaspettato secondo quelle che erano le mie conoscenze. In pratica la sequenza registrata in Mi, trasposta per esempio sul Sol superiore, suona più bassa di quella di partenza, e tornando a premere il Mi di partenza non sono le stesse note iniziali. Non capisco proprio, ma su un video, senza che il problema venga affrontato, ho trovato ciò a cui mi riferisco: https://youtu.be/GIGnfg9qEFo
    A12:04 viene registrata la sequenza a partire da un Mi, a 13:29 viene trasposta su Sol superiore e suona più bassa, a 13.35 viene trasposta sul Si e suona ad un semitono più basso rispetto a quella di partenza. Per tornare alla sequenza di partenza bisogna suonare il Do dell’ultima ottava. Questo l’ho verificato anche sulla mia Keystep in cui, dopo aver registrato una parte, se ribatto la nota di partenza cambia tonalità e per tornare alla tonalità iniziale devo premere il do dell’ultima ottava. Capisco che potrei essere io a non aver capito come funziona il Transpose e mi scuso per il post un po’ confuso. La ringrazio per un eventuale risposta.

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      Carissimo,
      sulla mia KeyStep, la root key originale è un DO al di fuori della tastiera stessa, questo può provocare dei salti bruschi durante le fasi di trasposizione, perché pensando di tornare alla tonalità originale, in realtà si preme una nota all’ottava sopra.

      Non ho capito, però, alcune cose che mi sarebbero utili per identificare meglio il problema:

      – come è collegata la keystep? MIDI, o CV/Gate
      – cosa viene controllato dalla keystep?

      Reply

  • Scaleno

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    Ciao a tutti.
    Anche io ottengo lo stesso comportamento. Disastroso in situazioni live…
    L’ho provata com MiniBrute via midi e cv e con VolcaBass e Volcakey.
    Pur riconoscendo all’oggetto numerosi pregi, quali la immediatezza e intuitività d’uso, il non avere menù da scorrere bensì manopole da girare, la connettività quasi universale e tanti altri, trovo questo un limite che la rende difficilmente utilizzabile per chi suona live con altri musicisti.
    Ma non solo: io sento molto la mancanza di una fila di 16 led che mi indichi a quale step mi trovo sia quando programmo in step mode, sia quando registro una sequenza “live”. MI (ti…) chiedo se esista qualche altro dispositivo simile che non costi uno sproposito, in fondo voglio solo aggiungere un sequencer al mio Brute senza passare per forza da Ableton.
    Grazie per le sempre preziose informazioni, qui si impara parecchio!

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      ci sono alcune cose che non capisco:

      a) perché acquistare una master con sequencer privo di “step fisici” se si è alla ricerca di uno step sequencer con pomelli, tasti e luci di segnalazione? Banalmente, se quelle sono le necessità, meglio prendere un Dark Time usato…

      b) durante l’inserimento dati, di solito si conta mentalmente il numero di step e/o le pause per essere sicuri di non perdersi per strada o di fare sequenze indesiderate da 15 step… chiaramente, esistono sistemi più comodi da usare (penso al Prophet 6 o al Sub 37, dove hai un contatore che aggiorna il numero dello step impegnato), ma devi essere pronto a spendere più del minimo sindacale richiesto per la KeyStep…

      c) se vuoi aggiungere una sequenza al Minibrute, vai sul sito di Yves Usson e scaricati il firmware alternativo per convertire l’arpeggiatore in Step Sequencer; in quel modo, acquisisci il motore di sequencer del MicroBrute e, probabilmente, risolvi tutti i problemi.

      Reply

      • Scaleno

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        Ciao Enrico,
        grazie della risposta, l’idea di modificare il Brute per avere il sequencer mi ha solleticato non poco…
        Però.
        C’è una combinazione meravigliosa tra il sequencer polifonico della Keystep e l’arpeggiatore del MiniBrute: inviando via midi una sequenza di accordi, se l’arpeggiatore è On, si ottiene una sequenza di arpeggi, anche estremamente lunga, visto che si può arrivare a 64 steps. Abbastanza impagabile a questi costi.
        Dunque mi rassegno alla mancanza di Led che mi indichino gli step (però, se li avessero messi, mannaggia l’avrei volentieri pagata 50€ in più!) e non sono ancora venuto a capo del problema della trasposizione delle sequenze. Magari allego un video per spiegare meglio il problema…
        Ad ogni modo ormai non me separerei più, veramente tante piccole cose gustose quando la si usa un po’
        Grazie e ciao
        PS: il darktime, anche usato, costa un botto! Gasp!

