Modart Pianoteq 4.2.1 aggiunge il clavicordo Neupert

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Il clavicordo è l’antenato del pianoforte: uno strumento a corde percosse da tangenti saldamente collegate al leveraggio di tastiera. Ogni volta che si abbassa una nota, c’è una tangente in ottone o altro materiale rigido che blocca la corda in un punto predeterminato, definendone l’intonanzione; se il musicista, a tasto abbassato, varia la pressione in punta di dito, impone alla corda un vibrato di squisita matrice “chitarristica” che, nella letteratura classica, prende il nome di bebung.

di Enrico Cosimi

clavichord

Ovvio che, per dare senso completo al funzionamento del clavicordo virtuale, Pianoteq abbia dovuto implementare l’impiego del poliphonic aftertouch, con il quale intervenire, tasto per tasto, nota per nota, con la debita quantità di pressione necessaria a generare il bebung già illustrato.

Altrettanto ovvio che, nel mondo di oggi, ben poche tastiere siano in grado di generare la pressione polifonica che, nello scorso decennio, era esclusivo retaggio di tre master keyboard rispettivamente targate Roland, Kurzweil e Akai.

action

Comunque, se riuscite a superare le difficoltà di approvvigionamento, potete sempre sfruttare le nuove prestazioni dell’add-on gratuito che offre:

  • la timbrica del clavicordo modellato da Hanns Neupert nel 1941 sul modello Philip Emauel Bach attualmente in visione presso lo Kremsegg Schloss Museum a Kremsmunster in Austria;
  • possibilità di gestire graficamente la curva di poly aftertouch;
  • possibilità di controllate su schermata di gestione – attraverso click and drag – l’interazione con l’aftertouch polifonico;
  • accesso a timbrica spalmata su 88 note – un clavicordo mostruoso.

Come accennato in precedenza, l’upgrade è gratuito per gli utenti Pianoteq registrati.

Qui, sono reperibili ulteriori informazioni.

 

Un lampone targato Pisa

Written by Luigi Agostini on . Posted in Recording, Software

Cosa c’entra un lampone con l’audio 3D? C’entra, c’entra, ora vi spiego tutto. Il Lampone PI è un computer implementato su una sola scheda elettronica dalla Raspberry Pi Foundation. Il suo lancio al pubblico è avvenuto alla fine del mese di febbraio 2012. La fondazione prevede di distribuirlo in due versioni, al prezzo di $25 e $35 dollari statunitensi, con il nobile intento di fornire un dispositivo economico, concepito per stimolare l’insegnamento di base dell’informatica e della programmazione nelle scuole. Sarà targato Pisa fino a quando non si renderanno conto dell’errore commesso e cambieranno il nome del ben più elegante Raspberry LI…

Di Luigi Agostini

350px-Raspberry_Pi_Beta_Board

Scherzi a parte, il progetto ruota attorno a un System-on-a-chip (SoC) Broadcom BCM2835[2], che incorpora un processore ARM1176JZF-S a 700 MHz, una GPU VideoCore IV, e 256 o 512 Megabyte di memoria. Il progetto non prevede né hard disk né una unità a stato solido, affidandosi invece a una scheda SD per il boot e per la memoria non volatile. Se ancora non vedete il nesso, considerate che i lampone offre otto canali digitali full band su connettore HDMI, ed è soltanto la punta di un iceberg.

You Know 6 – Buon Natale da Hollow Sun!!

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software

Hollow Sun, autore di librerie Kontakt di elevata qualità e dal prezzo assai contenuto, in occasione delle Feste, offre a tutti i fan il suo personale dono Natalizio. Ha infatti da pochi giorni lanciato sul mercato la sua ultima creazione che ha lo scopo di ricreare in ambiente Kontakt uno dei synth ‘80 più famosi di casa Roland, il Juno 6. Con un pizzico di senso dell’umorismo, il nome di tale prodotto è You Know 6….non chiedetemi il perchè, non posso fare altro che sorridere!!

FIGURA1

Muovendoci in ambiente Kontakt, il prodotto fa inevitabilmente uso di campioni, pur corredando il tutto con una potente sezione di scripting a mappare in modo assai fedele i controllers dello strumento originale.

Fingerlab DM1 Drum Machine

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

DM1 trasforma il vostro iDevice (iPhone/iPad, purchè con iOS 5.1) in una batteria elettronica programmabile step by step o real time; forte di una sound library estesa a 80.5 Mb, garantisce una significativa libertà timbrica con accesso immediato a molti comportamenti sonori propri di storiche drum machine vintage.

