Focusrite Scarlett Solo

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Scarlett Solo è l’interfaccia più economica e compatta tra quelle presenti nella famiglia Focusrite: alloggiata in un minicase particolarmente ridotto nelle dimensioni, fornisce tutto il necessario per la preproduzione musicale.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Le caratteristiche più importanti recitano: due ingressi e due uscite, con trasferimento dati su connettore USB; range dinamico pari a 106 dB; preamplificatori Focusrite; +14dBu di headroom sull’ingresso instrument; campionamento a 96 kHz/24 bit; monitoring diretto privo di latenza. L’alimentazione è desunta dal connettore USB; l’apparecchio è fornito con Ableton Live Lite, 1Gb di campionamenti Loopmaster, il virtual instrument Novation Bass Station e la suite di plug-in Focusrite Scarlett.

Giovanotti andiamoci piano – Beatstep non è una drum machine

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Il successo commerciale di Arturia BeatStep – un sequencer CV/Gate, MIDI, USB a meno di 100 euro… – ha risvegliato in molti musicisti il desiderio sopito di automazione esecutiva, sia essa applicabile in contesto melodico, sia in panorami ritmici. Il problema – ed ecco il perché stiamo evocando il parruccone giovanotti, andiamoci piano… – è relativo alla natura squisitamente monofonica e mono linea del Beatstep. Nulla di più lontano dalla normale programmazione ritmica pattern.

Di Enrico Cosimi

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Di fronte al prezzo irresistibile e alla presenza dei sedici tastoni retro illuminati, scatta l’equazione: BeatStep = Drum Machine, oppure: BeatStep = Drum Programmer. Non è così. Il limite insuperabile, nell’utilizzo ritmico/percussivo, è la natura squisitamente monofonica dell’apparecchio di controllo. Andiamo per ordine.

iK Multimedia rilascia SampleTank 3

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Software

Completamente ridisegnato, il popolare motore di sample player è ora articolato in tre ambienti di Play, Mix ed Edit. Con più di 33 Gb di library residente, 4000 instrument articolari su 21 famiglie strumentali, 2500 drum kit e 2000 MIDI file, c’è da lavorare per giorni, giorni e giorni.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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SampleTank 3 supporta multiplay su 16 canali MIDI simultaneamente, con realizzazione facilitata dei layering timbrici e del loro mixaggio. La modifica sui segnali avviene attraverso i tre sample engine (con pitch-shifting che rispetta le formanti e time stretch potenziato), 10 tipi di filtro, 8 controlli macro e gestione della polifonia in round-robin (permette di passare con fluidità da un sample all’altro dello stesso instrument per coprire le escursioni dinamiche e l’articolazione polifonica senza alcun tipo di imprevisto). Il tutto è condito da key switch, mod wheel e key velocity eleggibili a sorgenti di controllo per l’articolazione multipla dei campioni.

Tre nuove interfacce Thunderbolt targate MOTU

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear, Recording

I nuovi modelli 1248, 8M e 16A sfruttano in pieno la sfrenata potenza offerta dal formato Thunderbolt di trasmissione audio digitale, con una logica differenziazione nelle prestaizioni.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Il modello 1248 fornisce quattro ingressi microfonici, due ingressi hi-Z per chitarra elettrica, 8×12 balanced analog con  main e monitor separati, 2×8 Adat su connettore ottico, connessioni RCA/SPDIF con sample rate conversion. In totale, 32 ingressi e 34 uscite. Grazie ai convertitori ESS Sabre32 Ultra di ultima generazione, è possibile raggiungere i 123 dB di range dinamico pesato-A 20-20.000 Hz su tutte le uscite TRS analogiche.

VirSyn Tera Synth per iPad

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Software

Harry Gosh colpisce secco e duro, esportando il motore di sintesi Tera sull’accogliente piattaforma iPad. Il meccanismo fornisce un’ambiente di programmazione virtual analog, con notevoli sbilanciamenti sulla potenza digitale nuda e pura.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Tera for iPad sfrutta il wireless patching per la costruzione di timbriche in ambiente physical/virtual analog, con oscillatori, trattamenti di segnale, ring modulation, generazione subarmonica, distortion, delay/chorus/phaser e Reverb.

Buchla Music Easel – le modulazioni

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Fatta la conoscenza con la sezione audio vera e propria del Music Easel, è il momento di capire cosa c’è in serbo per quanto riguarda le sorgenti di modulazione. Ricordiamo che Music Easel è un apparecchio full analog, riedizione 2012/13 di uno strumento concepito nei lontani Anni 70, da un produttore – Buchla – che, di sicuro, non era interessato a seguire strade già battute… Per questo motivo, molte delle scelte circuitali adottate possono risultare, oggi come allora, strane o diverse dalla norma. Ma, del resto, è proprio questo il motivo per il quale, oggi come allora, parecchi musicisti decidono di affrontare l’acquisto. Per tutto il resto, c’è Moog…

Di Enrico Cosimi

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Per ragionare con ordine, occorre dividere il “materiale di modulazione” nei due blocchi principali corrispondenti alle risorse native del sintetizzatore – il cabinet superiore dell’apparecchio – e le sorgenti di controllo raggruppate attorno alla tastiera – il cabinet inferiore.

