Sincronizzare Arturia MicroBrute – Prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Come un (piccolo) ciclone, Arturia MicroBrute ha colpito secco e duro la mente di tanti musicisti elettronici: il concentrato di prestazioni, portatilità, dimensioni ridotte e prezzo contenuto è risultato imbattibile, specie in questo periodo appena trascorso di regali inevitabili. 

Di Enrico Cosimi

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Complice la calma (apparente) tra una orrida tombolata e una ancora più sguaiata partita a sette e mezzo, ci siamo divertiti a sperimentare le diverse possibilità di sincronizzazione e personalizzazione offerte dal MicroBrute per il funzionamento del suo sfizioso step sequencer interno. Questo è ciò che è emerso.

A lezione di Crumar Mojo con Max Tempia – Prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Events, Tutorial

Il mese scorso, presso gli accoglienti saloni della Sonus Factory in Roma, si è tenuto un interessante pomeriggio di confronto e aggiornamento tra Hammond C3 (thanks Marco Montaruli) e l’instant classic Crumar Mojo, il clone elettrofonico low-cost powered by Guido Scognamiglio.

Di Enrico Cosimi

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Nel corso del denso pomeriggio, c’è stato spazio per ascoltare, vite per vite, filo resistivo per filo resistivo, una puntuale disamina de “l’oggetto Hammond” da parte di Guido Scognamiglio e poi una vera e propria lezione/concerto sull’uso dell’organo nei vari contesti pop, rock, blues, gospel, prog…

Qui, trovate la prima parte del video reportage, inevitabilmente parziale. Buona visione.

Conosciamo il Brainspawn Forte 3 – Parte prima

Written by Attilio De Simone on . Posted in Software, Tutorial

 

Qualche mese addietro abbiamo proposto questo articolo di presentazione dell’ottimo software della Brainspawn, il Forte 3, i cui dettagli sono disponibili qui. Per i neofiti di questo software suggerisco di andare a leggere l’articolo precedente, così risparmiamo inchiostro virtuale e ci dedichiamo subito al tema oggetto di questo articolo: come realizzare un setup complesso per un concerto, impostando una serie di brani a cui abbinare suoni e strumenti virtuali pilotati da una master keyboard connessa al nostro portatile (il software gira per ora solo sotto piattaforma Windows, quindi i “melomani” sono esclusi a priori).

di Attilio De Simone

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Quello che faremo in questo tutorial sarà impostare il tempo metronomico di ogni brano, caricare gli strumenti da impiegare per ogni brano e creare una scaletta completa per la serata che andremo a fare.

Die Musik von Cluster: Ein Profil von Hans -Joachim Roedelius

Written by Attilio De Simone on . Posted in Tutorial

Hinweis: Dieser Artikel wurde von keinem Muttersprachler geschrieben. Ich entschuldige mich für eventuellen Fehler, Druckfehler und Rechtschreibfehler. Der Artikel ist in deutscher Sprache um einen deutschen Künstler zu ehren.Nähern wir uns einer künstlerischen Persönlichkeit wie der von Hans-Joachim Roedelius, wird es unmöglich, die biografische Ereignisse, die die künstlerischen Geist formiert haben, nicht analysieren.

von Attilio De Simone

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Geboren im Jahre 1934 , hat Roedelius in den Jahren der Kindheit und Jugend die schwierigsten Seiten der europäischen Zeitgeschichte erlebt. Kind im bombardierten Berlin (als Kind macht er Erfahrungen in der Schauspielerei, er war in mehreren Filmen für das Produktionshaus Universum Film) und in den schwierigen Wiederaufbau-Jahren, Jugendlicher und junger Mann in der russischen / kommunistischen Zone Deutschlands ,wird er in die Kasernierte Volkspolizei rekrutiert,flüchtet daraus und bezahlt den Preis einer Freiheitsstrafe. Nach der Entlassung aus dem Gefängnis, eine Ausbildung zum Physiotherapeuten, Krankenfleger und Sterbebegleiter. Schließlich der Zugang zu der Welt der Kunst. Roedelius beginnt durch ganz Europa zu fahren und startet dann nach der Gründung von Kluster und Cluster eine Solo-Karriere als Autodidakt mit vielen Formen des menschlichen Ausdrucks, einschließlich der wichtigsten neben der Musik: der Poesie.

Il mixer analogico – seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Continuiamo con la nostra passeggiata informale all’interno del mixer analogico. Ora, è il momento di affrontare le peculiarità di funzionamento relativo alle mandate, ai comportamenti ausiliari, alle selezioni pre/post fader.

Di Enrico Cosimi

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Bus ausiliari, mandate effetti e buss recording

La normale struttura di smistamento audio del mixer prevede la possibilità di miscelare insieme diverse sorgenti sonore, governandone i volumi relativi e permettendo di regolare, più a valle nel circuito, l’ampiezza generale del segnale sonoro.  Esiste una modalità operativa in cui è desiderabile poter prelevare quantità e percentuali diverse dai segnali in ingresso: in questo caso, è necessario ricorrere ai bus ausiliari.

Tips and Tricks – Effetti? Con calma e per piacere…

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Spesso, e volentieri, durante le fasi di programmazione timbrica o di produzione elettronica, ci si imbatte nel dubbio: dovrei mettere un effetto su questo suono? Dovrei spendere un poco di CPU per arricchire la timbrica senza lasciar muffire tutta la potenza di fuoco che ho a disposizione?

La risposta potrebbe essere meno semplice di quanto non si possa pensare.

Di Enrico Cosimi

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Le (poche) righe che seguono si limitano ad elencare alcune considerazioni fuggite dal cuore, per fare ordine nei concetti di base, quelli che guidano le più semplici procedure di programmazione timbriche; nulla di più del buon senso che le nostre nonne usavano quando, davanti al focolare, lavoravano sul pannello comandi degli antichi sintetizzatori analogici.

Il mixer analogico – prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Analizziamo la struttura di un mixer analogico di media complessita, identificandone le diverse sezioni e verificando le funzioni precedentemente esplorate.

Di Enrico Cosimi

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Un mixer è, per sua natura, una struttura modulare, ovvero composta dalla ripetizione ordinata di sezioni più piccole che, affiancate una all’altra, compongono l’insieme operativo desiderato; nel caso dei canali di ingresso, il numero dei medesimi specificherà la quantità simultanea di segnali gestibili.

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