Reaktor: quattro passi con il sampler – Prima parte
Reaktor non ha bisogno di programmazione: con buona pace degli ambienti più accademici, dove la mancanza di un craccone free of charge ha segnato la differenza con i più diffusi Max et similia, il programma riunisce in un unico ambiente – relativamente facile da dominare – solidità operativa, potenza e flessibilità di adattamento alle diverse esigenze MIDI/OSC. In questa serie di incontri, giustificati (biecamente) dalle esigenze didattiche del corso che si sta svolgendo, nella città eterna, presso il Conservatorio di S. Cecilia, vedremo di mettere a fuoco alcune caratteristiche fondamentali delle logiche di trattamento audio digitale tradizionalmente etichettate come “gestione sample”.
Di Enrico Cosimi
Per iniziare, utilizzeremo il più semplice modulo Sampler che, tra quelli disponibili nella libreria built-in, permette il playback indifferenziato di un qualsiasi file audio wav o aif precedentemente caricato nella Sample Map.