Dopo qualche riflessione… qualche suono
Ancora sul Messe (ne avremo per mesi e mesi e mesi…). Questa volta, ascoltiamo qualcosa catturato nei lunghi chilometri di percorso tra un padiglione e l’altro.
Di Enrico Cosimi
Buona visione.
Ancora sul Messe (ne avremo per mesi e mesi e mesi…). Questa volta, ascoltiamo qualcosa catturato nei lunghi chilometri di percorso tra un padiglione e l’altro.
Di Enrico Cosimi
Buona visione.
Riposti nelle custodie gli strumenti, rimessi in naftalina i geetaristi dimostratori millenote, archiviate le infinite buste in stoffa, plastica e palladio, eccoci a tirare le somme di questa interessante rassegna 2015 della più importante fiera europea dedicata agli strumenti musicali.
Di Enrico Cosimi
Partiamo subito con le voci sul futuro della manifestazione stessa; dopo, passeremo alle considerazioni di tipo più tecnico.
Quattro processori utilizzabili, indifferentemente, come floor pedal o montati all’interno di Euro Rack, con possibilità di alimentazione differenziata. La nuova svolta Roland è marcata dalla possibilità di utilizzare i quattro apparecchi come “semplici” trattamenti audio, o di integrarli in un sistema Euro Rack sfruttando l’esteso corredo di porte predisposte per la gestione via CV/Gate o, ancora, la capacità di programmazione attraverso processore esterno. Di Enrico Cosimi
Le unità, che rispondono ai pittoreschi nomi di Bitrazer, Demora, Scooper e Torcido; rispettivamente, si tratta di un sample reducer, un delay, un looper e un distorsore.
Per un ristretto numero di addetti ai lavori, non era neppure una novità: che Mario Maggi, tra un progetto e l’altro per le più disparate branche industriali, stesse mettendo le mani a un general revamping del suo prestigioso polifonico analogico per proporlo poi alla vasta platea dei musicisti elettronici. In pratica, non si tratta di un clone ma di un progetto totalmente nuovo utilizzante avanzate e potenti tecnologie, mantenendo però il carattere e le peculiarità della versione originale.
Di Enrico Cosimi
Molte cose si potrebbero raccontare, e molte non possiamo raccontarne – vincolati come siamo da un accordo di non divulgazione che ci lega ormai da parecchio tempo. Sia come sia, complice il recente (e inaspettato) exploit finlandese, oggi Mario ha deciso di divulgare una prima serie di caratteristiche del nuovo progetto, che potrebbe avere tempi di realizzazione e commercializzazione molto più brevi di quanto si possa pensare.
Il JD-XA è un sintetizzatore crossover che recupera buona parte del patrimonio JD/JP e offre, in un unico involucro, un doppio motore di sintesi analogico e digitale, opportunamente spalmato attorno alla tastiera da quattro ottave.
Di Enrico Cosimi
Ci sono quattro sezioni di sintesi analogiche (ciascuna composta da due oscillatori più aux signal dentro al filtro) e quattro sezioni digitali (composte da oscillatore digitale dentro filtro) che attingono alle esperienze Roland SuperNATURAL e analog. Il tutto è condito da due effetti indirizzabili, trattamenti di delay, chorus e riverbero, vocoder.
Complice il MusikMesse, Kenton ha presentato due nuovi apparecchi destinati a risolvere diversi problemi di chi debba – per professione o diletto – avere a che fare con le apparecchiature MIDI.
Di Enrico Cosimi
THRU-25 è una thru box a venticinque uscite con la quale controllare fino a 25 (dicasi venticinque…) apparecchiature MIDI esterne sotto gestione di un unico flusso di dati. Passato il primo attimo di sgomento (sopra una connessione MIDI passano, salvo accorgimenti particolari, solo 16 canali di dati differenziati e differenziabili), appare chiaro come con questo sistema sia possibile gestire non solo 16 parti timbriche, ma anche una gran quantità di unità sintonizzate sull’esclusiva ricezione dei Real Time Message (che non hanno bisogno di canale specificato).
In questo ultimo MusikMesse, Roland ha messo a segno tre colpi assai ben diretti; ce ne occuperemo approfonditamente nel corso della stagione… Per ora, passiamo in rassegna quello più colorato: la versione Euro Rack compatibile e semi modulare del potente SYSTEM-1.
Di Enrico Cosimi
Il SYSTEM-1m è un sintetizzatore semi modulare che rispetta tutte le possibilità plug-out presenti nel precedente modello a tastiera (può quindi caricare istruzioni per funzionare come SH-101, ProMars, Juno60 e tanti altri strumenti storici Roland appositamente modellati e disponibili tanto in versione plug-in sulle tradizionali DAW quanto – appunto – in plug-out per l’apparecchio in questione). L’apparecchio può essere usato, indifferentemente, dopo essere alloggiato in un cabint (occupa 84 unità Euro Rack di ingombro), come table-top o come montaggio in rack 19” standard.
Mark Verbos ha da tempo raggiunto una maturità costruttiva che, all’interno del panorama Euro Rack, ne rende sempre vantaggioso l’acquisto dei prodotti. A fronte di una chiara ispirazione Buchla, ci sono realizzazioni mediate attraverso il filtro di un’originalità di grande fascino operativo. Nel catalogo Verbos, trova posto ormai un discreto numero di circuiti in grado di essere configurati per realizzare un buon sistema di generazione e controllo in completa autonomia.
Di Enrico Cosimi
Come dicevamo in apertura, per certi moduli l’ispirazione System 100 è palese, ma la solidità originale è altrettanto percepibile. E’ il caso del Voltage Multistage oggetto di questa prova. Il modulo può funzionare come step sequencer 8 x 2, o può essere configurato come generatore di tensioni transienti (LFO e inviluppo) profondamente personalizzabili; è chiaro che chi avesse bisogno di un veloce ADSR facilmente programmabile, troverà infinite altre varianti nell’enorme catalogo Euro Rack. Ma chi, invece, volesse spremere il risultato al confine tra sequenza, inviluppo, LFO e struttura di voltaggio programmabile, sarà ben felice – dopo essersi ripreso dal costo richiesto (con il dollaro così come è ora, stiamo parlando di 600 euro, more or less) – di consumare il Voltage Multistage.
Con giustificato orgoglio, KORG annuncia l’alleanza strategica con Purgatory Creek Soundware. Il risultato sono tre nuove librerie per Kronos che comprendono suoni di piano Rhodes in tutte le possibili salse.
A cura della Redazione di Audio Central Magazine
La prima libreria, EXs40 Purgatory Creek Mark I – 1970, sfrutta un Rhodes costruito nel 1970, con martelliera sostituita, in neoprene, prima della sessione di registrazione. Diciotto livelli di dinamica in full duracino, per eliminare – una volta per tutte – ogni problema di loop.
Il piccolo looper per chitarristi – ma usato con disinvoltura da tanti performer elettronici, diventa ora stereofonico, con connessioni indipendenti Stereo In/Stereo Out. La semplicità d’uso rimane quella classica TC.
Di Enrico Cosimi
Alimentabile 9 Volt con batteria interna, o con power pack esterno opzionale, Ditto Stereo Looper tratta l’audio con densità 24 bit non compressi e offre true bypass senza alcun tipo di perdita di segnale. Tra l’altro, la sorgente originale passa attraverso l’apparecchio senza alcun tipo di conversione AD/DA.