Posts Tagged ‘euro rack’

Pittsburgh Modular Foundation

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Pittsburgh Modular è uno dei produttori Euro Rack di tendenza, con una serie ben mirata di moduli che possono rinforzare le capacità timbriche di diversi ambienti di programmazione sonora. Caratterizzati da un look Dymo Label, i diversi moduli sono di facile

Di Enrico Cosimi

La configurazione Foundation realizza una voce completa di sintesi completamente patchabile composta da: MIDI to CV, 2 Oscillator, 2 LFO, Ring Mod, Mixer, MultiMode Filter, 2 ADSR, 2 VCA, Output, 2 Multiples.

CWEJMAN DP-1 Dynamic Processor

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Nel panorama Euro Rack, Wowa Cwejman si è fatto rapidamente largo, staccando la concorrenza con prodotti che (pur costando n volte il prezzo richiesto dagli altri) catalizzano l’attenzione a colpi di qualità costruttiva, materiali utilizzati, offerta circuitale e assoluta compatibilità elettromeccanica con i cabinet più diffusi. Dopo parecchio tempo di standby, il suo catalogo si arricchisce del nuovo DP-1 Dynamic Processor.

di Enrico Cosimi

Il modulo contiene tre strutture dedicate al controllo della dinamica esercitato sul segnale monoaurale (cioè non stereo, non dual mono, non left & right… un segnale solo) passante al suo interno.

La compressione è realizzata impiegando un VCA di precisione, con pochissimo rumore di fondo e pressochè totale assenza di distorsione armonica; il controllo più immediato è quello relativo al rapporto di compressione Ratio, che può variare tra 1:1 e >20:1. Il circuito integra le perdite di livello che possono capitare con i più elevati rapporti di compressione; dopo essere transitato nel controllo Level Input, è possibile regolare la Ratio e successivamente definire l’Output Gain dB, con escursione compresa tra +/- 20 dB. Il segnale può essere articolato attraverso le regolazioni di Attack e Release, variabili tra 1 msec e 20 secondi. Rapporto di compressione, Attack, Release e Output Level sono regolabili attraverso CV ricevuti dall’esterno. Attraverso switch Soft Knee, si può attivare la compressione più graduale.

La successiva sezione di Mute/Squelch permette di risagomare il segnale compresso, pompandone il livello e riconfigurandone l’inviluppo d’ampiezza. Una volta definita la Threshold d’intervento, si stabilisce il valore di Mute Depth tra 0 e 72 dB, con Attack e Release regolabili. In questo modo, si possono evitare transienti particolarmente pericolosi o, all’estremo opposto, si può intervenire creativamente sull’andamento del segnale originale. Threshold, Attack, Release e Mute Depth sono controllabili attraverso CV ricevuti dall’esterno.

La terza sezione d’intervento è relativa al Side Chain Filter, cioè alla possibilità di ridurre il livello del segnale che ha determinate caratteristiche spettrali ritenute indesiderate; il filtro può lavorare come Hi/Lo Pass, con frequenza di taglio e regolazione del livello; lo slope è a 12 dB/Oct; anche in questo caso, la frequenza di taglio è regolabile attraverso CV esterno.

Il modulo offre connessioni audio relative a Input, Sidechain Return, Comp Out, Env, Gate e AR Out, Sidechain Out, LPF e HPF Out.

 

 

 


Andreas Schneider. Spielen

Written by simonquasar on . Posted in Neuköln

Pensate un luogo dove accanto a ogni filtro, sintetizzatore e knob in generale avete un paio di cuffie per provarli quanto volete, a un laptop con streaming su un solitario synth modulare in una cabina di uno showroom di Londra, a una colonna incastonata da moduli analogici e un pianoforte a muro invaso da LED e cavi: forse hanno ragione i tedeschi a riunire i verbi “giocare” e “suonare” sotto ad un unico “spielen”.

Lo SchneidersLaden è forse la punta dell’iceberg intorno ad Andreas Schneider, il venditore di synth per professione, verrebbe da dire. Fatto sta che solo entrare nel suo Laden (o nell’annesso SchneidersBuero) vi fa capire perché non bisogna assolutamente chiamarlo negozio.

di simonquasar

Make Noise Phonogene: come ti ribalto l’audio…

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Che il panorama Euro Rack sia ormai diventato l’ambiente d’incubazione per le più interessanti tendenze elettroniche è un dato di fatto; che poi le tendenze in questione peschino spesso all’interno del trascorso storico, è altrettanto confermabile per chiunque abbia un minimo di conoscenza relativa alla storia della musica elettronica. Rimane il fatto che, mai come oggi, con un investimento non impossibile, ci si può costruire un personal studio di sperimentazione elettronica analogica ottenendo risultati e comportamenti che anticamente sembravano esclusivo retaggio di pochi fortunati mortali. Make Noise è tra i più attivi protagonisti di questo panorama e, in particolare, il suo Phonogene sembra fatto apposta per solleticare le peggiori pulsioni uditive degli sperimentatori. Per questo motivo, anche se il modulo è ormai storicizzato, non abbiamo saputo resistere all’occasione di poterlo mettere alla prova.

di Enrico Cosimi

Il Phonogene by Make Noise è un modulo Euro Rack che contiene al suo interno un registratore digitale attrezzato per le sovrapposizioni audio in sound on sound e per garantire l’intervento tanto autonomo, quanto sotto controllo esterno, sui parametri più significativi della riproduzione audio. Il tutto, con la consueta – delirante, ma ispirativa – grafica della ditta.

