MODAL Electronics COBALT8

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il nuovo COBALT8 è un 8-voice Extended Virtual Analog synthesizer che riprende il motore dei potenti oscillatori multipli di ARGON8 e li affianca a un raro modello di filtro ladder morphable a quattro poli. Il tutto, combinato con la matrice di modulazione Argon8, tastiera FATAR 37 note, compatibilità MPE e MODALApp.

Di Enrico Cosimi

Schermata 2020-10-28 alle 18.36.28

Ci sono due gruppi di oscillatori indipendenti, ciascuno dei quali può gestire fino a 5 oscillatori clonati per un suono V.A. massivo; i trentadue algoritmi di trattamento permettono di sfruttare Sync, Ring, Modulation, Morph, eccetera.

Il filtro a quattro poli morphable può essere controllato in tempo reale per alterare fluidamente la pendenza di slope, cioè la sua selettività, senza interferire col classico comportamento Resonance/Cutoff. É possibile lavorare in modo LP, BP, HP e Notch selezionabile; i modo Phasor fornisce diverse risposte sotto modulazione esterna, per ottenere convincenti comportamenti di pad e texture.

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Due LFO polifonici che vanno anche in banda audio; tre generatori d’inviluppo dedicati a Filter, amp e modulation; matrice di modulazione a 12 slot indipendenti.

Il sequencer di bordo ospita finta 512 note programmabili relative o step, con quattro potenti Animation Lanes per la cattura di altrettanti parametri automatizzabili a discrezione del musicista. In aggiunta al sequencer, si può usare lampeggiatore che cattura fino a 32 step indipendenti, con Chord Hold, Inversion, Transpose, Sustain Latch.

La tastiera di COBALT8 sfrutta la meccanica professionale FATAR full size, con tre ottave dotate di initial velocity e channel aftertouch; in aggiunta, sono disponibili 29 encoder di pannello, 24 tasti, joystick X/Y e supporto MPE per controller esterni evoluti.

La sezione effetti ricalca la struttura MODAL con tre slot indipendenti dotati di 11 algoritmi selezionabili dall’utente e personalizzabili nei diversi valori parametrici: Chorus, Phaser, Flanger Pos/Neg, Tremolo, LoFi, Rotary, StereoDelay, Ping-Pong Delay, X-Over Delay, Reverb.

Schermata 2020-10-28 alle 18.37.06

La connettività comprende Audio in formato 1/4”, MIDI e USB, Sync In/Out su 1/8”; è supportato il polychaining tra diversi apparecchi per aumentare la polifonia complessiva.

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Lo strumento viene fornito con 300 patches e 500 locazioni complessive; grazie a MODALApp, si possono editare tutti i parametri di sintesi e performance in ambiente Mac, PC, Android, iOS, pIadOS, tanto in standalone che VST3 e AU.

Se già avete ARGON8, se non vi eravate ancora decisi, se sognate da tempo i MODAL 002 e 008, ora è il momento giusto…

Qualche dettaglio in più

I due oscillatori indipendenti comprendono forme d’onda sine, pulse, triangle e sawtooth, più 34 algoritmi di trattamento che, a differenza di altri VA, permettono di raggiungere complesse tecniche di sintesi (cross modulation, ring modulation, eccetera), PWM, morph impalpabile tra forme d’onda VA, bit crushing e filtered noise. Gli algoritmi1 e 2 sfruttano due parametri ciascuno, per mantenere facilmente sotto controllo l’intero processo di sintesi e trattamento.

Particolarmente interessante, il filtro 4-pole morphable offre Cutoff, Resonance e Morph direttamente dal pannello comandi. con quattro modi selezionabili di filtraggio, si può essere creativi usando Notch o Phasor o sfruttando le caratteristiche di slope.

