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Arturia Mini-Filter V: come ti filtro un unicorno

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Recording, Software

È di questi giorni il rilascio da parte di mamma Arturia di non uno, ma tre filtri software ricalcati filologicamente su altrettante controparti hardware: complice una recente apparizione dell’Invisibile Unicorno Rosa, diamo un’occhiata rapida al tenebroso Mini-Filter V.

Di Jacopo Mordenti

MINI-FILTER V

Il pupo – manco a dirlo – è mutuato dal filtro transistor ladder implementato da Moog nel sempreverde sintetizzatore Mini: offre dunque un comportamento passabasso con una pendenza di 24 dB per ottava, una pronunciata – ancorché fisiologica – riduzione dell’ampiezza del segnale in uscita correlata all’aumento della risonanza, e in definitiva un risultato timbrico che pretende di essere non necessariamente ecumenico, ma certo riconoscibile. Una prova su strada?

Modular is the new black

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

Modulare è bello, modulare è ovunque. Epperò, dei sintetizzatori modulari, a imprimersi nell’immaginario collettivo dell’ultima decade non sono state solo le prestazioni, ma anche alcuni luoghi comuni intorno a essi. “Sono complicati”, sentenzia il tastierista della strada: semplicemente, NON E’ VERO.

Di Jacopo Mordenti

reaktor 1

Per argomentare una simile posizione vado a impiegare il padre nobile dei modulari software, quel dinosauro gargantuesco che è sopravvissuto – e non senza un certo stile – a intere ere geologiche e a una concorrenza sempre più agguerrita: Reaktor di Native Instruments.

Stellar: verso l’infinito (ma non oltre)

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software

Capita di ritrovarsi per le mani un timbro troppo piatto. Capita anche, però, di sbirciare nella propria libreria di ensemble per Reaktor e trovare una possibile soluzione: “Stellar” di Boscomac.

Di Jacopo Mordenti

stellar

Di Boscomac, prolifico e generoso sviluppatore di strumenti e effetti su piattaforma Reaktor, abbiamo già parlato tempo addietro, alle prese con Vertigo Wave. Qui e ora spendiamo invece appena due parole su Stellar, che il nostro – adottando un algido, irreprensibile lessico scientifico – definisce an effect which makes the signal sparkle and shimmer as a star in a summer evening.

Air XPand!2: l’arsenale tascabile

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in no-categoria

Ci sono dei plugin blasonati. E poi ci sono dei plugin in cui inciampi per caso. Tempo addietro – per dire – l’Unicorno inciampò su un’offerta di Plugin Boutique: alla folle cifra di 1 dollaro ci si portava a casa l’XPand!2 di Air. Come resistere?

Di Jacopo Mordenti

xpand 02

Originariamente sviluppato in ambito ProTools, giunto alla versione 2 XPand! risulta in grado di fare breccia anche nelle DAW più refrattarie, in virtù di due concetti facili facili: immediatezza e buon suono. In che cosa consiste, a conti fatti, il piccoletto di Air? In un arsenale tascabile, multitimbrico a 4 parti, dove: navigare per categoria alla ricerca del timbro desiderato > smussarlo alla bisogna intervenendo su non più di una manciata di parametri strategici > lavorare di layer & split , se proprio proprio, e impreziosire con due mandate effetti. Fine dei giochi. O quasi: diamo un’occhiata più da vicino.

Arpeggiando l’Unicorno: il piccolo, grande Arpeggiator

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Tutorial

Stante l’impostazione data alle proprie apparizioni, l’Invisibile Unicorno Rosa tende a integrare nel proprio setup almeno un vattelappesca che concorra alla ritmicità della performance: tipicamente un arpeggiatore O uno step sequencer O il Moog MIDI MuRF. Diamo un’occhiata alla prima di queste tre soluzioni…

Di Jacopo Mordenti

ableton arp1

L’arpeggiatore di riferimento è da tempo quello integrato in Live! 9, subdolamente chiamato da quelle volpi di Ableton “Arpeggiator”. Perfettamente in linea con l’ergonomia di Live! – benché ripensare la distribuzione dei parametri non sarebbe un’eresia, probabilmente – Arpeggiator è in grado di produrre risultati minimali o, all’opposto, relativamente complessi, senza per questo costringere l’utente a una dose massiccia di analgesici.

