Posts Tagged ‘analog’

JoMoX Moonwind Analog Filter Tracker

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Come promesso, eccoci alla prova su strada del nuovo Moonwind Analog Filter Tracker, apparecchio diretto discendente del già pericoloso T-Resonator, in  grado di processare qualsiasi segnale audio esterno attraverso una coppia di filtri analogici – arricchiti da un DSP FV-1 dedicato – e controllati con uno step sequencer programmabile.

di Enrico Cosimi

Le differenze con il precedente apparecchio sono notevoli – di fatto, è un prodotto completamente indipendente e diverso, accomunato solo da una certa qual filosofia di fondo che fa della (inter)modulazione sui filtri uno degli assi vincenti nella struttura generale; tutti i parametri sono memorizzabili e controllabili via MIDI, sul pannello comandi, è possibile navigare in lungo e in largo con una comodità precedentemente inedita.

Arturia MiniBrute: un aggiornamento

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

In occasione del SynthDay 3.0, tenutosi lo scorso sabato presso le Fonderie Sonore in Roma, abbiamo avuto modo di riavere sotto le grinfie il micidiale, brutale,  monofonico analogico MiniBrute targato Arturia. L’impatto è stato devastante come al solito: l’apparecchio ha al suo interno una serie di scelte circuitali che lo rendono in grado di generare timbriche aggressive, moderne, cattive e – cosa molto importante – alternative al resto del panorama timbrico analog/virtual analog attualmente in distribuzione. Non è poco…

di Enrico Cosimi

Premesso che non siamo ancora arrivati alla chiusura del progetto, cogliamo comunque l’occasione per sparare qualche cartuccia in direzione MiniBrute, in modo da rinfrescare – con una tornata di video meglio focalizzati – le funzionalità più divertenti dello strumento.

JoMoX M-Resonator & T-Resonator: aspettando il Moonwind

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear, Tutorial

Mentre, con la consueta cortesia, Alex Cecconi di NewGroove ci ha fornito Moonwind,  il nuovissimo giocattolo di casa JoMoX, ne approfitteremo per riavvolgere il nastro dei ricordi e riparlare (velocemente) dei due modelli precedenti M-Resonator Analog Filter Machine e T-Resonator Time Woven Filter Machine, due apparecchi che hanno segnato in maniera significativa la produzione musicale di un certo genere al confine con il noise industriale e la IDM più “I”… Let the good time rolls.

di Enrico Cosimi

Moog Minitaur Analog Bass Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Come al solito, quando sul mercato arriva un nuovo prodotto targato Moog, le antenne di molti musicisti iniziano a vibrare spasmodicamente… Questa volta, è il turno del Minitaur, un analog bass synthesizer che rappresenta il “cervello” della pedaliera Taurus di “progressiva memoria”; un sistema, insomma, interamente dedicato alla produzione di bassi “sintetici”, su cui poggiare l’intera costruzione armonica del gruppo rock o – in alternativa – della costruzione electro sequenced. L’apparecchio, lo diciamo subito, è trionfale nelle sue prestazioni, riuscendo a coniugare giusto prezzo, sonorità micidiali, facilità d’impiego e estrema connettività analogico/digitale.

di Enrico Cosimi

Partiamo subito da cosa non è, ovvero non può essere Minitaur: non si può dribblare l’acquisto di un sintetizzatore analogico pensando di cavarsela con il solo Minitaur. Lo strumento è concepito per lavorare sulle tessiture basse e – attenzione… – non suona note al di sopra del C4 (nota MIDI 72), tanto sotto controllo MIDI/USB vero e proprio, quanto sotto controllo CV di analogica memoria. Insomma: se lavorare solo sulle basse (con fraseggi, pattern, sequenze e tutto quello che vi pare…), Minitaur è pronto a svolgere con completezza il proprio lavoro, ma non potrete mai farlo suonare sulle medio acute e sulle acute. Per quel tipo di comportamento lead, dovrete rivolgervi ad altre apparecchiature analogiche e, senza andare troppo lontano, sicuramente ne troverete di adeguate all’interno del catalogo Moog.