Le modulazioni si basano sui tre generatori di inviluppo per filtro (FEG), amplificatore (AEG) e modulazione (MEG) indipendentemente accessibili (ma li si può controllare simultaneamente col corredo di parametri a pannello), dotati di uscita positiva o invertita su filter e modulation. Due oscillatori a bassa frequenza polifonici e uno monofonico possono raggiungere una quantità significativa di destinazioni attraverso la matrice con dodici slot (quattro preconfigurati e otto liberamente configurabili dall’utente); in totale, ci sono 12 sorgenti e 55 destinazioni di modulazione.

Le 100 sequenze programmabii possono essere agganciate liberamente ai preset disponibili.

Il sequencer integrato a 512 eventi lavora con scrittura delle note (polifonia fino a 8 note per step) e quattro animation lanes Anim 1, 2, 3, 4 per il controllo di altrettanti parametri; sequencer e arpeggiator possono condividere le risorse di polifonia (monotimbrica) per una densa esperienza performativa. L’arpeggiatore ha 32 step di gestione e può prevedere fino a 2048 step in flusso performativo prima di ripetere una determinata condizione di programmazione. Le funzioni addizionali comprendono chord hold, inversion, transpose, sustain, latch.

La gestione delle voci comprende mono, poly, unison a 2, 4 e 8 voci, con glide e stereo width regolabili.

Tutti i comandi a pannello sono realizzati con encoder che trasmettono e ricevono MIDI CC.

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Comments (9)

  • giorgio evo

    |

    Si direbbe che i VA inglesi adottino un colore predefinito:
    penso all’Ultranova precocemente esodato con il quale ha molti altri punti somiglianti.
    Purtroppo non nel numero di oscillatori (3 nell’Ultranova).
    Chiedo ad Enrico: avere un terzo oscillatore influisce molto nella ricchezza dei risultati?

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  • Enrico Cosimi

    |

    qui, ogni oscillatore può moltiplicare il numero delle voci percepito; aspettiamo il manuale utente per avere numeri precisi, ma si parla di 4 o 8 volte il numero originale… cose da rendere perfettamente inutile il terzo oscillatore se non per le possibilità di intervalli paralleli

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  • Fabio

    |

    Prof, pendo dal suo sapere.
    Ho venduto il Minilogue prima edizione per prendere l’XD e così ampliare la gamma sonora con il terzo osc digitale. Faccio per lo più musica ambient, stravedo per Richard Barbieri.
    Ora vedo il Cobalt 8 e mi dico ma non è che con un VA ottengo cose più articolate e mai viste? Ma allora però tanto vale il Korg Modwave. Non voglio apparecchi in cui si debba stare ore su uno schermo per programmare e per questo amo il Minilogue, tutto a cielo aperto con manopole. E del Minilogue amo anche l’analogicità vera e calda. Quindi vado con l’XD o mi riconverto a Modal Cobalt 8 o altro per avere più dodulazioni e più varietà timbrica?

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    • Enrico Cosimi

      |

      il Cobalt 8 è un’ottima macchina, ha solo un’uscita “non assordante” in termini di livello sonoro; sospetto che il Modwave possa essere fin troppo articolato per quel tipo di modello timbrico/artistico che ti sei scelto…

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      • fabio

        |

        Enrico, ma sbaglio o la questione del livello non assordante è stata superata da aggiornamenti software successivi, tipo V2..?
        Grazie

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        • Enrico Cosimi

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          in realtà, DOVREBBE essere stata superata: hanno aggiunto un ulteriore parametro di gain, ma nonostante questo comunque non ti assordi…
          😉

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  • Fabio

    |

    Anche il Blofeld anni fa lo cambiai con il Minilogue perché lo trovavo “moscio”. Insomma il Vobalt di conferma possibile a meno di ciò ma con l’XD in fondo non sbaglio..?

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  • Fabio

    |

    Prof, per caso per questo modello timbrico, andrebbe ancora meglio sintesi Wavetables? (Argon 8….et alii…).
    A dirla tutta R. Barbieri usava ed usa il Roland V Sinth, che è un Virtual Analog se non erro.

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