Electro Harmonix 22550 Dual Stereo Looper

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Come diceva un tristo spot pubblicitario di molti anni orsono, due è meglio di uno… Questo devono aver pensato in Electro Harmonix quando, per la Summer NAMM 2015, hanno svelato l’esistenza del modello 22500.

Di Enrico Cosimi

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Si tratta di un dual looper caricato di interessanti funzioni e dotato di connettività che lo rende adatto ai geetaristi, ai tastieristi e ai musicisti elettronici. Doppio ingresso Left/Right in formato ¼”, porta XLR per segnale microfonico in ingresso (con tanto di Phantom Power), uscita Left/Right in formato ¼” con gestione intelligente della mono auralità o della stereofonia.

ME & MY MODULAR 04. I Formati – seconda parte

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Siamo ancora nelle fasi preliminari del nostro viaggio all’interno della galassia modulare; per la precisione, ci stiamo occupando di capire in che modo sia possibile realizzare meccanicamente un sistema di moduli aderendo ad uno standard piuttosto che ad un altro. Il problema dei formati, appunto… Ancora qualche parola sul formato 5U, prima di passare ad altro argomento.

Di Enrico Cosimi

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Dicevamo: le ultime quisquilie e pinzillacchere relative al 5U… Anche se MOTM è alto 5U, non può essere installato a cuor leggero dentro un sistema che già sia stato configurato per lavorare con Moon Modular, COTK e DotCom: la cadenza delle forature di pannello e le larghezze dei moduli finiscono per lasciare una serie di spazi morti inutilizzabili all’interno del cabinet. Intendiamoci, tutto è possibile, ma se l’occhio vuole la sua parte, bisogna prendere decisioni anche basandosi su queste minuzie.

E, ora, passiamo al Frac Rack

Studiologic SL88 GRAND MIDI Controller

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SL88 Grand è una Master Keyboard frutto dell’incontro di più di trent’anni d’esperienza nella progettazione e realizzazione di tastiere, con una sofisticata tecnologia Made in Italy ed un nuovo sistema operativo dalle alte prestazioni.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Queste le sue caratteristiche tecniche principali:

  •  Tastiera pesata 88 tasti “Graded Hammer Action” con tasti in legno “Ivory Touch”
  • 3 Contatti per ogni tasto per il rilevamento della dinamica ad alta risoluzione
  • Aftertouch

Arturia BeatStep Pro Controller & Sequencer – Prima parte

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Dopo l’indiscusso successo del BeatStep, apparecchio esaltante anche se non privo di qualche peccatuccio di gioventù, Arturia rilancia con il più impegnativo e potente BeatStep Pro. Lo avevamo visto, in forma ancora seminale, al factory tour di Grenoble, lo abbiamo visto in azione al recente MusikMesse francofortino, finalmente (grazie al puntuale supporto di Midiware)  lo abbiamo a disposizione per un (ridotto) periodo di tempo prima di doverlo restituire. Sigh.

Di Enrico Cosimi

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Come già accennato in diverse occasioni, Arturia BeatStep Pro è uno step sequencer a due unità indipendenti (Seq 1 e Seq 2) affiancate da un drum/trigger sequencer a matrice 16×16. Tutto questo è accompagnato da otto uscite analogiche di Gate per la batteria elettronica, un completo corredo di funzionalità di controllo finalmente bidirezionali e una modalità Controller con la quale si può dare corpo alle più perverse astrusità. Certo, non ha ancora senso acquistare il BeatStep Pro come guitar controller – c’è chi lo ha fatto, per di più mettendosi di tigna per avere ragione… – ma la libertà operativa è veramente molto ampia. E ancora più ampia diventa quando si lavora con l’edizione rinnovata – ma non ancora definitiva – del MIDI Control Center. Insomma, c’è da divertirsi.

Synthesizers.com Q182-RP20 Ribbon and Pressure Controller

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Il dinamismo di un produttore si valuta con la costanza con cui aggiorna il proprio catalogo e, all’interno delle linee guida che si è preposto, cerchi di attualizzare le proprie realizzazioni. Da questo punto di vista, il modulare Synthesizers.com di Roger Arrick è l’esempio perfetto: nato all’inizio degli Anni 2000 come “tributo con variazioni” al classico Moog Modular, il sistema DotCom si è presto conquistato fama di solida prevedibilità dei risultati, con un catalogo dove la parte del leone è rappresentata dai comportamenti più rispettosi della tradizione East Coast statunitense.

Di Enrico Cosimi

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Da qualche tempo, tuttavia, le cose stanno diventando ancora più interessanti: ai classici moduli VCO-VCF-VCA, si affiancano ora diversi controller, modificatori di controllo, sistemi di quantizzazione intelligente e – finalmente – il nuovo Ribbon and Pressure Controller che farà battere più velocemente il cuore a chiunque volesse cimentarsi nelle Blues Variations di emersoniana memoria.

Roland JD-XA: ciò che è indispensabile sapere – Prima parte

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Complice la squisita cortesia di Roland Italy (con la dinamica disponibilità di Max Fattori/Roland Europe e Giovanni Mangione/Roland South Europe), abbiamo a tiro un raro esemplare di Roland JD-XA crossover synthesizer; in attesa di approfondire verticalmente il funzionamento della macchina, dipanandolo in una serie di articoli qui su Audio Central, mettiamo a fuoco le conoscenze indispensabili, tutto quello – insomma – che non può essere ignorato prima di affrontare un prodotto che, insieme agli altri dell’infornata 2015, sembra destinato a riportare alla grande il nome Roland in prima fila nel settore dei sintetizzatori e della produzione elettronica.

