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ACIDLAB.de Bassline: una Bassline a portata di mano – Seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Continuiamo con la nostra cavalcata basslinistica e incontriamo – a volo d’uccello – le caratteristiche funzionali del sequencer implementato da Acidlab.de per la loro Bassline, il clone analogico che meglio di molti altri incarna, oggi, lo spirito originale della TB-303 made in Roland.

di Enrico Cosimi

La scorsa volta, ci eravamo fermati alle funzionalità analogiche di sintesi – invero ridotte, ma efficaci; ora, è il momento di passare allo step sequencer.

ACIDLAB.de: una Bassline a portata di mano – prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Nonostante il target orginariamente economico, la Roland TB-303 Bassline ha vissuto una seconda giovinezza che, dalla fine degli Anni 90 ad oggi, ha contribuito a rinvigorirne il valore commerciale e – in determinati contesti di produzione – l’indispensabilità timbrico/funzionale. Per dirla in maniera meno complessa, della Bassline non si può fare a meno se si cerca una groove machine che tiri fuori naturalmente giri di basso acidi.

Di Enrico Cosimi

E’ facile immaginare come, nel corso dei decenni, generazioni di progettisti si siano buttati a pesce sulla circuitazione originale targata Roland, per produrre decine e decine e decine di cloni, più o meno fedeli all’originale, impostati sul doppio filone della timbrica caratteristica e della programmazione. ACIDLAB è tra le realizzazioni più vicine all’originale; per certi versi, timbricamente indistinguibile; per altri versi, funzionalmente più pratica (del resto, gli anni non passano invano). Inutile dire come, complice la consueta disponibilità di Alex Cecconi from NewGroove, sia risultata irresistibile l’occasione di mettere le mani su una Bassline targata ACIDLAB, per toccare con mano la qualità della nuova riedizione.

C’era una volta il campionatore – prima parte

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Gear, Software, Tutorial

C’era una volta… 

– Una super workstation da mille millanta euro! – diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un campionatore.
Non era una macchina di lusso – non più, certo – ma un semplice riempitivo per rack troppo sguarniti, di quelli che rimangono a prendere polvere nei negozi o che giacciono spenti negli studi.
Non so come andasse, ma il fatto gli è che un bel giorno questo catafalco capitò nell’antro di un tastierista irrecuperabilmente testardo…

 

Con buona pace di Carlo Collodi, qui e ora un’improbabile fiaba sul campionatore potrebbe davvero avere un incipit simile. Perché diciamo le cose come stanno: protagonista di primissimo piano della produzione musicale fra Ottanta e Novanta, oggi il campionatore tende a essere percepito – e dunque utilizzato – alla stregua di un ingombrante residuato bellico.

di Jacopo Mordenti

Roland DUO-Capture EX USB Audio Interface

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Recording

Alloggiata in un robusto contenitore metallico, la nuova DUO-CAPTURE EX è un’interfaccia audio USB particolarmente adatta a risolvere i problemi dei project studio.

Di Enrico Cosimi

Contiene due preamplificatori VS, raggiungibili attraverso connettori combo XLR/TRS, con in più un connettore Hi-Z per il collegamento diretto della chitarra o del basso elettrico; l’alimentazione può essere ricevuta attraverso AC adapter,  connettore USB o batterie stilo. La compatibilità è garantita con Windows, Mac OsX e iOs (attraverso Apple Camera Connection Kit).

Con un peso pari a 440 grammi, sembra fatta apposta per risolvere velocemente tutti i problemi di ripresa on the move dove è necessario poter alimentare phantom 2 microfoni a condensatore, gestire segnali di linea, collegare apparecchi MIDI e lavorare in perfetta autonomia.

Sono previsti i comportamenti di Direct Monitor Mono/Stereo; la velocità di campionamento è selezionabile direttamente da tastiera QWERTY tra 44.1 e 48 kHz. L’uscita audio è su formato TRS.

ROLAND A-49 e A-88 MIDI Keyboard Controller

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Due nuove master keyboard MIDI targate Roland, concepite con un occhio di riguardo nei confronti della qualità meccanica per la tastiera utilizzata; i modelli A-49 e A-88 (le sigle la dicono lunga sulle estensioni disponibili) forniscono un approccio professionale in grado di risolvere con praticità il problema della portatilità e del controllo consapevole.

Di Enrico Cosimi

Il modello A-49 è dotato di quattro ottave full range, con sensibiltà alla dinamica; due interruttori e due potenziometri indirizzabili sono affiancati al classico D-Beam Controller con cui convertire il movimento della mano sinistra in precisi codici di controllo; in aggiunta, ci sono i selettori di destinazione per il D-Beam e i traspositori d’ottava; l’espressività durante la performance è garantita dal controller Bend/Mod integrato. L’alimentazione viaggia sul connettore USB; l’apparecchio è fornito in dotazione con Cakewalk SONAR LE Edition. Due colori disponibili: bianco perla e nero.

