Archive for luglio, 2015

Equalizzatore IGS Audio Rubber Bands 500 Mastering Edition

Written by Emiliano Girolami on . Posted in Gear, Recording

Agli albori dell’audio professionale, negli anno ’50, gli ingegneri del suono erano soliti progettare e costruire da soli i device che poi avrebbero utilizzato in studio.

Tra questi, Ollie Summerland e Gene Shank, realizzarono un equalizzatore che è diventato una pietra miliare di tutte le produzioni audio, il Pulteq EQP-1A.

di Emiliano Girolami

 

Fig1_PultechPassEq

Il circuito (le figure che riportiamo di seguito sono quelle estratte dal manuale originale) è caratterizzato da un insieme di filtri passivi molto semplici (praticamente quelli che si studiano nei corsi di elettrotecnica delle scuole superiori, si veda la figura qui sopra) e da uno stadio di guadagno che compensa l’attenuazione di 16dB causata dalla natura intrinsecamente passiva dei filtri.

Radikal Technologies Accelerator – Seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Riprendiamo da dove eravamo rimasti. E’ il momento di affrontare la…

Modulation Matrix

Ha 32 nodi configurabili tra 32 sorgenti e 32 destinazioni di modulazione; un nodo è il collegamento configurato tra sorgente e destinazione, con tanto di amount regolabile in quantità bipolare.

Di Enrico Cosimi

Accelerator front

Le sorgenti comprendono: LFO1-TrackLFO (i quattro LFO con escursione bipolare); LFO1 Abs+TrackLFO Abs (i quattro LFO con escursione unipolare positiva); ADSR1 – ADSR6 (i sei inviluppi), ADSR1D-ADSR6D (gli stessi sei inviluppi, ma con escursione bipolare adatta all’impiego come pitch envelope); Pitch Wheel; Mod Wheel; Aftertouch; Aftertouch Multiply (il valore di Aft moltiplicato per il valore di parametro destinazione); Expression pedal; Expression Pedal Multiply (come sopra); Velocity; Velocity Multiply (come sopra); Controller 1-8; Key Number; Sequencer 1-3 (le tre linee di step sequencer); Random (valori casuali generati ad ogni nota on); Random D (come il precedente, ma con escursione unipolare positiva);  Button 1-2; Hold Pedal; Release; Key Off Velocity; Key Off Velocity Multiply (come sopra); Accelerometer X Axis; Accelerometer Y Axis (i valori X e Y del sensore di accelerazione e spostamento).

KORG KRONOS Editor 3.0.0

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Gear, Software

Diverse novità sul versante software per la potente workstation. La versione 3.0.0 dell’editor Mac/PC (libermante scaricabile) supporta ora tutte le funzioni del sistema 3.0, con l’accesso al core SGX-2, gli effetti vintage, la Set List potenziata, i nuovi parametri Global, l’assegnazione libera HD-1/EXi per i Program Bank INT, la possibilità di editare liberamete in Program pur rimanendo all’interno di Combi e Song.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

korg_kronos

Il KRONOS Editor/Plug-In Editor 3.0.0 richiede il sistema operativo KRONOS 3.0.3 o successivo. Sono supportate le funzioni di remap factory Program reference e lo Slot transposition display. Sono stati risolti i problemi reelativi a noise e glitch che avvenivano sporadicamente durante le operazioni di USB MIDI e USB Audio transfer.

L’aggiornamento è scaricabile, gratuitamente per gli utenti registrati, qui (nella sezione “Software” (per l’Editor update) e “Operating System” (per il KRONOS update).

 

ACUSMATIQ Festival – X Edizione – DECADE

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Events

30 e 31 Luglio, 1 e 2 Agosto 2015 – Mole Vanvitelliana, Ancona.Acusmatiq, festival internazionale di musica elettronica sperimentale, è giunto alla sua decima edizione, affermandosi come uno dei più longevi festival nazionali del genere. Un evento imperdibile che avrà inizio giovedì 30 luglio e terminerà domenica 2 agosto, nella suggestiva cornice della Mole Vanvitelliana di Ancona.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Quattro giorni ricchi di esibizioni uniche che confermano Acusmatiq come una realtà in continua trasformazione, il cui obiettivo rimane quello di raccontare in maniera trasversale e libera i possibili rapporti tra musica e tecnologia, soffermandosi sulle esperienze di confine, mettendo a confronto gli strumenti e le estetiche del presente con quelle del passato e quelle (possibili) del futuro.

