Doepfer MAQ 16/3: edizione del ventennale

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Nel lontano 1993, Dieter Depfer progettava e commercializzava il suo MIDI Analog Sequencer MAQ 16/3, un hardware alto quattro unità rack che offriva sofisticate – e, per certi versi, ancora insuperate – funzionalità di sequencer step utili tanto in ambiente MIDI che, con qualche limitazione, in ambiente CV/Gate. Quest’anno, in occasioen del ventennale, verrà presentata la versione nuovamente in livrea nera uniformata alla grafica dei modelli Dark Energy e Dark Time.

Di Enrico Cosimi

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L’apparecchio, sviluppato in collaborazione con i Kraftwerk, riuniva e riunisce ancora oggi visionarie funzionalità di controllo, generazione e automazione strettamente collegate all’implementazione MIDI: rischiando la programmazione di configurazioni prive di utilità pratica, MAQ 16/3 permette(va) una libertà di manovra oggettivamente ampia. Quale migliore occasione per ripercorrerne insieme i passi salienti?

M-Audio Axiom AIR Mini 32

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il panorama delle master keyboard mini è popolato oltre ogni più ottimistica ipotesi: scardinato l’assunto chopiniano che obbliga il costrutture ad utilizzare tasti di dimensione standard, diventa facile per tutti mettere a disposizione del programmatore una superficie di controllo in cui tasti, interruttori, pad, encoder e potenziometri convivono per il loro scopo principale… inserire dati all’interno della programmazione.

Di Enrico Cosimi

axiom 3

Questo vuol dire che il controller può essere economico, portatile, di dimensioni concentrate, a prova di utenza non specializzata… insomma, diventa difficile sottrarsi al fascino della produzione elettronica on the road. Se a questo si aggiunge la possibilità di alimentare il tutto attraverso porta USB, non c’è orario ferroviario che tenga.  Con buona pace di Chopin.

Axiom AIR Mini 32 sembra fatta apposta per confermare le nostre intenzioni.

Due concerti per iPhone e iPad

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Bookshelf, Events

 

Ormai, molti sanno che l’iPhone e l’iPad, tra i gadgets tecnologici più di moda degli ultimi tempi, oltre ad essere, il primo un eccellente telefono multimediale e il secondo un tablet molto diffuso, nascondono al proprio interno una serie di funzioni capaci di generare un campionario di suoni e un mix di strumenti musicali digitali da poter affiancare ai più sofisticati sintetizzatori.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

Iphone first concert

Con questa intuizione dal lontano 2009 (quando sembrava che con i telefoni cellulari si potesse solo telefonare…), Teo Ciavarella, docente di Jazz e Informatica Musicale presso il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, propone un vero e proprio “Concerto per iPhone e iPad”, a cui si aggiungono pianoforte, sax, contrabbasso, percussioni e voce. Una performance live, in cui queste nuove tecnologie interagiscono con gli strumenti musicali tradizionali creando sofisticate atmosfere ambient, dove la musica elettronica si fonde con il mondo dell’improvvisazione. Protagonisti delle due serate ( il 9 Aprile al Bravo caffè di Bologna e il 10 Aprile al Torrione jazz Club di Ferrara) I giovani solisti jazz del Conservatorio di Ferrara e i professori Roberto Manuzzi e Teo Ciavarella.

Gli inviluppi di MASSIVE

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Un “inviluppo” (terrificante neologismo che italianizza il termine envelope) è un circuito con cui programmare una traiettoria di valori espressa nel tempo e nell’ampiezza. In pratica, programmare un inviluppo è come stabilire, sulla carta geografica, il viaggio che si vuole compiere e la velocità che si ritiene necessaria per coprire le diverse tappe: parto da Roma, arriverò a Firenze a 100 kmh; poi mi sposterò a Bologna viaggiando a 70 kmh; poi scenderò a Pescara a 130 kmh; poi arriverò fino a Bari a 80 kmh e, finalmente, mi godrò una settimana di vacanza.

Di Enrico Cosimi

apertura

Fino a qui, è tutto facile; i problemi nascono quando – nelle diverse piattaforme operative – il costruttore decide di implementare inviluppi particolarmente complessi, sofisticati e performanti; nel caso di N.I. MASSIVE, le cose sono (a seconda dei punti di vista) molto gustose o molto impegnative.

MegaCurtis FREE for iOs

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

La sintesi granulare sfrutta le capacità espressive offerte dalla polverizzazione del segnale originale, suddividendolo in grani (piccole unità lunghe anche pochi millisecondi) che sono modificabili in densità, aggregazione, ordine di emissione, intonazione, durata e andamento d’inviluppo. MegaCurtis FREE è una piacevole app con cui giocare a granulare con il proprio telefono.

Di Enrico Cosimi

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Prodotto da The Strange Agency LLC, MegaCurtis FREE è un tributo a Curtis Roads, il padre del fondamentale The Computer Music Tutorial, nonchè attivo protagonista nell’identificazione delle tecniche di microsound che sono dietro alla filosofia granulare.

KORG MS-20mini: filtering & auto trigger

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Chiudiamo le nostre riflessioni sul KORG MS-20mini (e, per proprietà transitiva, sul vecchio strumento vintage), prendendo in considerazione alcune delle sue più divertenti caratteristiche funzionali.

Di Enrico Cosimi

MS-20 & mini 2

A fronte di una struttura per certi versi fin troppo chiusa, e molto meno semi-modulare di quanto si potrebbe pensare, il KORG MS-20mini è costellato di sofisticate soluzioni timbriche e di controllo.

