Gotharman PitchShaper

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear


E’ un modulo Euro Rack che offre trattamento digitale di pitch transformer/granulation, applicando le informazioni salienti di un segnale “modulator” alle caratteritiche di un segnale “carrier”; non un vero e proprio ring mod, non un vero e proprio granulatore, ma qualcosa di diverso e molto aggressivo nei confronti del segnale passante. Il modulo, che ha bisogno di due segnali simultaneamente per funzionare, è in formato Euro Rack e permette di ampliare in maniera significativa gli orizzonti sonori dei musicisti più coraggiosi.

di Enrico Cosimi

In Gotharman PitchShaper, il segnale audio è processato a 24 bit/44.1 kHz, applicando all’uscita le informazioni di pitch del segnale scelto per il controllo. In questo modo, il segnale audio collegato all’ingresso 1 è analizzato e, da questo, sono estratte le informazioni di pitch che vengono poi applicate al segnale presente all’ingresso 2.

La tecnologia utilizzata, pesantemente imparentata con la granulazione classica, permette di ottenere comportamenti ibridi – specie quando uno dei due segnali non è, in origine, pitchato in modo tradizionale.

I due segnali sono regolabili in livello e in sensibilità; quest’ultimo parametro è applicato alla reattività del circuito di Pitch Tracking: una regolazione esageratamente elevata, renderà il circuito sensibile anche alle minime variazioni nel rumore di fondo (che saranno così pitchate, facendo eseguire lo yodel al segnale in uscita…); al contrario, una regolazione al minimo eliminerà completamente ogni informazione d’intonazione nel segnale in uscita, che assumerà un robotico andamento monocorde.

Dal momento che ci sono due controlli di sensibilità, per i due segnali collegati al modulo (con possibilità di controllo a distanza tramite CV), le cose possono diventare velocemente interessanti: il secondo controllo di sensibilità influenza la dimensione dei grani di segnali, che diventano più lunghi con l’incremento della sensibilità, o possono essere emessi in una nuvola di staticità no-pitch, con la regolazione completamente antioraria.

Attraverso il parametro Smooth, si può regolare la velocità del tracciamento d’intonazione, da molto morbido e inerziale a molto reattivo e frastagliato; anche in questo caso, è possibile applicare un CV esterno.

In pratica, collegando un microfono all’ingresso 1 e un oscillatore all’ingresso 2, si modula l’intonazione dell’oscillatore con la frequenza del segnale (presupponibilmente vocale) catturato dal microfono; se si invertono i segnali (oscillatore in 1 e microfono in 2), si re-pitcha l’intonazione del segnale vocale sulla frequenza dell’oscillatore; alterando la sensibilità del segnale microfonico, si passeranno in rassegna diverse sonorità tipicamente granulari, come si direbbe in ambiente accademico. Il tutto, nella comodità del vostro modulare Euro Rack…

In questo esempio, un segnale vocale è pitchato sulla frequenza di un oscillatore analogico e, contemporaneamente, viene fatta variare la sensibilità corrispondente  – per alterare la dimensione dei grani.

In questo esempio, all’ingresso 2 del circuito è collegato un beat ritmico, che viene forzato sull’intonazione del segnale analogico presente all’ingresso 1. Ancora una volta, è possibile dimensionare a piacere i grani audio.

Per 249 euro, la cosa inizia a farsi interessante…

 

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Comments (6)

  • Luca

    |

    mmm veramente interessante…

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    • Enrico Cosimi

      |

      assolutamente…

      ormai, per Euro Rack, c’è veramente un mondo di roba!!!

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  • Lettore pigro

    |

    Nel primo esempio si sente in chiusura molto rumore di fondo. E’ una caratteristica del modulo oppure il segnale è precedentemente elaborato con effetti extra?
    Che vantaggi si potrebbero ricavare rispetto ad un granulizzatore ad esempio di Reaktor?

    Dio esiste?
    :)

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  • Enrico Cosimi

    |

    il rumore di fondo dipende dalle condizioni in cui è stato ripreso il file audio; rispetto al granulatore di reaktor, in questo caso è possibile controllare tramite CV i comportamenti del modulo, cosa che con il programma N.I. comporterebbe un complesso sistema di controller, convertitore ADC, eccetera.
    ovviamente, il software N.I. è molto più potente e complesso; ma proprio per questo, più difficile da gestire.

    😉

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  • Luca

    |

    Ha un prezzo tra l’altro molto interessante e funge sembra da versione un po’ cheap del Make Noise Phonogene per alcuni versi o!??

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    • Enrico Cosimi

      |

      ci sono ALCUNE cose in comune, non tutte…
      comunque, ho in cantiere una simpatica prova del Phonogene Makenoise… 😉

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