…ma me lo fai vedere bene questo Grp A2?
Certo! Ecco qualche fotografia più dettagliata – nei limiti delle dimensioni concesse allo spazio disponibile.
Di Enrico Cosimi
Buona visione.
Certo! Ecco qualche fotografia più dettagliata – nei limiti delle dimensioni concesse allo spazio disponibile.
Di Enrico Cosimi
Buona visione.
Mentre le spiagge si riempiono, e le città si svuotano parzialmente, proseguono instancabili le fasi di realizzazione del sintetizzatore Grp A2. Dopo aver girato una serie di video, possiamo – d’accordo con Paolo Groppioni (che ringraziamo pubblicamente) elencare qualche caratteristica del succoso strumento.
Di Enrico Cosimi
L’apparecchio ricalca la struttura fonica degli ormai classici sintetizzatori Grp, enfatizzando quindi la dotazione di forme d’onda native (cortesia della generazione analogica) e la possibilità di intervenire sul loro contenuto armonico attraverso una robusta sezione di filtraggio. Ovviamente, trattandosi di uno strumento di prezzo assai più contenuto – se paragonato ai bombardoni Grp A4 e A8, è lecito attendersi qualche scelta drastica. Andiamo per ordine.
Difficili da reperire sul mercato italiano, ancora più difficili nell’ultimo anno, i moduli QU-Bit offrono interessanti soluzioni nel panorama Euro Rack, tutte degne di riflessione e – potendo – di acquisto. Ora, è la volta del Wave, un lettore di campionamenti polifonico, sotto controllo di voltaggio.
Di Enrico Cosimi
L’apparecchio, che è stato recentemente presentato e che presto entrerà nel circuito distributivo nord americano (speriamo di poterne intercettare qualche esemplare in Italia..) offre quattro unità di playback digitale tra loro indipendenti; i file audio, di lunghezza virtualmente illimitata sono desunti dalla card microSD installata nello slot frontale; sono gestiti file audio in formato .wav.
Recuperiamo da impolverati hard disk un vecchio scritto, pubblicato nella notte dei tempi su fogli ormai obliati. Buona (ri)lettura.
Il comportamento timbrico del filtro a pettine è il risultato ottenibile facendo giungere a destinazione due copie dello stesso segnale distanziati da un lievissimo ritardo. Il ritardo, per quanto lieve, produce cancellazioni e rinforzi di fase che cadono con un preciso “ritmo” lungo l’asse delle frequenze; la sequenza dei rinforzi produce un andamento grafico assimilabile ai denti del comb filter.
Di Enrico Cosimi
Per sfalsare il tempo di arrivo di uno dei due segnali (o meglio, della copia del segnale originale) è necessaria una linea di ritardo, una “scatola” che può essere riempita con i dati audio e che provvede a tirarli fuori dopo che è passato un certo periodo di tempo.
Settimane orsono, abbiamo avuto modo di parlare del modulo Euro Rack 8 Channel Audio Mixer ER-100 targato Arrel Audio, ovvero Livio Argentini e Marco Re. Oggi, abbiamo avuto finalmente il tempo di organizzare una veloce connessione audio per poter registrare qualcosa livellato attraverso il modulo ER-100.
Di Enrico Cosimi
Buona visione.
Gran classe. Gestione dell’audio professionale al top della categoria, senza compromessi. Ovviamente, per un investimento non banale, che già dal vituperato cavo Thunderbolt – come al solito, non in dotazione – fa capire il tipo di spesa che si sta per sostenere. Non è necessario presentare Apogee, non è necessario ricordare che ormai i loro sforzi sono principalmente concentrati sull’audio, con buona pace del vecchio, caro MIDI; la Mk II ridefinisce diversi standard operativi nel campo delle interfacce multi linea, a partire dalla possibiltà estrema di configurazione.
Di Enrico Cosimi
Fino a 32 percorsi audio bidirezionali, disponibili nei più diffusi formati di connessione digitale presenti nel panorama professionale (Thunderbolt, Pro Tools HD Avid, Waves SoundGrid), con una serie di schede I/O liberamente selezionabili dal musicista (facoltoso) per la configurazione ottimale del proprio sistema.
