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Waves Element Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Dopo aver insegnato a molti cosa sia un plug-in per il trattamento professionale dell’audio, Waves è recentemente approdata alla sintesi virtuale, con il nuovo Element, realizzato in Virtual Voltage Technology.

Di Enrico Cosimi

Waves Element

Il plug-in offre funzionalità di sintetizzatore polifonico e step sequencer/arpeggiator integrato; la sezione effetti di bordo comprende chorus, delay, riverbero, distorsion e bit crusher. Cosa ancora più interessante, per un determinato tipo di utenza, Element può lavorare tanto in modalità plug-in quanto in stand-alone, ovvero senza necessità di lanciare una DAW ospitante.

Live Electronics: continuiamo a ragionarci sopra…

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Questa volta, non siamo dal vivo, ma siamo alle prese con un sistema Euro Rack sufficientemente espanso da garantire la generazione simultanea di diverse componenti armonico/melodico/timbriche che possono essere organizzate in una performance, o – perlomeno – in una macro orchestrazione adatta alla costruzione di eventi live electronics. Inutile dire che, specialmente con i modulari hardware, maggior disponibilità simultanea di circuiti corrisponde a maggior spesa, ma anche a maggior potenza di fuoco… you pay what you got. (Ma, come dicevano i saggi di lingua inglese, garbage in garbage out… insomma, i miracoli non si fanno neppure con tanto hardware a disposizione).

Di Enrico Cosimi

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La chiave di tutto, l’elemento scatenante, è il complesso e spesso sottovalutato modulo Metasonix R-54 VCO/VCF, struttura valvolare che adotta due valvole facilmente reperibili NOS sul mercato americano e del tutto estranee alla normale “pratica audio”; il risultato è un doppio comportamento organizzabile tanto come oscillatore ampiamente distorsivo quanto come filtro passa banda con buone capacità di risonanza, ancorchè dotato di un blando slope non esageratamente selettivo. Collegando l’uscita all’ingresso del filtro stesso, si può enfatizzare il comportamento di feedback, arricchendo la pasta timbrica della forma d’onda che, nel circuito originale di Eric Barbour, è sottoponibile ad un triplice segnale di controllo non troppo esponenziale e non troppo lineare. Insomma, occorre andarci piano…

XAOC Modular Devices

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Con una relativa difficoltà, è partita la distribuzione dei tre circuiti prodotti da XAOC Modular Devices nel formato Euro Rack; si tratta di interessanti strutture di generazione e modifica per segnali di controllo che rispettano in pieno gli standard meccanici ed elettrici definiti da Dieter Doepfer per il mondo Euro Rack. Inutile ricordare come questa galassia di produttori sia, di fatto, la realtà più rivoluzionari, in movimento, attiva all’interno dell’attuale panorama della Musica Elettronica.

Di Enrico Cosimi

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Con un look totalmente aderente al realismo sovietico, XAOC è attualmente disponibile attraverso i classici canali di approvvigionamento europei che ogni musicista Euro Rack ha imparato a temere…  I tre moduli disponibili sono: lo step sequencer Moskwa, il multiplo bufferato Warna e l’operatore logico Bytom. E’ in preparazione un controller Ostankino con cui diventerà possibile gestire più sequencer simultaneamente.

MakeNoise Function

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

…come dire: mezzo Maths e la felicità è assicurata. MakeNoise è il ben noto marchio di Tony Rolando che, nella comunità Euro Rack, si è velocemente guadagnato credibilità, affetto e stima per la sua rivisitazione di storici circuiti Buchla, interpretati alla luce delle moderne esigenze e realizzati con una stabilità spesso superiore a quella dei fragili apparecchi originari. Dopo aver tempestato il mercato con i due prestigiosi DPO-Dual Primary Oscillator e Echophon Delay, è la volta del nuovo Function, un modulo che riunisce metà delle prestazioni originariamente previste nel sistema Maths, cioè un inviluppo/LFO/function generator ampiamente programmabile dall’esterno.

Di Enrico Cosimi

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Il circuito riprende i concetti originali di Buchla (e, parallelamente, di Serge) per la costruzione degli inviluppi AD/AR regolabili in comportamento Rise & Fall; in pratica, si sfrutta proficuamente l’ambigua somiglianza che si sviluppa tra un inviluppo AD posto in loop e un LFO programmabile. Variando i tempi di Rise e di Fall, cioè di salita e di discesa, e mettendo in ripetizione incondizionata la curva d’inviluppo, si produce un oscillazione a bassa frequenza che può avere andamenti a rampa, a onda triangolare o a onda dente di sega in base al bilanciamento di durata dei due tempi programmabili.

Come potrebbe essere un nuovo sintetizzatore (Moog)?

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear


In questi giorni, gira in rete un rendering tridimensionale di un nuovo sintetizzatore monofonico analogico con memorie che potrebbe, diciamo potrebbe essere il nuovo prodotto di una storica ditta statunitense. Con tutti i condizionali d’obbligo, perchè la conferma ancora non c’è e – sull’argomento – vige un rigoroso riserbo cui anche noi di ACM siamo obbligati per precisi accordi di non divulgazione, si parla di un nuovo sintetizzatore appositamente sviluppato con il preciso intento di sottrarre fasce d’utenza al Minibrute di Arturia; parecchie soluzioni sono – come dire – accordate sul target del monofonico singolo oscillatore con due ottave di tastiera. Anche se non è la prima volta che la ditta statunitense ipotizzata si cimenta nel campo dei piccoli monofonici, questa volta l’argomento potrebbe tornare prepotentemente in primo piano. Ripetiamo, stiamo sempre parlando di un rendering 3D…

Di Enrico Cosimi

new synth

Per prima cosa, la scelta dell’interfaccia utente: tutti i parametri di pannello sono letteralmente circondati da sei grossi led che visualizzano l’eventuale sorgente di modulazione selezionata dal musicista; inoltre (sarebbe la prima volta per il costruttore statunitense…) i controlli che regolano gli inviluppi svolgono una doppia funzione di step sequencer per la struttura di automazione a sedici step. Insomma, le curiosità non mancano… per non parlare della possibilità di memorizzare timbriche e richiamarle velocemente attraverso Patch Recall nativo.

