ARP ODYSSEY – Lavoriamo con Reaktor – Prima parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Tutorial

In questa nuova miniserie di articoli riprenderemo in mano il tema “reverse engineering” e proveremo ad effettuare un porting della struttura modulare programmata da Enrico Cosimi in ambiente Clavia a modellare lo storico Arp Odyssey, in un altro linguaggio di programmazione visuale, il celeberrimo Reaktor di Native Instruments.

di Antonio Antetomaso

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Per chi non lo conoscesse, trattasi di un virtual instrument che costituisce più che altro un framework di programmazione con cui realizzare strumenti elettronici virtuali o processori multi effetto: al “programmatore” viene offerto un insieme di moduli più o meno complessi da assemblare mediante patch cord virtuali a realizzare, appunto, uno strumento elettronico od un processore o quanto solo la nostra fantasia può suggerirci.

Envelope Follower: chi era costui?

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Prendendo un qualsiasi segnale audio e sottoponendolo a rettifica, si ottiene l’eliminazione delle sue componenti di segno negativo; in pratica, la forma d’onda naturalmente “a cavallo” dell’asse zero risulta composta solo da componenti positive. Se poi il segnale così rettificato è processato con un severo filtraggio passa basso, si ottiene una variazione di livello che ricorda l’andamento grafico del segnale audio originale (letto nel dominio del tempo – asse orizzontale – e dell’ampiezza – asse verticale) che può essere utilizzato per influenzare il comportamento di altri circuiti nel nostro strumento.

Di Enrico Cosimi

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In questo modo, si può applicare, attraverso Envelope Follower, l’andamento dinamico di un groove ritmico per far pulsare a tempo l’apertura di un filtro, o il livello di un vca attraverso cui siano fatti passare accordoni di pad precedentemente programmati.

Una semplice struttura per fare drone

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Con il termine “drone”, si intende una particolare struttura musicale che non ha bisogno di articolazioni ritmiche e che basa buona parte della sua (ipnotica) comunicativa sui microcambiamenti armonici che, in tempi assai dilatati, intervengono nella configurazione apparentemente immutabile (bello, eh?).

Di Enrico Cosimi

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Il drone si può fare in milioni di modi; il più semplice – molto Seventies – consiste nel bloccare una nota della tastiera con il cappuccio della penna Bic e, a blocco meccanico effettuato, lavorare lentamente con la frequenza di taglio e la resonance del sintetizzatore.

Reaktor: dal sampler alla granulazione – Seconda parte

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Esaurite, perlomeno ad una prima analisi, le funzionalità ottenibili attraverso i moduli di campionatore, è il momento di affrontare le caratteristiche peculiari dei moduli di granulazione del segnale, cioè di quella apparecchiature virtuali che permettono lo stravolgimento timbrico ottenuto isolando, modificando, ricombinando e alterando timbricamente i singoli grani che – millisecondo dopo millisecondo – producono il flusso di audio digitale originale.

Di Enrico Cosimi

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Come per i campionatori, anche i granulatori sono disponibili in diversi livelli di complessità e comportamenti; il primo modulo, in ordine di approccio, è il Grain Resynth, in grado di offrire un buon controllo sui campionamenti precedentemente caricati nella Sample Map.

Reaktor: quattro passi con il sampler – Prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Reaktor non ha bisogno di programmazione: con buona pace degli ambienti più accademici, dove la mancanza di un craccone free of charge ha segnato la differenza con i più diffusi Max et similia, il programma riunisce in un unico ambiente – relativamente facile da dominare – solidità operativa, potenza e flessibilità di adattamento alle diverse esigenze MIDI/OSC. In questa serie di incontri, giustificati (biecamente) dalle esigenze didattiche del corso che si sta svolgendo, nella città eterna, presso il Conservatorio di S. Cecilia, vedremo di mettere a fuoco alcune caratteristiche fondamentali delle logiche di trattamento audio digitale tradizionalmente etichettate come “gestione sample”.

Di Enrico Cosimi

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Per iniziare, utilizzeremo il più semplice modulo Sampler che, tra quelli disponibili nella libreria built-in, permette il playback indifferenziato di un qualsiasi file audio wav o aif precedentemente caricato nella Sample Map.