Me & My Modular . I Formati – Quarta Parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Nel 1996, il mondo era più buono: la comunità dei musicisti elettronici viveva sospesa nel protocollo MIDI, le DAW erano ancora un concetto relativamente fumoso, le grosse ditte nipponiche dominavano il pianeta con strumenti digitali infarciti di Linear Arithmetics, Advanced Wave Management e altre meraviglie… In quel di Ditzingen, Dieter Doepfer intraprendeva un piccolo passo per l’uomo, ma un grande balzo per i musicisti elettronici, riconfigurando parte dei circuiti analogici che aveva sviluppato in precedenza per adattarli meccanicamente ai cabinet rack da 3 + 3 unità di altezza. Era nato il formato Euro Rack.

Di Enrico Cosimi

euro 1

Oggi, sembra impossibile pensare ad un mondo modulare senza Euro Rack, ma per l’epoca il nuovo standard meccanico ed elettrico passava in secondo piano, rispetto alla disponibilità di moduli analogici con i quali configurare, nuovamente, un sistema di sintesi personalizzato. Non dimentichiamo che – per l’epoca – la sintesi modulare sembrava un hobby snob per musicisti con tanto tempo libero e scarse necessità professionali (niente memorie, niente polifonia, comportamenti semplici, eccetera).

Radikal Technologies Accelerator. Un polifonico da (ri)scoprire – Prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Diciamo ri-scoprire perchè Accelerator è una macchina concepita più di dieci anni orsono, ingiustamente sottovalutata all’epoca nonostante le potenti implementazioni messe in atto al suo interno. Del resto, basterebbe ripercorrere velocemente il portfolio di progetti realizzati da Jörg Schaarf (attuale boss Radikal Technologies e, precedentemente, forza trascinante di Quasimidi) per capire che la qualità deve esserci per forza.

Di Enrico Cosimi

Accelerator side

Accelerator è un polysinth virtual analog con tastiera synth action di fascia alta, lunga cinque ottave, carrozzato con un sobrio look facilmente gestibile; la matrice dei parametri di edit è navigabile con il classico sistema riga/colonna e, sulla destra del pannello, è possibile sfruttare il potente sequencer di bordo. Perchè Accelerator? perchè, al suo interno, trova posto un accelerometro in grado di convertire i movimenti che il musicista impartisce allo strumento (sollevamento, inclinazione, traslazione, rotazione… attenti ai cavi e attenti a non farlo cadere) in controlli continui liberamente assegnabili alle destinazioni prescelte. In questo modo, un certo tastierista di un certo gruppo hip del nord ovest italiano potrebbe avere buon gioco con le oscillazioni che lo hanno reso celebre nella comunità dei keyboard player nostrani. :-)

Giorgio Moroder DJ Set a Roma!

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Events

Con più di 50 anni di carriera alle spalle, Giorgio Moroder è senza alcun dubbio uno dei personaggi più influenti della storia della musica elettronica e dance. Tre premi Oscar e un Grammy per una serie di produzioni caratterizzate da grande modernità e uso sapiente della tecnologia: dal suo primo grande successo ‘I feel love’ con Donna Summer, alle colonne sonore di Flashdance, American Gigolo, Scarface, Top Gun e The neverending story, fino alle più recenti collaborazioni con Daft Punk, Sia e Coldplay.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Ora negli ultimi anni Moroder alterna il suo lavoro di compositore e produttore a quello di DJ, con performance live molto seguite e di grande livello. Proprio in una di queste occasioni ha avuto modo di utilizzare il synth Novation MiniNova, che poi ha pensato bene di portare con sè per tutto il tour mondiale. Da qui la decisione di Novation di realizzare il suo primo modello ‘signature’ in assoluto, che non poteva che chiamarsi MoroderNova.

