CASE STUDY – Roland Juno 60 – Terza Parte
Come promesso la volta scorsa, è il momento di affrontare la struttura di filtraggio dell’ensemble Junatik e, successivamente, procedere nel percorso audio fino a raggiungere l’uscita. Il compito è impegnativo – sicuramente difficile per un neofita di Reaktor – ma, vista la qualità e l’arditezza di alcune soluzioni adottate da Holzamer (il padre della ensemble in questione), vale la pena di stringere i denti e andare avanti con l’impegnativa corvè.
di Enrico Cosimi
Macro VCF
Il motore di filtraggio vero e proprio è racchiuso nella sub Macro Filter, tutto il resto del circuito visibile nell’immagine è relativo alla gestioine dei percorsi di controllo sulla frequenza di taglio.
Alla porta P della Macro Filter arriva la somma di quattro percorsi indipendenti di controllo:
- Il valore della regolazione di pannello Cutoff, con range -14/158.
- Il prodotto del controllo di pannello Keyboard (tracking) per il valore del NotePitch ricevuto alla porta P previa sottrazione di una costante -60, cioè una trasposizione a -5 ottave.
- Il prodotto del controllo MIDI PitchBend scalato per la posizione del controllo (Bend)VCF ricevuto alla omonima porta della Macro.
La somma della curva d’inviluppo (disponibile in polarità normale o invertita [modulo Math/Invert] e scalata in base al valore del controllo di pannello Env [Amount], con range 0-127) più il segnale del LFO sotto Initial Delay, scalato per il valore del controllo di pannello LFO (Amount), con range 0/80.
Sub Macro Filter
Il filtro vero e proprio è costruito sommando in serie il trattamento 12 dB Low Pass del 2-Pole Filter e quello 12 dB Low Pass estratto dal 2-Pole Notch. Previa inversione (modulo Math/Invert) il segnale filtrato viene riportato all’ingresso dei due moduli di filtraggio in serie con un’attenuazione a -17.5 (costante omonima applicata alla regolazione di guadagno del Mixer che somma feedback ed ingresso In per il segnale ricevuto dall’esterno).
La quantità di Resonance è specificata mediante control panel Resonance, il cui funzionamento originalmente lineare è sottoposto a deviazione esponenziale mediante Event Processing/Control Shaper 1 impostato sui valori 0.12, 0.07 e 0.94 per i punti 0, 50 e 100 dell’escursione.
In uscita ai due filtri, un modulo AudioModifier/Saturator schiaccia l’ampiezza del segnale passante in un range +2/-2 ogni volta che questo supera l’escursione +4/-4; i segnali di ampiezza inferiore a questa soglia non vengono influenzati dal modulo.
Macro VCA
Il comportamento VCA vero è proprio è ottenuto mediante il modulo moltiplicatore Math/Mult (a tre porte), posizionato all’estrema destra dell’immagine. Il resto della struttura è dedicato alla gestione dei due percorsi di controllo per i quali moltiplicare il livello del segnale presente alla porta In:
- Il valore del controllo di pannello Level (range -50/10), sottoposto a conversione da logaritmico a lineare.
- La selezione dell’inviluppo elaborato nella Macro Env o del segnale Gate, ottenuto mediante inviluppo semplificato AR-Env, posto sotto controllo di pannello Attack, Release.
Macro HPF
Il blando filtraggio passa alto a 6 dB è ottenuto con il modulo 1-Pole Filter, controllato in frequenza mediante valore di pannello HPF (range 0/1) la cui escursione originalmente lineare è convertita in logaritmica mediante Event Processor/Control Shaper 2 con valori di costante -11, 61, 73, 87 in corrispondenza dei punti 0, 33, 66 e 100 dell’escursione.
Catena effetti
Macro EQ
I tre tagli d’equalizzazione Low Shelf, Mid Peak e Hi Shelf sono ottenuti collegando in serie altrettanti moduli omonimi di filtraggio ed offrendo al musicista la possibilità di scegliere tra segnale equalizzato o diretto, mediante switch EQ.
