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La febbre del vintage: quale cura sostenibile? (parte 1)

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Gear, Software, Tutorial

La febbre del vintage si direbbe non riuscire a passare. Un po’ tutti noi, perennemente alle prese con acquisti, vendite, scambi di strumenti musicali, nell’approcciarci a un qualsiasi vattelappesca finiamo per avvertire un solletico alla base del collo, una vocina che sussurra melliflua: “… ma suonerà come i vattelappesca d’annata?”

Di Jacopo Mordenti

abbey road

 

Non c’è antipiretico che tenga: la risposta, accompagnata da un sospiro funereo, perlopiù sarà NO. Né a ben vedere potrebbe essere altrimenti, perché con fin troppa facilità ci dimentichiamo come il suono con la S maiuscola – quello marchiato a fuoco nella carne di noi musicisti, quello che ci fa adottare un atteggiamento fideistico al limite del ridicolo, per cui “solo se è vecchio è buono” – è stato ed è tuttora il prodotto non di una singola macchina, ma di una combinazione ragionata di macchine: ad esempio la combinazione fra il sintetizzatore X, il preamplificatore Y e il registratore a nastro Z.

Variphrase – Il dominio del tempo (terza parte)

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Gear, no-categoria, Software, Tutorial

È il momento di quagliare, e di dare in pasto al V-Synth – meglio: al motore VariPhrase del V-Synth – il campione evolutivo realizzato a monte con Zebralette nel rispetto di alcuni semplici paletti: l’altezza del campione è quella del DO centrale, la durata è di 1 battuta a 120 bpm.

Di Jacopo Mordenti

vp1

Importato il campione all’interno del V-Synth, il primo passo che dovremo compiere sarà quello di affibbiargli i punti di loop start e di loop end: più difficile a dirsi che a farsi, non fosse altro in considerazione del fatto che abbiamo costruito il campione apposta per essere inesorabilmente riprodotto dall’inizio alla fine. In Sample > Edit l’inserimento della lettura in loop è evidentemente questione di un attimo.

Variphrase: il dominio del tempo (seconda parte)

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

… ed eccoci qua, con in testa due chiodi fissi: il secondo è la costruzione, a costo 0, di campioni evolutivi da dare in pasto al nostro V-Synth. Gli ingredienti gratuiti per ottenerli: una DAW semplice semplice (perdipiù portable: MuLab Free) e Zebralette di U-he. Pronti, attenti, via?

Di Jacopo Mordenti

zebralette

Nello sguazzare in un nuovo progetto all’interno della nostra DAW, andiamo a creare una traccia MIDI a cui assegnare, quale output, Zebralette.

Variphrase: il dominio del tempo (prima parte)

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Gear, Software, Tutorial

Si scrive Variphrase, si legge prendi un campione e fanne quello che vuoi (o quasi): è la tecnologia – e il concetto – alla base di tutta una serie di prodotti Roland degli ultimi anni, dal visionario apripista VP9000 (2000) fino  al consolidato V-Synth GT (2007). Cerchiamo di capirci qualcosa, traducendo in termini pratici i vantaggi di questa tecnologia.

Di Jacopo Mordenti

RVPA3//0

In condizioni normali, tempo e intonazione di un campione sono fra loro indissolubilmente legati: è l’ABC di qualsiasi campionatore e – per farla breve – la ragione per la quale viviamo in un mondo tastieristico popolato da multicampionamenti. Con la Variphrase, al contrario, si è in grado di intervenire in tempo reale sull’intonazione di un campione senza alterarne il tempo, e viceversa: gli scenari che si spalancano sono enormi, e vanno ben al di là del sempiterno loop di batteria da accelerare o rallentare.

L’improvvisazione dell’Invisibile Unicorno Rosa: cosa, come & perché

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Events, Gear, Recording, Software, Tutorial

Lo scorso 31 agosto  – altro clima, altre temperature – quel gioiellino di Passignano sul Trasimeno ha dato luogo alla propria Notte Bianca: l’ Invisibile Unicorno Rosa (al secolo chi scrive, nonché il serafico Fabio Boila) ha avuto il piacere di prendervi parte, potendo contare su una cornice d’eccezione come quella della Rocca Medievale. Il riascolto a mente fredda di quanto suonato ha fornito lo spunto per una rapida disamina del setup impiegato: cosa & come… e magari perché, già che ci siamo. Quali dunque le regole del gioco, e quali gli ingredienti?