Con MoroderNova, Novation e Giorgio Moroder hanno realizzato un prodotto destinato a fare la storia dei sintetizzatori: il primo ‘signature’ in assoluto della casa britannica, il primo ed unico synth firmato da Moroder, ed in più un’edizione estremamente limitata, ad aumentarne ulteriormente il valore per i collezionisti. Del MoroderNova saranno realizzati infatti soltanto 500 esemplari, numerati e forniti di certificato di autenticità.

Apogee Ensemble Thunderbolt Interface

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Recording

Più veloce, più stabile, più potente. Il protocollo Thunderbolt, che potrebbe mandare in soffitta il beneamato standard FireWire, ha scosso dalle fondamenta la comunità dei produttori di musica elettronica e – più in generale – quanti abbiano legato la propria attività professionale alla tecnologia affidabile. Come è facile immaginare, dopo un periodo di tentennamento iniziale, anche i grossi calibri si sono mossi in questa direzione, per mettere a catalogo unità di gestione audio finalmente Thunderbolt equipped. Apogee Ensemble Thunderbolt è, appunto, una gran bell’interfaccia audio dotata di tutto piacere

Di Enrico Cosimi

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Diciamo subito che l’amarezza arriva al momento di acquistare un cavo Thunderbolt: siamo andati sulla Luna, ma ancora non riusciamo a far pagare un cavo di questo tipo meno di un hard disk da qualche tera; la cosa può dare fastidio a qualcuno. A qualcun altro potrebbe dare fastidio che, nella confezione della Apogee Ensemble Thundebolt, il cavo non ci sia. Di fatto, se volete salire sul nuovo treno high speed dell’audio digitale, dovrete mandare giù questa amara medicina… dopo, avrete ampie ricompense e soddisfazioni.

