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Qualche esercizio di modellazione virtual analog: Synton Syrinx

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Ripeschiamo, dalle antiche pagine di obliate didattiche, questo morbido tutorial sulla ricostruzione di un raro sintetizzatore monofonico, oscuro ai più, ma depositario di parecchie divertenti trovate. Buona lettura!

Il Synton Syrinx è stato un eccellente, quanto poco diffuso, sintetizzatore monofonico sviluppato da Felix Visser, Marc Paping e Bert Vermeulen tra il 1983 ed il 1984; in precedenza, Felix Visser aveva sperimentato le funzionalitè elettroniche del vocoder e, per questo motivo, era rimasto significativamente colpito dalle caratteristiche timbriche ottenibili con sistemi di filtraggio multiplo, in grado cioè di riprodurre il tratto vocalico con le sue diverse formanti.

Di Enrico Cosimi

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA

Lo strumento, oltre che per la presenza di due touch pad assegnate al bend positivo e negativo, era caratterizzato da una complessa struttura di filtraggio organizzata attorno ad un modulo Low Pass 24 dB/Oct e due moduli Band Pass (definiti Peak Filters) a 12 dB/Oct; il timbro risultante, a fronte di alcune impostazioni molto personali, era caratterizzabile grazie a quattro diverse possibilità di routing per le cinque sorgenti audio (VCO 1, VCO 2, SUB, RING, NOISE) all’interno dei tre filtri controllati in voltaggio.

Case study: rimodellare il Davolisint – prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Anche se, per la sua natura a divisione di frequenza e per l’assenza di moduli fondamentali, il Davolisint è più vicino a una tastiera che non ad un sintetizzatore vero e proprio, negli oscuri Anni 70, riuscì in qualche modo a placare la fame di elettronica che permeava gli squattrinati musicisti nostrani… erano lontani i tempi che avrebbero visto apparecchiature low cost sufficientemente funzionali e, di fatto, era necessario adattarsi.

Di Enrico Cosimi

davoli 04

Questo, unito ad un inspiegabile ritorno d’interesse per il primitivo apparecchio, giustifica una veloce panoramica – mascherata da Case Study – con cui affrontare e risolvere le (poche) problematiche funzionali offerte dall’apparecchio. Come al solito, ci muoveremo dentro la piattaforma Clavia Nord Modular G2, disponibile tanto come hardware (pseudo)vintage nella comunità degli e-seller, quanto in versione Demo gratuita sul sito Clavia.

Le fotografie che corredano questo testo sono relative ad un esemplare – incredibilmente in buono stato – recentemente apparso sul mercato second hand…

Un brano in stile Krautrock – Prima parte

Written by Attilio De Simone on . Posted in Tutorial

Approfondiamo la complessità della realizzazione di un brano in stile Krautrock utilizzando vari plug-in vst di sviluppatori poco noti ma molto interessanti. Il Krautrock è stato un fenomeno musicale sviluppatosi in Germania che ha condizionato il sound della musica contemporanea degli ultimi 40-45 anni.

Di Attilio De Simone

kraut

Un po’ di storia: il termine “Krautrock” (letteralmente “rock a base di crauti”, pietanza tipica della cucina tradizionale tedesca) venne coniato dai giornalisti anglofoni per catalogare la musica importata dalla Germania dalla fine degli anni ‘60 fino alla seconda metà del decennio successivo, musica che non si omologava agli standard della musica pop o rock che in quel periodo imperava. Il termine è una sorta di grande ombrello che raccoglieva un po’ tutta la musica tedesca ed è difficile indicare una tipologia musicale che possa contraddistinguere gli artisti accomunati al nome “Krautrock”.

How to make a noise – Analog Synthesis

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Bookshelf

Nel mio approccio ai sintetizzatori di mercato, sia hardware che software, ho sempre avuto due problemi relativamente alla programmazione di patches: 1) Essere a corto di idee; 2) Finire per procedere “a naso”.

Di Antonio Antetomaso

FIGURA1A

Capiamoci, la teoria penso di conoscerla a sufficienza e in merito al punto 2…beh, non è che sia sempre un male, specie quando ci si vuole spingere verso “terreni inesplorati”.  Quello di cui in realtà ho iniziato a sentire il bisogno è una sorta di prontuario dallo stampo nettamente pratico che, posti gli assiomi alla base delle varie tecniche di sintesi (sottrattiva, FM, additiva, ecc..), fornisse dei casi concreti di programmazione da utilizzare all’occorrenza come base per dare vita alle proprie idee e una serie di “principi pratici” che sarebbe bene rispettare quando si programmano le proprie timbriche per non rischiare di incappare in errori banali capaci, al limite, di invalidare parte del nostro lavoro o tutto.

Kamioooka Tips & Tricks – Nell’antro della modulazione di frequenza

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Modulazione di frequenza, ovvero frequency modulation, ovvero FM: la bestia nera del programmatore. Ostica da padroneggiare concettualmente, storicamente è stata perlopiù confezionata in tastiere che stanno all’ergonomia operativa come er Batman sta all’amministrazione oculata.

