Pittsburgh Modular Foundation

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Pittsburgh Modular è uno dei produttori Euro Rack di tendenza, con una serie ben mirata di moduli che possono rinforzare le capacità timbriche di diversi ambienti di programmazione sonora. Caratterizzati da un look Dymo Label, i diversi moduli sono di facile

Di Enrico Cosimi

La configurazione Foundation realizza una voce completa di sintesi completamente patchabile composta da: MIDI to CV, 2 Oscillator, 2 LFO, Ring Mod, Mixer, MultiMode Filter, 2 ADSR, 2 VCA, Output, 2 Multiples.

Queste le caratteristiche principali:

2 x Oscillator

Generazione simultanea di sinusoide, triangolare, rampa e quadra a simmetria variabile; frequenza regolabile da pannello con controlli Coarse e Fine, ingresso CV 1V/Oct, Hard Sync Reset, Linear FM Input con Indice di modulazione, PW Input con indice di modulazione.

 

2 x LFO

Doppio circuito di oscillatore a bassa frequenza, con generazione simultanea di triangolare e quadra, regolazioni di frequenza Coarse, con LED di visualizzazione, e Shape, per le variazioni Saw-Tri-Ramp e Square-Pulse sulle due uscite. Il secondo LFO è privo di controllo Shape.

Ring Modulator

Tre comportamenti selezionabili: Ring Mod standard, Floating Z Modulator (RM+ ambient voltage), Linear Amplitude Modulator (RM+Carrier). I due segnali X e Y (Mod e Carrier) hanno regolazioni indipendenti di livello; è possibile controllare il Mix tra i due segnali nei diversi modi operativi.

 

4 Channel Mixer/Attenuator

Quattro ingressi e tre uscite (per i primi tre canali), con un attenuatore intermedio, più una quinta uscita per la somma dei quattro segnali. L’uscita Mix può essere depauperata dei diversi segnali con la semplice connessione alle uscite individuali. In questo modo, è possibile gestire simultaneamente diversi percorsi audio e di controllo.

MultiMode Filter

E’ l’incarnazione commerciale del filtro a stato variabile, in grado di fornire simultaneamente le uscite di trattamento Low, Low-High, High e Band; il comportamento Low-High può essere dosato con continuità tra solo low, solo high e parallel Notch. I controlli di pannello comprendono Frequency, Q/Resonance, panpoto L-Notch-H, Q CV Amount, Frequency CV Amount. Con due interruttori Gain e Mode, è possibile alterare il comportamento di filtraggio nei confronti della Resonance (con o senza l’attenuazione del segnale in ingresso alle alte quantità di feedback) e lavorare con o senza auto oscillazione; nel secondo caso, il filtro diventa un sofisticato generatore di onde sinusoidi (con possibilità di comportamento NON lineare).

 

2 x ADSR

Generatore d’inviluppo a quattro stadi, con selettore di range per le diverse velocità di risposta, ingresso di gate e uscita di controllo.

Dual Index

E’ un dual VCA audio/control, con regolazioni di Initial Gain e CV Amount; i due canali, oltre a essere disponibili individualmente in/out, confluiscono in un’uscita Mix collettiva bufferata.

 

Outs

Modulo per la gestione dei segnali in uscita, con due ingressi L e R su mini Jack e uscite L e R in formato ¼”; due regolazioni di volume indipendenti. In aggiunta, è disponibile un’uscita stereofonica preamplificata per cuffia.

MIDI to CV Converter

Interfaccia MIDI con conversione dati Note CV/Gate e MIDI CC indirizzabile; Il modulo gestisce comportamenti V/Oct linear e V/Hz log (per lavorare con vecchie macchine Korg e Yamaha).

 

 2 x Multiple

Ogni modulo possiede due multipli, uno  a quattro connessioni e uno a cinque.

Foundation è alloggiato nella custodia Monorocket da 90 hp ed è fornito con 15 cavi Ad Infinitum di diverse lunghezze.

La quantità e la scelta dei moduli compresi permettono di muovere in tutta sicurezza i primi passi nella programmazione modulare, per produrre timbriche synth bass, lead, fx. Successivamente, sarà possibile integrare il sistema con altri moduli esterni di carattere più esoterico.

 

 

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Comments (9)

  • Riccardo

    |

    Il loro look da fantascienza anni 50 l’ho sempre trovato molto attraente, però tempo fa avevo fatto un giro sul sito e non ero riuscito a farmi bene un’idea di come suonassero… Dovrebbero mettere più video e demo, e non solo loro….

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  • Enrico Cosimi

    |

    non suonano affatto male, sono molto più “tradizionale e rassicuranti” di quanto il loro look non possa far credere 😉

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  • Riccardo

    |

    ma secondo me il look è proprio tradizionale e rassicurante.. l’opposto di un make noise..per questo mi tentavano.. alla fine mi sembrano molto simili ai Doepfer, estetica a parte.. un’altra marca che mi tenta parecchio è Bubblesound

    Reply

  • Riccardo Galatolo

    |

    buongiorno…spero di non dire strafalcioni:
    a parte che questo “coso” suona maledettamente bene e è proprio bello da vedersi e mi fà sbavare e se avessi i soldi lo comprerei al volo, ma ha senso comprare un modulare già assemblato?
    tutti gli slot pieni…e se ho voglia di metterci qualcos’altro?
    non è più conveniente prendersi un contenitore vuoto e riempirlo di volta in volta, ovviamente partendo già da una configurazione “suonabile” con i componenti di cui si ha bisogno?
    ripeto…scusate se ho detto boiate ma per me i modulari sono roba da fantascienza! 😀

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  • Enrico Cosimi

    |

    beh, è una considerazione che può essere fatta anche a proposito dei vari basys system proposti da doepfer, o dei systems proposti da synthesizers.com… quasi tutti i fabbricanti presentano delle soluzioni “chiavi in mano” con cui muovere i primi passi con i cabinet già tutti occupati.

    di solito, il passo successivo è comprare un cabinet vuoto da affiancare al primo… :-)

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    • tommaso

      |

      ….ed “il passo successivo” tende a ripetersi all’infinito…

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