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KONTAKT SCRIPTING TUTORIAL – SECONDA PARTE

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software, Tutorial

Ben ritrovati. In questa seconda puntata inizieremo a realizzare qualcosa di un po’ più serio con il nostro ambiente di scripting Kontakt e, precisamente, realizzeremo uno script che consente di attivare/inibire uno o più effetti opportunamente inseriti all’interno del nostro strumento rispettivamente alla pressione e al rilascio di un tasto. Tale esempio è studiato per spiegare altri aspetti della programmazione Kontatk naturalmente e verrà, come di consueto, reso disponibile per il download.

Di Antonio Antetomaso

Iniziamo da un concetto alla base di qualunque linguaggio di programmazione, le istruzioni. Esse istruiscono Kontakt sulle azioni da intraprendere al verificarsi di determinati eventi. Nella scorsa puntata avevamo visto un primo esempio, costituito dall’istruzione “message()” che provoca la stampa di un messaggio nella barra di stato del campionatore.

KONTAKT SCRIPTING TUTORIAL – PRIMA PARTE

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software, Tutorial

Benvenuti a questa nuova miniserie di articoli che vuole avere lo scopo di offrire un piccola guida step by step nei meandri dell’ambiente di scripting di Kontakt, uno dei migliori (se non il migliore… ma restiamo cauti) campionatori software presenti sul mercato. Come da copione mi preme sottolineare che la serie non si prefigge di coprire tutti gli aspetti della programmazione in ambiente Kontakt, ma vuole fornire gli elementi di base per mettere poi in grado l’utente di approfondire le tematiche di proprio interesse da solo.

di Antonio Antetomaso

Iniziamo dalle definizioni, linguaggio di scripting… cosa è?

La risposta è abbastanza semplice: un linguaggio di scripting è un linguaggio di programmazione le cui istruzioni vengono interpretate da uno strato software (interprete, per gli amici) e mandate in esecuzione direttamente sull’ambiente target. Nel caso in esame, mandare in esecuzione uno script significa impartire una serie di istruzioni a Kontakt che consentono di estenderne significativamente le potenzialità: da semplici script di automazione che agiscono in base alle azioni del musicista a veri e propri moduli aggiuntivi che elaborano e riproducono campioni corredandoli con effetti non direttamente offerti dal setup di base del programma: basti pensare ad un modulo dedicato al piano Fender Rhodes…come diavolo facciamo a riprodurre il BARK del piano elettrico? Semplice, con uno script di Kontakt…

Naturalmente “semplice” non lo è affatto… un passo alla volta.

SYNTHOGY IVORY II – WHAT DO YOU WHAT FROM YOUR PIANO?

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Software

Oggetto di questo nuovo appuntamento insieme è l’analisi di uno dei “giganti” dell’ emulazione del piano acustico. Gigante in prima istanza per la quantità di campioni adoperata… capiremo insieme se gigante anche in termini di resa timbrica. Ivory II di casa Synthogy, nasce, appunto come evoluzione della versione 1.x del prodotto, disponibile sul mercato da almeno  5 anni e ormai fuori mercato. Quindi sostanzialmente un software ultra collaudato e che nel tempo ha subito notevoli miglioramenti.

Di Antonio Antetomaso

Dicevamo gigante, perché Ivory II viene venduto come un set di 11 DVD per un totale di 77 GB su disco solo per il pacchetto base, che copre l’emulazione di tre pianoforti celebri:

  •  Yamaha grand C
  • Bosendorfer imperial 290
  • Steinway model D

Bill Evans – Un’occasione per parlare di vita, musica e arte – Seconda parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Tutorial

Concentriamo questa seconda e ultima puntata su aspetti dell’arte di Bill Evans più prettamente legati al mondo dei musicisti. Naturalmente mi preme ancora sottolineare che quelli che verranno presentati sono solo una minima parte dei patterns, dei licks e dei “modi di creare musica” dell’artista; la materia è troppo complessa per essere concentrata in un unico articolo per cui sarò contento se il risultato sarà stato quello di “farvi venire l’appetito”.

Di Antonio Antetomaso

Da cosa partiamo? Vediamo..vediamo…ah si, che ne dite di dare una bella rinfrescata ai rootless voicings che vi ho presentato nell’articolo “piano comping & voicing in pillole – seconda parte”?

 

Eccolo qui. In particolare vorrei porre l’accento sui voicings suggeriti per gli accordi m7.

Bill Evans – Un’occasione per parlare di vita, musica e arte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Events, Tutorial

Trattare in  due articoli uno dei capisaldi del pianismo Jazz quale è stato Bill Evans, pensando di dire tutto su di lui senza rischiare di cadere nel semplicismo più assoluto è un’impresa che rasenta l’impossibilità e, a mio avviso, costituisce quasi un’offesa nei confronti dell’operato di questo artista che tanto ha donato e continua a donare a legioni di pianisti. Per questi motivi, dopo aver chiesto perdono a coloro che hanno trattato in vere e proprie opere letterarie l’artista in tutti i suoi aspetti, vi do il benvenuto a questa piccola discussione il cui scopo è quello di far venire la voglia di avvicinarsi a questo pianista cercando di far capire perché è stato così speciale.