Di Jacopo Mordenti

kamioooka fm2

Qui e ora non ci passa nemmeno per l’anticamera del cervello il ripercorrere le tappe – scientifiche prima, commerciali poi – della modulazione di frequenza: ci limitiamo piuttosto a rompere il ghiaccio con becero pragmatismo, appoggiandoci ai VCO di Kamioooka. La volevate proprio ‘sta bici, eh?

Kamioooka Tips & Tricks – Un anello per modularli…

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

Ricorrendo a un modulo a parte, fra quelli di Kamioooka, è possibile shakerare due VCO attraverso la cosiddetta ring modulation: mano, dunque, al modulo MISC… e a un congruo numero di VCA e di modulatori, già che ci siamo, giacché le variabili a risultare determinanti, in questo contesto, sono l’ampiezza di ogni singolo segnale in gioco e, alla bisogna, l’evoluzione nel tempo di tale ampiezza.

Di Jacopo Mordenti

kamioooka ring

Vogliamo cominciare con il fare interagire 2 semplici VCO? Fattibile, ma per un risultato stuzzicante faremo bene a mettere in conto – che so? – 3 VCA, 1 LFO, 1 SEQ e – appunto – 1 MISC. Entriamo nel merito del clangore.

Roland Kuit: Modular strategies in shaping reflections and space

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Chiunque abbia un minimo di familiarità con la programmazione modulare conosce bene Roland Kuit e quanto sia importante il suo lavoro di approfondimento e divulgazione; chiunque abbia avuto il privilegio di assistere alla sua ultima lecture romana, ospitata da Sonus Factory, ha avuto modo di apprezzare la naturale competenza con cui Roland naviga attraverso le turbolente acque della sintesi del suono.  Ora, Kuit ha presentato il suo nuovo ebook interamente dedicato all’approccio modulare sulla spazializzazione e la programmazione creativa.

Di Enrico Cosimi

Roland_Kuit_Modular_strategies

Già dal titolo, è facile immaginare come ci sia parecchio da approfondire, per trattare il segnale, per fare sound design in maniera non banale, per sperimentare tecniche di sintesi altrimenti neglette. La piattaforma, come al solito, è il vecchio e solido Clavia Nord Modular G2, un sintetizzatore virtual modular che può essere programmato con enorme libertà operativa e che, nonostante i 10 anni di vita, giorno dopo giorno ha qualcosa da insegnare ai sistemi virtuali più hip dell’ultimo periodo.

Kamioooka Tips & Tricks – Tattiche di sync

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Software, Tutorial

Altro giro, altra corsa sugli oscillatori di Kamioooka. È venuto il momento di sfruttare l’ingresso sync presente nel modulo VCO, grazie al quale possiamo costringere un primo, malcapitato oscillatore a sincronizzarsi a un secondo, resettando forzatamente il proprio ciclo e alterando di conseguenza il proprio profilo.

Di Jacopo Mordenti

kamioooka sync

Quali le variabili? La forma d’onda che andremo a scegliere, evidentemente, nonché la diversa frequenza di lavoro che imporremo ai due oscillatori: questione di un attimo, e sotto le mentite spoglie di un muro di armoniche potremo far mostrare i denti al nostro synth.

ARP ODYSSEY – Lavoriamo con Reaktor – Prima parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Tutorial

In questa nuova miniserie di articoli riprenderemo in mano il tema “reverse engineering” e proveremo ad effettuare un porting della struttura modulare programmata da Enrico Cosimi in ambiente Clavia a modellare lo storico Arp Odyssey, in un altro linguaggio di programmazione visuale, il celeberrimo Reaktor di Native Instruments.

di Antonio Antetomaso

FIGURA1

 

Per chi non lo conoscesse, trattasi di un virtual instrument che costituisce più che altro un framework di programmazione con cui realizzare strumenti elettronici virtuali o processori multi effetto: al “programmatore” viene offerto un insieme di moduli più o meno complessi da assemblare mediante patch cord virtuali a realizzare, appunto, uno strumento elettronico od un processore o quanto solo la nostra fantasia può suggerirci.

MASSIVE: il modulo LFO

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Di base, un oscillatore a bassa frequenza è semplicemente un oscillatore che gira più lento di un suo cugino audio. Per i nostri scopi di modulazione, è una sorgente che produce comportamenti ciclici – graficamente riconoscibili – con relativa facilità e, come tutte le modulazioni, facilmente contestualizzabili a destinazione.

Di Enrico Cosimi

Schermata 03-2456367 alle 19.30.12

Come è facile immaginare, vista la filosofia generale del programma, anche gli oscillatori a bassa frequenza di MASSIVE non sfuggono a un’impostazione ricca di opzioni che, specie nella fasce di utenza meno esperte, può creare qualche problema iniziale.

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