Buonasera, Monsieur Martenot

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software

Capitolo irrinunciabile della storia degli strumenti musicali del Novecento, l’Onde Martenot non si direbbe godere attualmente della popolarità di altri affascinanti strumenti pionieristici quali – a puro titolo di esempio – l’eterofono di Lev Sergeevič Termen o l’organo elettromeccanico di Laurens Hammond. Però, cercando con il lanternino…

Di Jacopo Mordenti

mart

… Qualcosa si trova. Qualcosa che, pur dovendo prescindere da quella specifica interazione fisica con lo strumento originale che non è affatto secondaria in termini di risultato, permette di farsi almeno un’idea di massima del funzionamento della creatura di Maurice Martenot: Vertigo Waves, un ensemble per Reaktor sviluppato – e distribuito gratuitamente: alleluja! – da Boscomac.

Straziami, ma di glitches saziami

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software

O anche: quando la somma è molto più delle parti, e il divertimento corre lungo la griglia temporale.

Di Jacopo Mordenti

glitch210-screenshot

Sviluppato artigianalmente da Kieran / Illformed, Glitch2 è un multieffetto in formato VST e AU che combina brillantemente tre cosucce mica da ridere:

  • Dieci algoritmi per processare il segnale, di per sé non esoterici ma nemmeno banali.
  • Una griglia temporale configurabile a puntino lungo la quale accendere o spegnere, in maniera indipendente l’uno dall’altro, i dieci algoritmi di cui sopra.
  • Una spiccata propensione alla randomizzazione dei numerosi parametri in gioco.

Nomad Factory’s Echoes. O “Del rullante fantasma”.

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software

Quello del ritardo è un concetto a dir poco elastico. Con un paio di accorgimenti e il processore giusto – tipo l’Echoes di Nomad Factory, giustappunto – il gioco di prestigio “a la Oronzo” è dietro l’angolo.

Di Jacopo Mordenti

oronzobncarte

Alle prese con l’Invisibile Unicorno Rosa, capita di dover stendere una sorta di minimale accompagnamento ritmico a un parlato, optando per un semplice colpo di cassa sul primo quarto. Meno di un minuto dopo, capita di contraddirsi e di volere arricchire la densità ritmica del risultato: perché non contemplare, fra le varie strategie possibili, l’applicazione di un effetto di delay/echo sulla cassa di cui sopra?

Indent: distorci, filtra, modula. Con l’Unicorno.

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software

Distorcere è un’arte. E con Indent – sulle prime distribuito gratis da Unfiltered Audio sulla piattaforma Plugin Alliance – diventa un’arte raffinata: cesellare con l’accetta, perché no?

Di Jacopo Mordenti

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La formula vincente alla base di Indent, probabilmente, più che nei singoli, diversi stadi di trattamento del segnale sta nella logica semimodulare che permette di combinare questi stessi stadi: la somma è superiore alle parti, insomma, è soprattutto è fluida.

Little MicroShift: l’effetto subdolo dell’Unicorno

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software

Cosa c’è di meglio di un bell’effetto spudorato? Un bell’effetto subdolo, probabilmente: di quelli che non capisci esattamente come operino, ma di cui non puoi che apprezzare il risultato. Un nome a caso? Little MicroShift di Soundtoys.

little-microshift-fullsize

Acquistato – come già il Little PrimalTap di cui si è parlato tempo addietro – sulla scia di una campagna promozionale dello sviluppatore, Little MicroShift altro non è se non la declinazione minimale del più completo e onoroso MicroShift. Differenze quantitive a parte, i due mostriciattoli fanno perno sul medesimo, scivoloso concetto: quello del pitch-shifting, grazie al quale processare il segnale attraverso una combinazione di detuning e delay capace di inspessirlo e spalmarlo sul fronte stereo.

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