        Reply

        • Enrico Cosimi

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          purtroppo, la trasposizione realtime delle sequenze è un criterio che sembra sfuggire a molti progettisti…
          Mario Maggi, nel suo Synthex, ci aveva pensato; allo stesso modo Dave Smith col P6 e Moog col Sub 37, ma molti altri hanno trascurato la cosa…

          Reply

  • fede

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    Caro Enrico,
    intanto complimenti per la tua competenza. E’ veramente molto affascinante starti a sentire parlare di questa cose (anche da youtube).
    Avrei bisogno di chiarirmi una cosa:
    io ho la seguente dotazione:
    mac mini
    novation impulse 61
    ipad air
    arturia sparkLE
    STEINBERG UR22 mkII
    iConnectMIDI2+
    vorrei usare l’iPad come strumento per registrare direttamente nella DAW tramite per esempio KORG Gadget e vorrei suonare l’iPad tramite una tastiera fisica
    Andrebbe bene se facessi così:
    collego usb l’Pad all’iConnectMIDI2+
    collego usb l’iConnectMIDI2+ al macmini
    collego una tastiera tramite MIDI OUT alla porta MIDI IN dell’iConnect Midi2+
    eventualmente come tastiera andrebbe bene il keystep dell’arturia?
    probabilmente non ci hai capito niente e mi scuso.
    se mi puoi aiutare dandomi magari anche qualche consiglio te ne sare molto grato
    grazie ancora e saluti
    federico moi

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      caro Federico,
      suonare “da fuori” l’iPad è il problema minore; non ho capito se vuoi far marciare in passo KORG Gadgets con la tua DAW nel Mac Mini, o se vuoi trasferire audio da iPad a Mac; nel primo caso, devi solo verificare che, dopo aver programmato le cose con i Gadgets, la app preveda un clock esterno da seguire; nel secondo, controlla se c’è maniera di trasferire flussi di audio corposi – meglio ancora non in tempo reale…

      Reply

  • Alberto

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    Buongiorno Enrico, posso chiederti una conferma? Cercando un controller/sequencer che mi consentisse di aumentare gli step del mio Volca Bass da 16 a 32 step (o 64) ho trovato la Keystep, ma la mia domanda è: attivando il sequencer i led di indicazione del volca “camminano” lo stesso? Mi sarebbe fondamentale per l’utilizzo che devo farne.
    L’alternativa sembra essere solo la beatstep pro (ma non ha tastiera). Cosa potresti consigliarmi?

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    • Enrico Cosimi

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      in che senso gli step del controller Arturia possono aumentare la durata di pattern del volca bass? l’unico modo per avere pattern più lunghi consiste nel mandare al volca bass direttamente le note midi che si vuole fargli eseguire, ad esempio, da una qualsiasi traccia midi… ma, a quel punto, non è necessario il KeyStep: tanto vale usare direttamente una traccia di Ableton, o di Cubase, o di Logic o di quello che vuoi…

      Reply

  • Alberto

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    Grazie per la risposta Enrico, e mi scuso per lo “strafalcione” dato dall’inesperienza. Quindi se ho ben capito non esiste una soluzione hardware per fare questo? (aumentare gli step a 32 o 64 avendo un’indicazione visiva degli step che avanzano?)

    Reply

  • Enrico Cosimi

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    devi per forza ricorrere a uno step sequencer esterno, ma finisci per spendere TANTI soldi, sicuramente “n” volte quanto hai pagato la Volca

    Reply

  • Antonio

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    Salve prof.Enrico
    Possiedo una keystep e mi domandavo come potessi collegare un effetto a pedale a tale strumento, so che esiste l’ingresso sustain ma mi sfugge il collegamento corretto. Grazie.

    Reply

    • Attilio De Simone

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      Non puoi collegare alcun effetto a pedale, gestendo il keystep esclusivamente informazioni midi. Dato che la tastiera dispone di ingresso sustain, puoi utilizzare un semplice pedale di switch, per tenere premute delle note suonate anche se tu hai alzato le mani dalla tastiera, e/o, ipotizzo non conoscendo a fondo il keystep, per gestire alcune funzioni on/off liberamente assegnabili.

