sE Electronics V7 con SSL SiX: il suono dello studio anche nel live

Written by Emiliano Girolami on . Posted in Gear, Recording

Avevo preso (grazie a Midiware) un microfono sE Electronic V7 da provare per alcune date in piccoli locali con un set acustico di sola chitarra e voce. Il lockdown legato al COVID19 ha fermato tutto e mi sono ritrovato “costretto” a rimanere nel mio home studio per qualche settimana. Il microfono era già con me e allora ho pensato di simulare quello che avrebbe potuto essere nel live approfittando della disponibilità del “piccolo” di casa Solid State Logic. Di SSL SiX abbiamo già parlato per il suo impiego in studio (home o, al massimo, project) ma, volendo portare precisione e pulizia anche nel live, per situazioni come quella che avrei voluto proporre (richiede solo due canali), si può fare. Per come è configurato, comunque, SiX potrebbe supportare anche un trio chitarra-tastiera-voce o DJ set.

Di Emiliano Girolami

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Torniamo al microfono. Il V7 è un super-cardioide con capsula dinamica realizzata attraverso una innovativa bobina in alluminio avvolta su un magnete di neodimio. Nella confezione, oltre al microfono, si trova una clip per l’asta, un adattatore per viti a passo stretto, una custodia morbida e un wind screen che (attenzione!) va montato all’interno della griglia protettiva. La costruzione è robusta e la forma è quella tipica dei microfoni usati per il live con il fronte appiattito. La capsula è dotata anche di uno shock mount interno che serve a ridurre i rumori derivati dagli urti e dai maltrattamenti del live.  Bello, comodo e robusto.

Nuova distribuzione MidiWare: Universal Audio

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear, Recording, Software

Riceviamo e pubblichiamo:  MidiWare è davvero molto lieta di poter annunciare la nuova distribuzione in esclusiva per l’Italia del prestigioso marchio Universal Audio.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Universal Audio è un marchio che non ha bisogno di grandi presentazioni. L’azienda americana fondata da Bill Putnam nel 1958 è uno dei marchi leader a livello mondiale nell’ambito dell’audio professionale. Da molti decenni il brand Universal Audio è sinonimo di innovazione e qualità e il suo fondatore Bill Putnam Sr è universalmente considerato uno dei padri e dei più importanti pionieri della registrazione sonora moderna insieme a Rupert Neve, Les Paul e pochi altri. Putnam è stato l’ingegnere del suono di artisti del calibro di Frank Sinatra, Nat King Cole, Ray Charles, etc. e molti dei suoi progetti originali dell’epoca per lo studio di registrazione sono ancora regolarmente in uso. In particolare, Bill Putnam è stato l’inventore della recording console moderna, dell’equalizzatore audio multi-banda, del vocal booth ed è stato il primo sound engineer ad utilizzare la riverberazione artificiale per le registrazioni professionali. Insieme al suo amico Les Paul, Putnam è stato anche artefice delle prime sperimentazioni di registrazioni in stereofonia.

Qualche riflessione su Modal Argon8

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Modal Argon8 è un sintetizzatore polifonico a otto voci che, annunciato nel Settembre 2019, è finalmente disponibile sul territorio nazionale; ne abbiamo avuto un esemplare in prova e, dopo il consueto ringraziamento all’importatore Midiware, possiamo tracciare un primo bilancio frutto di giorni di uso intenso.

Di Enrico Cosimi

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La costruzione dell’apparecchio è molto buona: metallo solido per il pannello, scocca in metallo e pesante materiale plastico, meccanica Fatar sensibile a dinamica e ad aftertouch (tre ottave di passo standard); il peso rende giustizia alla solidità e, unito alle dimensioni compatte, facilita il trasporto del’apparecchio; l’alimentatore esterno potrebbe avere un filo più lungo; i pomelli sono in plastica: è facile rimpiangere le manopole fresate dal pieno dei modelli Modal di fascia più alta, ma Argon8 si rivolge sicuramente ad un pubblico più ampio e il prezzo d’acquisto ha la sua importanza; praticamente tutti i comandi rotativi del poannello frontale sono encoder a corsa continua.