KORG MS-20mini (e non): il mistero dell’Envelope Generator 2

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Quando ci siamo imbarcati nell’avventura del confronto new/old tra la nuova edizione MS-20mini e le vecchie apparecchiature vintage, ci siamo resi conto di quanto fosse necessaria una sorta di riverniciata generale alle conoscenze sul funzionamento del KORG MS-20 originale. Per questo motivo, abbiamo pubblicato una serie di pagine in cui si riprendeva, con pericolosa ossessività, ogni sezione dell’apparecchio al fine di verificarne i comportamenti.

Di Enrico Cosimi

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La cosa divertente è che, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, era effettivamente la prima volta che – in trentacinque anni di disponibilità tecnologica – ci capitava di poter passare serate sul MS-20 (grazie anche alla cortese signorilità di Mario Bianco, che non ha esitato a spalancare il suo caveau per estrarre analogici tesori…) e, nel corso di queste serate di apprendimento, è saltato agli occhi un curioso funzionamento dell’Envelope Generator 2.

Colti da insane curiosità, abbiamo fatto un giro tra amici e conoscenti… per scoprire che anche altri musicisti erano, da tempo, perplessi rispetto all’apparente realtà Attack-Decay-Sustain-Release.

Era troppo: non potevamo trattenerci dal perdere ore sul suo funzionamento. Ecco i risultati…

CUBASE 7 – Uno sguardo alle novità ed un giretto di prova

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Recording, Software

Dicembre 2012, giusto in tempo per Natale, esce Cubase 7, la tanto attesa nuova versione della popolare DAW di casa Steinberg che tanto ha dato a musicisti di tutto il mondo e tanto ha ancora da dare. C’è da dire che Cubase è come l’aglio: o piace da morire o risulta pesante… Ci sono legioni di musicisti (ed io ne conosco uno) che utlizzano professionalmente questa DAW dalla prima versione uscita su Atari ST e non la cambierebbero neanche se minacciati di sedia elettrica, come pure schiere altrettanto gremite di altrettanto affermati professionisti che diventano verdi al solo pensiero di pronunciare il nome (ed io ne conosco più di uno).

di Antonio Antetomaso

FIGURA1

Personalmente l’ho sempre ritenuto un ottimo prodotto e si può dire che, fatta eccezione per una breve parentesi con il Cakewalk su Windows 98 e la mia gloriosa Roland E-66, ho iniziato a produrre seriamente musica con il computer utilizzando proprio questo software e precisamente la versione SX2, innamorandomi delle possibilità offerte dai plugin VST che allora iniziavano ad affacciarsi con tutte e due le braccia nel mercato musicale professionale.

KORG MS-20mini: vecchio e nuovo a confronto

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Era da mesi che se ne parlava: il nuovo MS-20, targato mini, sembrava destinato a far dimenticare i pregi vintage del vecchio sintetizzatore – che, su certi mercati second hand, aveva raggiunto quotazioni prossime ai 1800 euro… Poi, sembra che il nuovo fosse un fake clamoroso, più un semplice controller che un sint vero e proprio; poi ancora, tutto era stato nuovamente smentito e, nella ridda di voci, non si capiva più chi avesse ragione e chi torto. Per fortuna, complice la solerte disponibilità di EKO, l’importatore italiano del marchio KORG e – nello specifico – di Simone Giacchetti e Giovanni Matarazzo, siamo riusciti a mettere le mani su uno dei nuovi MS-20mini. Di seguito, il risultato del confronto A/B tra le due apparecchiature, vintage e nuova.

Di Enrico Cosimi

MS-20 & mini

Perchè tanto clamore attorno ad un semplice sint monofonico, neppure tanto ricco di circuiti perlomeno per gli standard attuali? Perchè, da sempre, il KORG MS-20 incarna un certo tipo di suono – del tutto alternativo al testosterone statunitense – che ha fatto buona parte della produzione elettronica degli ultimi decenni; perchè il modello MS-20 possiede, nella sua impostazione con pochi fronzoli, alcuni circuiti destinati a non passare inosservati (ad esempio, la tossica interazione tra high pass e low pass o la capacità di processare segnali esterni attraverso la sezione ESP); infine perchè, forse in maniera infantile, ogni volta che un costruttore si accinge a realizzare una riedizione, tutti sognano il riscontro 1 ad 1 con modelli e prestazioni storiche, quasi a voler fermare il tempo.

Di seguito, un resoconto (speriamo) sufficientemente dettagliato, che organizzeremo in diverse puntate; a questo proposito, vi invitiamo a recuperare i vecchi articoli. già apparsi su ACM, che hanno avuto per oggetto il prestigioso monofonico nipponico vintage.

Una tazza di tè in compagnia della KORG Wavestation A/D

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Ci sono sintetizzatori che giocano brutti scherzi. Magari sono concettualmente semplici, eh? Eppure – com’è come non è – finiscono in quattro e quattr’otto per disegnare paesaggi sonori degni di Lewis Carroll, alternando bianconigli, cappellai matti e leprotti bisestili. Prendiamo un evergreen come la Wavestation A/D di mamma Korg: dietro le mentite spoglie di un innocuo sintetizzatore in formato rack si cela un motore sonoro fatto di vettori, wavesequences, effetti.

Di Jacopo Mordenti

mad hatter

Capite bene che un povero utente indifeso – alle prese con joystick, crossfade, ecc. – dopo qualche timido tentativo di programmazione si ritroverà verosimilmente a metà strada fra lo stordito e l’affascinato, finendo per sedersi ad una tavola immaginaria con i bislacchi personaggi di cui sopra, davanti ad una buona tazza di tè.

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