ASM Hydrasynth Deluxer & Explorer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dopo il grande successo planetario di Hydrasynth nella versione quattro ottave e desktop, ASM bissa presentando due nuovi modelli a 76 note bitimbrico e a tre ottave di passo medio. Tutti e due i modelli hanno la stessa esaltante tastiera con aftertouch polifonico, tutti e due i modelli condividono il potente motore di sintesi wavetable/virtual analog che ha decretato il successo della linea.

Di Enrico Cosimi

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Il modello Hydrasynth Deluxe costa 1749 euro, offre un doppio synth engine in grado di generare sedici voci simultaneamente, in modo Single o Multi; nel secondo caso, ci possono essere 8 voci + 8 voci con due timbri diversi contemporaneamente. I due suoni possono uscire sulle due coppie stereo Main e Aux (o essere convogliati sulla sola uscita Main stereofonica).

É presente tutta la dotazione di collegamenti CV/Gate analogici In e Out per tutti i segnali già disponibili nei modelli precedenti. Lo strumento è completamente compatibile con le vecchie Patches, che possono qui essere caricate in uno dei due slot timbrici. L’organizzazione degli slot prevede comportamenti split e layer con ampie sovrapposizioni orizzontali e verticali di crossfade completamente editabili sugli otto display grafici.

KORG Wavestate Editor Librarian & Sample Builder

Written by Enrico Cosimi on . Posted in no-categoria

Dopo il successo di Wavestate, che ha recuperato in forma ben più solida e appetibile i comportamenti timbrici inaugurati col vecchio Wavestation/AD, la comunità internazionale degli utenti aspettava con ansia un modo alternativo di programmazione timbrica che sfruttasse la comodità innegabile del controllo su schermo.

Finalmente scaduto l’embargo imposto dagli sviluppatori, è il momento di parlare dei due programmi che possono essere utilizzati – appunto – per facilitare le operazioni di gestione timbrica del potente Wavestate; rullo di tamburi, entrano Wavestate Editor Librarian e Sample Builder.

Di Enrico Cosimi

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I due programmi, gratuiti e liberamente scaricabili attraverso i canali ufficiali sul web, permettono rispettivamente la costruzione timbrica per i quattro Layer e Performance, l’organizzazione bidirezionale dei dati di bordo (Editor Librarian) e la configurazione dei singoli campionamenti audio in Multisample organizzato (Sample Builder), pronto per essere trasferito all’interno dello strumento.

Non abbiamo avuto comunicazioni ufficiali, quindi le tre righe di testo che seguono sono frutto esclusivamente delle nostre elucubrazioni, ma c’è un buon margine di probabilità che il Sample Builder – privo di caratterizzazioni per il Wavestate – possa essere utilizzato (ripetiamo: p o s s a    e s s  e r e…) anche per il prossimo KORG Modwave. Solo la storia potrà darci ragione.

Intanto, ci godiamo i due programmi sul Wavestate iniziando a fare la loro conoscenza.

ACUSMATIQ XVI Panaudion Electronic Electroacustic Festival

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Arci Ancona, AMAT, Comune di Ancona, La Mole, MATME presentano ACUSMATIQ XVI Panaudion electronic electroacoustic festival in  Ancona, Mole Vanvitelliana 30 Luglio 2021 e 6/7/8 Agosto laboratorio Funkhaus Heiner Muller. In collaborazione con Cinematica festival e Teatro delle Muse

 A cura della Redazione di Audio Central Magazine

Immagine Profilo

ACUSMATIQ  XVI Panaudion

Anche in questo secondo anno di pandemia Acusmatiq si ripropone in forma ridotta senza per questo rinunciare ad un programma ricco di stimoli e di avventure sonore come è nel solco della sua lunga tradizione. Il tema di quest’anno, è un concetto di invenzione: “Panaudion” parafrasi ispirata al concetto architettonico settecentesco del “Panopticon”, a suggerire l’idea di un unico punto di ascolto privilegiato di molteplici, differenti identità sonore. La serata del 30 luglio offrirà un panorama variegato ed affascinante con tre progetti italiani impegnati sul fronte dell’esplorazione dei suoni più diversi ed una produzione originale del festival, che è anche il primo concerto in assoluto in Italia del compositore tedesco Hainbach, realizzato in collaborazione con il Museo del Synth Marchigiano. Oltre alle serata di concerti del 30 Luglio, in collaborazione con Cinematica festival e Teatro delle Muse, in programma lo straordinario laboratorio radiofonico Funkhaus Heiner Müller di Roberto Paci Dalò, per la quale è stata lanciata una open call rivolta ad ogni genere di artisti, del quale è prevista la performance conclusiva aperta al pubblico l’8 Agosto.