Di Enrico Cosimi

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Roland JD-XA è uno strumento oculatamente ibrido: al suo interno, trova posto tecnologia analogica di generazione audio e, in parallelo, tecnologia digitale organizzata con lo stesso scopo; il musicista, quindi, siede al centro di due mondi (digitale e analogico) che può usare in alternativa, in sovrapposizione split/layer o in crossover –  e questa è una delle cose interessanti… – facendo confluire, per dire, l’uscita della voci digital all’interno dei filtri analog o usando i segnali digital per modulare parametri significativi della sezione analog. Non è tutto: c’è un sequencer a sedici parti, otto delle quali lavorano con altrettante sezioni interne (4 Analog e 4 Digital, con diversa dotazione di polifonia) mentre le rimanenti otto escono sul mondo esterno attraverso connettore MIDI o USB. In aggiunta, due tracce/canale MIDI possono essere ruotati al controllo di apparecchiature vintage, dopo essere state convertite in CV Out e Gate Out. In egual misura, sono supportati MIDI Over USB e Audio Over USB. La dotazione di pannello, nero glossy (attenti alle ditate…) evidenziato in un indimenticabile rosso squillante, è logicamente organizzata per facilitare l’uso dell’apparecchio anche ai meno esperti.

Roland System 500: un primo sguardo

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In occasione dell’ultimo MusikMesse, Roland ha gettato nel panico tutti i produttori Euro Rack entrando trionfalmente nell’agone a colpi di System 500: cinque (per ora) moduli ispirati pesantemente alle caratteristiche operative dello storico System 100m e realizzati con un occhio alle grafiche del vecchio System 700. La crema della crema, insomma.

Di Enrico Cosimi

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Se a questo si aggiunge che, per l’intera operazione (svolta sotto l’autorevole benedizione di Dieter Doepfer), hanno scomodato non solo i progettisti originali del 100m ma anche quel geniaccio dell’elettronica Euro Rack che risponde al nome commerciale di Malekko, è chiaro che le cose finiranno per divenire molto interessanti.

Dicevamo, in apertura, che i moduli diventeranno 10; per ora, sono solo 5 e già molto interessanti, recuperando le strutture tipiche della configurazione base del 100m. Ovvero…

ME & MY MODULAR 02 – Preliminari alla configurazione

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Le chiacchiere sono a zero: una volta deciso per il modulare non rimane che ordinare i moduli necessari. E, a questo punto, iniziano i problemi. La configurazione di un sistema modulare è un’operazione raffinata, densa di pericoli, non immediata, ma – per un certo tipo di utenza – altamente gratificante. Tutto sta nell’intensità della proiezione del desiderio, cioè nell’elaborare a priori le strategie che si intenderanno mettere in pratica quando il sistema sarà finalmente disponibile.

Di Enrico Cosimi

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Peggio ancora, parallelamente alle fasi di configurazione, occorre prendere un’altra enorme decisione: la scelta del formato hardware che si intende adottare per la propria struttura. Dal momento che, per ovvi motivi tipografici, non è possibile sviluppare i due argomenti simultaneamente, forzeremo il percorso logico affrontando prima le argomentazioni generiche per la configurazione (avremo modo più avanti di scendere nel dettaglio) e dopo i meccanismi che possono guidare la scelta verso Euro Rack piuttosto che Frac Rack, o far optare per il più impegnativo 5U piuttosto che per i formati proprietari Modcan, Serge e Buchla. Ogni caso, arbitrariamente, a suo tempo. Per ora, occupiamoci di come affrontare l’argomento configurazione. O, quanto meno, di come approcciare l’argomento…

AVID S3L & Midiware ProAudio Open Day

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Events, Gear, Recording

Il 3 Luglio a Roma in collaborazione con Audiosales il MidiWare Pro Audio Open Day con la presentazione della Avid S3L.  Il seminario si terrà il 3 Luglio 2015 dalle ore 10.00 alle ore 17.00 ed illustrerà caratteristiche e funzionalità della console S3L, con focus sull’integrazione tra una postazione Avid Venue S3L pensata per il live ed una postazione pensata per lo studio con Protools HDX.

A cura della Redazione  di Audio Central Magazine

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La console modulare Avid S3L è composta da una DSP engine HDX ad alte prestazioni dotata di plug-in AAX, moduli di I/O remoti e scalabili che possono essere posti sia sul palco che in rack ed una superficie di controllo compatta, pensata sia per l’utilizzo “on the road” che in studio come controller di ProTools. Tutti i dispositivi del sistema sono connessi mediante Gigabit Ethernet e gli standard AVB ed EuCon per massime prestazioni e flessibilità. Il pluri-premiato software VENUE anima il sistema. Grazie al Virtual Soundcheck e l’integrazione diretta di Pro Tools, ricreare “live” il suono dello studio non è mai stato più facile e più conveniente.

Zoom F8 Field Recorder

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La cattura di segnali audio da processare attraverso risintesi e campionamento è alla base dell’originalità sonora in ambiente elettronico. Da questo punto di vista, smartphone a parte, è possibile andare in giro con tanta tecnologia in poco spazio e tornare in studio con le SD Card piene di segnali interessanti. A patto di avere l’harwdare giusto; Zoom scompiglia il mercato presentando il nuovo F8 Field Recorder.

Di Enrico Cosimi

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L’apparecchio, prezzo a parte (di poco superiore ai 1000 dollari) è evidentemente dedicato ad un’utenza professionale, in grado di apprezzare le comodità offerte da 8 tracce indipendenti, più una coppia stereo mix, preamplificatori indipendenti, gestione sostenibile del 24 bit / 192 kHz.

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