Aspettando la prova del Moog Minitaur

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Quando Moog Music si muove, c’è sempre da stare attenti… Con una heritage a dir poco esagerata, Moog Music ha recentemente tirato fuori dal cilindro il piccolo Minitaur Analog Bass Synthesizer, un synth bass che incarna la sezione di generazione timbrica della famiglia Taurus per aggiornarla allo stato dell’arte attraverso connessione USB bidirezionale e gestione dei parametri CC MIDI.

di Enrico Cosimi

Come è ovvio, questa non è la prova dell’apparecchio – dovrete aspettare ancora qualche giorno (il tempo necessario per raccogliere le idee e fare il punto della situazione…), ma una sorta di anticipazione/work in progress su questo apparecchio che – lo avrete capito – ha il potere di solleticare i peggiori istinti del musicista alla ricerca di basse frequenze.  Come dire: vogliate gradire un antipasto…

Studiologic Sledge Synthesizer

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Frankfurt MusikMesse 2012, Gear

Ne avevamo parlato a suo tempo in altre comunità, in occasione della Winter NAMM 2012; ovviamente, il Musikmesse è stato un pochino il banco di prova su ci verificare i progressi compiuti dal progetto italo-tedesco Sledge. Come ormai noto, lo strumento è un virtual analog sviluppato attorno a un DSP prodotto da Waldorf,  già utilizzato per il fortunatissimo Blofeld Synthesizer, e sapientemente alloggiato in un front panel ingegnerizzato da Studiologic avvalendosi delle migliori menti disponibili nel settore. Da questo punto di vista, l’albero genealogico che si cela dietro al pannello comandi dello strumento è, a dir poco, impressionante.

di Enrico Cosimi

Analogue Solutions Leipzig-S

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Per Tom Carpenter, mastermind celata dietro il marchio Analogue Solutions, Leipzig è sinonimo di monofonico analogico particolarmente cattivo; nel corso degli anni, sotto questa sigla si sono avvicendati diversi hardware – ovvero, variazioni dello stesso hardware – accomunati da un motore di sintesi esemplare per prestazioni e ragionata economia di gestione. Come dire che Leipzig suona tanto, suona cattivo, è facile da usare per chiunque sappia cosa sia un filtro e un oscillatore. Meglio di così…

di Enrico Cosimi

Cyndustries Four Filters

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Cynthia Webster guida da anni, con mano ferma, il marchio Cyndustries e produce una serie di moduli che – disponibili nei più diversi formati (Modcan, Euro Rack, Blacet, DotCom, MOTM…), possono essere integrati all’interno di strutture di sintesi per arricchirne significativamente le funzionalità di base.

di Enrico Cosimi

 

Flame Chord Machine

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Passata ingiustamente sotto silenzio al momento della sua presentazione, la Chord Machine prodotta da Flame e commercializzata in europa dal berlinese Andreas Schneider (nome fin troppo temuto da generazioni di musicisti elettronici…), è un modulo in formato euro rack che permette lo sfruttamento di accordi a quattro voci pronti per la trasmissione sotto forma di Control Voltage analogico; in pratica, si possono armonizzare quattro o più oscillatori rispettando gli intervalli che compongono (in tonalità selezionabili) 32 accordi diversi. Per di più, da accordo a arpeggio, il passo è breve…

 

di Enrico Cosimi

Flame Chord Machine può ricevere un CV di trasposizione e utilizzarlo come root per accoppiarci altre quattro CV di controllo accordati sugli intervalli che compongono i 32 possibili accordi residenti; il tutto, in un range di 9 ottave. Se i quattro CV di armonizzazione sono emessi simultaneamente, si ha un accordo; se c’è una scansione temporale diversificata, FCM diventa un alternativo metodo per generare arpeggi analogici – a patto di avere sufficienti oscillatori da pilotare.

Tiptop Audio Z-DSP VC-Digital Signal Processor

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Immaginate, nel vostro sistema modulare euro rack, di poter lavorare con un DSP (riprogrammabile) a colpi di card, con un numero variabile di algoritmi e – cosa ancora più divertente – con tutti i controlli gestibili dall’esterno tramite tensioni CV. Immaginate anche di poter contare su una qualità nativa a 24 bit per una banda passante estesa fino a 15 kHz che può essere degradata fino a raggiungere i comportamenti più oltraggiosi. Bene: avete tracciato l’identikit del modulo Z-DSP.

 

di Enrico Cosimi

 

 

Il potenziale espressivo raggiungibile da una linea di ritardo sufficientemente aperta è da tempo conosciuto e sfruttato dai synth addicted più estremi: oltre alle ribattute, si può sfruttare la sovrapposizione ad incastro ritmico creata attraverso selvagge variazioni di clock, o magari si può portare l’intero sistema ad un passo dalla catastrofe sonora e poi – repentinamente – togliere tutto il feedback in circolazione. Insomma: se il circuito prevede i giusti punti d’intervento, il delay audio diventa un’arma molto potente.

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