Gotharman PitchShaper

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear


E’ un modulo Euro Rack che offre trattamento digitale di pitch transformer/granulation, applicando le informazioni salienti di un segnale “modulator” alle caratteritiche di un segnale “carrier”; non un vero e proprio ring mod, non un vero e proprio granulatore, ma qualcosa di diverso e molto aggressivo nei confronti del segnale passante. Il modulo, che ha bisogno di due segnali simultaneamente per funzionare, è in formato Euro Rack e permette di ampliare in maniera significativa gli orizzonti sonori dei musicisti più coraggiosi.

di Enrico Cosimi

In Gotharman PitchShaper, il segnale audio è processato a 24 bit/44.1 kHz, applicando all’uscita le informazioni di pitch del segnale scelto per il controllo. In questo modo, il segnale audio collegato all’ingresso 1 è analizzato e, da questo, sono estratte le informazioni di pitch che vengono poi applicate al segnale presente all’ingresso 2.

Cyndustries Four Filters

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Cynthia Webster guida da anni, con mano ferma, il marchio Cyndustries e produce una serie di moduli che – disponibili nei più diversi formati (Modcan, Euro Rack, Blacet, DotCom, MOTM…), possono essere integrati all’interno di strutture di sintesi per arricchirne significativamente le funzionalità di base.

di Enrico Cosimi

 

Flame Chord Machine

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Passata ingiustamente sotto silenzio al momento della sua presentazione, la Chord Machine prodotta da Flame e commercializzata in europa dal berlinese Andreas Schneider (nome fin troppo temuto da generazioni di musicisti elettronici…), è un modulo in formato euro rack che permette lo sfruttamento di accordi a quattro voci pronti per la trasmissione sotto forma di Control Voltage analogico; in pratica, si possono armonizzare quattro o più oscillatori rispettando gli intervalli che compongono (in tonalità selezionabili) 32 accordi diversi. Per di più, da accordo a arpeggio, il passo è breve…

 

di Enrico Cosimi

Flame Chord Machine può ricevere un CV di trasposizione e utilizzarlo come root per accoppiarci altre quattro CV di controllo accordati sugli intervalli che compongono i 32 possibili accordi residenti; il tutto, in un range di 9 ottave. Se i quattro CV di armonizzazione sono emessi simultaneamente, si ha un accordo; se c’è una scansione temporale diversificata, FCM diventa un alternativo metodo per generare arpeggi analogici – a patto di avere sufficienti oscillatori da pilotare.

Tiptop Audio Z-DSP VC-Digital Signal Processor

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Immaginate, nel vostro sistema modulare euro rack, di poter lavorare con un DSP (riprogrammabile) a colpi di card, con un numero variabile di algoritmi e – cosa ancora più divertente – con tutti i controlli gestibili dall’esterno tramite tensioni CV. Immaginate anche di poter contare su una qualità nativa a 24 bit per una banda passante estesa fino a 15 kHz che può essere degradata fino a raggiungere i comportamenti più oltraggiosi. Bene: avete tracciato l’identikit del modulo Z-DSP.

 

di Enrico Cosimi

 

 

Il potenziale espressivo raggiungibile da una linea di ritardo sufficientemente aperta è da tempo conosciuto e sfruttato dai synth addicted più estremi: oltre alle ribattute, si può sfruttare la sovrapposizione ad incastro ritmico creata attraverso selvagge variazioni di clock, o magari si può portare l’intero sistema ad un passo dalla catastrofe sonora e poi – repentinamente – togliere tutto il feedback in circolazione. Insomma: se il circuito prevede i giusti punti d’intervento, il delay audio diventa un’arma molto potente.

4ms Pedal PEG – Pingable Envelope Generator

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Si potrebbe scrivere: e pluribus, unum o, se preferite, dal semplice al complesso. In pratica, da parecchi decenni esiste la possibilità di realizzare traiettorie d’inviluppo complesse linkando, collegando e concatenando semplici inviluppi “di base” per creare strutture composite, tali da lasciare senza fiato il musicista esposto alla loro articolazione.

di Enrico Cosimi

Non è questa la sede per cantare le lodi degli inviluppi poliarticolari (da questo punto di vista, basterebbe farsi un giro con N.I. Absynth 5 per rimanere senza fiato…); ma – complice l’interesse per il modulo Euro Rack PEG – Pingable Envelope Generator prodotto da 4ms – ne approfitteremo per un breve excursus storico.

Doepfer A-143-4 Quad VCLFO/VCO

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Dieter Doepfer è l’uomo che ha innescato l’intero fenomeno EuroRack: alla metà degli Anni 90, i primi moduli del sistema A-100 risvegliarono in parecchi musicisti la voglia di tornare alla sintesi condotta attraverso cavi e cavetti.. Da quel momento, il mondo electro non è più stato lo stesso. Oggi, Doepfer – forte di un catalogo A-100 letteralmente gremito di moduli diversi – ha presentato la quarta revisione del Quad LFO Module, continuando con la tradizione dei circuiti “ad alta densità”.

di Enrico Cosimi

A differenza delle prime realizzazioni, che vedevano un singolo compito incarnato nel singolo modulo, da tempo si è andata diffondendo la filosofia dell’impatto multiplo, con moduli che svolgono due, tre o quattro volte lo stesso tipo di funzione (come in questo caso) o che, magari, forniscono simultaneamente diverse tecniche operative integrate nell’unica struttura hardware. Il modello A-143-4 offre quattro oscillatori Triangle/Square che possono essere utilizzati tanto in banda audio che sub audio… e non solo.

Ciascuno dei quattro oscillatori produce, su uscite hardware indipendenti, onda triangolare e onda quadra non modulabile; con possibilità di controllare la frequenza tanto da pannello (è selezionabile, attraverso jumper interno, un range “normale” e uno “esteso” che può raggiungere sessanta minuti di durata per il singolo ciclo), quanto attraverso doppio ingresso di modulazione esterna, uno in configurazione processata e l’altro non processato.

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