Archive for maggio, 2015

ARP ODYSSEY: ascoltiamo qualcosa

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

…poi, facciamola finita e passiamo ad un altro strumento.

Il quarto e ultimo appuntamento della saga Odyssey è destinato all’ascolto – e alla visione – di quello che esce fuori, in normali condizioni di utilizzo, dallo strumento.

Di Enrico Cosimi

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Come al solito, l’audio dello strumento è ripreso direttamente in digitale, senza correzioni.

Patchblocks

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in no-categoria

MidiWare annuncia un nuovo accordo di distribuzione con il marchio Patchblocks. Considerata come una delle più interessanti novità presentate al Musikmesse di Francoforte 2015, Patchblocks è un sistema per la sintesi modulare e il processamento di segnale interamente programmabile, che consente di decidere via software che tipo di comportamento dovrà avere l’hardware in dotazione.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Con una qualità sonora elevatissima, il sistema si presenta sotto forma di singoli blocchi che si possono combinare tra loro e che, in base ad un semplicissimo software in dotazione, possono diventare di volta dei generatori o dei processori di suono.

KORG ARP Odyssey. Impressioni d’uso

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo aver sviscerato il funzionamento della macchina vintage, dopo aver analizzato le peculiarità che rendono il nuovo Odyssey by KORG uno strumento desiderabile, è il momento di ragionare con i cinque sensi sull’apparecchio, cercando di placare la GAS ove possibile.

Di Enrico Cosimi

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Il punto più critico della nuova realizzazione è la dimensione ridotta allo 86% dell’originale: per quanto la tecnica tastieristica sia oggi assai meno diffusa (in giro, gli emuli validi di George Duke, Patrizio Fariselli, Herbie Hancock, Tom Coster sono assai meno di quanto si possa credere…), l’impatto è forte e può rappresentare un freno significativo per un’ampia fascia di utenza.

UVI String Machines – seconda parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software

Riprendiamo il discorso relativamente ad UVI String Machines. Nella prima puntata, abbiamo esaminato a fondo le caratteristiche della libreria e concluso la chiacchierata con un’analisi della sezione EDIT che consente (ricordiamo) di intervenire sui parametri timbrici principali delle sezioni A e B (inviluppi, filtri, effetti e via discorrendo).

Di Antonio Antetomaso

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E’ la volta di spolverare per benino la parte più “esotica” dello strumento, vale a dire il ricco step sequencer, denominato step programmer.

KORG ARP ODYSSEY. Le differenze tra vecchio e nuovo

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo aver visto come funziona un Odyssey “vero”, cerchiamo di approfondire i comportamenti che rendono unico il nuovo KORG ARP Odyssey e vediamo di stringere ancora più serratamente tutti i bulloni.

Di Enrico Cosimi

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Interazione Transpose/Portamento

Ad un certo punto, tra le diverse generazioni tecnologiche dell’Odyssey, è stato cambiato il percorso di controllo CV che dalla tastiera raggiunge gli oscillatori; le due possibilità prevedevano: a) tastiera – portamento – octave switch – oscillatori; b) tastiera – octave switch – portamento – oscillatori. Nel secondo caso, a nota premuta, agendo sul traspositore di ottava, si sente chiaramente l’intervento del Portamento che integra il salto. Non è questa la sede per definire quale dei due modi operativi sia migliore o preferibile. E’ importante notare che, nel nuovo KORG ARP Odyssey, tutti e due i comportamenti sono selezionabili dall’utente agendo sul mini switch posizionato tra Portamento slider e Transpose switch. Per cambiarlo, occorre agire con la punta di una penna biro o con un piccolo cacciavite, nulla di più.

Strymon Dig Dual Digital Delay

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il marchio Strymon si è conquistato una solida credibilità tanto nella comunità dei chitarrieri quanto nella ben più difficile congerie dei tastieristi e dei musicisti elettronici: un suono particolare, piacevolente non trasparente, costruzione a prova di bomba, connettività “stereo-minded”, algoritmi interessanti rendono i prodotti Strymon un’alternativa più che valida ai consueti nomi del floor processing. Pochi giorni orsono, Strymon ha presentato il nuovo Dig Dual Digital Delay.

Di Enrico Cosimi

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…e, ovviamente, visto il livello di accuratezza raggiunto con i precedenti modelli (basterebbe ricordare El Capistan e Brigadier), non potevamo che cedere all’accensione degli special, concendrando buona parte della nostra attenzione sul nuovo arrivato.  Vogliate gradire, signore e signori, una sneak preview, un’anteprima, un antipasto insomma, di quello che si può fare con il nuovo doppio delay digitale colorato in un fenomenale rosa shocking. Di base, la struttura è in grado di offrire due linee di ritardo organizzabili tra loro con sofisticati meccanismi di interconnessione. Il voicing prescelto, questa volta, non è quello del Tape Delay (rivolgetevi a El Capistan) o delle unità analogiche BBD (rivolgerevi a Bridadeer), bensì le algide, rumorose, personalissime timbriche dei rack processor che hanno fatto il suono degli Anni 80.