… anche i falsi microfoni Shure!

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Recording

Negli ultimi anni l’introduzione di prodotti contraffatti in tutta l’Unione Europea ed in Italia in particolare ha avuto un fortissimo incremento. All’inizio il fenomeno era circoscritto prevalentemente ai generi di lusso, mentre ultimamente interessa quasi tutti i settori della produzione e del consumo.

a cura della Redazione di Audio Central Magazine

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L’imitazione fraudolenta di un prodotto provoca fenomeni di concorrenza sleale e produce un gravissimo danno allo sviluppo della ricerca ed alla capacità di invenzione e di innovazione, ma soprattutto determina un inganno ai danni dei consumatori perché viene impedito loro di  avvalersi dei benefici e della qualità che sono associati al prodotto  originale.

L’incubo del Data Entry

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Nei lontani Anni 80, quando i primi sintetizzatori polifonici economici iniziavano a popolare la terra, presso i produttori si diffuse come un fulmine la consapevolezza che era possibile risparmiare bei soldoni togliendo tutto dal pannello comandi e limitando l’accesso del musicista ad un singolo parametro alla volta, selezionabile in maniere diverse e, post selezione, modificabile nel suo valore numerico attraverso un adeguato sistema d’inserimento dati. Era nato il (deprecabile) Data Entry.

Di Enrico Cosimi

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Sviluppato in ambienti accademicamente blasonati (basterebbe pensare al primo Dartmouth Synthesizer, successivamente incarnato nel N.E.D. Synclavier…), il sistema del Data Entry consiste(va) in un meccanismo indirizzabile – un potenziometro, uno slider, un encoder, una coppia di tasti più e meno – con cui esprimere la propria volontà all’interno di una struttura di programmazione.

A blast from the past: DIN Sync e non solo

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Quando i dinosauri scorrazzavano sulla terra, e quando il MIDI era solo un sogno lontano, il modo più sicuro – o, a scelta, quello meno impreciso – per mandare in passo due apparecchiature elettroniche dedicate alla produzione ritmica consisteva nell’affidarsi al cosidetto Sync TTL o, più diffusamente, alla sua incarnazione commerciale denominata DIN Sync.

Di Enrico Cosimi

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Il meccanismo era sorprendentemente semplice nella sua teorizzazione, e altrettanto sorprendentemente subdolo nelle sue implicazioni funzionali: in pratica, si forniva un treno d’impulsi, un’onda quadra, di frequenza calibrata in base alla velocità metronomica che il circuito master doveva trasmettere al circuito slave. In questo modo, in maniera proporzionale alla frequenza del segnale di sincronizzazione, il motore dell’apparecchio schiavo viaggiava alla stessa velocità dell’apparecchio principale.

Elettronica dal vivo? Qualche spunto di riflessione…

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Quando si deve affrontare una serata di esibizione live con gli strumenti elettronici, il problema più grande è sempre quello della logistica: quante cose spostare, come disporle, come garantire per tutti i musicisti l’accesso simultaneo alle strutture di controllo e – nei limiti del genere musicale proposto – come fare in modo che ci sia anche qualcosa da vedere. Non è un argomento da poco: ciascuno ha le proprie regole; come al solito, condividere le proprie esperienze può essere funzionale per tutti.

Di Enrico Cosimi

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Per questo motivo, in maniera indifferenziata, scioriniamo le considerazioni più significative emerse nel corso dell’ultima serata di live electronics in quel del Baraka Bistrot di Roma, dove il sottoscritto (aka TauCeti), insieme a Mario Bianco e Frankie Bellani ha “deliziato” i presenti con un mid form impro di 50 minuti densi di filter sweep e segnali elettronici. Il tutto, senza rete di sicurezza, senza sequenze pre configurate (se si escludono le capacità di ritenzione memorizzata offerte dai vari Ecophon e Phonogene targati MakeNoise…).

Moog Moogerfooger MF-108M: solo un flanger?

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Quando è stato presentato sul mercato, il Cluster Flux Moogerfooger, questo il nome di battaglia per il modello MF-108M, ha fatto girare più di un occhio attento grazie alla sua implementazione MIDI applicata alla struttura BBD analogica. In pratica, l’apparecchio, con una linea di ritardo full analog messa sotto il controllo di un modulo LFO interno e di una nutrita struttura MIDI, può generare chorus e flanger a discrezione del musicista. Ma non è tutto…

Di Enrico Cosimi

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Una volta che, come in ogni flanger che si rispetti, viene stabilito il percorso di feedback che collega l’uscita del flanger nuovamente all’ingresso di trattamento, l’apparecchio inizia a enfatizzare i picchi risonanti prodotti dai “denti” della struttura Comb Filter realizzata internamente.

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