Roland INTEGRA-7 SuperNATURAL Sound Module

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

L’idea è semplice ed efficace: riunire in un unico hardware tutto il tesoro delle sound card Roland – cioè delle librerie sonore fisiche – realizzando un apparecchio concepito per facilitare il MIDI playback di programmazione densamente orchestrate. E magari, facilitarne l’impiego dal vivo attraverso un bell’editor su iPad…

Di Enrico Cosimi

In tempi non sospetti, quando i computer erano ancora giovani, Roland aveva di fatto monopolizzato il mondo delle timbriche on demand attraverso un corposo investimento hardware incarnatosi in ricche librerie di PCM Card Expansion per gli strumenti della serie JD, JV e XP, fino ad arrivare al top della tecnologia hardware dedicata, con la serie delle espansioni SuperNATURAL…

CASE STUDY – Roland Juno 60 – Terza Parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial


Come promesso la volta scorsa, è il momento di affrontare la struttura di filtraggio dell’ensemble Junatik e, successivamente, procedere nel percorso audio fino a raggiungere l’uscita. Il compito è impegnativo – sicuramente difficile per un neofita di Reaktor – ma, vista la qualità e l’arditezza di alcune soluzioni adottate da Holzamer (il padre della ensemble in questione), vale la pena di stringere i denti e andare avanti con l’impegnativa corvè.


di Enrico Cosimi

Macro VCF

Il motore di filtraggio vero e proprio è racchiuso nella sub Macro Filter, tutto il resto del circuito visibile nell’immagine è relativo alla gestioine dei percorsi di controllo sulla frequenza di taglio.

CASE STUDY – Roland Juno 60 – Seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Come annunciato nella puntata precedente, dopo aver rinfrescato il funzionamento dello strumento originale, è il momento di lanciarsi nel reverse engineering; questa volta, contrariamente al solito, faremo un passo ambizioso stendendo sul tavolo operatorio un virtuosistico esempio di programmazione firmato Jörg Holzamer, programmatore N.I. che ha contribuito fattivamente alla Ensemble Library della storica Version 4 di Reaktor. In questa programmazione, ci sono diverse scelte che possono sembrare discutibili, costose o semplicemente personali: è il bello della programmazione object oriented, dove ciascuno può trovare maniere nuove, diverse e interessanti per ottenere risultati conosciuti. Inutile dire che lo studio approfondito di una (bella) programmazione professionale può risultare molto utile durante la normale procedura di apprendimento.
Ultima raccomandazione: tutto il contenuto dell’ensemble Junatik – normalmente disponibile nel pacchetto Reaktor – è stato “riarrangiato graficamente” cercando di ottimizzare il flusso grafico dei dati da sinistra verso destra; è solo un artificio cosmetico; il valore della programmazione è quello originale e solo l’aspetto visivo dei singoli contenuti risulterà differente dallo standard.

Junatik si ispira al funzionamento del vecchio Roland Juno 6/60, con l’aggiunta di una nutrita sezione effetti (incorporata per quello che riguarda chorus, distorsione, equalizzazione ed esterna per l’Instrument dedicato allo stereo delay). Il suo pannello comandi è piacevolmente chiaro nella disposizione adottata.

A titolo d’informazione, facciamo notare come, agendo nella Ensemble Structure Window, sia possibile inibire selettivamente la visualizzazione del logo Reaktor Library (oggetto Badge), della grafica differenziata per i diversi blocchi funzionali (oggetto Picture), dei crediti (oggetto Credits).

di Enrico Cosimi

CASE STUDY – Roland Juno 60 – Prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Nel lontano 1983, per offrire a più ampie fasce d’utenza un polifonico low cost dotato di memorie, Roland introduce la versione arricchita del seminale Juno 6; il nuovo modello, che (ovviamente) si chiama Juno 60, offre sei voci di polifonia con singolo DCO/Digital Controlled Oscillator, filtro Low Pass dinamico risonante, filtro High Pass statico non risonante, singolo inviluppo, singolo LFO e un cremoso chorus che contribuisce fattivamente alla bellezza del timbro. Il Juno 60 è un apparecchio, per l’epoca, economico, in grado di fornire prestazioni interessanti e, di conseguenza, non fatica ad imporsi nel panorama commerciale del periodo. Come al solito, lo prenderemo in esame dal punto di vista delle prestazioni funzionali per poterle (ri)progettare all’interno di diversi linguaggi di programmazione.

Di Enrico Cosimi

Quali sono i contendenti che il Juno 60 si trova a dover combattere? Prima di tutto, la versione Juno 6, priva di memorie, ma sempre dotata di tastiera a 5 ottave; poi, in casa KORG, il modello Polysix, lievemente più ricco nella dotazione parametrica, ma privo di un’interessante apertura verso il futuro che – sotto forma di DCB/Digital Communication Bus – metterà a breve Roland nella pole position del prossimo protocollo d’interfacciamento MIDI.

Roland Jupiter 80 & iPad: un bundle molto interessante…

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear, Software

Roland JUPITER-80 è il primo sintetizzatore completamente basato sulla tecnologia SuperNATURAL, che integra in un’unica struttura il motore di sintesi per layer già sperimentato con il piccolo GAIA e accoppia a questo le caratteristiche di realismo particolarmente spinto. Oggi, oltre alle caratteristiche intrinseche della macchina, c’è un altro ottimo motivo per valutare l’acuisto del JUPITER-80: comprando un esemplare di questo sintetizzatore da un rivenditore partecipante all’iniziativa, Roland regala un iPad 2 16 Gb WiFi su cui utilizzare la nuovissima applicazione Synth Tone Editor.

a cura della Redazione

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