      Reply

      • Antonio

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        Perdonatemi sig. Attilio , ma secondo quello che avete detto voi potrei collegare anche un effetto perché se uso uno switch che mi switcha le note di un determinato strumento stabilito dalla mia daw allora può anche distorcermi lo stesso suono o qualsiasi altro effetto , potrei sbagliarmi non essendo un esperto in materia ma la rispondo in questo modo secondo quello che ho capito dal vostro ragionamento. Grazie.

        Reply

        • Attilio De Simone

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          Ti stai sbagliano. Lo strumento non produce suoni, invia solo informazioni midi, non puoi processare le informazioni midi con un distorsore. il disorsore lo devi applicare alle uscite audio e non all’ingresso di un pedale di controllo. il keystep non ha uscite audio, gestisce solo informazioni.

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  • Enrico Cosimi

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    carissimo Antonio,
    che effetto vuoi collegare? Calcola che la Keystep NON produce alcun segnale audio, e può essere usata solo per “suonare a distanza” altri strumenti elettronici; è probabile che l’effetto debba essere collegato sull’uscita di questi ultimi…

    Reply

    • Antonio

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      vorrei collegare un distortore, ma fatemi capire, se riproduco un suono dalla libreria della mia daw sulla keystep, a sua volta il pedale non dovrebbe modificarmi il suono che sta riproducendo virtualmente ?

      Reply

  • Antonio

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    Prof. Cosimi, vorrei chiederle due cose. la prima, sapete dirmi quali sono le soluzioni/combinazioni per poter collegare un Pocket Operator alla keystep?. La seconda, quale strumento , secondo il vostro parere è migliore tre un TB3 (aira) e un arturia MicroBrute ?. So che è una domanda un pò fuori dalle righe ma sarei grato del vostro giudizio. Grazie.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      Se non ricordo male, l’unica capacità di controllo esterno prevista per i Pocket Operator è relativa alla sincronizzazione. Nulla di più.

      E’ possibile sperimentare dal sync out della Keystep, con un cavo mini jack stereo ⅛” se il segnale di sincronizzazione “a1” o “a2/volca” è adatto a trascinare il sequencer interno degli Operator. La tensione è a +5V, quindi non dovrebbero esserci problemi; si tratta solo di indovinare (e regolare, attraverso MIDI Control Center) la densità di impulsi giusta.

      TB3 e MicroBrute non sono direttamente paragonabili; conviene trovare n negozio che li abbia tutti e due, per fare prove dirette – in tutti i casi, sono apparecchi MOLTO diversi.

      Reply

      • Antonio

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        Grazie sig. Cosimi.

        Reply

  • Dino Tagliaferri

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    Ciao a tutti. Vorrei sapere se è possibile assegnare un canale MIDI dedicato al sequencer ed uno differente alla tastiera. Cioè in pratica se è possibile sequenziare una macchina e nel mentre suonare con la tastiera un’altra su un canale MIDI differente.

    Grazie!

    Reply

  • Enrico Cosimi

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    è possibile; la procedura è spiegata chiaramente nel manuale!!!
    :-)

    Reply

  • Simone Fantacci

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    M° Cosimi,
    chiedo udienza per strigare il mio intrigo di (a)sincronie:
    gli ingredienti in gioco sono 5: Volca Beats + Volta Bass + Volca Keys
    e Arturia BeatStepPro + Keystes…provo a spiegare come ho cablato il tutto; dopo varie soluzioni per far correte tutti gli step a tempo alla fine ho impostato il BSP come master MIDI e i Volca Beats e Bass prendono note e clock dal midi-in; altro discorso per il Keys che trasmette il synch dal bass alla Keystep; quest’ultima suona via midi la Keys.
    Così tutto funziona…apparte che mi perdo la possibilità di suddividere tutta la sincronia con TimeDiv e Rate tipici dell’arpeggio della Keystep…elemento principale per cui me ne sono presa una.
    Spero di essermi spiegato…il tutto per chiedere…
    Con gli stessi ingredienti Lei come si approccerebbe alla preparazione di questa “torta sonora” ???

