I suoni iconici di Vangelis – introduzione

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Tutorial

Ben ritrovati amici, eccomi di nuovo a voi a proporvi quattro chiacchiere in merito ad uno degli autori che mi ha fatto capire che suonare le tastiere non voleva dire premere “start/stop/fill” sulla sinistra dell’interfaccia, mentre con la mano destra suonavo il tema de “Il tempo delle mele”. Sto parlando di Evangelos Papathanassiou, meglio conosciuto con il nome d’arte di Vangelis.

Di Antonio Antetomaso

COPERTINA

Lungi da me l’idea di propinarvi due o tre puntate sulla storia di questo personaggio, anche se non sarebbero bit sprecati. Mi limiterò a dirvi che Vangelis può essere considerato uno dei più grandi pionieri della musica elettronica, un vero e proprio artista della sintesi nonchè, a mio avviso, uno dei più grandi compositori di colonne sonore dell’epoca moderna.

Chi volesse approfondire la storia di questo autore (ancora vivo eh?) può servirsi della sempre ottima wikipedia. Quello che invece vorrei propinarvi è un viaggio attraverso alcune delle timbriche più famose di cui l’autore si è servito realizzando capolavori come la colonna sonora del film Blade Runner, il tema principale di “Momenti di gloria” (“pluri-stroppiata” dal sottoscritto al pianoforte), il tema di coda de “l’Ammutinamento del Bounty”, quello del film “Antarctica” e via discorrendo.

Resonator – suonare il rumore

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

… E poi un giorno arriva Pensece – leggendario amico immaginario dispensatore di consigli non richiesti – e mi suggerisce di giocherellare con il Resonator diLive!. “Non di soli oscillatori vive l’uomo”, sentenzia: e ha ragione, perché con il dovuto trattamento anche il rumore riesce a prendere parte all’armonia di un brano.

Di Jacopo Mordenti

resonator

Armati di spirito pragmatico, procuriamoci un campione ambientale, magari di durata consistente e percorso da un certo numero di transienti: un lavandino che gocciola per qualche buon secondo, ad esempio, potrebbe essere un punto di partenza.

Checklist for Performance Electronics

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Questo era il titolo di un succoso capitolato scritto da Paoline Oliveros Allen Strange all’interno dello storico testo Electronic Music. Systems, Techniques and Controls edito nel 1972 (IIed) per WCB Publishers. Premesso che un testo del genere non dovrebbe mancare nelle biblioteche dei musicisti elettronici consapevoli, ne riportiamo sommariamente questo pezzo, relativo al controllo operativo da effettuarsi prima di lanciarsi nella performance elettronica. E’ un classico che resiste al tempo.

Di Enrico Cosimi

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L’idea degli autori era offrire al musicista elettronico nella sua fase pionieristica un elenco di argomenti da controllare per la valutazione di congruità della location elettronica.

Nord Drum 2. Parliamo di Snare

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Continuiamo con la nostra panoramica dei suoni di base e delle tecniche utilizzabili nella Nord Drum 2 per realizzare timbriche percussive personalizzabili. Questa volta, è il turno dello Snare Drum.

Di Enrico Cosimi

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Da quando l’uomo ha inventato il cavallo (cit.), il suono del rullante è composto – analogicamente parlando – da tre componenti indipendenti tra loro:

  • il tono del tamburo vero e proprio, la nota ottenibile accordando le pelli con tensione scelta dal batterista e personalizzata in base alla dimensione, altezza, diametro e materiale del fusto stesso;
  • il rumore prodotto dalla cordiera, cioè l’esplosione con attacco rapido e veloce decadimento che si genera – ad ampiezze variabili – ogni volta che il rullante viene percosso;
  • il click transiente “non-pitchato” che si produce quando la bacchetta entra in contatto con la pelle.

Le tre componenti sono fuse in un unico evento e – all’interno di una struttura di sintesi raffinata come quella proposta da Nord Drum 2 – devono essere affrontate con cautela.

Attenzione! Il corredo iconografico relativo agli schemi di funzionamento è identico a quello già pubblicato nella puntata dedicata alla Kick Drum; per questo motivo, non lo replichiamo in questa sede. 

Postille critiche per una Storia della Tecnologia Musicale – 02

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Il secondo, grande, appuntamento con i ragionamenti attorno alla Tecnologia in Musica è, inevitabilmente, quello con il Telharmonium di Taddheus Cahill. Come accennato la volta scorsa, queste righe non vogliono – e non possono – essere un manuale storico: casomai, si presuppone da parte del lettore una conoscenza seppur superficiale del fatto storico, in modo da partire con esso e arrivare a “spremere” spunti di riflessione in qualche maniera trasversali alla tecnologia stessa e al suo impiego nell’evoluzione del linguaggio musicale elettronico.

Di Enrico Cosimi

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La considerazione più banale, quando si parla di Telharmonium, è relativa alla portatilità dello strumento musicale elettronico, ovvero alle risorse di portatilità offerte dalla tecnologia disponibile contestualmente all’introduzione del nuovo mezzo espressivo. Come è facile concludere, per chiunque abbia una seppur minima conoscenza delle vicissitudini passate da Cahill con il suo strumento, è chiaro che undici vagoni ferroviari non sono sinonimo di facilità nello spostamento.