Questo non significa che Strymon lavori male o sia rumoroso: tutti i trattamenti audio sono ottenuti spremendo un DSP SHARK e facendolo lavorare a 24 bit / 96 kHz di conversion, con 115 dB di rapporto S/N, analog dry path per la latenza zero sul segnale diretto, risposta 20-20000 Hz e calcoli a 32 bit con virgola mobile. Non mancano il true bypass e il trail mode selezionabile per gestire al meglio la caduta delle ribattute al bypass.

UVI String machines – prima parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software

Se un bel dì incontrassi per caso il genio della lampada pronto a realizzare 10 desideri a tema “strumenti musicali desiderati”, sicuramente un desiderio lo spenderei per avere una di queste meravigliose macchine. Le string machines sono infatti tra le macchine vintage che più mi affascinano, se non altro perchè, nate con l’intento di emulare una ensemble di archi mediante lo standard tecnologico dell’epoca (la divisione di frequenza), sono finite ben lungi dal diventare macchine di emulazione, trasformandosi in strumenti elettronici dotati di una ben precisa identità timbrica, ancora oggi assai ricercata ed apprezzata nonchè ispiratrice di artisti del calibro dei Pink Floyd, Jean Michelle Jarre, Vangelis e via discorrendo.

Di Antonio Antetomaso

COPERTINA
Lungi da me dal rubare la poltrona al buon Attilio De Simone che ha trattato l’argomento in modo assai esaustivo, ragion per cui mi permetto di rimandare a quanto da lui scritto e visionabile qui, qui e qui.
Quello che invece vorrei fare è parlarvi di una delle emulazioni di queste macchine presenti sul mercato ormai da un po’: String Machines di UVI Sound Source.

KORG ARP ODYSSEY: Un gradito ritorno – Prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo mesi dall’annuncio iniziale, dopo le manovre di disturbo poste in atto da altri produttori, dopo una significativa presentazione alla NAMM e una corposa conferma al MusikMesse di Francoforte, finalmente sono arrivati anche da noi i nuovi esemplari ARP Odyssey riportati in pista dagli sforzi congiunti di KORG e David Friends.

Di Enrico Cosimi

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Si potrebbe discutere a lungo sulla deriva lunga che il mercato sta seguendo nei confronti di strumenti storici, oggi riprodotti in versioni offerte con diversi gradi di autenticità filologica, temperati da un incremento variabile di comodità della vita moderna: alla fin fine, la considerazione più corretta è che non c’è scandalo nel ricominciare a costruire cose “di una volta”; casomai, lo scandalo è averne interrotto la produzione.  Questo vale tanto per le numerose edizioni KORG MS-20, quanto per le interpretazioni dei grandi classici Moog, quanto per il nuovo/bentornato ARP Odyssey. De hoc satis.

RME Babyface Pro

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Recording

24 canali, 192 kHz bus-powered, USB 2.0; queste le caratteristiche più identificative della nuova – potente – piccola interfaccia targata RME. Realizzata in un unico blocco solido in alluminio, questa interfaccia audio professionale portatile integra circuiti analogici e digitali interamente ridisegnati e nuove tecnologie per il risparmio energetico che garantiscono un livello qualitativo ottimale in ogni condizione.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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La prima differenza  subito evidente rispetto alla versione precedente della Babyface (ora fuori produzione) è la dotazione ‘on board’ di tutte le principali connessioni, senza più necessità del cavo break out esterno non sempre pratico e funzionale. Per gli ingressi e le uscite principali RME ha progettato un nuovo socket XLR che si integra alla perfezione nello chassis, consentendo un buon risparmio di spazio. Le due uscite cuffia, una con connettore mini jack e una TRS in parallelo, garantiscono un livello di segnale ottimale per ogni situazione, a prescindere dalla cuffia utilizzata.

Un castello di suoni dal mondo. A Castel Beseno, 77 concerti

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Events

Dal 22 al 24 maggio a Besenello il simposio FKL2015 intitolato “Soundscapes & Sound Identities”. Il festival Portobeseno 2015 ospita l’incontro biennale del Forum Klanglandschaft (FKL). Il Forum per il paesaggio sonoro sceglie la fortezza in Trentino per il suo simposio. Sono attesi 77 musicisti, artisti e studiosi dai cinque continenti. “Un’occasione per confrontarsi e stimolare la riflessione intorno al tema dell’identità sonora”

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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(Trento – 23 aprile 2015) – Il Castello di Beseno diventerà una grande cassa armonica fra le cui pareti si diffonderanno suoni provenienti da tutto il mondo. L’occasione è data dall’undicesima edizione del festival Portobeseno: da venerdì 22 a domenica 24 maggio l’evento curato da Davide Ondertoller e Sara Maino, in collaborazione con FKL, ospita a Besenello, in provincia di Trento, “Soundscapes & Sound Identities”.

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