Posts Tagged ‘DSI’

Dave Smith DSM03 Feedback Module

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

La produzione Euro Rack di Dave Smith continua con la realizzazione del meccanismo Feedback già disponibile nei suoi storici strumenti. Il sistema permette di realizzare un percorso di ricircolo/feedback attorno al filtro low pass contenuto nel modulo accordabile secondo precise frequenze richieste dal musicista. In questo modo, dalle timbriche Karplus-Strong ai suoni metallicamente industriali, è un passo…

Di Enrico Cosimi

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Il segnale prodotto da un noise generator inviluppato è utilizzato come eccitatore per il circuito di short delay e low pass filter con il quale realizzare il percorso di ricircolo con progressiva perdita delle armoniche acute; maggiore è la perdita di acute per filtraggio, più simile alle corde stoppate sarà il segnale prodotto.

DSI OB-6. Qualche anticipazione

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Sviluppato in collaborazione tra Dave Smith, il boss della DSI nonchè padre del MIDI e del Prophe 5, e Tom Oberheim, il padre del S.E.M. e di tante altre storiche macchine analogiche, il nuovo OB-6 può essere definito, a tutti gli effetti, un palinsesto realizzato sulla struttura originale del P-6 per portarla a funzionare come un buon sintetizzatore Oberheim.

Di Enrico Cosimi

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Come al solito, i cultori iper talebani dell’ortodossia vintage rimarranno delusi, così come – probabilmente – sono rimasti delusi dal confronto tra Prophet-6 e storico Prophet 5. Senza rischio di errore, è possibile dire che OB-6 parte da una base condivisa (la struttura hardware del P-6), che viene reinterpretata con il filtro SVF-State Variable 12dB/Oct tipicamente Oberheim, per ottenere comportamenti timbrici di fascino analogico.

Sequential Prophet-6. Finalmente

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Iniziamo dal titolo: finalmente il Prophet 6 perchè, in quest’epoca di spaccanasi, di raffinati duellanti, di spadaccini sempre pronti sull’anca (tanto per citare Teophile Gautier), c’era bisogno di un sintetizzatore polifonico analogico senza grilli per la testa, con tutto quello che serve per prendere accordi (analogici) godendo delle timbriche (analogiche) e delle classiche idiosincrasie (analogiche). E’ un bel parlare di prestazioni stellari, complessità operativa, completa interfacciabilità e “operatività a vasto raggio”, ma se quello che serve è prendere un accordo con due detuned saw filtrate low pass per voce, senza perdere quaranta minuti di navigazione con i sott menu edit, questa – anzi, questa è la macchina giusta. Punto.

Di Enrico Cosimi

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Sicuramente, nella valutazione ha molto peso anche il fattore nostalgia: anche se il nuovo Prophet-6 non è un remake del rivoluzionario P5 di tanti anni orsono (ci sono molte cose in più, rispetto al vecchio, ma anche qualcosina in meno), vedere di fronte e sentire nuovamente sotto le dita una buona tastiera, incorniciata da un bel cabinet in legno e laminato metallico pesante, con le classiche manopole Sequential (anche se in versione slim) ha la sua importanza. Diciamo che predispone benevolmente l’utente attempato (col pannolone appena cambiato dagli infermieri e pronto alla sua dose di minestrina senza sale) e incuriosisce in modo significativo il producer più giovane, ma meno storicamente esposto a questi vecchi dinosauri analogici.

Insomma, un bellissimo strumento, concepito con la consueta miscela di funzionalità, rapporto Q/P, suono, furbizia e praticabilità che è ormai il punto di forza nell’engineering di Dave Smith.

DSI Prophet 12 OS 1.3

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Software

Il bello degli strumenti software based – anche quelli non completamente digitali, come il caso del P12 – è che possono essere aggiornati progressivamente, mano mano che il mercato (o l’uzzolo del progettista) renda indispensabile aggiungere nuove funzioni. Questa volta, è il turno del Prophet 12, controversa macchina DSI, che raggiunge la revisione 1.3, densa di piacevoli sorprese sintetizzate nella sigla FM.

Di Enrico Cosimi

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La revisione 1.3 è disponibile in tutti i nuovi strumenti e può essere scaricata gratuitamente da tutti i possessori di macchine acquistate in precedenza (il download è diversificato tra le due versioni keyboard e tabletop); oltre al nuovo sistema operativo, è possibile scaricare anche un banco di 40 nuovi suoni realizzati in FM lineare.

Dave Smith annuncia OS 1.4 per la Tempest

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Software

DSI ha rilasciato un nuovo sistema operativo per la batteria analogica Tempest, sviluppata in collaborazione tra i due guru Dave Smith (MIDI, Prophet 5, eccetera…) e Roger Linn (LinnDrum, Adrenalin, eccetera…). OS 1.4 aggiunge diverse funzioni interessanti al già potente apparecchio.

Di Enrico Cosimi

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Oltre alle modifiche software, la 1.4 è fornita con un corredo di nuove timbriche, pattern e progetti (nella terminologia DSI, Sounds, Beats e Projects). L’aggiornamento, che è disponibile online sul sito DSI per tutti i proprietari Tempest, è caricato – di serie – nelle nuove apparecchiature spedite dalla fabbrica in tutto il mondo. Qui, potete trovare il download del nuovo sistema operativo e qui potete trovare il download del nuovo sound set.

