MASSIVE: il modulatore Performer
Ovvero: le sorgenti di modulazione articolate… Come abbiamo avuto modo di apprezzare nei precedenti appuntamenti, MASSIVE incarna numerose funzionalità che lo candidano naturalmente per la produzione musicale di strutture timbrico/ritmico/armoniche in cui privilegiare tanto la complessità sonora quanto l’articolazione. Esaurite le funzionalità degli inviluppi e degli LFO, è il momento di concentrarci su quanto è possibile ottenere dal modulatore Performer.
Di Enrico Cosimi
Ricordiamo che, in MASSIVE, sono previsti otto slot principali di modulazione (quattro dedicati agli inviluppi 1-4 ed i successivi allocabili a discrezione dell’utente su LFO, Performer e Stepper); a questi, vanno poi aggiunti i comportamenti modulativi desunti dalle otto Macro e dai quattro physical controllers di tastiera e trigger.
Performer
Può essere assimilato ad uno step sequencer, con durata massima pari a 16 passi, in cui ciascuno step contiene non un valore di costante perfettamente orizzontale, ma una curva selezionabile all’interno di una tavolozza di opzioni precaricate; in questo modo, si possono costruire con facilità scansioni ritmiche e andamenti percussivi applicabili al consueto gruppo di modulation destinations previste da MASSIVE.
Come per gli oscillatori a bassa frequenza, anche in questo caso ciascuno slot Performer prevede una doppia struttura modulante programmabile indipendentemente, regolabile in Crossfade ed accomunata solo dalla lunghezza in step e dalla densità calcolata nel Sync Ratio. In pratica, il musicista può programmare due sequenze di curve ritmiche, con andamenti, accenti e pesi diversi, per poi miscelarle a discrezione. La mistura di crossfade può essere statica, cioè invariata lungo tutti i 16 step disponibili, o selettiva, cioè abilitata solo per gli step ritenuti adatti al trattamento – come per la regolazione di Amp Mod, Performer prevede la selezione del comportamento indipendente step per step.
Configurazione della sequenza
L’escursione del Performer può essere personalizzata nei confronti di:
- numero degli step da eseguire; liberamente configurabile da 1 a 16 (ricordiamo che l’avanzamento è unidirezionale, solo in forward mode); la riproduzione può partire da un qualsasi step e raggiungere qualsasi step; ogni step è abilitato o disabilitato a discrezione dell’utente; non è possibile accendere step non contigui;
- comportamento di Loop: è possibile definire da dove parte il loop (il triangolo giallo visualizza il loop start), quanto dura il loop in termini di step abilitati, se la riproduzione prende in esame gli step prima del loop start;
- comportamento mono o poly; nel primo caso, la stessa sequenza di valori programmati è applicata a tutte le voci di polifonia richieste dal musicista (ricordiamo che la selezione del comportamento mono/poly per MASSIVE è reperibile nella sub page VOICING);
- comportamento di subordinazione o meno al clock di sistema; se il modulatore è pilotato dal generatore di clock interno, è sganciato dalle sincronizzazioni di sistema e la sua velocità può essere eletta a destinazione di modulazione; se il clock è di sistema (tasto SYNC abilitato), l’utente può definire numeratore e denominatore per la velocità d’esecuzione calcolata in rapporto ai cicli esterni e al valore di step; i valori sono compresi tra 1 e 32;
- comportamento di Restart; permette di vincolare il playback sempre dal primo step utile o, in caso negativo, abilita il playback “in background”, con restart da step variabile e non prevedibile.
Intensità e personalizzazione
Oltre che alle singole destinazioni, è possibile modificare l’ampiezza delle traiettorie di Performer agendo sul controllo generale di Amplitude (possibile destinazione di modulazione); in questo modo, l’uscita del modulatore è scalata/scalabile in base al coefficiente definito dal musicista.
In maniera più flessibile, si può modificare l’ampiezza degli step desiderati agendo sul comando Amp Mod ed aprendo alla modulazione di livello gli step ritenuti necessari; anche in questo caso, il parametro è eleggibile a destinazione di modulazione.
Il passaggio in crossfade tra le due strutture modulanti upper e lower è modificabile in maniera complessiva, attraverso controllo XFade Seq o step per step, avendo cura di disabilitare dalla modulazione gli step non ritenuti necessari.
Parametri di Step
Ciascuno step può contenere una specifica curva di valori selezionabile all’interno il comando Load Curve: sono disponibili 16 traiettorie differenziate per andamento lineare, esponenziale, logaritmico, polarità, rimbalzo e suddivisione di durata/ratcheting singola, doppia, tripla o quadrupla.
Dopo aver assegnato la curva allo step, se ne può definire l’ampiezza; alla variazione del livello verticale grafico corrisponderà l’intensità d’uscita.
Opzioni di randomizzazione
Si può giocare alla slot machine facendo randomizzare in maniera più o meno libera l’intero comportamento del modulo Performer; in questo modo, la variazione casuale può intervenire su:
- tutto (curve del percorso superiore e inferiore, livelli del percorso inferiore e superiore);
- tutte le curve inferiori e superiori;
- tutti i livelli inferiori e superiori;
- le sole curve inferiori;
- i soli livelli inferiori;
- il solo Performer inferiore;
- le sole curve superiori;
- i soli livelli superiori;
- il solo Performer superiore.
