Il vecchio EMS Synthy AKS è una macchina che ha raggiunto quotazioni spaventose sul mercato del vintage: a fronte di un’oggettiva indisponibilità (gli ultimi esemplari ricostruiti da EMS UK sono sold out da anni e anni), il musicista che volesse dotarsi della storica valigetta, potrebbe trovarsi di fronte a richieste economiche assolutamente lunari, come quella presente in una recente asta comparsa su eBay, o potrebbe passare anni e anni aspettando l’occasione buona…
di Enrico Cosimi
… o potrebbe rivolgersi, perlomeno temporaneamente, al software, facendo pratica con la logica delle matrici (e, a questo proposito, a breve termine su Audio Central Magazine avremo modo di tornare sull’argomento…) fino al conseguimento di una corretta autonomia operativa. Da questo punto di vista, Le Synthé di Pierre Couprie è il software giusto.
Chilometri e chilometri di corridoi; strumenti appostati in ogni angolo, pronti a ghermirti quando meno te lo aspetti… ogni metro deve essere conquistato con fatica, strisciano sulle ginocchia e (tra poco) aiutandosi con i gomiti, mentre il fardello di depliant, nozioni, materiale informativo, curiosità, aumenta vertiginosamente.
Vi sottoponiamo un’ultima sventagliata di anticipazioni, per quello che diventerà argomento di conversazione nei prossimi giorni.
I due nuovi modelli Lewitt LCT 840 e 940 sfruttano la tecnologia valvolare per ottenere prestazioni di elevatissimo livello; particolarmente curati per la ripresa vocali, i nuovi microfoni possono essere utilizzati con profitto nella gestione di strumenti dal largo range dinamico.
di Enrico Cosimi
Il modello LCT 840 è dotato di capsula da 1”che offre un solido suono vintage, con cinque pattern polari diversi, selezionabili attraverso switch, bassissimo rumore di fondo e capacità di estesa copertura dinamica. Il body del microfono incorpora una finestra in plexyglass trasparente – impermeabile alle interferenze audio – attraverso la quale verificare il funzionamento del circuito (…elegante sinonimo per indicare “curiosare nell’ammiccante bagliore della valvola”…).
Il modello LCT 940 è dotato di maggior estensione nella risposta, con possibilità di scelta tra due modi di comportamento crystal e tube; al suo interno, trovano posto le circuitazioni valvolari e FET, per una differenza timbrica sensibile e utilizzabile in diversi contesti. Ci sono nove pattern polari diversi: cinque standard (omni, cardioid, figura di otto, wide e super cardioide), più quattro pattern intermedi.
Tremor è un drum synthesizer che incorpora uno step sequencer per la programmazione dei pattern e una sezione effetti particolarmente agguerrita. Invece di adottare campionamenti o sistemi di sintesi genericamente “impostati”, Tremor sfrutta un cloud oscillator in grado di generare una nuvola di parziali che rispondono ai controlli ricevuti rispettando il comportamento che ha una qualsiasi membrana quando è sottoposta a sollecitazioni esterne.
di Enrico Cosimi
In questo modo, si riesce ad avere un comportamento sonoro variabile con continuità, in base al tipo di timbrica che deve essere realizzata. Ci sono otto motori di sintesi indipendenti, per generare altrettanta polifonia in maniera timbricamente libera.
Circuli è un programma per iOS che realizza, su stimolo dell’utente e su definizione di un ristretto numero di parametri, un flusso di musica generativacon cui accompagnare qualsiasi momento della vita quotidiana. Cosa è la musica generativa? Più che un genere musicale, è un modo di produrre flussi audio con minimi input da parte del musicista stesso, sfruttando sistemi in grado qualsi di “alimentarsi da soli” per minimi cambiamenti o per auto evoluzione timbrica.
di Enrico Cosimi
Come è ovvio, i tempi possono essere molto dilatati, pochi eventi spaziati nel tempo e nel riverbero, o più densi e raggruppati, in un flusso audio che travolte l’ascoltatore.
Circuli, è la creatura di Batuhan Bozkurt; il programma – per iDevice – produce eventi sonori generati in base al comportamento grafico dei cerchi (circuli!) che nascono, si evolvono e muoiono nello schermo.