Per i dettagli “serrati”, potete consultare il precedente articolo su Argon8 pubblicato in Audio Central Magazine: http://www.audiocentralmagazine.com/modal-argon8/

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Al momento di andare in macchina, apprendiamo la futura disponibilità di una versione con tastiera 5 ottave passo standard (con spazio per poggiare il laptop che ospita l’editor gratuito) e una terza versione standalone, con pannello appena leggermente ridotto nella disponibilità dei comandi operativi per rientrare nel montaggio rack standard da 19”. I prezzi, afaik, dovrebbe differenziarsi di un +100 e qualcosa e un -100 e qualcosa nei confronti della versione intermedia a tre ottave.

Nord Wave 2

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Nel generale recupero della sintesi hardware wavetable-based (Modal Argon8, ASM HydraSynth, KORG Wavestate rappresentano più di un caso fortuito…), anche Nord Keyboard aka Clavia si aggancia al filone e introduce sul mercato il modello Nord Wave 2.

Di Enrico Cosimi

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Il primo Nord Wave, ancora marcato Clavia, era un sintetizzatore in grado di caricare una significativa quantità di file audio/sample e usarli come sorgente sonora all’interno di un canale di sintesi tutto sommato tradizionale per Clavia: a parte la possibilità di fare Linear FM sopra audio sample carrier, il resto non si discostava particolarmente da quanto era raggiungibile attraverso Nord Lead 2 e 3. Lo strumento, all’epoca, venne inglobato in diversi keyboard rig grazie alla relativa facilità con la quale era possibile leggere librerie sonore di uso professionale.  Oggi, il Nord Wave 2 è molto di più.

Ashun Sound Machines Hydrasynth Keyboard

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Prodotto da ASM-Ashun Sound Machines (cioè, da Glen Darcey – il padre del MiniBrute – in collaborazione con Dominic Au, Chen Jiejun e Bob Liao), HydraSynth è uno di quei casi nei quali le attese confermano le aspettative. Annunciato, in tono pacato, nella Primavera 2019, e finalmente reso disponibile nel Dicembre dello stesso anno, lo strumento disponibile nella doppia versione tastiera e desktop è l’esempio classico di quanto sia proficuo per il musicista imbattersi in un team che viaggia orgogliosamente contro corrente, rifiutandosi di accodarsi al filone vaporwave e facendo uscire il proprio prodotto solo quando è finito, solido, a prova di errore. L’etica professionale di Glen e dei suoi compagni dovrebbe essere seguita più spesso da parecchi altri produttori hardware.

Di Enrico Cosimi

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A parte la bontà del prodotto, le condizioni storiche hanno contribuito al successo annunciato di Hydrasynth: una palpabile saturazione per maturità del turbine full analog (pochi ci hanno fatto caso, ma il mondo EuroRack – ad esempio – ha compiuto una significativa frenata), la conferma di quanto il modo digitale di fare produzione timbrica sia comodo, alternativo e complementare (basterebbe pensare a quanto l’accoppiata Massive/Serum continui a dimostrarsi indispensabile nella creazione veloce di timbriche cinematiche, e non solo), la disponibilità di una keybed con aftertouch polifonico che permette, in totale indipendenza, di aprire tasto per tasto e voce per voce l’espressività timbrica semplicemente premendo con il singolo dito nell’accordo, la promessa – mantenuta – di un motore di sintesi versatile, profondo ma affrontabile anche dopo solo poche pagine di manuale utente. Insomma, il prodotto c’è tutto, è arrivato nel momento giusto, maturo al punto giusto come è lecito attendersi da un pezzo di tecnologia complessa come questa.