Progettazione ritmica
La natura isoritmica dell’avanzamento da uno step all’altro ha obbligato i programmatori di Performer a concentrare buona parte dell’espressività sulla variazione di ampiezza e sull’accesso a diversi tipi di curve; è quindi necessario concentrare i propri sforzi di apprendimento sui vantaggi ottenibili con queste due tecniche di programmazione.
Di default, Performer offre un semplice andamento percussivo, disponibile tanto con decadimento lineare che logaritmico (alternabili tramite XFade control).
Il meccanismo può essere reso più vario alterando le ampiezze, cioè i livelli verticali delle curve impostate per ciascuno step; nell’esempio qui sopra – sincronizzato ai sedicesimi – si privilegiano i primi tre sedicesimi di ogni quartina, abbassando l’ampiezza delle curve caricate negli step 4, 8, 12 e 16. Se il Performer è applicato ad un parametro sensibile – ad esempio, la frequenza di taglio del filtro passa basso – è possibile ottenere interessanti incastri ritmici.
In alternativa, si può sostituire la curva lineare di base con andamenti differenti, che assumeranno particolari pecularità ritmiche. Nell’esempio qui sopra, si può utilizzare uno step con valore costante che sposterà l’accendo sulla sequenza del Performer.
E’ inutile ricordare (affermazione retorica…) come attraverso l’alternanza delle sedici possibili curve e rimbalzi, sia possibile ottenere complessi andamenti ritmici che, contestualizzati a destinazione, diventano uno dei punti di forza dell’intero programma.
Preset disponibili
MASSIVE è fornito con un certo numero di sequenze Performer pronte all’uso; il loro impiego può sempre essere modificato e migliorato in base alle necessità del musicista. Sono disponibili comportamenti di:
01 Additional Rhytym
Una doppia (lower/upper) costruzione ritmica giocata su transienti con decadimento esponenziale o lineare e, nella sezione inferiore, con apertura di tipo esponenziale. Si noti l’allineamento degli accenti in rapporto agli step di programmazione.
02 Back and Forth
Pronta per ulteriori personalizzazioni, la programmazione Back and Forth offre sedici step isoritmici con decadimento (upper)o crescita (lower) esponenziale; agendo sul parametro di XFade, si può variare il senso della modulazione; allo stesso modo, automatizzando solo in determinati step il passaggio in dissolvenza upper/lower, si possono facilmente costruire interessanti strutture di modulazione.
03 Halftime X-Fader
Ancora una volta, si privilegia l’espressività del parametro XFade applicato alla dissolvenza incrociata upper/lower; si noti la coerenza del triplo rimbalzo sullo step 14; in modo da garantire, specie a medie velocità d’utilizzo, un costante recupero ritmico in chiusura di pattern.
04 Random Freaks
La porzione upper offre andamenti casuali, che concludono con una serie di triplici rimbalzi differenziati per ampiezza; nella porzione inferiore, tutti e sedici i pattern ospitano rimbalzi triplici con andamento d’ampiezza progressivamente crescente, massimo nello step 8 e poi progressivamente decrescente.
05 Sine AM
Anche in questo caso, si sfrutta l’andamento crescente/decrescente per produrre, lungo i 16 step d’escursione upper, un’onda di modulazione che sfrutta l’onda sinusoide installata in ciascun passo. Utilizzata a velocità contenute, la curva di modulazione offre tremoli e modulazioni d’ampiezza con preciso andamento ritmico; impiegata con velocità più elevate, permette di alterare anche drasticamente il contenuto armonico del segnale eventualmente modulato.
06 Sine to Square
Se il musicista sfrutta il parametro XFade, può passare a discrezione dalla sequenza di onde sinusoidi a quella di onde quadre, alterando tremoli a modulazioni più energiche dal punto di vista ritmico. E’ possibile alterare le ampiezze dei singoli passi per costruire precisi andamenti ritmici.
07 Smooth The Saw
Quasi lo stesso meccanismo precedente, questa volta applicato alle variazioni tra drastica onda sawtooth, con duplice rimbalzo negli step 8 e 16, e andamenti di morbida apertura per la programmazione lower; si noti come, in corrispondenza degli step di rimbalzo upper, siano state programmate cadute lineari nella porzione lower.
08 Square Clockwork
L’impatto espressivo è dato dalla variazione aperiodica/periodica (sulla ripetizione) di ampiezza applicata alle sedici + sedici onde quadre ospitate negli step upper/lower.
09 Straight Groove
Una doppia costruzione ritmica, costruita alternando rimbalzi triplici e quadrupli nella porzione upper, con accenti, aperture e chiusure statiche nella porzione lower.
Differenze tra Performer e Stepper
Performer basa buona parte della sua espressività sulla possibilità di utilizzare diverse curve d’andamento, con le quali è facile creare andamenti ritmici basati sia sull’alternanza di ampiezza alto/basso, sia sull’incastro tra curve semplici e rimbalzi a 2, 3 o 4 ripetizioni per step. In questo modo, la contestualizzazione espressiva dei percorsi di modulazione diventa facilmente caratterizzabile per:
- intonazione;
- spostamento all’interno della wavetable;
- variazioni nella frequenza di taglio;
- variazioni di ampiezza;
- variazioni nel rapporto wet/dry e nel contenuto armonico operato dagli effetti.
La prossima volta, ci occuperemo di Stepper e LFO.
Stay Tuned.
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