Di Antonio Antetomaso

Per fare questo, vorrei dividere la chiacchierata in due puntate, la prima (questa) dedicata un po’ a tutti in cui vorrei raccontarvi brevemente della vita e dell’attività artistica del pianista suggerendovi anche alcuni tra i dischi più famosi. La seconda, maggiormente dedicata ai musicisti, dedicata ai patterns, ai voicings e ai licks tipici dell’artista con accento sui contributi più importanti dati al jazz da egli. Nella seconda parte più che mai tratterò solo alcuni tra gli aspetti più importanti della tecnica di Evans, per ovvie ragioni di spazio e tempo.

M-AUDIO FAST TRACK ULTRA

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Gear, Recording

In questo articolo vorrei parlarvi approfonditamente di un prodotto che, benché presente sul mercato da qualche anno, ancora resiste prepotentemente agli attacchi dello “stato dell’arte”. Andiamo a capire insieme il perché e, soprattutto, se il gioco vale (ancora) la candela. Inizio con il dirvi che tale arnese è diventato parte fissa del mio equipment da un anno a questa parte e l’ho usato approfonditamente sia in ambiente casalingo che in studio, sia in contesti di recording, sia in contesti squisitamente live.

Di Antonio Antetomaso

 

Iniziamo dalla domanda più semplice: di cosa si tratta? …di di una scheda audio di fascia semi professionale, compatibile WDM/MME, ASIO 2 e CoreAudio e, quindi, da utilizzare prettamente con un computer (ma non solo), possibilmente accoppiata con un buon software DAW (Logic, Cubase, Live!, Protools e via dicendo).

SYSTEM EXCLUSIVE: quando il pannello non basta più – Seconda parte

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Tutorial

Dopo la panoramica sull’argomento e il ripasso dell’esadecimale effettuati nella prima puntata, riprendiamo senza indugio ulteriore la nostra analisi dei messaggi di system exclusive, partendo proprio dall’esempio visionato la volta scorsa.

Di Antonio Antetomaso

[1]  [2]  [3]  [4]  [5]  [6]      [7]  [8]  [9]

F0   41   10   42   12   40007F   00   41   F7

Analizziamo la struttura del messaggio per poi entrare nel dettaglio di ogni singola parte. Piccola precisazione introduttiva: l’esempio in esame fa riferimento ad un messaggio costruito per un equipment Roland ma i concetti che analizzeremo possono essere facilmente generalizzati per cavarsi d’impaccio con altre apparecchiature; tutto ciò di cui abbiamo bisogno oltre alla teoria è ovviamente il manuale dell’apparecchiatura che abbiamo sottomano, sezione relativa all’implementazione del protocollo MIDI.

SYSTEM EXCLUSIVE: QUANDO IL PANNELLO NON BASTA PIU’ – PRIMA PARTE

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Tutorial

Oggetto di questo articolo è un argomento non proprio facile facile ma che, se usato correttamente, può costituire un valido strumento per sfruttare al meglio tutte (e sottolineo tutte) le risorse del vostro sintetizzatore consentendovi di spremerlo come un limone accedendo a parti di esso non direttamente/facilmente accessibili mediante la plancia di programmazione.

 Di Antonio Antetomaso

Chi ha letto il mio precedente articolo sullo standard General MIDI avrà notato (spero) tra le righe una sorta di promessa di parlare dell’argomento; orbene, ferie finite, è ora di mantenere quella promessa. Cercherò anche di rendere la materia meno ostica possibile anche se, ormai lo abbiamo capito tutti, quanto più uno strumento è potente tanto più è difficile da imparare perché tanto più numerose sono le variabili da governare.

GENERAL MIDI, ovvero: l’inglese delle apparecchiature musicali

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Tutorial

“With english you go everywhere” diceva un vecchio spot pubblicitario di parecchi anni fa….

Anche se un po’ filosofico, il paragone mi pareva azzeccato e, questo slogan, adatto a presentarvi l’argomento di questo articolo: lo standard GENERAL MIDI.

di Antonio Antetomaso

Eh già, perchè tale standard è servito ad aprire una strada nella fitta giungla creata involontariamente della specifica del MIDI (MUSICAL INSTRUMENT DIGITAL INTERFACE), ovverosia di un protocollo di interscambio di informazioni tra strumenti musicali.

ARTURIA ANALOG EXPERIENCE 49 THE LABORATORY – SECONDA PARTE

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Gear, Software

Ben ritrovati. Oggetto di questa seconda ed ultima puntata  è l’analisi della parte software, ovvero del motore di generazione sonora. Tale software, disponibile tanto su piattaforma Windows quanto su piattaforma OSX,  risponde al nome di “Analog laboratory” ed è fruibile sia in modalità standalone che in host presso una DAW (es. Logic o Cubase) compatibile con i protocolli AU, VST o RTAS.

Di Antonio Antetomaso

Per l’utilizzo è necessario essere in possesso del software eLicenser (lo stesso sistema di protezione di Cubase), meglio se corredato di una chiavetta hardware da portare sempre con sé e sulla quale trasferire la licenza. Installato e attivato il prodotto, esso cerca subito di rilevare la controparte hardware e si presenta con l’interfaccia in figura.

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