KORG Modwave Wavetable Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il nuovo strumento KORG condivide l’architettura hardware dei precedenti Opsix e Wavestate (stessa tastiera 3 ottave, stessa scocca in plastica di facile trasporto, stessa organizzazione logica del pannello comandi, stessa dotazione di connettività), ma questa volta il modello di sintesi è sbilanciato a favore dell’immediatezza: non ci sono i quattro punti A B C D vettorializzabili del modello Wavestate, e al loro posto troviamo due Layer timbrici indipendenti che fanno comunque riferimento al Wavesequencing 2.0 (caratterizzato, per intenderci, dall’assoluta indipendenza di dimensione e direzione di lettura delle diverse lane di automazione) rileggendo le precedenti impostazioni alla luce della classica struttura ROMpler degli Anni 90, con preciso riferimento al superbo DW8000. Su tutto, brilla la presenza del KAOSS PHYSICS con cui sottoporre la modulazione dinamica dei parametri selezionati all’animazione fisica del vettore messo in movimento sulla superficie bidimensionale di controllo.
Grazie alla cortesia dell’importatore italiano Algam EKO, nella persona di Federico Alar Simonazzi, siamo riusciti ad avere un esemplare in anteprima completo di editor/librarian gratuito; qui di seguito trovate le prime impressioni d’uso, cui seguiranno nel corso dei prossimi mesi, precise iniziative editoriali che si affiancheranno a quanto già messo su strada per il potente Opsix Altered FM Synthesizer.

Di Enrico Cosimi

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Come accennato in apertura, l’hardware è quello già sperimentato con successo nei modelli Opsix e Wavestate: costruzione in plastica a prova di trasporto sull’autobus, tastiera tre ottave sensibile alla dinamica iniziale (lo strumento riceve e interpreta correttamente Channel Aftertouch e Poly Aftertouch ricevuti da controller esterni), due wheel per Bend e Modulation, cui si affianca la superficie sensibile XY KAOSS PHYSICS liberamente indirizzabile, display denso per le configurazioni dettagliate di parametro e plancia comandi generosamente dotata di controlli (ventisette controlli rotativi, quattro liberamente indirizzabili, cinquantotto interruttori retro illuminati). A differenza del precedente modello Wavestate (la cui comprensione anche parziale vi gioverà nell’affrontare il più semplice Modwave), c’è una generosa dotazione di controlli dedicati all’attivazione di precisi comportamenti performativi.

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Le connessioni comprendono: uscita stereo left/rigth con compatibilità mono, uscita cuffia, presa USB Type-B per il dialogo col Mac/PC e il suo editor/librarian gratuito, porta MIDI In/Out, presa Sustain, connettore per l’alimentatore esterno (è identico a quello usato su Opsix e Wavestate), interruttore di accensione. 

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Il manuale operativo in pdf è più dettagliato e generoso di quanto non sia quello dei precedenti modelli: spicca, per praticità, la mappa delle schermate display che facilita la navigazione. Nonostante ciò, possiamo già minacciare una serie di iniziative editoriali che dovrebbero – lo speriamo – facilitare la comprensione dei due cugini Wavestate e Modwave.

Avventure nel Primary Level – Quinta puntata

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

L’oscillatore Voyager

Dopo aver apprezzato il comportamento Sequential, che con soli due controlli permette di gestire la transizione fluida triangle-saw-pulse e la simmetria dell’impulso, perché non recuperare il circuito ormai ventennale messo a punto da Bob Moog per il Minimoog Voyager…

Di Enrico Cosimi

voyager apertura

L’oscillatore Voyager fornisce un unico controllo denominato Wave che può coprire in fluida transizione il passaggio triangle – saw – square – pulse fino alle estreme asimmetrie di impulso. Il comportamento è eletto a destinazione di modulazione e, giocando pazientemente con la posizione di partenza e l’escursione del controllo applicato, si riescono ad ottenere transizioni limitate e/o semplici variazioni nella simmetria d’impulso.  Ovviamente, è un circuito un pochino più impegnativo da affrontare.

Avventure nel Primary Level – Quarta Puntata

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

L’oscillatore Sequential P-6

Continuiamo nella gita all’interno del Primary Level di Reaktor. Questa volta, ci occupiamo di come rendere fluida la transizione tra una forma d’onda e l’altra sfruttando una tecnica messa a punto da Dave Smith all’interno del prestigioso Sequential Prophet-6. Intendiamoci: quella proposta non è la circuitazione originale del P-6, quanto il possibile raggiungimento di un comportamento timbricamente analogo sviluppato, appunto, nel Primary Level.