Saint Louis: 40 anni suonati bene

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Tutorial

Riceviamo e pubblichiamo volentieri. Il Saint Louis, nel cuore di Roma, avvia il quarantesimo anno accademico. Un successo dietro l’altro per la storica scuola di musica moderna romana, ormai al vertice di rapporti internazionali di grande rilievo. E’ infatti la prima e unica Istituzione privata di Alta Formazione Artistica in Italia autorizzata dal Ministero del’Istruzione e dell’Università a rilasciare titoli accademici di primo e secondo livello, quindi laurea triennale e specialistica, uunicum in Italia
A cura della Redazione  di Audio Central Magazine
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Un primato che ha destato grande interesse in tutti i Conservatori europei tanto che in soli 2 anni il Saint Louis ha stipulato ben 40 relazioni bilaterali stabili con 40 diversi Conservatori in Europa per progetti Erasmus, progetti di scambio di allievi, docenti musicisti in visita nelle rispettive Istituzioni per seminari e workshop, concorsi internazionali ideati e promossi dal Saint Louis e veicolati nei più svariati Paesi europei.
Recentissima la notizia che il Saint Louis, con il proprio progetto “Italian Jazz on the road“,  è fra i 9 vincitori del bando straordinario per il Jazz del Ministero per i Beni culturali, su un totale di oltre 100 domande presentate da Enti di tutta Italia, un progetto innovativo che porterà 50 musicisti giovani talenti italiani e la loro musica originale in tutta Europa, coinvolgendo attivamente anche musicisti e studenti europei.
Lo sviluppo del Saint Louis negli anni è stato straordinario. Fondato nel 1976, ha ospitato artisti del calibro di Pat Metheny, Jack Dejohnette, Jim Hall, Joe Pass, Dominic Miller, John Patitucci, Enrico Pieranunzi, Stef Burns, Paolo Fresu, Niccolò Fabi  e centinaia di altri grandi personaggi.  Si è sviluppato fino alla fine degli anni ’90 con una sola sede a Roma che contava 7 aule e circa un centinaio di allievi ogni anno, una realtà di nicchia ma di alta qualità nel Rione Monti di Roma.
Poi, negli ultimi 18 anni, sotto l’impulso della nuova direzione del M° Stefano Mastruzzi, divenuto direttore appunto alla fine del 1998, l’attività è stata rivoluzionata e portata a livelli di eccellenza e avanguardia mai conosciuti prima, sviluppando non solo il Jazz ma aprendo nuovi dipartimenti di Popular Music, Musica per Film, Musica eletttronica e Sound engineering.
Oggi, nel 2015, il Saint Louis ha un corpo stabile di 110 docenti, solo negli ultimi 5 anni sono stati creati altri 24 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato e ospita ogni anno 1.600 allievi provenienti da tutta Italia e da molti Paesi europei ed extra-europei, con un trend di crescita del 6% annuo, incremento costante negli ultimi 8 anni, persino nel periodo di piena crisi internazionale.
Un chiaro segnale che le famiglie italiane credono ancora nella Cultura come migliore forma di investimento per il futuro dei propri figli e non rinunciano pur nelle difficoltà a una formazione di alto livello che possa offrire opportunità lavorative in Italia e all’estero.
Il Saint Louis dispone di 48 aule, 3 studi di registrazione, 3 collane discografiche, una collana editoriale didattica, un’agenzia di Management e produzione, un Centro studi e ricerca all’avanguardia.
saintlouis
Ora, alla soglia dei 40 anni il Saint Louis apre la quarta sede su Roma, sempre nel rione Monti che verrà inaugurata il prossimo 24 settembre 2015; altri spazi, altri orizzonti, altri 800 metri quadri costruiti sopra una domus di epoca romana visibile e visitabile, con studi di registrazione, aule e sale prova a testimonianza di un fermento culturale e artistico in continua ebollizione che per generazioni di ragazzi rappresenta il luogo dove coltivare la propria arte e costruire il proprio futuro, dalla formazione alla produzione fino all’inserimento nel circuito lavorativo.
Guardando al futuro.
Il Saint Louis ha definito gli obiettivi dei prossimi 3 anni, con progetti ambiziosi:
  • aprire un dipartimento dedicato alla musicoterapia, sia come formazione di operatori che come vero e proprio centro per la terapia, che possa portare giovamento nella cura di particolari disabilità e ritardi. Un investimento importante da parte del Saint Louis per una finalità sociale di grande importanza.
  • potenziare Radio Saint Louis per portarla a 3 canali, uno già attivo dedicato al Jazz, uno dedicato alla popular music e un canale interamente concepito per la musica elettronica.
  • internazionalizzare ulteriormente la propria attività, portando 50 giovani talenti in tour per l’Europa e tutto il proprio corpo docente a tenere saggi, concerti e lectio magistralis nei Conservatori di tutta Europa.
  • creare 30 nuovi posti di lavoro per i propri diplomati.
  • supportare 3 orchestre stabili oltre alle formazioni residenti già esistenti.
  • potenziare il dipartimento JUNIOR dedicato ai giovanissimi allievi, parliamo della fascia dai 5 ai 16 anni, attualmente a numero chiuso per soli 100 iscritti, portandola a 300 posti disponibili ogni anno.

La sezione junior del Saint Louis sviluppa già dai 4-5 anni le potenzialità e le attitudini musicali dei bambini con metodologie moderne e attraverso un attento equilibrio fra musica classica e musica jazz-pop, tra studio e divertimento, favorendo in particolar modo da subito il concetto di musica di gruppo, in piccoli Ensemble di giovanissimi musicisti in erba, ensemble che si esibiscono in club e festival, nonostante la tenera età e che sono stati anche ospitati recentemente in note trasmissioni Rai.

Qui, per ulteriori informazioni.

 

AION Modular Euro Rack Modules

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Frutto degli sforzi congiunti di Kazike (mastermind di Club Of The Knobs) e di Ruben Costa (di TEIA Synthesizers), il team AION Modular si è concentrata sulla fedele riproduzione di classici circuiti COTK/Moog in formato Euro Rack.

Di Enrico Cosimi

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Abbandonate le dimensioni, e gli oneri, del formato 5U, i tre moduli per ora in catalogo (ma all’ultimo MusikMesse c’era anche qualche altra coserella che, probabilmente, sarà aggiunta presto al catalogo ufficiale) garantiscono compatibilità meccanica ed elettrica con lo standard concepito da Dieter Doepfer per il popolare sistema di sintesi hardware.  Per ora, ci sono tre circuiti a catalogo…

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