    Grazie in anticipo, buon suono!
    s.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      personalmente, invece di fare porcellezze con tutti i rimandi di sync e le sue reintrpretazione tra BSP Pro e KS, comprerei UNA BELLA THRU BOX, magari di quelle con due ingressi selezionabili e quattro uscite – per poter gestire tutto senza fatica… è vero che, oggi come oggi, una thru box sta diventando “vintage” al pari di altri strumenti, ma si può sempre tentare.

      questa

      http://www.jefflaity.com/studio/studios_large/87_tb1.jpg

      ad esempio, è una di quelle che permettono di scegliere tra due sorgenti per le macchine collegate.

      questa

      http://www.midisolutions.com/qth.jpg

      è una di quella a sorgente singola.

      anche questa

      https://www.perfectcircuitaudio.com/midi-router-2×8.html

      potrebbe andare bene

      Reply

      • Simone Fantacci

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        M° alla fine ho trovato una bella unità Roland A-880… 8in…8out…0usb!!!
        Grazie del consiglio…ora la BeatStepPro mette tutti in “riga”!!!

        Reply

  • Marco

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    Buongiorno! Vorrei sapere se la keystep funziona da converter midi/cv come l’sq-1, oppure se beccano il clock dalla daw lo spara fuori in analogico.

    GRAZIE!

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      quando la keystep riceve un clock, può usarlo per sincronizzare il proprio arpeggiatore interno; se nell’arpeggio tu costruisci (o nella sequenza) una densità di eventi “analogici” sufficiente alle tue necessità, poi puoi prelevare il gate out analogico e far funzionare la keystep come convertitore – è un poco macchinoso, ma si può fare…

      Reply

  • giorgio

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    Salve Professor Cosimi,
    ho da poco comprato una keystep ma non riesco in nessun modo a far funzionare il sequenzer ne l’arpeggiatore. Ho provato ad usarla per comandare ableton live e ho anche provato con FL studio ma riconoscono solamente i tasti note e lo switch. Delle funzioni del keystep riesco solamente a cambiare ottave e a memorizzare un accordo..
    Sto impazzendo perchè immagino e spero sia dovuto a qualche sciocchezza che (essendo ignorante in materia) non ho considerato. Spero di aver sufficientemente spiegato la situazione per ricevere una risposta.
    …aiuto…

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      sei entrato regolarmente in modalità RECORD, premendo il tasto col pallino rosso? una volta che hai registrato la sequenza al suo interno, devi selezionare la keystep come sorgente midi di controllo nel programma DAW che usi e fare in modo che i suoi dati pilotino i sint software che stai usando

      Reply

  • Antonio

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    Salve prof. Cosimi. Ho un piccolo problema, sto collegando il micro-modular della nord con la mia arturia keystep. Midi in nord – midi out keystep. L’editor della Nord riconosce il keystep, ma con la mia patch non riesco a riprodurre nessun suono come se non funzionasse il keystep. Saprebbe dirmi come fare ? grazie.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      Salve Antonio,
      se ho capito bene, tu vuoi suonare il Micro Modular dalla Keystep, giusto? Nel Micro Modular, assicurati di averla collegata al’ingresso MIDI “per le note” e non a quello dedicato all’editor esterno. Poi, devi controllare che il canale MIDI di trasmissione dalla tastiera e quello di ricezione sul Micro Modular siano uguali.

      Reply

  • Francesco M.

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    Gent.mo Prof. Cosimi,

    sono un principiante in questo campo perciò mi affido a un suo consiglio. Ho acquistato 3 VOLCA (bass, Beats e Keys) che “faccio suonare” tramite MIXER a 6 canali (giusti giusti per i 3 Volca) e SCHEDA AUDIO (Scarlett 2i4). Vorrei ora accoppiarci una KEYSTEP (da usare sia come synth midi dal/dai Volca) che per i VST (tramite ableton) e, magari in futuro, fare un upgrade con il BEATSTEP per avere i pads e i controller fisicamente regolabili.

    È possibile collegare il tutto con la suddetta configurazione?
    Soprattutto Keystep e Beatstep tra loro?

    Grazie mille e mi scusi se ho detto castronerie!