Di Enrico Cosimi

sequential apertura

L’oscillatore del Prophet-6 permette di passare con fluidità da triangolare a rampa e da rampa ad onda quadra con un’unica, fluida, escursione di parametro. Una volta raggiunto il fine corsa corrispondente all’onda quadra, è possibile modulare/controllare la simmetria dell’onda quadra fino a raggiungere – attraverso un secondo controllo dedicato – il valore impulsivo richiesto.

É un circuito raffinato, che può essere messo a fianco dell’ormai classico oscillatore Wave concepito da Moog per il Minimoog Voyager del 2001 (del quale, torneremo ad occuparci più avanti.

Avventure nel Primary Level – Terza puntata

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Costruire la SuperSaw

Proseguiamo il nostro percorso alla ricerca dei comportamenti sempre utili ottenibili attraverso semplice connessione dei moduli disponibili in Reaktor nel Primary Level. Ricordiamo che, come in ogni programma che si rispetti, è possibile scendere di livello lavorano in Core o limitarsi – lecitamente – al veloce assemblaggio di strutture/comandi/moduli già configurati nel livello primario… in tutti i casi, quello che conta è il risultato.

Di Enrico Cosimi

supersaw apertura

Oggi ci occuperemo di SuperSaw, cioè di quel comportamento timbrico che permette l’ascolto di un numero imprecisato di onde dente di sega accomunate da intonazione comune, ma sfalsata, poste sotto controllo di un’unica nota. L’unisono particolarmente gonfio ottenuto per SuperSaw/HyperSaw entra a regime nel 1996 e cambia per sempre il modo di concepire determinate timbriche Unison definite Hover Sound. Il primo strumento a commercializzare questo comportamento è l’iconico Roland JP-8000, da sempre nei cuori di quanti abbiano lavorato professionalmente nella Trance e nella Hardcore Music.

Avventure nel Primary Level – Seconda puntata

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L’accordatura esponenziale

Continuiamo il nostro viaggio a zonzo per il Primary Level di N.I. Reaktor, inseguendo quei comportamenti generici, ma indispensabili, che sono alla base del funzionamento (auspicabilmente) corretto delle ensemble più semplici.

Di Enrico Cosimi

exp tune apertura

Oggi, ci occuperemo dell’accordatura, o meglio di come controllare l’accordatura espressa in modo tradizionale all’interno di una macro Oscillator.

La prima cosa che occorre ricordare è la differenza di funzionamento esistente tra la porta P e la porta F presenti nel modulo Oscillator: quale che sia la forma d’onda generata, l’argomento P esprime l’intonazione in senso logaritmico/esponenziale interpretando ogni unità numerica come un semitono; l’argomento F esprime l’intonazione in senso lineare, interpretando ogni unità numerica come 1 Hertz.

Avventure nel Primary Level – Prima puntata

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Da oggi, con intervalli speriamo regolari, iniziamo la serie delle Avventure nel Primary Level di N.I. Reaktor. Per chi si fosse perso i trenta anni precedenti, riassumiamo velocemente ricordando che il Primary Level è quella forma di programmazione a oggetti che permette, all’interno di Reaktor, la costruzione di strutture anche complesse utilizzando una libreria di moduli e macro già pronte per il collegamento – con un minimo sforzo, è possibile raggiungere risultati interessanti che, successivamente, sono esportabili facilmente da una ensemble all’altra.

Di Enrico Cosimi

multiwave apertura

Animati, come di consueto, da maligna cattiveria nei confronti del lettore, non seguiremo un percorso lineare che collega le sorgenti ai trattamenti fino all’uscita, ma salteremo di palo in frasca accumulando soluzioni e suggerimenti che – speriamo – torneranno utili al lettore.
Come è facile immaginare, diamo per scontata la conoscenza dei meccanismi di base della programmazione in Reaktor: quanto offerto in questi appuntamenti è applicabile tanto nella versione 6.x attualmente in carico quanto nelle precedenti versione 5.x ormai storicizzate.

Partiremo dal Multiwave Oscillator

Critical Tune Moscow

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in no-categoria

Critical Tune ha recentemente presentato Moscow, synth organ keyboard library ispirata da famosi sorgani che hanno fatto la storia della musica. Ottimizzata per l’uso cinematico, è dotata di layer che coprono 7 ottave per un uso senza limiti di estensione. Può essere usata per stili moderni, o per Jazz, Gospel, ProgRock, eccetera. Se necessario, si può usare il suo envelope espressivo per lavorare in modo LoFi.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

moscow

Moscow offre suoni diversi ad ampio raggio d’utilizzo: jazz piano, organ, bass, pad. Quattro layer organizzabili per contenuto spettrale.

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