Archive for gennaio, 2018

Nord Electro 6

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Tre sezioni indipendenti per la generazione di Organ, Piano e Sample/Synth, utiizzabili simultaneamente in layer o in split. La multitimbricità è a tre parti, con transizione fluida tra un program change e l’altro; l’interfaccia utente è stata semplificata. Ciascuna sezione può lavorare in split/layer, per un totale di 6 split point “secchi” o in positional crossfade. Col modo Organize, si possono arrangiare programmi, suoni e pagine.

Di Enrico Cosimi

Schermata 2018-01-23 alle 20.12.05

La sezione Organ contiene l’emulazione Nord C2D, con la simulazione tonewheel, bintage transistor e pipe organ in due modelli diversi  per contenuto armonico (pipe 1 è più chiuso, pipe 2 è stato rinforzato con un detune particolare). Grazie al Dual Organ Mode, si può lavorare con la doppia tastiera (esterna) simulando lower e upper manual. I drawbar fisici semplificano l’esecuzione.

Arturia News: RackBrute 3U e RackBrute 6U

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Sono due cabinet Euro Rack predisposti per il montaggio meccanico modulare che offrono tantissime possibilità di assemblaggio e regolazione, sia in modalità stand alone che in accoppiata con i due modelli MiniBrute 2 e 2S.

Di Enrico Cosimi

asblapule

La costruzione è in legno e metallo, con predisposizione al trasporto grazie alla robusta maniglia e alle possibilità di ripiegamento senza necessità di staccare i cavi connessione.

Arturia News: MiniBrute 2S

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

La sorpresa continua: dopo il modello MiniBrute 2, è disponibile anche una versione senza tastiera – fortemente sbilanciata verso la programmazione – che si chiama MiniBrute 2S. Immaginate il motore di sintesi del modello Versione 2, con i 48 patch point e tutte le integrazioni di funzione; a questo, aggiungete uno step sequencer a tre livelli e un’arpeggiatore integrato.

di Enrico Cosimi

Schermata 2018-01-14 alle 10.21.56

Le dimensioni sono più compatte della versione a tastiera e la plancia comando ospita 13 pad sensibili alla dinamica e alla pressione utilizzabili per scrivere le note in sequenza seguendo tutte le procedure già perfezionate all’interno del modello KeyStep. Si può controllare l’intonazione degli oscillatori con una traccia e usare le altre due tracce per sequenziare parametri scelti arbitrariamente, come Gate, CV, LFO, inviluppi, eccetera. La programmazione è possibile in tempo reale o attraverso step-editing.

Arturia News:  MiniBrute 2

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il MiniBrute, sviluppato da Arturia in collaborazione con Yves Usson, aveva fatto riscoprire ai musicisti l’efficacia del filtro Steiner-Parker e le capacità distruttive del ricircolo di segnale senza inversione (commercialmente identificato come Brute Factor). Dopo diversi anni, un modello più piccolo e un modello più grosso a matrice, oggi Arturia introduce la versione MiniBrute 2, pesantemente sbilanciata verso la connettività Euro Rack e il mondo della sintesi modulare/semi-modulare.

Di Enrico Cosimi

Schermata 2018-01-14 alle 10.12.20

Il nuovo strumento, del quale solo ora iniziano a sgocciolare informazioni parziali, offre quarantotto punti di connessione Audio/CV in formato 1/8” Euro Rack, due ottave di tastiera passo standard con meccanica di qualità superiore e gestione dell’aftertouch, Pitch e Mod Wheel, traspositore di ottava. Sequencer incorporato e arpeggiatore incorporato con controlli dedicati. Gli oscillatori diventano due, con forme d’onda miscelabili e funzioni di waveshaping già sperimentate sui modelli precedenti. Il filtro Steiner-Parker rispetta i quattro modi classici di funzionamento LP-BP-HP-BR; gli inviluppi diventano due: un ADSR standard e un AD con possibilità di Loop. Due oscillatori a bassa frequenza indirizzabili; supporto della FM esponenziale.  La connettività digitale comprende USB e MIDI In/Out. Il prezzo annunciato è pari a 649 euro.  Le capacità timbriche native permettono di raggiungere con facilità suoni synth bass profondi o aggressivi, drone sperimentali, lead taglienti. A differenza della precedente versione, è possibile usare le note della tastiera come tasti funzione per raggiungere i parametri che non trovano posto sul  pannello comandi.

Peak Corner 05 – Envelope Generator, LFO a incastro ritmico e Animate

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Che differenza c’è tra un Envelope Generator e un Low Frequency Oscillator? Sicuramente, più d’una, ma quella che salta più agli occhi è che la modulazione prodotta con LFO è ciclica e ripetitiva, quella prodotta con un inviluppo è one shot, cioè transiente. A meno che, come dentro al Novation Peak, gli LFO possano essere sintonizzati su un numero arbitrario di ripetizioni… e poi basta.