Roma Modulare 2019 – V Edizione

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Events, Gear

Si è appena conclusa – passando nella sezione Live – la giornata di Roma Modulare 2019. Ospite del Klang, il tempio romano della Musica Elettronica, la manifestazione ha visto ampio accesso di pubblico – il locale, letteralmente, traboccava di persone che smanettavano, provavano, patchavano, discutevano e mettevano a dura prova le strutture modulari esposte – e ha conteggiato una significativa presenza dei più interessanti fermenti di produzione, costruzione e diffusione del verbo elettronico. 

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Di Enrico Cosimi

Le foto che seguono, rubate con un venerando smartphone risalente alla Seconda Guerra Mitridatica, non hanno alcuna pretesa di completezza (e neppure di messa a fuoco), ma – forse – danno un’idea della massa di materiale che è stato disponibile a qualsiasi tipo di contatto. Segnaliamo, l’esordio di Arcaico Modular (una firma che fa dell’aggressività e della de-costruzione timbrica il proprio marchio di fabbrica), la conferma di Enjoy Reminder come hardware performance delay di irresistibile fascino, l’impegno didattico e strutturale del Saint Louis (con letteralmente decine di migliaia di euro di materiale vintage e non a disposizione per la docenza, la bellezza dei cabinet Nono, l’italica potenza di Frap Tools (con il loro pericolosissimo sequencer circolare), la raffinatezza delle realizzazioni TipTop Audio, le analogiche conferme di Grp Synthesizer e (va senza dire) di Moog Music. Stiamo sicuramente dimenticando tante cose – ad esempio, il ringraziamento doveroso a Milk Audio Store come co-padrone di casa insieme al Klang, per non parlare della leviatanica presenza del presidente Luca Minelli (Sua Altezza Synth Cafè in persona)…  
Mentre vi scriviamo, infuriano i live che andranno avanti – in cuffia e non – fino a notte fonda.
Grande giornata, grande occasione di condivisione.

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Behringer Wasp Deluxe Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Vintage

Nell’inarrestabile resurrezione di vecchi hardware prestigiosi, Behringer annuncia la disponibilità del classico giallon/nero Wasp Synthesizer targato 1978. Prodotto originariamente dalla EDP-Electronic Dream Plant di Chris Huggett (successivamente capo della Oxford Synthesizer Company dell’OSCar Synthesizer e attuale mastermind di Novation), l’apparecchio si è velocemente conquistato fama di killer axe per tutti gli elettronici inizio Anni 80, con un prezzo pari a 199 sterline dell’epoca, un sistema di auto amplificazione totalmente insufficiente, ma componente di base del fascino originale e un suono molto più grosso di quanto si potesse pensare – cortesia dei due oscillatori a controllo numerico e del Wasp Filter multimodo recentemente recuperato nel prestigioso Novation Summit.  Oggi, dal lontano Oriente misterioso, torna alla ribalta una versione solo synth engine – niente tastiera capacitiva – alloggiata nell’ormai classico cabinet materno largo 80 HP Eurorack ready.

Di Enrico Cosimi

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Come tutti gli strumenti della stessa serie Behringer, la riproduzione del circuito è fedele all’originale – ma aspettiamo un incontro de visu per poter essere più dettagliati – e, alla struttura di base, vengono affiancate prestazioni MIDI basiche (niente control change, solo Nota On/Off con supporto del pitch bend), connettività USB, canale MIDI selezionabile attraverso quadruplo DIP switch alloggiato sul cabinet materno.  L’apparecchio, come già detto, può essere usato in standalone o alloggiato e alimentato attraverso standard elettromeccanico Eurorack; l’ingombro di pannello è pari a 80 HP, è possibile collegare fino a 16 unità in poly chain.  Le connessioni Eurorack ready comprendono, in modo inedito e non presente sul sistema originale, le uscite dedicate per i due oscillatori, l’ingresso per un eventuale segnale esterno da conferire al motore di filtraggio e l’uscita main  – non sono previste tensioni di controllo in grado di raggiungere punti precisi del circuito.

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