McMillen ha stabilito un nuovo standard per le periferiche MIDI (e non solo) ad alto impatto tecnologico,basso costo e notevole densità di funzioni disponibili. La QuNexus non fa eccezioni e offre, nel consueto packaging slim che caratterizza il marchio, un modo rapido e facile per controllare sintetizzatori H/S digitali, virtuali, analogici. Il tutto, nel palmo di una mano…
Di Enrico Cosimi
L’apparecchio è class compliant: non necessita di driver dedicato e può essere messo in funzione da subito senza preoccuparsi di nulla; se necessario, in un secondo momento, si può ricorrere all’Editor gratuito per configurare al meglio il suo funzionamento, o – ancora più specificamente – si possono scaricare dei template per velocizzarne l’integrazione con i più diffusi programmi DAW attualmente in uso.
Quando si vuole far uscire audio da un laptop, per piacere personale o per professione, di solito iniziano i guai. La qualità nativa delle porte audio built-in è spesso allineata sullo standard 44.1 kHz/16 bit che risale – è meglio ricordarlo – agli Anni 80 dello scorso secolo. Per questo motivo, esiste una serie pressochè sterminata di hardware dedicate alla gestione professionale multivia; in questo comparto, il marchio Apogee non ha certo bisogno di presentazioni.
Di Enrico Cosimi
Se il mondo professionale e quello prosumer hanno di che saziarsi con facilità, diverso è il discorso relativo alla gestione di alta qualità per l’audio inteso come godimento dello spirito. Ancora una volta, Apogee può venire in nostro soccorso con la piccola, divertentissima, interfaccia Apogee Groove.
Ci sono personaggi fenomenali che, alle fiere, in barba alle più stringenti regole di undisclosure richieste dai costruttori – che, magari, poco prima hanno fatto firmare a tutti un accordo di non divulgazione… – si mettono tomi tomi cacchi cacchi col proprio iPad a documentare in anteprima delle anteprime l’oggetto segretissimo che hanno davanti. Certe volte, ad esempio, in occasione dell’ultimo Factory Tour Arturia, il Candido di turno è stato placcato appena in tempo da un addetto stampa con i riflessi sufficientemente pronti. Ora, è la volta di un nuovo Candido che – a discapito delle precauzioni prese da tutti – ha pensato bene di instagrammare la notizia delle notizie… prima che fosse permesso. Ormai, il danno è fatto e, con il beneplacito della Casa Madre, pubblichiamo una serie di notizie preliminari sulla nuova produzione del Minimoog Model D. Il monofonico più desiderato dello scorso millennio.
Di Enrico -gentleman’s agreement- Cosimi
Ci vorranno ancora diverse settimane prima che tutte le informazioni in nostro possesso siano liberate dalla non divulgazione; nel frattempo, la stampa internazionale ha avuto il permesso di pubblicare queste notizie…
Il mondo Euro Rack è bello perchè è variato. Nella quantità sempre crescente di produttori che sfornano apparecchiature in formato E.R., ARREL Audio è un nome recente, ma al suo interno si cela una sapienza consolidata da decenni di rigorose realizzazioni nel campo dell’audio professionale. Livio Argentini (il guru delle consolle analogiche italiane) e Marco Re (la mente pensante dietro il MasterSuono di Ingegneria/Tor Vergata, nonchè passionale percussionista) hanno unito le loro forze per fornire materiale di prima qualità, tanto in formato rack standard – prima – quanto in API 500 – dopo – e, ora, in formato Euro Rack. La prima entry è il sommatore 8:2 ER-100 Euro Rack 8 Channel Stereo Transformer Balanced Out Summing Mixer. Scusate se è poco.
Di Enrico Cosimi
L’apparecchio, che abbiamo avuto modo di testare in una versione prototipale definitiva, anticipo della prossima produzione, è largo 28 HP e, nella versione definitiva, sarà skiff friendly, con una profondità sufficientemente contenuta per le tolleranze (4 centimetri) dei ridotti cabinet a basso profilo; non ha bisogno di alimentazione a +5 Volt, succhiando energia solo dai due rami +12 e -12 Volt. La banda passante dichiarata è pari a 5 – 40.000 Hz +/-1dB, con una distorsione armonica inferiore allo 0.005%. Insomma, non le classiche prestazioni da modulare andante…