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      caro Francesco, la Keystep, come la BeatStep, è un controller che non produce suono, e può essere usata per “suonare” la Volca Keys e Bass – anche la Beats, facendo “finger drumming” sui diversi tasti; in linea di massima, potrebbe essere comodo collegare la Keystep al Computer con un cavo USB, fare “vedere” la tastiera a una traccia MIDI dove scrivere i dati e poi mandare la traccia programmata alla Volca che dovrà eseguirla…

      Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    Occorre verificare se è prevista una procedura di Program Change – questo il nome del comando… – gestibile con facilità dalla Keystep; in sua assenza, il Miditech Pianobox “non sa cosa deve suonare” e continua con lo stesso suono. Controlla, sul manuale della Arturia, che sia possibile – e in che modo – inviare esternamente il program change!

    Reply

  • Alessandro

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    Buonasera prof. Cosimi,
    Una domanda da principiante. Potrebbe spiegarmi cosa significa questa frase del manuale: “The arpeggiator will not run if the sync selection switches are set to something other than Internal and no external clock is present”.
    Ho necessità di una scheda audio per far funzionare arpeggiatore e sequenzer ed è normale che collegando semplicemente in midi il tasto play lampeggia e le due funzioni non vanno? Grazie

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      Salve Alessandro,
      la frase significa “l’arpeggiatore non funzionerà se l’interruttore per la selezione del sync è impostato su una posizione differente da internal e se non c’è un clock esterno disponibile”. In pratica, ti dice: “bada, se metti un clock diverso da quello interno, che CI SIA un clock esterno, altrimenti l’arpeggiatore non cammina”.

      … mi sembra anche logico.

      Controlla la posizione dei due dip switches sul pannello posteriore; se lo metti in clock esterno E NON GLI MANDI IL CLOCK dalla tua interfaccia, lui come fa a camminare?

      Reply

  • Riccardo

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    Buongiorno, ottima recensione e aiuta il keystep ad essere “irresistibile”!!
    L’ho conosciuto da poco e mi intriga molto come strumento e vorrei appunto chiederle se secondo lei è possibile collegarlo ad un vecchio Roland groovebox mc303 di cui sono un orgoglioso possessore.
    Grazie intanto

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      a livello di MIDI, sicuramente: trasmette clock, nota on/off, aftertouch, bend, modulation, note del sequencer e note di arpeggio… tutto sta a vedere “cosa se ne può fare” il groovebox mc303 di questi dati 😉

      Reply

  • Riccardo

    |

    Grazie mille della risposta, a mia ignoranza direi che l’ mc303 di questi dati non ci farebbe nulla considerando che li ha già di suo se non sbaglio.
    Sarebbe al massimo una comodità per la tastiera ma a sto punto non ha senso.
    Grazie ancora.

    Reply

  • Dario

    |

    Ciao Enrico,

    Riesumo questo articolo per farti una domanda sui voltaggi CV della keystep e del Moog Sub Phatty.
    Ho letto che la prima ha un range 0-10 mentre il moog -5+5, sai se c’è un modo per applicare un bias dalla keystep o conviene lavorare col midi a questo punto (perdendo quel fattore cool vintage che solo la cavetteria può dare)?

    Grazie mille
    Dario

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    il subphatty lavora con tensioni comprese tra 0 e +5V, specie per il Gate, quindi non ci dovrebbero essere problemi con la keystep: ad ogni modo, nel MIDI Control Center di Arturia dovrebbe esserci un parametro personalizzabile per decidere l’escursione dei valori analogici in uscita…

    Reply

  • Claudio Sacilotti

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    Buongiorno gentile Enrico,
    complimenti davvero per tutto quanto lei fa e scrive: si impara davvero molto in questo fantastico e variegato settore musicale.

    Volevo porle una domanda, che magari risulta ovvia o scontata. Ho appena acquistato l’Arturia Keystep che dovrebbe arrivarmi a breve.
    Il mio intento è quello di far convivere con un unico clock diversi strumenti.
    Principalmente, uso il pedale Digitech SDrum, per la ritmica, poi ho due Digitech Jamman solo xt, una Korg Volca Keys, e un iPad2 inserito in un socket Beheringer iStudio iS202, che ha ingresso ed uscita MIDI.

    Vorrei poter far convivere il tutto utilizzando i due looper sincronizzati con il VolcaKeys e con i suoni di iSEM contenuto nell’iPad.

    C’è possibilità attraverso la Keystep?
    So già che il clock che comanda dovrà essere quello della SDrum (che tra l’altro ha solo il sync out), quindi la Keystep dovrà essere slave…

    Spero di essermi spiegato bene…

    Grazie anticipatamente di cuore e buona musica a tutti!

