Archive for luglio, 2012

Moog Moogerfooger MF-104M Analog Delay

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Finalmente, dopo averlo visto di nascosto tra le mani di Mike Adams in quel del MusikMesse Frankfurt (a proposito: grazie ancora a Francesco Borsotti e a tutta la posse Midiware…), dopo averlo annunciato sul web praticamente in simultanea alla casa madre, finalmente – dicevamo – ne abbiamo un esemplare in carne e ossa (in lamiera e componenti) pronto per la prova. Il risultato è affascinante, a tratti irresistibile: un delay analogico, come di consueto, dovrebbe limitarsi a fare ribattute più o meno a tempo, più o meno cupe, sul segnale in ingresso… MF-104M fa tutto questo, ma rovescia proditorariamente sul tavolo da gioco una manciata di funzionalità accessorie che lo rendono praticamente irresistibile non solo ai musicisti “normali” (sia detto senza intento denigratorio), ma anche a tutti gli sperimentatori che amano torturare il proprio segnale facendolo lavorare al limite delle possibilità tecniche. Se a questo si aggiunge che l’apparecchio è realizzato in contingente numericamente limitato, la GAS rischia di salire a livelli impensabili. Brrrrr….

Di Enrico Cosimi

Partiamo subito dai punti di forza dell’apparecchio; a differenza dei precedenti modelli MF-104 (tanto quello standard, quanto quello espanso e marcato MF-104Z), la versione MF-104M ha una serie di assi nella manica che elenchiamo qui sotto.

GENERAL MIDI, ovvero: l’inglese delle apparecchiature musicali

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Tutorial

“With english you go everywhere” diceva un vecchio spot pubblicitario di parecchi anni fa….

Anche se un po’ filosofico, il paragone mi pareva azzeccato e, questo slogan, adatto a presentarvi l’argomento di questo articolo: lo standard GENERAL MIDI.

di Antonio Antetomaso

Eh già, perchè tale standard è servito ad aprire una strada nella fitta giungla creata involontariamente della specifica del MIDI (MUSICAL INSTRUMENT DIGITAL INTERFACE), ovverosia di un protocollo di interscambio di informazioni tra strumenti musicali.

MATH4ANALOG – Seconda parte

Written by Domenico Nocera on . Posted in Tutorial

E adesso iniziamo a introdurre qualche argomento “succoso”.

Di Domenico Nocera

Logaritmi.

Il logaritmo è uno strumento matematico necessario quando si vuole affrontare il problema di misurare scale e sequenze che non hanno un andamento costante, e che quindi ci portano costantemente a lavorare con valori o molto piccoli o molto grandi. Avete fatto caso alla suddivisione in dodici semitoni delle ottave musicali del pianoforte raffigurato nella prima parte? Noterete che la differenza fra le frequenze di due tasti successivi aumenta man mano che ci spostiamo a destra (verso frequenze più alte). Eppure in questo caso parliamo di “temperamento equabile”, cioè i 12 semitoni dividono in modo uguale l’ottava. Uguali? Ma come? Ma no, non sono uguali!!! Vediamo di capirci qualcosa.

Stochastic Drum Machine

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Cosa è un processo stocastico? Un processo stocastico o aleatorio è un comportamento definito da diverse variabili casuali che intervengono in determinato intervallo di tempo. Insomma, una serie di variazioni più o meno imprevedibili applicate a un’ampia categoria di possibili azioni/reazioni. Un batterista che esegua impeccabilmente il pattern “dato” di due battute è l’esempio di comportamento meno stocastico possibile; lo stesso batterista che, dopo aver esagerato con l’assenzio, la cervogia e l’idromele, esegua in maniera completamente libera il pattern, rendendolo praticamente irriconoscibile e continuamente diversificato è, prima di essere cacciato dal gruppo, un batterista “stocastico”.

Di Enrico Cosimi

Da questo punto di vista, le batterie elettroniche sono molto poco stocastiche, e la loro ripetitività meccanica, nei lontani Anni 80, era il loro punto di forza; oggi, è il lor punto debole. A questo punto, arriva Stochastic Drum Machine, che riprende il discorso dove era stato interrotto da programmi di composizione assistita come M e Jam Factory.

Jump. Linee guida e variabili

Written by Jacopo Mordenti on . Posted in Tutorial

Gli ottoni sintetici che caratterizzano Jump, la hit dei Van Halen del 1984, vennero originariamente realizzati con l’OB-X di Oberheim, capostipite della fortunata serie OB rilasciata a partire dal 1979.

Di Jacopo Mordenti

L’architettura relativamente semplice dell’OB-X, realizzata peraltro in dominio puramente analogico, fa sì che tali ottoni siano replicabili senza eccessive difficoltà su numerosi sintetizzatori attualmente in produzione: vediamone i punti chiave.

