Native Instruments Komplete 9… una barca di roba

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Software

Da parecchio tempo, la Komplete Edition targata N.I. rappresenta l’opportunità per intasare di cose buone il proprio hard disk facendo un unico acquisto cumulativo; non per i deboli di cuore (nonostante l’enorme risparmio, la cifra richiesta è importante), la Komplete è giunta oggi alla versione 9, comprendendo tutte le ultime versioni dei prodotti Native, con possibilità di velocizzare significativamente le procedure di installazione e acquisizione grazie alla disponibilità di un hard disk (ovviamente, hardware…) precaricato direttamente a Berlino.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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L’hard disk hardware è disponibile nel taglio Komplete 9 Ultimate; per chi volesse risparmiare qualcosa, è possibile fare affidamento solo sul formato liquido e utilizzare la versione Komplete 9 standard.

Cosa contiene, oggi, il mega pacchetto? Parecchi programmi, librerie, strumenti, effetti. In pratica, 65 strumenti:

  • Reaktor 5.8, il potente linguaggio di programmazione object oriented; uno degli standard nella programmazione musicale di livello professionale;
  • Kontakt 5, sample player con estese funzionalità di editing e script editing con cui personalizzare i comportamenti più sofisticati;
  • nove soft synth dedicati: Monark, Skanner XT, Massive, FM8, Absynth 5, Razor, Reaktor Prism, Reaktor Spark, Retro Machines Mk2… la produzione in punta di dita;
  • un enorme blocco di sound library dedicate, con Action Strings (14 Gb), Session Horns, Damage Industrial Sounds (30 Gb), Evolve FX, Session Strings Pro, Evolve Mutations (2 Gb),  Evolve Mutations 2 (altri 2 Gb);
  • studio effects e applicazioni creative; Solid EQ, Solid Bus Compressor, Solid Dynamics, RC48 Reverb, RC24 Reverb, Vari Comp, Enhanced EQ, Passive EQ, Transient Master, Driver, VC76 Compressor, VC 24 Compressor, VC 160 Compressor, The Finger, The Mouth, Reflektor;
  • drums & percussions: Battery 4 (la riedizione micidiale di un classico della programmazione percussiva), Abbey Road Vintage Drummer, Abbey Road 60s Drummer, Studio Drummer, Abbey Road 70s Drummer, Abbey Road 80s Drummer, Abbey Road Modern Drummer, West Africa, Balinese Gamelan, Maschine Drum Selection (20 drumkit appositamente sviluppati per Maschine);

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  • guitars & bass; Scarbee Rickenbacker Bass, Guitar Rig 5 Pro (17 amp e 54 cabinet virtuali liberamente accoppiabili), Scarbee Funk Guitarist, Scarbee MM-Bass e MM-Bass Amped, Rammfire (amp emulation realizzata in collaborazione con Richard Kruspe dei Rammstein), Scarbee Pre-Bss e Pre-Bass Amped (Precision Bass), Scarbee Jay-Bass,
  • piano and keys; The Giant Upright Piano, Vintage Organs (Hammond, Farfisa, Vox), Alicia’s Keys Yamaha C3, George Duke Soul Treasures (licks & phrases suonate dal grande tastierista), Scarbee A-200 Wurlitzer, Scarbee Mark I Rhodes, Scarbee Clavinet/Pianet, Berlin Concert Grand, New York Concert Grand, Upright Piano, Vienna Concert Grand.

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Qui, ulteriori informazioni sul pacchetto.

Qui, una puntigliosa comparazione tra le versioni disponibili.

Può dare assuefazione.

 

 

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Comments (11)

  • vitruvio

    |

    ma il maestro Cosimi cosa ne pensa del fatto che la Native Instruments abbia rinunciato a sviluppare il B4 II e il Pro53? Se del Pro53 si può fare a meno (non mancano le alternative, soprattutto sul fronte 64 bit) il B4 II è una perdita non compensata dalla scelta in controtendenza usando il campionamento per l’emulazione degli organi. Scelta infelice perchè per gli organi il trend è quello dell’emulazione (le cpu sono così potenti e la programmazione così evoluta che un’emulazione molto vicina all’originale è un dato di fatto), soprattutto perchè la Native aveva già sviluppato proprio il B4. Con i programmatori così abili che hanno avrebbero potuto sviluppare ulteriormente senza problemi il B4. Forse la scelta è dettata da esigenze di marketing, per portare avanti Kontakt e renderlo una sorta di mega workstation per la gestione di tutti i suoni?
    Questa cosa penalizza i musicisti che vogliono usare gli strumenti virtuali per il live. Lavorare con i campionamenti dal vivo può essere pericoloso. Cosa ne pensa a proposito il maestro Cosimi?
    Meglio il vecchio B4 II il Vintage Organ (ma senza controlli di keyclick, di leakage e con un leslie non fedelissimo) o l’italianissimo VB3 di Guido Scognamiglio?