- Il Lo Shelf EQ è accordato a 100 Hz (attraverso costante) e può essere regolato in Boost/Cut con il controllo di pannello Bass (range 18/-18).
- Il Peak EQ è sintonizzabile in un range di center frequency 600/3500 Hz (controllo di pannello Cent, collegato alla porta P del modulo, previa conversione da lineare a logaritmico, modulo Math/Log F).
Lo Hi Shelf EQ è accordato a 8000 Hz (attraverso costante) ed offre un Boost/Cut di range 18/-18 attraverso controllo di pannello Treble.
Macro Distortion
La distorsione è ottenuta con il modulo Audio Modifier/Clipper, che squadra il segnale ogni volta che questo supera i valori min/max 0.2/0.4 di ampiezza. L’intensità del trattamento è governata con un Mixer monocanale che dosa (comando Depth di range 0/40 dB) il livello in ingresso al Clipper e, in uscita, con un Crossfade che permette di incrociare i livelli del segnale diretto ed effettato.
Uno switch Distortion permette di disinserire completamente il circuito, ascoltando direttamente il segnale pulito.
Macro Chorus
La struttura del Chorus è abbastanza semplice, articolata sulla sovrapposizione di segnale diretto e due linee di ritardo a 3.55 msec modulate con andamento contrario (modulo Math/Invert) mediante Triangle Oscillator accordabile (controllo Depth) di pannello in un range -70/-30. L’ampiezza d’uscita dell’oscillatore è bloccata a 1.85 con un’apposita costante.
Il segnale audio da processare è sottoposto a blando filtraggio 1-Pole Low Pass a 6 dB accordato sul semitono MIDi 108, corrispondente alla frequenza lineare 4186 Hz.
I segnali emessi dalle due linee di ritardo sono bloccati su ampiezze pari a 1,5 e -3 dB (tramite le due costanti omonime) e raggiungono, insieme al segnale diretto sdoppiato per simmetria, la sub Macro On.
Sub Macro On
Due interruttori permettono la selezione dei segnali Upper Delay/Dry (switch superiore) e Dry/Lower Delay (switch superiore). Non essendo disponibile, in Reaktor, un modulo di switch stereo, si rende necessario linkare il cambiamento di stato dei due interruttori, impostandone la sudditanza Chrs -> On; in pratica, quando si manovra il primo interruttore Chrs, si cambia anche il comportamento del secondo interruttore On.
Instrument StereoT Delay
Il segnale stereo prodotto da Junatik è processato, in full stereo, dallo Stereo T Delay; qui sopra, è visibile la sua struttura: oltre alle tre macro Delay, On e Display, sono riconoscibili i controlli di pannello Decay, Cutoff, e Wet, che raggiungono le rispettive porte d’ingresso sulla macro Delay.
Le regolazioni sono effettuate nella Property Window/Connections dei due interruttori; nel primo interruttore, a sinistra, si specifica To On, cioè la spedizione del controllo dall’interruttore Chrs verso l’interruttore On; nel secondo interruttore, si specifica From Chrs, cioè la ricezione del controllo dal modulo Chrs.
Macro Delay
Contiene altre tre Macro, dedicate alla realizzazione vera e propria dei trattamenti di ritardo Left/Right ed alla generazione del sistema di sincronizzazione BPM.
Sub Macro Const Decay
Il segnale in ingresso viene processato con un Single Delay dimensionato a 8000 msec di massimo ritardo, regolabili mediante valore elaborato dalla macro BPM in rapporto alla velocità metronomica di sistema.
Il segnale in uscita al Delay è filtrato Low Pass a 6 dB con un modulo 1-Pole Filter che riceve, dalla porta Cut, il valore di pannello Cutoff compreso tra 60 e 120.
Per realizzare il percorso di feedback, l’uscita del segnale filtrato viene riportata, tramite sommatore Math/Add che raccoglie il segnale in ingresso alla Macro, alla porta In del Delay; l’ampiezza del segnale di feedback è governata con un Math/Mult attraverso il prodotto dei comandi di pannello Del L/R, per una costante -60, per il reciproco del valore di pannello Decay.