KeyB Expander: a prova di trasporto

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il mondo dei cloni elettrofonici, ovvero degli Hammond-wannabe, è molto più turbolento di quanto non si potrebbe pensare ad uno sguardo superficiale; fatte salve le dovute differenze stilistiche, timbriche e filosfiche che distanziano un organista rock da uno jazz (e da uno blues), rimane -di fondo- la complessità oggettiva di simulare il comportamento del mitologico generatore a ruote foniche e l’ancora più idealizzata interazione tra questo e rotary speaker.

Per questo motivo, quando compare un apparecchio che coniuga funzionalmente timbrica, portatilità, prestazioni, prezzo e feeling, la cosa diventa immediatamente di primo piano. E’ il caso del KeyB Expander, versione iperportatile del sound engine messo a punto da Elvio Previati.

Di Enrico Cosimi

Una premessa doverosa: nel mondo dei clone producers, l’apparecchio di Elvio è chiamato, con rispetto, organo e non clone, a riprova del valore culturale oltre che timbrico raggiunto dalle varie versioni di KeyB.

Synthesizers.com: nuovi cabinet per il formato 5U

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Come per le master keyboard MIDI negli Anni 90, anche i cabinet per i sistemi modulari soffrono di quella sindrome da “acquisto ingiustificabile” che ne rende difficile la commercializzazione; di solito, il musicista è concentrato sull’acquisizione (più o meno forzosa) di oggetti che suonano, fino a quando non si rende conto che sono necessari tanti apparecchi secondari, che non producono suono, ma che facilitano la gestione del tutto. I cabinet del sintetizzatore modulare rientrano a pieno titolo nella categoria e, come tutti gli oggetti di questa categoria, sono da sempre sottovalutati. Tanto dagli utenti quanto – orrore! – dai produttori.

Di Enrico Cosimi

Per questo motivo, quando Roger Arrick di Synthesizers.com ha presentato la sua nuova linea di piccoli cabinet portatili Desktop Box 11, il cuore di molti musicisti in formato 5U ha saltato un colpo.

CASE STUDY: ARP ODYSSEY Terza Parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Concludiamo la nostra cavalcata di (ri)programmazione affrontando un problemino non da poco, relativo alla generazione di controllo bifonico all’interno della struttura di sintesi squisitamente monofonica a nostra disposizione.

Di Enrico Cosimi

Bifonia Low – High Priority
L’implementazione della bifonia è meno banale di quanto potrebbe sembrare ad una prima analisi; l’ostacolo maggiore è – all’interno del Demo Editor – il combattimento contro la monofonia di base su cui è impostato il programma; per sconfiggerla, è necessario costruire un percorso che, nella singola voce generata, renda indipendenti i due oscillatori nei confronti del controllo di tastiera. Vediamo di capire come fare.

Audio 3D. Beam me up, Scotty!

Written by Luigi Agostini on . Posted in Recording

Cerchiamo di ricapitolare dopo la pausa nella pubblicazione degli articoli appena conclusa, dovuta ai miei impegni di lavoro. Stiamo trattando di audio tridimensionale, quello che la maggior parte di noi ascolta ogni giorno della sua vita, e delle metodologie disponibili per simularlo efficacemente un po’ dappertutto, anche nelle nostre case.

Di Luigi Agostini

Questo perché la nuova frontiera da raggiungere per migliorare la qualità dell’intrattenimento o, magari, dell’esperienza estetico-artistica che il ventunesimo secolo riserva ai suoi creatori, sembra proprio essere il “ponte ologrammi” di una fortunata serie fantascientifica televisiva del secolo scorso (“Enterprise”, ennesimo spin-off della leggendaria serie principale “Star Trek” ndr.). Prendiamo in esame la parte di nostra competenza, cioè la realtà virtuale acustica, sorvolando sul fatto che tale tendenza denuncia apertamente la voglia di fuggire dalla realtà che attanaglia noi tutti, sconfortati dagli scarsi risultati che stiamo ottenendo come civiltà.

MATH4ANALOG – Prima parte

Written by Domenico Nocera on . Posted in Tutorial

Iniziamo controllando che siano chiari a tutti i fondamenti minimi di acustica e fonomeccanica.

di Domenico Nocera

Acustica

Cos’è il suono? Le risposte sono due: in un dominio che chiameremo fisico-meccanico il suono è composto da una pressione esercitata sull’aria che produce un movimento – per quanto possibile coerente – nell’aria o in altro mezzo elastico, delle particelle che compongono il mezzo stesso, intorno a posizioni dette di stabilità. In un altro dominio logico, che chiameremo percettivo- emozionale, il suono consiste nell’eccitazione del nostro meccanismo uditivo che si risolve in percezione acustica.

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