OSCiLLOT 03 – verificare vibrato e hard sync

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

E’ il momento di verificare i comportamenti di modulazione esponenziale e lineare sulla frequenza dell’oscillatore “tipo” OSC A. Funzionerà tutto come nel mondo analogico?

Di Enrico Cosimi

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Il sistema non è difficile da verificare, funzione dopo funzione. Per analizzare la risposta operativa alla FM lineare, non c’è nulla di più semplice che collegare alla porta LIN dell’oscillatore portante, cioè di quello collegato in audio, l’uscita di un secondo oscillatore modulante. Ovviamente, ma non in maniera obbligatoria, sarà utile controllare tutti e due gli oscillatori con il Keyboard Control Voltage, portando l’uscita PITCH del modulo MIDI TO CV/GATE all’ingresso CV1 del nuovo oscillatore.

Che oscillatore utilizzare come modulante? Se stiamo andando di fretta, e non c’è tempo per imparare nulla di nuovo, tanto vale usare due volte lo stesso tipo di OSC A; in alternativa, si può decidere di lavorare con due tipi diversi di oscillatore virtual analog, prendendosi il lusso di imparare nuove cose “strada facendo”…

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L’immagine qui sopra mette a confronto i due moduli OSC A OSC B, rendendo facile – o, si spera, meno complesso – la comprensione dei comportamenti principali.

In OSC B, è possibile generare una di quattro forme d’onda tradizionali Sine, Triangle, Saw e Square, che sono emesse da un’unica uscita SIG e che possono essere addizionate con una percentuale quantitativamente variabile di White Noise; come nell’altro oscillatore, è possibile regolare la simmetria dell’onda quadra e dell’onda triangolare agendo sui parametri PWPWM (o inviando tensioni di controllo alla porta omonima). L’unica differenza degna di nota è rappresentata dalla porta d’uscita 0-5V, sulla quale avremo modo di ragionare in seguito.

Torniamo alla FM Lineare… è possibile sperimentare il comportamento di modulazione timbrica inviando il segnale dell’oscillatore modulante in maniera statica (cioè non variabile nel tempo) o dinamica (cioè subordinando l’uscita del modulante all’articolazione di un amplificatore “inviluppato”).

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Qui sopra, una banale implementazione di FM Lineare statica tra un modulante (l’oscillatore “di sopra”) e un portante (l’oscillatore “di sotto”). Non c’è alcun modo di variare nel tempo l’ampiezza del segnale modulante.

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Qui sopra, un’implementazione altrettanto banale di FM Lineare dinamica, con la possibilità per il musicista di controllare il segnale modulante attraverso un VCA articolato con un AD ENVELOPE (lo trovate nel sotto menu Modulator). La durata nel tempo dell’inviluppo modulante permette di definire nel tempo la complessità dello spettro armonico prodotto nell’oscillatore portante. Nulla di nuovo sotto il sole…

Vibrato

Il vibrato è una modulazione di frequenza, in banda sub audio, espressa nel regime di comportamento esponenziale; per ottenere un vibrato tradizionalmente cantabile, occorre regolare la velocità dell’oscillatore modulante – un classico LFO andrà benissimo… – attorno ai 5 Hz.

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Qui sopra, è visibile un semplice collegamento di modulazione FM Esponenziale: l’oscillatore a bassa frequenza di sinistra (il modulo, non a caso, si chiama DUAL LFO…) è collegato all’ingresso CV2 dell’oscillatore audio; la velocità di modulazione è regolata attorno ai 5Hz. L’altro LFO, quello di destra, gira molto più lentamente e controlla la simmetria dell’onda triangolare generata.

 

Hard Sync

Crediateci o no, nella versione 1.0 di OSCiLLOT, la Hard Sync non funziona, o perlomeno non si comporta come nella normale tradizione timbrica analogica. Sarà per una prossima revisione operativa.

Le prossime volte,  continueremo a fare la nostra conoscenza con gli altri tipi di oscillatore disponibili; ovviamente, daremo per scontate le mosse necessarie a controllare intonazione e articolazione del segnale generato, concentrandoci caso per caso sulle caratteristiche timbriche peculiari di ciascun circuito. 

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