DLQ KeyB Day

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Grazie agli sforzi congiunti di Elvio Previati (DLQ), Francesco Borsotti (Midiware) e Manrico Seghi (cultore dell’elettrofonico, nonché punto di riferimento della cultura organistica lungo l’asse Fi-Pi-Li), si è tenuto lo scorso 20 Aprile, nella mangereccia cornice del ristorante “Da Duilio” – in quel di Fucecchio – un KeyB Day concentrato sull’interazione (timbrica e funzionale) tra organo e sintetizzatore nel Rock e nel Prog Rock. Il tutto sotto le capaci mani di Gianluca Tagliavini, probabilmente il più dotato keyboard hero di matrice rock attivo sul territorio nazionale.

Di Enrico Cosimi

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L’idea era quella di cavalcare nelle onde del tempo e verificare se e come – con un clone di livello superiore, un Leslie 122, un amplificatore Marshall e due mani veloci – fosse possibile ragionare sulle diverse timbriche storicamente incarnate dall’Hammond e (last but not least) dal sintetizzatore monofonico nei decenni di Rock/ProgRock che ci siamo lasciati alle spalle.

MASSIVE: il modulo LFO

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Di base, un oscillatore a bassa frequenza è semplicemente un oscillatore che gira più lento di un suo cugino audio. Per i nostri scopi di modulazione, è una sorgente che produce comportamenti ciclici – graficamente riconoscibili – con relativa facilità e, come tutte le modulazioni, facilmente contestualizzabili a destinazione.

Di Enrico Cosimi

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Come è facile immaginare, vista la filosofia generale del programma, anche gli oscillatori a bassa frequenza di MASSIVE non sfuggono a un’impostazione ricca di opzioni che, specie nella fasce di utenza meno esperte, può creare qualche problema iniziale.

BOTPF: Step Sequencer Ratchet – Quarta parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Nelle puntate precedenti, ci siamo occupati di rendere funzionale lo step sequencer evitando che il Gate di tastiera potesse in qualche maniera danneggiare l’andamento ritmico dell’esecuzione: attraverso un complesso, ma non difficile, meccanismo di interruttori controllati, i generatori d’inviluppo presenti nel sintetizzatore sono sottoposti alla gestione del keyboard gate (quando il clock è in stop) o del sequencer stesso (quando il clock è in on).

Di Enrico Cosimi

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Ora, è la volta di approfondire le possibilità di ratcheting – cioè di “rimbalzo” – ottenibili alternando al controllo degli inviluppi il normale flusso di dati provenienti dallo step sequencer oppure da una sorgente di gate alternativa, opportunamente regolata su una densità di eventi maggiore.

MASSIVE: il modulatore Performer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Ovvero: le sorgenti di modulazione articolate… Come abbiamo avuto modo di apprezzare nei precedenti appuntamenti, MASSIVE incarna numerose funzionalità che lo candidano naturalmente per la produzione musicale di strutture timbrico/ritmico/armoniche in cui privilegiare tanto la complessità sonora quanto l’articolazione. Esaurite le funzionalità degli inviluppi e degli LFO, è il momento di concentrarci su quanto è possibile ottenere dal modulatore Performer.

Di Enrico Cosimi

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Ricordiamo che, in MASSIVE, sono previsti otto slot principali di modulazione (quattro dedicati agli inviluppi 1-4 ed i successivi allocabili a discrezione dell’utente su LFO, Performer e Stepper); a questi, vanno poi aggiunti i comportamenti modulativi desunti dalle otto Macro e dai quattro physical controllers di tastiera e trigger.

To be On, to be OFF, that’s the SWITCH – una lezione di Roland Kuit

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Tutorial

Dopo essere stato a Roma, lo scorso Autunno, per un’intenso seminario sulla sintesi modulare virtuale, Roland Kuit ha deciso di pubblicare – per una cifra praticamente simbolica – il contenuto della sua lezione mettendolo a disposizione di quanti si sentano pronti ad affrontare le complessità della programmazione non convenzionale.

Di Enrico Cosimi

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La lezione, il contenuto di questo denso testo didattico, è concentrato sulle funzionalità costruibili attorno al normale funzionamento dello switch, inteso come interruttore (momentaneo o bistabile) che alterna 1 e 0, aperto e chiuso, On o Off – come da titolo.

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