Ci sono poche regole con cui mettere su pista il sistema, una volta partita l’esecuzione, non rimane che godere dei risultati:
i cerchi si sviluppano a velocità costante;
i cerchi non si possono sovrapporre, ma possono toccarsi e collidere;
c’è una “massa corporea” con cui fare i conti: i cerchi più grossi possono spingere e spostare via quelli più piccoli non ancora sviluppati completamente;
cliccando sul cerchio, lo si fa esplodere e, ovviamente, la generazione timbrica – per la nota corrispondente – ha termine;
ogni volta che un cerchio incrocia graficamente il centro di un altro cerchio, si genera un evento sonoro la cui intonazione è determinata dalla posizione del cerchio in rapporto all’area visiva del programma;
a maggior ingombro corrisponde intonazione più acuta;
il timbro prodotto può essere controllato con una serie di parametri analogici lasciati a discrezione dell’utente: envelope, final circle size, time of interaction tra due cerchi che giungono in collisione;
sono disponibili diverse scale, cioè maschere di quantizzazione, per le intonazioni che si vogliono mappare lungo la superficie visiva.
La app è disponibile su iTunes Store al consueto prezzo di 0.99 euro; in sede preliminare, per valutare l’acquisto o semplicemente per passare un poco di tempo in maniera ipnotica, è possibile giocare con Circuli direttamente sulla homepage.
Continua il bagno di sangue del MusikMesse: oscillatori, filtri, scatole e scatolette, lucine e tastoni… un mondo che – a seconda delle caratteristiche personali – può assomigliare al peggior incubo o al paese dei balocchi.
Come al solito, approfondimenti e pettegolezzi next week.
Cynthia Webster guida da anni, con mano ferma, il marchio Cyndustries e produce una serie di moduli che – disponibili nei più diversi formati (Modcan, Euro Rack, Blacet, DotCom, MOTM…), possono essere integrati all’interno di strutture di sintesi per arricchirne significativamente le funzionalità di base.
Passata ingiustamente sotto silenzio al momento della sua presentazione, la Chord Machine prodotta da Flame e commercializzata in europa dal berlinese Andreas Schneider (nome fin troppo temuto da generazioni di musicisti elettronici…), è un modulo in formato euro rack che permette lo sfruttamento di accordi a quattro voci pronti per la trasmissione sotto forma di Control Voltage analogico; in pratica, si possono armonizzare quattro o più oscillatori rispettando gli intervalli che compongono (in tonalità selezionabili) 32 accordi diversi. Per di più, da accordo a arpeggio, il passo è breve…
di Enrico Cosimi
Flame Chord Machine può ricevere un CV di trasposizione e utilizzarlo come root per accoppiarci altre quattro CV di controllo accordati sugli intervalli che compongono i 32 possibili accordi residenti; il tutto, in un range di 9 ottave. Se i quattro CV di armonizzazione sono emessi simultaneamente, si ha un accordo; se c’è una scansione temporale diversificata, FCM diventa un alternativo metodo per generare arpeggi analogici – a patto di avere sufficienti oscillatori da pilotare.
Immaginate, nel vostro sistema modulare euro rack, di poter lavorare con un DSP (riprogrammabile) a colpi di card, con un numero variabile di algoritmi e – cosa ancora più divertente – con tutti i controlli gestibili dall’esterno tramite tensioni CV. Immaginate anche di poter contare su una qualità nativa a 24 bit per una banda passante estesa fino a 15 kHz che può essere degradata fino a raggiungere i comportamenti più oltraggiosi. Bene: avete tracciato l’identikit del modulo Z-DSP.
di Enrico Cosimi
Il potenziale espressivo raggiungibile da una linea di ritardo sufficientemente aperta è da tempo conosciuto e sfruttato dai synth addicted più estremi: oltre alle ribattute, si può sfruttare la sovrapposizione ad incastro ritmico creata attraverso selvagge variazioni di clock, o magari si può portare l’intero sistema ad un passo dalla catastrofe sonora e poi – repentinamente – togliere tutto il feedback in circolazione. Insomma: se il circuito prevede i giusti punti d’intervento, il delay audio diventa un’arma molto potente.
Ultima carrellata di stuzzichini per solleticare l’appetito. Come già promesso, soddisferemo tutte le curiosità nelle prossime settimane, al ritorno dalla bolgia fieristica; per ora, ci limitiamo a sparare foto come forsennati; non mancano le sorprese, ma non mancano neppure le defezioni apparentemente inspiegabili… insomma, la crisi si è fatta sentire, anche se il mondo elettronico continua a marciare a pieno regime, specie nelle agguerrite community Euro Rack e 5U.
Comunque sia, ogni cosa a suo tempo (come dicono in Equitalia…)
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