Di Enrico Cosimi

La versione 3.0.2 articola il proprio funzionamento con 86 drum kit, grafiche migliorate e accesso a tutti i parametri chiavi della programmazione e del mixaggio. A disposizione del musicista, ci sono 21 batterie elettroniche vintage (ma il gruppo comprende anche batterie acustiche storiche) e 65 drum kit in-house, ottenuti con pesanti editing di tipo sintetico sulle timbriche di base.

Propellerheads PX7 FM Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

PX7 è un sintetizzatore in FM (o meglio, in PM…) realizzato rispettando gli standard di espansione Rack Extension previsti da Propellerheads al fine di aprire il proprio sistema Reason alle programmazioni di terze parti. L’add-on, che costa 79 euro, fornisce accesso immediato a tutti i classici suoni della storica Yamaha DX7 MkI.

Di Enrico Cosimi

L’interfaccia utente ricalca, nella scelta dei colori e nella disposizione dei comandi, una parte significativa della filosofia originale Yamaha – all’epoca, c’era solo il display 16 caratteri, ma la struttura celata dietro i tasti a membrana era la stessa…

Lo chef consiglia: Matrix 1000 & Pod X3 Pro

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Recording, Software

Prendete un Oberheim Matrix 1000, lavatelo e fatene quattro parti: un basso, degli ottoni, un syncomp, un lead. Fate  saltare il tutto in un Ableton Live Launchpad Edition in cui avrete avuto l’accortezza di far appassire un riverbero semplice semplice. A metà cottura aggiungete i modelli fisici di un Line6 Pod X3 Pro e fate ritirare.

Le ricette di Jacopo Mordenti

Una spolverata di brickwall limiter e potete impiattare.

Alchemy Mobile: Camel Audio approda anche su iOs

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software

Proseguendo il nostro discorso sullo stato dell’arte in merito al tema “musica con gli iDevice”, vorrei presentarvi uno dei prodotti che, a mio avviso e senza ombra di dubbio, può candidarsi perfettamente a rappresentare tale stato dell’arte. Sto parlando della versione “mobile” del synth virtuale Alchemy prodotto dalla Camel Audio.

Di Antonio Antetomaso

Per chi si fosse sintonizzato solo ora sul canale, ricordo che sono disponibili altri due articoli che analizzano alcuni aspetti del “fare musica” con i dispositivi di casa Cupertino.

Reaktor versione 5.8

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Il potente (e popolare) linguaggio di programmazione targato Native Instruments è giunto all’aggiornamento 5.8, che incorpora interessanti espansioni sul fronte della connettività OSC.

Rimane la negata retrocompatibilità – cioè, dalla 5.6 in giù non si vede più nulla, visto l’inserimento dei nuovi moduli di SineBank – ma i vantaggi, per gli utenti registrati, sono comunque significativi.

Di Enrico Cosimi

Reaktor è un linguaggio di programmazione che può lavorare a livello di oggetti da collegare – rappresentazioni grafiche di capsule di programmazione recuperate da una corposa libreria d’istruzioni precompilate – o, per i più coraggiosi, può essere usato a livello di Core Level, scendendo fino nei meandri della programmazione più puntigliosa, che nulla ha da invidiare a sistemi assai diffusi in ambiente accademico.

KORG iPolysix

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Fino al 31 Dicembre 2012, è possibile acquistare con sconto del 50% il nuovo iPolysix prodotto da KORG per reincarnare l’originale tecnologia delle Legacy Collection – Analog Edition all’interno degli omnipresenti iDevice marcati Apple.

Di Enrico Cosimi

Sia come sia, il nuovo iPolysix è stato ridisegnato, con nuova impaginazione, per risultare leggibile e fruibile con facilità anche all’interno del nuovo display da 7.9 pollici dell’iPad Mini.

MIDI BRIDGE – Tutto il MIDI che vuoi sul tuo iDevice

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in no-categoria, Software, Tutorial

Nello scorso articolo, parlando del prodotto Line 6 Midi Mobilizer ed, in particolre del fatto che non è compatibile con il protocollo CoreMIDI, abbiamo accennato alla possibilità di conferire questa prerogativa al prodotto utilizzando un’app apposita. Orbene in questo articolo parleremo appunto di questa app semplice ma fantasmagorica allo stesso tempo, un vero e proprio uovo di colombo, che risponde al nome di MIDIBRIDGE, realizzata da Audeonic Apps.

Di Antonio Antetomaso

Iniziamo dalle caratteristiche del prodotto, i cui dettagli sono comodamente visionabili ed apprezzabili qui .

ga('send', 'pageview');