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      non sono convinto di aver capito tutto; comunque, nella condizione ipotizzata lo strumento che ha solo sync out deve per forza fare da master a tutti gli altri;

      la keystep deve essere “istruita” sul tipo di sync che riceve usando il MIDI Control Center di Arturia – lo si scarica gratuitamente dal loro sito – e con questo si decide la densità di eventi (1, 2, 24 eccetera) che corrispondono all’avanzamento di ciascuno step;

      le macchine più “moderne” possono ricevere il MIDI clock standard;

      è probabile che sarà necessaria una sessione di esperimenti per poter mettere su strada tutto il sistema ed averlo operativo senza problemi

      in bocca al lupo!!!

      Reply

  • Vitantonio

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    Salve prof.Cosimi,
    ho problemi a far funzionare la Keystep con un Waldorf Rocket. Il synth collegato tramite midi con sembra riconoscere la keystep non producendo alcun suono, in questa modalità sequencer e arpeggiatore non funzionano. Al contrario in modalità usb riesco dopo diverse prove a lanciare le due modalità. Intervenendo sui selettori dietro la keystep le funzioni midi sembrano bloccate. A cosa potrebbe essere dovuto? Grazie mille per l’aiuto.

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      controlla che i due selettori siano in posizione INT e non in EXT o MIDI o SYNC. la grafica non è chiara e spesso si confonde on con off e bianco con nero…

      Reply

      • Vitantonio Troiani

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        Grazie mille per la risposta prof. Cosimi.
        Nel caso volessi orientarmi su una controller midi per pilotare il Rocket cosa ci sarebbe sul mercato oltre l’Arturia?

        Reply

  • Vitantonio Troiani

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    Cercavo un controller con alimentazione esterna e midi in/out ma non riesco a trovare nulla di utile…Chiedo venia.

    Reply

  • Enrico Cosimi

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    m-audio, evolution, akai, roland, novation…

    sono veramente TANTISSIMI produttori

    Reply

  • Michele cembali

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    salve, scusi l ennesimo disturbo in questo articolo, ma ho un problema. ho usato per molto tempo la drumbrute per sincronizzare il mio korg sq 1,sia che essa fosse master rig o slave a sua volta. dopo tanti tentativi ho trovato la confogurazione perfetta, i due sequencer avanzavano uguale, con la stessa suddivisione di step. adesso sono giorni cje provo a fare la stessa cosa con keystep al posto della drumbrute, invano. le ho provate tutte le possibili configurazioni, tipi di output, polarità qualunque cosa, il risultato migliore che ho ottenuto è sincronizzare il tempo delle due macchine, ma gli step avanzano diversamente[nello specifico quando premo play l’ sq-1 parte e sembra bloccarsi, “incepparsi” sul primo step, poi riprende il tempo e rimane sincronizzato, ma avanza a step oramai”sfalsati”, come dire il primo step del korg sq-1 corrisponde al secondo della keystep e così via]… non so potrebbe essere un problema di voltaggio eccessivo? un bug del keystep? sto finendo le idee e le “imprecazioni”, se avesse qualche idea sarebbe molto d aiuto

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    • Michele Cembali

      |

      la cosa più strana[forse] è che mantenendo la stessa impostazione di sync output[1step] che usavo con la drumbrute, con keystep il korg sq 1 si comporta in tutt altra maniera

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      • Enrico Cosimi

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        dipende da quanti fronti ripidi il korg sq-1 interpreta per avanzare di step; dalla famiglia volca in poi, korg chiede DUE impulsi per passo… controlla le sue impostazioni, o nel caso modifica quelle di uscita della keystep…

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    • Enrico Cosimi

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      come per l’altro commento: apri il MIDI Control Center e vedi se la Keystep eroga DUE impulsi a step – che è la densità richiesta da KORG

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      • Michele Cembali

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        molte grazie, ma nulla… sono riuscito a risolverla temporaneamente:faccio passare il segnale dentro al processore di segnale esterno del mio ms20, poi nel sync in del sq 1..in questo modo funziona almeno(dico temporaneamente perché mi sembra un po sprecato il processore del korg per questo utilizzo, ma al momento ce lo facciamo andare bene va)

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        • Enrico Cosimi

          |

          ad ogni modo, verifica sul MIDI Control Center di Arturia e, eventualmente, porta a +14V l’uscita del segnale… magari basta quello

