Oberheim Xpander: a proposito di sintetizzatore
Quando, nel lontano 1985, la Oberheim Electronics presentò sul mercato il rivoluzionario Xpander, non immaginava di influenzare in maniera significativa i futuri sviluppi degli strumenti musicali elettronici. Una serie di cause coincidenti (la diffusione del MIDI, l’aspetto rivoluzionario, l’indipendenza nella programmazione delle voci polifoniche, la ricchezza della circuitazione) resero – in breve tempo – l’apparecchio esafonico un vero e proprio classico della programmazione che è passato indenne, seppure con periodi di relativa eclissi, attraverso trenta anni di vita.
Di Enrico Cosimi
Sviluppato più o meno dallo stesso team che, decenni dopo, avrebbe partorito Andromeda Alesis, Oberheim Xpander era/è un potente sintetizzatore analogico a sei voci, in grado di mettere alla prova i programmatori più smaliziati grazie all’adozione della matrice di modulazione, con cui collegare qualsiasi sorgente di controllo a qualsiasi destinazione di modulazione potendo definite intensità e polarità dell’azione di controllo. Non male, specie per un mondo (quello della metà Anni 80, che considerava il Prophet 5 e il Jupiter 8 come due veri standard di complessità circuitale – absit iniuria verbis…).