Postille critiche per una Storia della Tecnologia Musicale – 01

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Questa settimana, dopo la lunga pausa estiva, è ripresa la didattica che, indegnamente, porto avanti all’interno del Corso di Laurea in Tecnologie per i Media e per la Comunicazione. Come tradizione, le prime lezioni sono dedicate a una sorta d’inquadramento storico relativo a cosa è successo di significativo nello scorso secolo, collegando – ove possibile – l’evoluzione della Musica Elettronica al progresso della Tecnologia (si noti l’uso del maiuscolo) applicata a questa forma espressiva.

Di Enrico Cosimi

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Questa volta, nell’anno di grazia 2015, voglio provare a riversare periodicamente sulle pagine virtuali di ACM gli spunti di riflessione, quelle tematiche che potrebbero divenire domanda d’esame per il frequentante, ma che possono assumere valore di spunto sul quale riflettere per qualsiasi musicista elettronico che voglia non limitarsi alla ubiqua cassa dritta. Insomma, come dicevano ai bei tempi: “se non conosci quello che è successo prima, come fai a decidere cosa sarai domani?”.

OSCiLLOT 03 – verificare vibrato e hard sync

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

E’ il momento di verificare i comportamenti di modulazione esponenziale e lineare sulla frequenza dell’oscillatore “tipo” OSC A. Funzionerà tutto come nel mondo analogico?

Di Enrico Cosimi

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Il sistema non è difficile da verificare, funzione dopo funzione. Per analizzare la risposta operativa alla FM lineare, non c’è nulla di più semplice che collegare alla porta LIN dell’oscillatore portante, cioè di quello collegato in audio, l’uscita di un secondo oscillatore modulante. Ovviamente, ma non in maniera obbligatoria, sarà utile controllare tutti e due gli oscillatori con il Keyboard Control Voltage, portando l’uscita PITCH del modulo MIDI TO CV/GATE all’ingresso CV1 del nuovo oscillatore.

OSCiLLOT 02 – Iniziamo dalle sorgenti sonore

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Quasi sempre, per capire come funziona un sistema di sintesi, si parte da chi genera fisicamente il segnale audio. Possono essere oscillatori, lettori di campioni, versioni intermedie delle due tecnologie… in tutti i casi, le sorgenti sonore sono alla base del nostro funzionamento. Dopo aver recuperato i moduli a corredo della patch di Default che suggerivamo nel precedente appuntamento, siamo pronti per installare il nostro primo modulo “serio”: l’OSC A.

Di Enrico Cosimi

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Già dal primo sguardo, rivela interessanti caratteristiche operative. Premesso che, come per quasi tutti i moduli di OSCiLLOT, è possibile fare riferimento a una Info residente nel programma stesso, occorrerà passare in rassegna le prestazioni offerte, in modo da poterle poi apparecchiare con un corredo di moduli necessari alle successive investigazioni pratiche.

OSCiLLOT 01 – Fare amicizia

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Da quando è stato annunciato, fino alla sua diffusione, OSCiLLOT di Max4Cats ha fatto battere velocemente il cuore degli “addetti ai lavori didattici” e dei musicisti elettronici in cerca di un buon sistema modulare. Orfani del vecchi Clavia Nord Modular G2 Demo Editor, che una miope pigrizia ha lasciato sbattere fuori dal mercato per la feroce politica di upgrade Apple, molte persone stanno ancora cercando una piattaforma sufficientemente pratica per insegnare e imparare la sintesi del suono.

Di Enrico Cosimi

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OSCiLLOT non è gratuito, ma (a parte la curiosissima e discutibilissima politica di vendita, che nega l’esistenza di licenze educational multiple) può candidarsi naturalmente al ruolo ancora vacante; tutto questo, potenziato da due fenomenali attrattori culturali come Ableton LiveMax/MSP (scusate se è poco). Nel corso di questi appuntamenti, vedremo di capire quali sono le funzionalità e quali i limiti – ce ne sono, è inutile negarlo – del nuovo sistema di sintesi modulare.

ME & MY MODULAR 09 – Navigare tra i comportamenti

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Il titolo apparentemente sibillino cela una domanda angosciosa: ho veramente bisogno di tutto quello che il progettista si affanna ad infilare nel proprio circuito? Come faccio a isolare, nella massa di modelli offerti dal mercato, il tipo di modulo – cioè di comportamento – che mi serve?

Di Enrico Cosimi

MM 09 MakeNoise STO

La domanda non è delle più facili e, se sottovalutata, può portare a spese folli, talida azzerare velocemente il budget più generoso. E’ vero che, per certi musicisti, la disponibilità funzionale diventa un motore irresistibile per la creazione e la composizione (come dire: compongo in un certo modo perché posso fare certe cose), ma è anche vero che maggior consapevolezza porta a maggior controllo sul risultato finale.

Per questo motivo, inizieremo ad interrogarci sulle funzioni più generiche dei circuiti più indispensabili, verificando – caso per caso – le possibili variazioni sul tema, le loro conseguenze sull’operatività e (ove applicabile) le condizioni ottimali di utilizzo. Tanto per non sbagliare, inizieremo dall’oscillatore.

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