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Intellijel Plonk

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il modulo Plonk, frutto dello sforzo congiunto di Intellijel e Applied Acoustics Systems/AAS, è in grado di offrire timbriche interessanti e poco analogiche attraverso l’impiego della sintesi per modelli fisici. In coda a questo testo, trovate diversi link a risorse dove approfondire l’argomento. Per ora, basterà evidenziare grossolanamente come, con questa tecnica, sia possibile emulare un comportamento acustico (corda pizzicata o confricata, membrana percossa, eccetera) modellando – appunto – un meccanismo matematico che reagisce nel modo più accurato possibile. Come è facile immaginare, se un modello matematico raggiunge un livello di complessità analogo a quello del modello reale, il suo impiego potrebbe risultare altrettanto complesso… insomma, un fagotto modellato numericamente (come nel vecchio Yamaha VL-1) potrebbe essere difficile da suonare quasi quanto un fagotto “vero”. Nel caso di Plonk, l’interesse è concentrato sulla produzione timbrica di sonorità (inizialmente) percussive, ma – come sempre quando i sistemi sono flessibili – è facile allontanarsi e raggiungere comportamenti diversi.

Di Enrico Cosimi

PLONK panel

Dal punto di vista fisico, Plonk è largo 12 HP, ha profondità skiff friendly pari a 44 millimetri, assorbe 170 mA dall’asse +12V e 6mA dall’asse -12V dell’alimentazione. Come tradizione Intellijel, organizza la superficie di comando in parametri principali con comando dedicato e attenuverter per la gestione bipolare delle tensioni di controllo. In aggiunta, un irresistibile display OLED a due righe permette la navigazione dei parametri; la polifonia sviluppata è pari a due voci, da non intendersi in senso bachiano del termine, quanto per garantire la giusta sovrapposizione tra le code di decay/release degli eventi percussivi programmati.

Sempre secondo tradizione Intellijel, si può iniziare a smanettare da subito – e i risultati non tardano – ma una letta al manuale operativo è caldamente consigliata.

AAS Chromaphone 2

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Software

Significativamente potenziato, il virtual instrument targato Applied Acoustics Systems offre ora una factory library ridisegnata, con più di 600 suoni pronti all’uso. In aggiunta, è stato fornito il modello Drumhead Resonator, che permette di ricreare il comportamento delle membrane sottoposte a sollecitazione.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Il funzionamento degli inviluppi comprende anche il modo AHD, per meglio configurare comportamenti one-shot. Il Noise Filter Bank può essere gestito su 10 bande di intervento e il nuovo filtro low pass risonante permette un maggior controllo sul comportamento dei risonatori veri e propri.

AAS Ultra Analog Session 2

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Software

Configurato per non creare alcun problema agli utenti meno esperti, Ultra Analog Session 2 offre suoni virtual analog che sfruttano a fondo le potenzialità della hard sync tra diverse frequenze.

A cura della Redazione di Audio Central Magazine

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Grazie alla lunga collaborazione tra AAS, Richard Devine e Sean Divine, il programma viene offerto con 50+50 suoni originali Signature, più 144 preset divisi in Arpeggio, Bass, Lead, Polysynth.  La sezione effetti comprende Delay, Feedback, Panpot; l’arpeggiatore è articolabile in 16 step diversi di ri-organizzazione pattern. La compatibilità è garantita Mac e PC.

Fino al 15 di Gennaio 2016, Ultra Analog Session 2 è disponibile al prezzo speciale di 39 dollari.

Qui, per saperne di più.

 

AAS Tension – Seconda parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

Abbiamo visto come venga definita la corda virtuale di Tension e come sia possibile applicare Vibrato alla sua intonazione nominale; come promesso, è il momento di concentrarsi sulle funzioni di eccitazione e smorzamento. Omnia munda mundis.

Di Enrico Cosimi

07 Tension Excitator stnd

Chi mette in movimento (e come) la corda? La sezione Excitator

L’eccitatore è il sistema previsto nell’algoritmo di Tension per mettere in moto la corda, cioè per impartire l’energia iniziale all’intero sistema di generazione; come è facile immaginare, cambiano il modo con cui l’eccitatore innesca il movimento della corda, varierà significativamente il comportamento della medesima e, di conseguenza, il timbro generato.

AAS Tension – Prima parte

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

L’instrument Tension, sviluppato da AAS per la suite Ableton, sfrutta a fondo le possibilità offerte dalla modellazione fisica delle corde pizzicate. Dopo le seminali esperienze di Karplus e Strong, negli Anni 70 dello scorso secolo, la possibilità di riprodurre esattamente il trasferimento energetico lungo una corda pizzicata, confricata, rilasciato o eccitata in altro modo, è stata approfondita in maniera verticale arrivando a competenze ben consolidate, funzionali e incarnate all’interno di parecchie strutture di sintesi virtuali. Da questo punto di vista, basterebbe pensare alle prestigiose timbriche ottenibili con Sculpture di Apple Logic o, sempre rimanendo in casa AAS, ai risultati già offerti dal vecchio linguaggio Tassman. Tension, omogeneizzando l’interfaccia grafica nel rispetto del format Ableton Live, fornisce la modellazione di corda, eccitatore, terminazione, body, attenuatore… e non solo.

Di Enrico Cosimi

 

01 Tension Main

In origine, la modellazione semplice della corda pizzicata avveniva, secondo Karplus e Strong, eccitando una linea di ritardo ricircolante attraverso un impulso energetico di varia natura. Lungo il percorso di feedback, la possibilità di dosare la quantità di segnale e di filtrarne via le armoniche più acute permettevano di simulare il damping e il decay, mentre la lunghezza della linea di ritardo era – ovviamente – inversamente proporzionale alla frequenza generata. In uscita alla linea di ritardo, un meccanismo di body equalization permetteva di sovrapporre al segnale prodotto dalla “corda virtuale” una vera e propria struttura risonante con cui assimilare la timbrica al funzionamento di un violino, una chitarra acustica, eccetera. Nel tempo, le cose sono diventate ancora più raffinate, permettendo di scegliere tanti parametri che vanno ad influenzare il meccanismo di base: corda messa in vibrazione, meccanismo che innesca l’energia nella corda, eventuali disturbi, e meccanismo di amplificazione/equalizzazione/risonanza.

Benvenuti dentro Tension.

TASSMAN 4: sta finendo il Monster Splash Summer Deal

Written by Redazione Audio Central Magazine on . Posted in Software

Annunciato in maniera fin troppo discreta, il summer deal con cui è possibile risparmiare 250 dollàri sull’acquisto di Tassman 4, sta volgendo al termine!!!  Solo due giorni separano il grace periodo in cui – con 99 verdoni – si potrà entrare in possesso di uno dei più nobili sistemi di sintesi per modellazione fisica e analog processing.

A cura della Redazione

Caratterizzato da un’interfaccia utente neo vintage, Tassman mette a disposizione del musicista due finestre principali, di builder e di patcher, dove assemblare per schema a blocchi (cioè, trascinando e connettendo oggetti grafici) la struttura desiderata e poi, nel patcher, controllare tutti i parametri di aspetto squisitamente analogico.

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