Metasonix S-2000

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Eric Barbour di Metasonix ha un talento naturale per creare circuiti ad alto tasso valvolare che sfruttano componenti abitualmente poco diffusi in ambiente musicale; le timbriche ottenibili con un apparecchio Metasonix, tanto in formato Euro Rack quanto in full stand alone version, sono diverse da tutto il resto… più acide, più aggressive, più particolari. Come è facile immaginere, ci vuole coraggio e immaginazione per collocare apparecchi del genere all’interno del proprio panorama operativo, ma il risultato premia gli audaci. In occasione dell’ultima NAMM, Metasonix ha presentato il nuovo sintetizzatore standalone S-2000, che riprende il discorso da dove era stato lasciato con il precedente – rimpianto –  sistema S-1000.

Di Enrico Cosimi

S2000 2

L’apparecchio è alloggiato in un cabinet alto 2 unità rack, con tutti i controlli e le connessioni – compresa l’alimentazione – disponibili nella parte frontale.

A proposito di struttura monofonica: Roland SH-1

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Esiste una quantità spropositata di sintetizzatori targati Roland che, prima del successo planetario segnato dalla Jupiter Series, sono apparsi ad intervalli regolari sul mercato e che solo raramente hanno oggi il giusto riscontro storico che avrebbero meritato. Il monofonico SH-1 è uno dei tre possibili modelli (SH-1, SH-5 e SH-7, citati non in ordine cronologico) che potrebbero essere presi a modello dell’evoluzione concettuale del canale di voce monofonico.

Di Enrico Cosimi

SH-1 g

Niente di meglio, quindi, che sottoporli ad un’analisi particolareggiata, suffragata – con un normale giro sui motori di ricerca – dalla lettura del manuale utente e del manuale di servizio; un minimo di fotografie reperibili in qualsiasi asta online faciliterà le operazioni. Perché approfondire il funzionamento di macchine così antiche e – tutto sommato – così poco diffuse? Perchè, in questo modo, è possibile capire da dove escano fuori certe buone idee che il mercato ripropone periodicamente e – last but not least – perchè è sempre un ottimo allenamento cercare di ricostruire attraverso linguaggi di programmazione, o strutture modulari, il funzionamento di un sistema apparentemente semplice… ma che proprio tanto semplice non era.

Elektron Analog 4 – Seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo aver fatto un’indigestione di parametri analogici, relativi alle quattro parti Synth contenute – una per pista – nella quadruplice macchina Elektron Analog Four, è il momento di affrontare le altre funzionalità con cui sono organizzate le memorizzazioni step e pattern.

Di Enrico Cosimi

totale

Come al solito, la materia è densa.  Una doverosa premessa: Analog Four (o Analog 4, a scelta…) può essere tranquillamente suonato real time attraverso una qualsiasi tastiera MIDI (basta aver accoppiato canali MIDI e timbri…), non è necessario impegnarsi sul pannello comandi per la programmazione dei diversi pattern. Ciò non toglie che, il pattern e gli step sono gli attrezzi più utili che il musicista abbia a disposizione per organizzare la quadri timbricità disponibile. Niente tastiera MIDI a disposizione? Potete sempre arrangiarvi con l’ottava di mini tasti/buttons disponibile sul pannello comandi, con tanto di trasposizione Octave Up/Down a colpi di freccia su e freccia giù…

L’imbuto e la cornucopia – Terza parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Ed eccoci giunti alla cosiddetta prova del fuoco: funzionerà, tutto questo circo che abbiamo imbastito dando fondo alla nostra scorta di analgesici? Giudicate voi stessi.

di Jacopo Mordenti

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Con un minimo di attenzione, distinguere le componenti di questo piccolo esperimento non è difficile: c’è un loop ritmico, variamente doppiato – se così si può dire – dalla sua controparte vocoderizzata chez V -Synth XT; ci sono dei cori sintetici prodotti da Absynth, tagliuzzati a colpi di sedicesimi dai pattern e dai filtri del MidiMurf; c’è un ossessivo fraseggio di flauto dal sapore Mellotron prodotto dalla PC3 e virtualmente amplificato & effettato dai modelli fisici del Pod HD Pro. C’è tutto questo e anche qualcos’altro: c’è un suggerimento, soprattutto.

4ms News…

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

L’esoterico marchio 4ms – produttore di uno tra i più ricercati loopable envelope attualmente disponibili nel panorama Euro Rack – ha steso buona parte della concorrenza annunciando la prossima introduzione di diversi moduli (sempre Euro Rack) con cui arricchire le funzionalità di generazione controllo, automazione, modifica.

Di Enrico Cosimi

4ms QCD

Andiamo per ordine. Il QCD Quad Clock Distributor è in grado di estrarre, da un unico generatore di clock tapable, fino a quattro flussi di dati per la sincronizzazione;  in alternativa, si possono gestire quattro generatori clock esterno da sottoporre a moltiplicazione o a divisione fino a /64 x64; Ogni uscita offre visualizzazione LED, coefficiente regolabile, clock in/out. Il modulo può essere normalizzato internamente al QPLFO attraverso cavo ribbon opzionale.

Elektron Analog 4 Four Voice Analog Synthesizer – Prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Senza troppa fatica, Elektron si è conquistata una credibilità a prova di bomba che l’ha resa uno dei marchi di riferimento all’interno della produzione elettronica hardware oriented: musicisti di tutto il mondo hanno imparato ad apprezzare, dalla SID Station in poi, la versatilità degli apparecchi Elektron e l’impostazione priva di fronzoli, che li rendono – di fatto – micidiali macchine per la produzione e la performance. Dopo parecchia attesa, è arrivato finalmente il nuovo Analog 4, un sistema che integra step sequencer a quattro tracce, altrettanti sintetizzatori analogici, effetti, gestione dell’audio esterno e generazione di CV/Gate per il controllo di altre apparecchiature analogiche. Il risultato è di prim’ordine.