Ueberschall Indie Pop Elastik Soundbank

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Il nuovo sounbank contiene riff, groove e file audio pesantemente influenzati dall’estetica sonora indie. Tre giga di materiale. con 10 construction kit, pronti per iniziare a comporre e arrangiare senza problemi di credibilità.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

Sampling-CDs;Loops;Construction-Kits;Instruments;Download-Packs; Royalty-free-Libraries;Sample-Packs

Ciascun kit contiene cinque o più sezioni musicali con intro e outro, ci sono loop separati per i singoli tamburi della batteria, premix di batteria, loop di chitarra ripresi dall’ampli e dalla DI (per il reamping). Non mancano basso elettrico, pianoforte acustico ed elettrico, archi, synth, pad e percussioni. Manca solo la linea vocale, ma a quella dovrete pensare voi.

Buchla Music Easel – la catena audio

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo aver fatto la prima conoscenza con l’apparecchio, è il momento di affrontare la catena audio che, lo ricorderemo per chi si fosse posto in ascolto solo ora, è composta da un oscillatore principale Complex Oscillator, un oscillatore secondario Modulation Oscillator (nelle macchine antiche, lavorava solo in banda sub audio, ma ora è stato promosso al rango di sorgente sonora), una coppia di circuiti Lopass Gate (che agiscono tanto come filtri passa basso dinamici quanto come amplificatori controllati in voltaggio) e uno Spring Reverb. Tutto il resto è relativo ai controlli e alle modulazioni.

Di Enrico Cosimi

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La filosofia degli oscillatori analogici Buchla è impostata sulle capacità di arricchire il contenuto armonico, piuttosto che lavorare banalmente solo con la sintesi sottrattiva; per questo motivo, alla generazione di base delle forme d’onda, è affiancato un meccanismo di modulazione timbrica che può far raggiungere risultati molto distanti dal suono di partenza. Andiamo per ordine.

Expert Sleepers Disting

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Già il nome del modulo (disting come trascrizione fonetica di “this thing”) lascia capire che c’è qualcosa sotto… Ma è la lettura delle caratteristiche a lasciare incuriositi e pericolosamente ben disposti nei confronti dell’apparecchio.  Disting è un processore audio/CV che può essere configurato per lavorare con uno di sedici possibili algoritmi di trattamento.

Di Enrico Cosimi

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Il modulo, largo solo quattro unità Euro Rack, possiede tre ingressi Z, X e Y per le sorgenti e due uscite A e B per i trattamenti. Con due trimmer, è possibile selezionare l’algoritmo di trattamento desiderato e impartire un offset sul valore – caso per caso – ritenuto più significativo ai fini del funzionamento.

Buchla Music Easel – Primo approccio

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

B.E.M.I. è la sigla che contraddistingue la nuova vita commerciale del marchio Buchla; l”abbreviazione deve essere sciolta come Buchla Electronic Music Instruments. Con la nuova vita, è finalmente giunto un nuovo standard costruttivo che, insieme a una conquistata solidità economica, garantisce il musicista sulla solidità dell’investimento. Parliamo di investimento perché, nonostante il Music Easel sia il Buchla più economico attualmente reperibile sul pianeta, è comunque uno strumento da quasi 4000 euro, cifre che è necessario muovere con una certa consapevolezza. In questo primo appuntamento, cercheremo di mettere a fuoco le competenze indispensabili, quelle senza le quali un sintetista anche esperto annaspa miseramente di fronte alla “filosofia Buchla”.

Di Enrico Cosimi

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Concepito nel lontano 1974, come apparecchio onnicomprensivo per la produzione di musica elettronica “in movimento”, il Music Easel è stato ripresentato nel 2012 e, dopo un’attesa durata un anno e mezzo abbondante, è finalmente disponibile per i fortunati musicisti che lo hanno ordinato all’epoca. La stessa Ditta produttrice è rimasta sorpresa dal successo riscontrato con il nuovo Easel, ormai prodotto ampiamente sopra il migliaio di esemplari. Nel corso della nostra povera vita ottuagenaria, abbiamo avuto modo di mettere le mani su cinque diversi Easel (tra manifestazioni fieristiche e acquisti di fortunati mortali), confermando quella che era un’impressione già forte al primo impatto: ogni macchina suona lievemente diversa dalle altre, è tarata con tolleranze vagamente diverse e ha, come dire, una personalità analogica che si riconosce. Del resto, come per le motociclette, anche i sintetizzatori analogici sono oggetti che nascono con un’anima e una serie di caratteristiche non necessariamente riproducibili alla perfezione tra un esemplare e l’altro: il 95% delle prestazioni è costante, ma quel 5% di variabilità produce storia a se. Non male…

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