D16 LuSH-101 Multitimbral Polyphonic Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

La gloriosa famiglia SH targata Roland ha influenzato culturalmente, timbricamente e funzionalmente, generazioni di musicisti; oggi, D16 mette in vetrina un’interessante edizione virtualizzata del sistema originale che – come di consueto – spinge sull’acceleratore delle prestazioni a favore della simultaneità timbrica, dell’accesso ai parametri e della facilità d’impiego. LuSH-101 (il gioco di parole è abbastanza trasparente) si annuncia come un’interessante addizione nel panorama dei plug-in di sintesi virtual analog.

Di Enrico Cosimi

Ancora nelle sue fasi preliminari, non c’è traccia di prezzo al pubblico, LuSH-101 si difende molto bene per ciò che riguarda le caratteristiche di base. Facciamo un rapido giro d’orizzonte.

 Il plug-in è compatibile con Mac/PC e supporta gli standard VST, AU, 64bit, X64. La struttura di base è moltiplicata per otto, offrendo una politimbricità a otto parti che fanno riferimento al “core model” del classico sintetizzatore SH… potenziato e arricchito con funzionalità non disponibili nello strumento originale che, ricordiamo, era di target volutamente economico.

La possibilità di avere otto parti timbriche indipendenti permette, a colpi di MIDI Channel, la veloce sovrapposizione di sonorità diverse o il layering di due o più istanze con lo stesso suono, magari differenziato per intonazione/detune o altri parametri di contorno. La gestione dei keyboard split/layer è potenziata con una solida implementazione grafica e, in generale, ogni controllo può essere facilmente mappato con il mondo esterno grazie a un efficace motore di MIDI Learn. Ogni layer timbrico confluisce nel mixer a otto canali, con equalizzatore parametrico indipendente e compressore dedicato; in aggiunta, sono disponibili tre mandate effetti con cui gestire altrettanti trattamenti sul segnale di base.

La generazione timbrica sfrutta un nuovo motore virtualmente privo di aliasing, a vantaggio della purezza sonora per le forme d’onda prodotte.

Le caratteristiche sono interessanti:

  • polifonia massima pari a 32 voci simultanee
  • otto canali MIDI simultanei in ricezione, uno per parte timbrica
  • zone di tastiera split/layer facilmente configurabili
  • ogni oscillatore è dotato di onda saw, pwm, noise, supersaw e hard sync
  • il filtro multimodo raggiunge l’auto oscillazione
  • il filtro high pass è non modulato e permette la sottrazione dei bassi più rombanti
  • si può configurare il funzionamento in unison, con 8 voci differenziate per tune, cutoff e posizione nel panorama stereo
  • 2 oscillatori a bassa frequenza LFO sincronizzabili MIDI con il clock di sistema – perfetti per la dubstep – e dotati di notevoli modi di retrigger (trig, gate, arp, none)
  • possibilità di gestire il vca con la funzione di gater, per sagomare ritmicamente accordi tenuti, trasformandoli in un vero e proprio drive ritmico per tutto il brano
  • due generatori d’inviluppo dotati di estese funzionalità di retrigger
  • effetti insert di chorus, string ensemble, phaser, flanger, distortion, vowel filter, decimator, tremolo
  • matrice di modulazione, per accoppiare sorgenti e destinazioni; le sorgenti disponibili comprendono: note velocity, pitch ben, mod wheel, exp pedal, sustain pedal, key aftertouch, note pitch, arp output.
  • arpeggiatore integrato con step sequencer (gate, note tie e rest per ciascuno step)
  • sei modi di avanzamento; up, down, up and down, down and up, random, manual gate advance
  • chord mode-gater
  • tre modi di hold norma, toggle, trigger
  • shuffle
  • tempo multiplier – full notes, dotted notes, triplets
  • mixer incorporato con otto equalizzatori parametrici e otto compressori
  • undici slot assegnabili per i trattamenti stereo
  • mandate effetti per reverb, chorus, delay sync

Il programma è fornito di 1700 preset divisi per categoria.

L’impostazione di pannello è facilmente decifrabile anche dall’utente meno esperto; il segnale degli oscillatori multiwave è arricchito con la subosc, il noise e le possibilità di supersaw; il filtraggio può essere di tipo lp, bp, hp; tutti e due gli inviluppi sono già collegati al controllo della cutoff frequency; anche i due lfo sono hardwired sulla stessa gestinazione; la resonance è modulabile con env 2 e lfo 2; la fascia bassa del pannello ospita le modulazioni.

Nella sezione di Arpeggio/Gater, è possibile programmare graficamente la sequenza dei sedici nota on/off di articolazione.

 

 

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Comments (4)

  • Antonio Antetomaso

    |

    Molto interessante, era da un po’ che volevo provare a giocare con l’SH. Per caso sei riuscito a metterci le mani sopra come beta-tester?

    Reply

    • Antonio Antetomaso

      |

      Ahahahahaha…

      Reply

  • Riccardo Galatolo

    |

    Bello…ho sentito le demo e suona molto bene sia su i suoni “moderni” sia su quelli all’antica…
    oltretutto ha un buon punch in attacco e spero che sia una caratteristica della generazione sonora del synth e non del compressore della channel strip… 😉

    Reply

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