Di Enrico Cosimi

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Al primo impatto, Analog 4 colpisce per la densità hardware: come da tradizione Elektron, il pannello comandi è ben inzeppatto di controlli e l’insieme pesa quei sani due chili e mezzo che incutono rispetto per la solidità hardware; alimentazione esterna, breve manuale di primo approccio e lussuosa confezione in nero tipografico completano il tutto. Non rimane che collegare l’apparecchio, scaricare il manuale di riferimento in pdf e partire per un giro…

Prima di partire, provvediamo ad aggiornare il firmware alla nuova versione 1.3 – liberamente scaricabile dal sito – che risolve alcuni piccoli bachi e fortifica le prestazioni generali dell’apparecchio. Adesso, possiamo partire.

Inutile dire che, vista la complessità dell’apparecchio, saranno necessari diversi appuntamenti; questa prima parte è dedicata, oltre che al primo approccio, alle funzionalità “di sintesi”. 

NAMM 2013:Dave Smith Instruments Prophet 12

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Anche se non sarà disponibile prima di questa Estate, il semplice annuncio del nuovo Prophet 12 è bastato a scatenare commenti, emozioni e voglia di acquisto per tutta la rete. Sarà perchè questo è – di fatto – l’anno di Dave Smith (30 anni di MIDI rendono questo prodocollo d’interfacciamento lo standard digitale più antico, nobile e affermato della galassia…), sarà perchè il Prophet ha sempre avuto un posto particolare nel cuore dei musicisti elettronici, sarà perchè già in precedenza Dave Smith era riuscito a mettere a punto colpi non da poco… sia come sia, del nuovo P12 sentiremo parlare parecchio. Intanto, la consueta dose di anticipazioni e pettegolezzi.

Di Enrico Cosimi

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La struttura è un ibrido costituito attorno a idee già messe a punto con il vecchio, e potente Evolver, sapientemente aggiornate; oggi – di fatto – il canale di voce del P12 è imparentabile con le vecchie macchine DSI, ma ha diverse coserelle interessanti che possono rendere il sint polifonico (12 voci, con possibilità di lavorare in bitimbricità 6 + 6) in questione una delle macchine più interessanti dell’anno. Anche perchè, finora, la concorrenza sul fronte dei polysinth sembra intenzionata a latitare a lungo…

LuSH-101, un piccolo test drive

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software

LuSH-101 ovvero la ricostruzione in virtuale del glorioso Roland SH-101, con “qualche” feature in più. Delle caratteristiche del “neonato” di casa D16 se n’è parlato approfonditamente in quest’articolo, ragion per cui quello che andremo ad effettuare in questo nostro nuovo appuntamento è giust’appunto un “giretto sulla giostra” assieme a questo prodotto per toccare con mano le sue potenzialità, verificare i suoi eventuali margini di miglioramento e apprezzare i suoi punti di forza.

Di Antonio Antetomaso

FIGURA1

 

Per fare questo, vi propongo il seguente tour guidato:

● Un’analisi con lente di ingrandimento delle varie sezioni di cui si compone l’interfaccia del plugin;

● Un giudizio (strettamente personale e legato all’esperienza di utilizzo in una DAW);

● Una piccola demo “casareccia” composta da tre video in cui cercherò di mostrarvi come lavora il prodotto, compatibilmente con le caratteristiche hardware/software della mia postazione DAW;

Indossate il berretto rosso, stringete la fascia bianca attorno al braccio, mettetevi in fila indiana e puntate gli occhi al cartello “ACM” così da non perdervi, si parte.

NAMM 2013: MakeNoise MMG

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il nuovo modulo MakeNoise estrae un canale del QMMG, cioè del defunto sistema lopass gate a quattro canali, poi convertito in sistema duale Optomix, rendendolo indipendente come trattamento e percorso audio. In questo modo, sistemi Euro Rack di piccole dimensioni, o dove si voglia lavorare solo su un unico flusso audio, potranno sfruttare le caratteristiche intemperanze comportamentali del design Vactrol-based.

Di Enrico Cosimi

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Il circuito può lavorare sul contenuto armonico del segnale passante, filtrando le armoniche più acute o più basse, in base al modo lo pass e high pass regolabili; paragonato al vecchio circuito, si è preferito enfatizzare il comportamento di filtraggio, con Resonance controllabile in tensione e sottoposta a ACG – automatic gain compression – piuttosto che accoppiare il vecchio comportamento buchlesco di gate/vca.

NAMM 2013: Akai news

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Interessanti novità targate AKAI: il nuovo MPX8 SD Sample Pad Controller riunisce funzionalità di controller USB based con capacità autonome di playback per campionamenti precedentemente caricati su SD Card.

Di Enrico Cosimi

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Gli otto pad dinamici, retroilluminati, possono accedere ai groove ritmici contenuti nella SD Card alloggiata nell’apposito slot; in questo modo, la struttura MPX8 è autonoma per generazione timbrica e controllo; le superfici sono sensibili alla dinamica e alla pressione; l’apparecchio viene fornito con editor drag and drop Mac/PC. Le funzionalità di edit native comprendono variazioni di tune, riverberazione, assemblaggio e salvataggio dei kit timbrici. La connettività comprende porta USB (con MIDI over USB), MIDI stanard, uscita ⅛” minijack per ascolto in cuffia e uscita standard ¼” per gestione audio.

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