Di Enrico Cosimi

 peak 705

In questo modo, complice la possibilità di sincronizzare i cicli di LFO sul Clock di sistema, diventa facile costruire modulazioni ritmiche che interagiscono (per dirne una…) con il DELAY sincronizzabile. Tutto sta ad avere sufficiente tempo, calma e concentrazione.

Moog DFAM Drummer From Another Mother

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo aver suscitato numerosi interrogativi, nella sua versione a tiratura limitata  per i partecipanti dei vari Moog Workshop, finalmente la DFAM-Drum From Another Mother targata Moog raggiunge la libera vendita. L’apparecchio usa lo stesso cabinet del Mother 32 per offrire, in full analog synthesis, una struttura di generazione percussiva messa sotto il controllo dello step sequencer di bordo in formato 8×2. Il musicista può sintetizzare il proprio suono, sequenziarlo, costruire pattern ritmici e modificare qualsiasi parametro durante l’esecuzione.
Di Enrico Cosimi

dfam 700

Il sistema non è una drum machine standard… è più facile immaginarlo come un sintetizzatore semi modulare predisposto alla generazione timbrica a vocazione percussiva. Una cosa fatta per suonare e per essere suonata, insomma.

Peak Corner 4 – Tabelle???

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Come è noto, Novation Peak sfrutta una veloce FPGA programmata per generare gli effetti ed i tre Oxford Oscillators a controllo numerico. Una FPGA opportunamente programmata può fare qualsiasi cosa: dai programmi della lavatrice alla gestione semaforica; nei tre oscillatori di Peak è stata prevista la possibilità di leggere 17 tabelle diverse pre caricate e non modificabili dal musicista. Come dire che, oltre alle quattro forme d’onda analogiche tradizionali, ci possono essere diversi suoni di appoggio.

Di Enrico Cosimi

 peak 703

Dopo anni di PPG Wave, N.I: Massive, Transferrecords Serum e, ora, Ableton Wavetable, una tabella come oggetto concettuale non crea più alcun problema al musicista che abbia esperienza anche minima. Sarà comunque utile ricordare qualche concetto indispensabile.

Peak Corner 03 – Imparare ad amare la Modulation Matrix

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Portata a conoscenza del grande pubblico commerciale con lo storico Oberheim Xpander, la matrice di modulazione è un ingegnoso sistema che permette di creare collegamenti liberi tra due blocchi numericamente consistenti di sorgenti e di destinazioni di modulazione. In modo simile a quanto avveniva con i vecchi sistemi modulari hardware dello scorso secolo, il musicista è dotato di una quantità definita di patch cords virtuali (20 nell’Oberheim Xpander, 16 nel Novation Peak) con i quali creare le connessioni che reputa più opportune. È facile comprendere come conoscere a fondo il meccanismo della matrix modulation possa aprire la porta a risultati sonori non banali.

Di Enrico Cosimi

 peak 702

Ovviamente se, come in un modulare vero, tutto fosse caricato sulle spalle della modulation matrix, la sua operatività finirebbe per esaurirsi velocemente, a meno di non ipotizzare una matrice 120 x 120 o 256 x 256 (in tutti i casi, troppo estesa per poter essere usata agevolmente). Per ovviare a questo tipo di problema, dentro Novation Peak e dentro tutte le macchine dello stesso tipo, si differenziano due categorie di percorsi di modulazione: quelli quasi banali nella loro indispensabilità, e quelli arbitrari, riservati ad un impiego più consapevole. I primi trovano riscontro diretto sul pannello comandi: non se ne può fare a meno e, per questo motivo, giustificano l’investimento elettromeccanico della loro realizzazione hardware (basti pensare all’Envelope Amount che dosa la quantitè di inviluppo ritenuta adatta a muovere le frequenza di taglio del filtro). Gli altri, quelli apparentemente meno ricorrenti come utilizzo, sono concentrati nella matrice di modulazione e riservano accesso attraverso il display di bordo.

Peak Corner 02 – E pluribus, unum vs. nam unum, multi

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

La volta scorsa abbiamo visto come portare Peak da zero (la basic patch Init) a una condizione generica carne e patate (o, se preferite, pizza e fichi) buona un poco per tutto. Ora, è il momento di affrontare quelle tecniche, condivise con altri sintetizzatori e proprietarie del Novation Peak che permettono di far credere all’ascoltatore che, invece di ascoltare un solo oscillatore, se ne stiano ascoltando due, tre, quattro… insomma più di quelli realmente impegnati. Insomma: da uno a tanti.

Di Enrico Cosimi

 peak 701

Come al solito, partiremo dalla deteriore Init Patch, ma a differenza di quanto fatto la volta scorsa, snelliremo la descrizione dei passaggi necessari ai singoli risultati, contando sulla pratica che, dalla scorsa puntata, avrete sicuramente accumulato in termine di monte ore davanti allo strumento.

ga('send', 'pageview');