DSI DSM01 Curtis Filter Module

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear

Il debutto di Dave Smith nel mondo Euro Rack coincide con la presentazione del nuovo modulo 8U DSM01 Curtis Filter. Il modulo prende nome dal chip originale disegnato da Doug Curtis e usato in macchine classiche come il Prophet 5, il Pro-one  e – in epoche più recenti, i modelli Mopho, Prophet ’08 e Prophet 12.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Dotato di slope selezionabile a 2 o 4 poli, il chip Curtis è dotato del classico suono saturo, brassoso, potente, che è stato alla base non solo dei sintetizzatori prodotti da Dave Smith, ma anche di macchine altrettanto classiche come Oberheim Xpander, Rhodes Chroma, Polaris, PPG Wave, KORG MonoPoly, Waldorf Wave, Elka Synthex e tanti altri.

DSI Pro2: un’anteprima

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Da quasi quarant’anni a questa parte, quando Dave Smith si muove (sia per fare sintetizzatori hardware, che software, sia per configurare codici d’interfacciamento), il mondo della musica elettronica ringrazia reverente. Oggi, alla presentazione del nuovo sint Pro 2, la cosa potrebbe ripetersi con puntualità. Tutto sta nell’avere sufficiente pazienza e confermare le positive impressioni preliminari con un bel giro sul primo esemplare disponibile.

Di Enrico Cosimi

DSI Pro 2 front

Il Pro 2 è stato definito da Smith “il più potente mono synth mai concepito” e, per certi versi, gli si può dare ragione – anche se il concetto di mono synth è talmente ampio da poter trovare numerosi appigli pro/contro una simile affermazione. Di fatto, l’apparecchio, visibile nelle immagini e ascoltabile in diversi video che stanno girando sul tubo, sembra veramente irresistibile, anche a fronte di un prezzo che – configurato sui 1800/1900 euro – non sembra destinato alla fascia più amatoriale dell’utenza.

Un’intervista con Dave Smith

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Events

Dave Smith non ha certo bisogno di presentazioni: oltre al primo, vero, grande, polifonico analogico professionale (lo storico Prophet 5), ha regalato al mondo il Protocollo MIDI, di fatto proiettando la musica elettronica verso livelli di diffusione e condivisione precedentemente impensabili. Dopo l’epoca Sequential Circuits, e dopo la parentesi Seer Systems, ha inaugurato DSI- Dave Smith Instruments, firma agile con cui ha messo a punto una serie di sintetizzatori analogici e ibridi che, puntualmente, hanno lasciato il segno. Abbiamo avuto l’onore di poterlo intervistare per voi.

Di Enrico Cosimi

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A.C.M. Quale è l’elemento più importante che hai portato in DSI dopo l’esperienza Sequential Circuits?

D.S. Tenere la compagnia su dimensioni contenute, piccola, controllata e con un minimo di infrastruttura. A parte questo, disegno solo strumenti che hanno personalità e non mi interesso di quello che fanno le altre ditte.

Il Poly Chain e i Dave Smith Instruments

Written by Attilio De Simone on . Posted in Gear, Tutorial

Gli strumenti DSI hanno cominciato ad affermarsi sul mercato in un tempo relativamente breve. La strategia della DSI, a partire dall’uscita del Mopho, è molto semplice: creare una serie di apparecchiature basate sulla stessa struttura operativa e sonora, ma dalla polifonia differente e in grado di strutturarsi in modo modulare ampliando la polifonia a seconda delle macchine che si trovano a comunicare.

di Attilio De Simone

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I fattori che hanno contribuito a rendere i prodotti DSI particolarmente appetibili sono: catena sonora analogica, matrice di modulazione molto ricca (si può dire che tra 4 modulatori, 5 controlli di modulazione, oltre 20 sorgenti di modulazioni e circa 50 destinazioni di modulazione, le combinazioni sono infinite), prezzi ragionevoli (quanto costa un synth analogico monofonico?), suono fumante, customer service di buona qualità (in caso di problemi, spediscono direttamente a casa del cliente potenziometri da sostituire e rispondono entro 12-24 ore a qualsiasi questione).

NB: a causa di architetture di sintesi non propriamente combacianti, questo articolo non riguarda il Prophet 12

DSI Prophet 12 Module

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear

Dopo il successo (prevedibile e meritato) del Prophet 12, Dave Smith mette in commercio la versione table top del sintetizzatore; a differenza della precedente, simile, operazione compiuta con il P8, questa volta il nuovo modulo offre una selezione ridottissima di controlli sul pannello frontale, basando buona parte della sua interfacciabilità di controllo sul collaudato protocollo MIDI. La decisione non è di quelle che passano inosservate e, probabilmente, genererà accese discussioni nelle comunità di utenti.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Dotato di polifonia a 12 voci, lo strumento in architettura ibrida può essere editato stand alone, agendo sul Display OLED, sui controlli indirizzabili e sui (pochi) controlli di pannello dedicati; oppure, può essere gestito attraverso control change, ad esempio affiancandolo alla versione keyboard, con cui realizzare sistemi polifonici a 24 voci e politimbrici a 4 parti.

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