SYSTEM EXCLUSIVE: QUANDO IL PANNELLO NON BASTA PIU’ – PRIMA PARTE

Written by Antonio Antetomaso on . Posted in Tutorial

Oggetto di questo articolo è un argomento non proprio facile facile ma che, se usato correttamente, può costituire un valido strumento per sfruttare al meglio tutte (e sottolineo tutte) le risorse del vostro sintetizzatore consentendovi di spremerlo come un limone accedendo a parti di esso non direttamente/facilmente accessibili mediante la plancia di programmazione.

 Di Antonio Antetomaso

Chi ha letto il mio precedente articolo sullo standard General MIDI avrà notato (spero) tra le righe una sorta di promessa di parlare dell’argomento; orbene, ferie finite, è ora di mantenere quella promessa. Cercherò anche di rendere la materia meno ostica possibile anche se, ormai lo abbiamo capito tutti, quanto più uno strumento è potente tanto più è difficile da imparare perché tanto più numerose sono le variabili da governare.

Iniziamo da un minimo di definizioni: per System Exclusive messages si intende una serie di messaggi che, inviati al sintetizzatore attraverso il protocollo MIDI, consente di pilotare, oltre a tutti i parametri modificabili dal pannello di programmazione, alcuni aspetti della macchina non direttamente accessibili da quest’ultimo.  Tali messaggi sono spesso utilizzati anche per automatizzare aspetti della programmazione di un synth, cosa questa che può tornare utile in contesti live, dove il tempo è poco.

Perché il nome? Beh, avrete inteso che,benché di anatomia fissa, i messaggi di system exclusive dipendono fortissimamente dalla macchina che abbiamo sotto mano. Ecco perché, in un certo senso, la programmazione di messaggi System Exclusive costituisce, se vogliamo, un modo di estendere lo standard MIDI.

Prima di addentrarci nel dettaglio della materia, consentitemi un piccolo ripasso della notazione esadecimale. Il nostro sistema di numerazione con cui abbiamo normalmente a che fare fa uso di 10 cifre per consentirci di enumerare gli elementi e precisamente i simboli da 0 a 9. Naturalmente tutti noi sappiamo che nove cifre non bastano e difatti superato il nove si ricomincia il conteggio anteponendo allo 0 un 1 e ottenendo così il 10. Nel numero 10, la cifra 1 è quella che ha il peso maggiore determinata dalla sua posizione più a sinistra: per questo motivo il nostro sistema di numerazione è detto posizionale. 

Dato che stiamo impiegando 10 simboli (le cifre da 0 a 9) per il nostro sistema di numerazione, in gergo matematico si dice che stiamo adoperando un sistema di numerazione a base 10 o decimale.  E se volessimo cambiare base? Chi vieta di farlo? Usando la base 2 otteniamo il sistema binario (vi ricorda qualcosa?):

0 (binario)  = 0 (decimale)

1 (binario) = 1 (decimale)

10 (binario) = 2 (decimale)

11 (binario) = 3 (decimale)

100 (binario) = 4 (decimale)

101 (binario) = 5 (decimale)

110 (binario) = 6 (decimale)

111 (binario) = 7 (decimale)

1000 (binario) = 8 (decimale)

1001 (binario) = 9 (decimale)

E se volessimo usare la base 16? Niente di più facile, otterremo, con molta fantasia, il sistema esadecimale, un sistema di numerazione, cioè, in cui si fa uso di 16 cifre per enumerare gli elementi e precisamente:

 0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,A,B,C,D,E,F. Il numero 16 decimale, se avete capito il giochetto, equivale il al numero 10 in esadecimale (perché??)Per approfondimenti sui meccanismi di conversione tra basi vi rimando a questo link, fornendovi il seguente specchietto ausiliatore (e anche provocatore, in un certo senso):

Perché solo fino al numero 255? Iniziamo ad entrare maggiormente nell’argomento: FF nel sistema decimale vale 255 (provare per credere) e nel sistema binario è rappresentato mediante 8 cifre 1: 11111111. Come non ci credete?

OK, regoletta di conversione alla mano: 1 * 2^7 + 1*2^6 + 1*2^5 + 1*2^4 +….= 128+64+32+16+8+4+2+1= 255 !!!

Al mio paese, dove si parla in binario dalla nascita e dove le parole mamma e papà sono codificate come 1011101001000000 e 1001001001001001, una sequenza di 8 cifre 1 è detta byte (l’insieme di 8 bit). Ma guarda un po’ !!

Scherzi a parte, un messaggio di system exclusive altro non è, ormai avrete capito, che una sequenza di bytes inviata al sintetizzatore attraverso il protocollo midi. Per rappresentare un messaggio di system exclusive si usa la notazione esadecimale per comodità, dove ogni byte ha un suo ruolo specifico ed è indicato, sempre per comodità di notazione  e dove ogni byte è rappresentato con due cifre esadecimali per comodità (es. FF)

Più facile di così, nel tempo e nello spazio a disposizione e, soprattutto, per non rischiare di cadere nella noia mortale, non posso farvela….sorry. Per completezza vi segnalo che spesso un byte in notazione esadecimale si indica con il prefisso 0x oppure con il suffisso h. Es. FF = 0xFF oppure FFh.

Vi lascio con un esempio di messaggio di System Exclusive, rimandandovi alla seconda ed ultima puntata per i dettagli in merito.

[1]  [2]  [3]  [4]  [5]  [6]      [7]  [8]  [9]

F0   41   10   42   12   40007F   00   41   F7

Iniziate a dare un’occhiata alla struttura (numero di bytes ecc…).

Curiosi?? Bene…pazientate.

Ah, a proposito, quello era un messaggio Roland…

A presto

 

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