Di Jacopo Mordenti

notte bianca unicorno

Un sintetizzatore, un basso… e una parola d’ordine: improvvisare. Se non tutto – giacché la tonalità dei brani era stata preventivamente concordata, così come le diverse componenti dell’accompagnamento ritmico – quanto meno lo sviluppo del brano, l’alternanza fra i pieni e i vuoti, l’incastro fra le frasi del momento e le traiettorie di più lungo periodo.

Kamioooka Tips & Tricks – I filtri in serie

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Tutorial

Un’ultima, informale messa a fuoco sui filtri di Kamioooka: dopo averli fatti lavorare in parallelo, li impiliamo uno sull’altro per farli lavorare in serie. Tradotto: il segnale dei oscillatori transita per un primo stadio di filtraggio, l’output del quale non è indirizzato direttamente all’amplificatore ma, a sua volta, a un secondo stadio di filtraggio.

Di Jacopo Mordenti

kamioooka flt ser 1

 

Il segreto di questa combinazione? Modulare tutto quello che c’è da modulare, ovviamente.

Kamioooka Tips & Tricks – I filtri in parallelo

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

Di fatto, una prima idea dei filtri di Kamioooka ce la siamo fatta: esempio dopo esempio, l’ortodossia del modulo VCF è periodicamente tornata utile per scolpire le magnifiche sorti e progressive dei VCO.

Di Jacopo Mordenti

kamioooka flt para 1

L’architettura modulare a disposizione ci permette però di affrontare l’affaire VCF anche in altri modi: ad esempio stipando più filtri in un’unica patch facendoli lavorare insieme, dove per “insieme” si intende “in serie” piuttosto che “in parallelo”.

Kamioooka Tips & Tricks – Un anello per modularli…

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

Ricorrendo a un modulo a parte, fra quelli di Kamioooka, è possibile shakerare due VCO attraverso la cosiddetta ring modulation: mano, dunque, al modulo MISC… e a un congruo numero di VCA e di modulatori, già che ci siamo, giacché le variabili a risultare determinanti, in questo contesto, sono l’ampiezza di ogni singolo segnale in gioco e, alla bisogna, l’evoluzione nel tempo di tale ampiezza.

Di Jacopo Mordenti

kamioooka ring

Vogliamo cominciare con il fare interagire 2 semplici VCO? Fattibile, ma per un risultato stuzzicante faremo bene a mettere in conto – che so? – 3 VCA, 1 LFO, 1 SEQ e – appunto – 1 MISC. Entriamo nel merito del clangore.

Kamioooka Tips & Tricks – Tattiche di sync

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

Altro giro, altra corsa sugli oscillatori di Kamioooka. È venuto il momento di sfruttare l’ingresso sync presente nel modulo VCO, grazie al quale possiamo costringere un primo, malcapitato oscillatore a sincronizzarsi a un secondo, resettando forzatamente il proprio ciclo e alterando di conseguenza il proprio profilo.

Di Jacopo Mordenti

kamioooka sync

Quali le variabili? La forma d’onda che andremo a scegliere, evidentemente, nonché la diversa frequenza di lavoro che imporremo ai due oscillatori: questione di un attimo, e sotto le mentite spoglie di un muro di armoniche potremo far mostrare i denti al nostro synth.

Kamioooka Tips & Tricks. La PWM in banda audio

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

Ancora Kamioooka, ancora qualche tips & tricks. Si parlava di oscillatori, o meglio: di interazione fra gli oscillatori. Quali gli scenari che si aprono, stante la piattaforma prescelta? Osserviamo il modulo VCO, e facciamo caso a quanti e quali ingressi mette in mostra: ne contiamo sei, dico bene?

Di Jacopo Mordenti

kamioooka vco

Un ingresso per modulare l’ampiezza dell’impulso dell’onda (PWM), un ingresso per il sync con un secondo VCO, tre ingressi di modulazione della frequenza (di cui uno  di fatto occupato dal voltaggio generato dalla tastiera: dovremo pure intonarlo, il nostro adorato oscillatore!).

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