Kamioooka Tips & Tricks. La PWM in banda audio

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

Ancora Kamioooka, ancora qualche tips & tricks. Si parlava di oscillatori, o meglio: di interazione fra gli oscillatori. Quali gli scenari che si aprono, stante la piattaforma prescelta? Osserviamo il modulo VCO, e facciamo caso a quanti e quali ingressi mette in mostra: ne contiamo sei, dico bene?

Di Jacopo Mordenti

kamioooka vco

Un ingresso per modulare l’ampiezza dell’impulso dell’onda (PWM), un ingresso per il sync con un secondo VCO, tre ingressi di modulazione della frequenza (di cui uno  di fatto occupato dal voltaggio generato dalla tastiera: dovremo pure intonarlo, il nostro adorato oscillatore!).

Un primo sfizio che potremmo toglierci è quello di buttarci sulla PWM ricorrendo non a un LFO (come vorrebbe la tradizione), ma a un secondo VCO: lavorando quest’ultimo in banda audio, finirà di fatto per stravolgere il profilo della forma d’onda del primo VCO, con il risultato che l’onda quadra di partenza cederà il posto a una forma d’onda pseudo-distorta. Le variabili non mancano: quale forma d’onda far produrre al VCO modulante? A quale frequenza farlo lavorare? Proviamo così:

kamioooka pwm

Il secondo VCO ha a sua volta forma d’onda quadra. La sua intonazione è sì modulata dal voltaggio di tastiera, ma in maniera inversa (grazie all’apposito inverter nel modulo MISC) rispetto a quanto accade con il primo VCO. L’output di quest’ultimo viene filtrato dal modulo VCF (in modalità passabasso), con cutoff parzialmente modulato dall’ inviluppo ADSR; un po’ di portamento, e il nostro lumacone incattivito è servito.

kamioooka pwm 02

Al risultato di cui sopra, per amore di completezza, abbiniamo un secondo timbro: della PWM standard (o quasi). Due LFO con forma d’onda triangolare si occupano della modulazione indipendente dell’impulso di due distinti oscillatori, i quali sono intonati fra loro su di un intervallo di quinta; i parametri sono appena sfalsati – in termini di intonazione fine, profondità di modulazione, frequenza del ciclo dell’LFO – così da movimentare il quadro, benché in maniera più o meno sottile. I transienti sono smussati dall’inviluppo deputato a modulare il VCA, stavolta. Data la carne al fuoco, una nota potrebbe essere più che sufficiente ai fini di un tappeto.

Poteva forse mancare la solita, brevissima demo? Buon ascolto, alla prossima!

 

 

 

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Comments (2)

  • luino

    |

    grande Kamioooka, ma soprattutto grandi questi articoli che ce lo fanno usare al meglio!

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