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  • Michele Cembali

    |

    grazie molte, proverò stasera

    Reply

  • Davide

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    Caro Enrico, ho un quesito: ho una Keystep, un BEHRINGER Model D e una Novation Circuit (che è composta da un canale DRUM e due SYNTH). Collegando le tre macchine e premendo play sulla Keystep parte ad esempio il sequencer e contemporaneamente mi suonano sia il mod D che la Novation. Come posso fare per separare le due macchine, quindi fare in modo che non suonino la stessa frase contemporaneamente? Vorrei utilizzare il Mod D per una linea di basso e i due synth della Circuit come pad e lead. Ho bisogno di un midi THRU BOX da collegare alla Keystep? Grazie

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    • Enrico Cosimi

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      devi cambiare il canale midi trasmissione/ricezione tra le macchine, in modo che (per dire) il model D veda solo canale 5, la circuit lavori con canale 1, 2 e 10 (per dire), eccetera…
      non ti serve un thru box se gli apparecchi – almeno uno dei due apparecchi – ha una porta THRU

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  • Davide

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    Grazie mille per la risposta!
    Ho un altro problema però adesso: suono una sequenza con il Model D, se cambio canale midi, il Model D non suonerà più e la stessa frase verrà suonata da un altro strumento. Come posso ovviare?

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  • Enrico Cosimi

    |

    ogni sequenza viene trasmessa su un preciso canale MIDI dei sedici disponibili; la sequenza viene eseguita dal sintetizzatore che si trova impostato su quel canale MIDI. basta uniformare le due regolazioni e il gioco è fatto

    Reply

    • Davide

      |

      Grazie infinite!

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  • luciano

    |

    Ciao Enrico, ti ringrazio qui per tutti i video con cui mi hai salvato.
    Ho appena attaccato la Keystep al Dark Energy.
    Ho un problema con l’intonazione della tastiera. Sono riuscito a farla andare in CV ma pur essendo intonata la distanza tra i tasti è di un tono invece che un semitono.
    Ho cercato in entrambi i manuali ma non riesco a trovare una soluzione.
    Questo accade sia andando direttamente in CV che usando l’interfaccia Midi/CV del Dark Energy.
    Non trovo una soluzione. :(

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      se usi contemporaneamente MIDI e CV out, i due segnali si sommano e i semitoni diventano toni interi

      escludendo questa possibilità, controlla nel MIDI Control Center di Arturia – è gratuito – che l’uscita CV sia correttamente regolata su 1V/Oct

      Reply

  • Luca

    |

    Ciao, ho appena preso il controller in questione usato. Ho una daw molto vecchia basata su logic9 macbook late 2007 e snow leopard e non ho dunque accesso al midi control center di Arturia (non trovo una vecchia versione compatibile con snow leopard). Collegato via Usb non succede niente, la daw non lo riconosce. C’è un modo per utilizzarla o devo inesorabilmente cambiare sistema operativo? (E quindi cambiare il computer) grazie mille

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    • Enrico Cosimi

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      secondo me, a parte cambiare computer, ti conviene andare da un amico con un computer più recente, fargli scaricare il midi control center, configurare la tua tastiera come ti fa più comodo e poi usarla sempre in quel modo…

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  • Nicola

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    Salve gentile Enrico,
    “approfitto” se posso di questa pagina per una domanda riguardo una KeystepPro e un Korg ms20 “vintage”.
    Provando a mandare il gate di Arturia al trig IN di korg (arturia già settata su hz/v e S-trig) riesco a suonare solo una nota (l’ultima suonata sul korg) immagino serva un altro cavo da Pitch di Arturia a …….. di ms20, se può aiutarmi, grazie mille
    Nicola

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      devi prendere l’uscita PITCH della Keystep e collegarla all’ingresso KYBD VCO1+VCO2 IN della patchbay, praticamente “sotto” al potenziometro di VOLUME

      Reply

      • Nicola

        |

        graziemille!

        Reply

        • Nicola

          |

          gentile Enrico, grazie per il suggerimento la KeySteppro adesso mi permette di pilotare bene il vecchio ms20, ho solo un ultimo problema;

          l’ms20 risponde tutto 1semitono sotto, devo quindi re-intonarlo, potrebbe essere normale? (o imputabile ai cavi “2metri”)

          Reply

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