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      Mah, il maestro Cosimi non ha opinioni al riguardo, se non il dispiacere per non avere più B4 che – per lui – era un gran bel clone comodo da usare nelle produzioni veloci.

      Comunque, nelle decisioni a volte inspiegabili delle soft house, spesso pesano parametri che al comune mortale sfuggono, tipo il rapporto tra costo orario dei programmatori che devono aggiornare un applicativo a ogni variazione di sistema e il reale riscontro commerciale del medesimo: basta che, in una qualsiasi indagine, si venga a scoprire che B4 non ha più l’appeal che hanno altri programmi presenti nella Komplete, per decretarne la fine e la messa a riposo. Sigh.

      A me, il VB3 di Guido è sempre piaciuto molto, però ho imparato – per esperienza personale – che il suono di piano acustico e di elettronico sono talmente “propri e personali” che ciascuno di noi li valuta in base alle proprie esperienze, e quindi spesso i pareri sono assai discordanti…

      😉

      Reply

      • Antonio Antetomaso

        |

        Concordo, il plugin di Guido è davvero di ottima manifattura e, a mio avviso, di gran lunga più efficace sia del Vintage Organ che del B4.
        Tutta un’altra storia, specie dal vivo.

        Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      purtroppo, sono spariti dall’orizzonte tanti strumenti interessanti N.I. dei tempi precedenti… spektral delay, vokator…

      Reply

  • vitruvio

    |

    però il Vintage Organ è un passo indietro clamoroso. Io ho il komplete 8 e oggi, dopo questa discussione, mi sono andato a risentire il VO dopo molto tempo. Devo dire che è stato fatto un brutto lavoro, perchè addirittura si sentono i clip dei campioni quando rientrano in loop. E’ davvero un peccato che il b4 esca dalla scena in questo modo. E’ stato il primo software, assieme al Vaz Modular, che mi ha fatto capire che stava cambiando qualcosa.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      mah…

      evidentemente, avranno fatto dei conti che li hanno persuasi in un certo modo

      Reply

  • vitruvio

    |

    secondo me i motivi sono molteplici:
    1) Portare avanti quei software che fungono da workstation multifunzione e non sono legati all’emulazione di un solo strumento (infatti pur essendo absynth nato più o meno assieme al B4 e al Pro53, non l’hanno eliminato). Si vede che Arturia dal punto di vista dell’emulazione di strumenti.vintage li ha sbancati.
    2) Fare di kontakt un programma generale per la gestione di tutti i suoni vintage (la cosa può andare bene per i pianoforti e i piano elettrici, si fa una buona programmazione, si prendono i campioni interi con il loro decadimento naturale senza loop e la questione è chiusa, ma se sugli organi ci lasciano i clip dei loop, “dimenticano” di inserire il keyclick e il leackage, tolgono tutte le funzioni avanzate per i rotori del leaslie, non hanno fatto un lavoro professionale).

    Almeno facessero rivivere il B4 con una versione fatta apposta per il Reaktor.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      specie considerando che B4, in origine, è stato sviluppato in Reaktor… :-)

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  • Paolo Cocco

    |

    personalmente preferisco il VB3 al B4 e al Vintage Organ, che, a quanto ne so utilizza lo stesso rotary del guitar rig. Eppoi io sopporto benissimo pianoforti e synth campionati, ma l’Hammond deve essere vero. Ma non per tenerlo in casa! E il roadie personale che me lo porti in giro non me lo posso permettere.
    Ma parlando di K9, vedo che per 149€ avere tutti quegli upgrade, il Monark e un sacco di libraries (che comunque non mi servono), conviene davvero.
    E ora all’attakk dello shop di NI

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      di sicuro, il suono hammond è uno dei più elusivi e personali… ogni musicista ha in mente “il proprio” timbro, quello che meglio si adatta alle proprie esigenze 😉

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  • matteo

    |

    io personalmente sono contento del vintage organ, suono deep purple e hard rock generale e vi posso assicurare che è molto piu vicino al suono rock di jon lord a differenza del b4 II. non mi piace il vibrato pero

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