Il rapporto tra segnale ritardato e segnale diretto è gestito mediante sub Macro EqualP Crossfade.
Sub Macro Equal Power Crossfade
Permette il controllo di crossfade progressivo, in equal power, delle due sorgenti In1 e In2, rispettivamente segnale Dry e Wet. La dissolvenza incrociata tra i livelli d’uscita è ottenuta moltiplicando i segnali passanti per il prodotto di una costante 1.414 e due versioni in polarità contrastante del segnale di controllo (Mi)X [che riceve il controllo di pannello Wet, con range 0/1]. Nelle due sub Macro x hoch y (ovvero xˆy) e 1-x hoch y (ovvero 1-xˆy) viene sviluppata la versione positiva ed inversa del controllo.
Sub Macro 1-x hoch y (event)
Il segnale di controllo Wet, ricevuto alla porta Basis, viene invertito in polarità e riportato nel quadrante dei valori positivi mediante offset/costante 1; previa conversione logaritmica, è poi moltiplicato per l’esponente Exp ricevuto dalla costante 0,5 e, dopo un’ulteriore conversione, presentato all’uscita.
Sub Macro x hoch y (event)
Il funzionamento della macro è simile alla precedente, ma viene tralasciata l’inversione di fase del segnale modulante Basis. In questo modo, quando il controllo Wet/Basis aumenta di valore, in uscita alle due macro sono simultaneamente disponibili versioni incrementali e decrementali, utili per gestire il crossfade incrociato dei segnali Wet/Dry.
Sub Macro BPM
Permette di impostare il Delay Time in rapporto al valore di Master Clock di sistema.
Il valore di Tempo Info, espresso in beat per seconds, viene moltiplicato per 60 (attraverso costante e modulo Math/Mult) in modo da fornire l’indicazione BPM di sistema; questa è messa in Merge con il valore di costante 120 ed inviata alla porta bpm della sub Macro BPM -> Time.
La somma dei controlli di pannello Del L e Del R (definiscono il delay time espresso in numero di quarti, min/max pari a 1/16) con il controllo di pannello Diff (che stabilisce la differenza, mediante inversione Math/Invert, tra i due canali di Delay) è inviata alla porta porta Zähl (conteggio) della macro BPM ->Time.
Uno switch multiplo Beat permette di selezionare la costante desiderata (4, 8, 12, 16, 24) che, inviata alla porta Nenn (valore nominale), il timebase in quarti, ottavi, ottavi terzinati, sedicesimi, sedicesimi terzinati.
Sub Macro BPM -> Time
La macro realizza la seguente operazione:
(240000 * Zähl-conteggio) / bpm * Nenn-nominale
Ricordiamo che:
- il conteggio Zähl è ottenuto definendo il numero dei quarti (da 1 a 16) per i canali Delay Left e Right;
- il valore bpm è ottenuto moltiplicando per 60 (costante) la Tempo Info di sistema;
- il valore Nenn è ottenuto selezionando la costante di valore ritmico che si intende adottare.
Quindi, l’operazione può essere descritta come:
(240000 * numero dei quarti prescelto per il delay) / bpm * figura metronomica prescelta
il risultato è il valore di delay time espresso in millisecondi.
Cioè:
240000 * 4 [quattro quarti] / 120 bpm * 4 [figura ritmica pari ad un quarto]
240000 * 4 = 960000
120 * 4 = 480
240000 / 480 = 2000 (msec)
Il delay time necessario a coprire un intervallo di quattro quarti @ 120 bpm è pari a 2000 millisecondi.
Macro On
Viene sfruttato lo stesso meccanismo di sincronizzazione tra due switches già incontrato nella Macro On dell’Instrument Junatik. La Macro permette l’accensione e/o lo spegnimento dei due canali in uscita.
Macro Display
L’oscilloscopio stereo è realizzato con una coppia di moduli Panel/XY, sotto controllo dello stesso Ramp Oscillator; quest’ultimo è controllato a frequenza F pari a bps/4, cioè la velocità di clock al secondo di sistema divisa per 4.
Buono studio.
Tags: analog, Case Study, Juno 60, roland, tutorial
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