Grp A2 Synthesizer – Qualche anticipazione

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Mentre le spiagge si riempiono, e le città si svuotano parzialmente, proseguono instancabili le fasi di realizzazione del sintetizzatore Grp A2. Dopo aver girato una serie di video, possiamo – d’accordo con Paolo Groppioni (che ringraziamo pubblicamente) elencare qualche caratteristica del succoso strumento.
Di Enrico Cosimi

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L’apparecchio ricalca la struttura fonica degli ormai classici sintetizzatori Grp, enfatizzando quindi la dotazione di forme d’onda native (cortesia della generazione analogica) e la possibilità di intervenire sul loro contenuto armonico attraverso una robusta sezione di filtraggio. Ovviamente, trattandosi di uno strumento di prezzo assai più contenuto – se paragonato ai bombardoni Grp A4 e A8, è lecito attendersi qualche scelta drastica. Andiamo per ordine.

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Cabinet

Si parla del sintetizzatore, ma occorrerebbe parlare anche del cabinet, che è utilizzabile come contenitore per otto moduli standard in formato 5u, con tanto di power harness e completa compatibilità meccanico/elettrica con il formato. In questo modo, è possibile alloggiare unità Synthesizers.com, Moon Modular, eccetera senza colpo ferire. Il Cabinet offre alimentazione regolata, possiede una porta MIDI e una porta USB che facilitano l’interfacciamento col mondo esterno. L’alimentatore, power pack, è incluso nella dotazione, così come i due corposi fianchetti in legno.

 

Sorgenti sonore

Ci sono due oscillatori, dotati di un ampio corredo di forme d’onda (triangle, saw, rect, square) che sono personalizzabili attraverso comportamenti dedicati; in questo modo, è possibile sfruttare la Shape Modulation/PW Modulation per alterare la simmetria dell’impulso in un oscillatore o sfruttare i comportamenti di Super Saw Super Triangle ottenuti per clonazione analogica; quest’ultimo circuito permette di sovrapporre alle forme d’onda originali otto clonazioni sapientemente detunate e “aperte” in audio spread, per ottenere timbriche ampie. Molto ampie. La frequenza dei due oscillatori può essere modulata attraverso una scelta differenziata di sorgenti di controllo; complessivamente, sono disponibili: LFO 1, LFO 2, VCO 1, VCO 2, Noise, Ring, S&H, EG1, EG2, Aftertouch, Mod Wheel, Bend, VCF Out.

Oltre all’ampiezza timbrica dei nove oscillatori virtuali, occorre ricordare che il suono così gonfiato può essere utilizzato nel regime di Hard Sync – devastante – o nel modulo di Ring Modulation o, ancora, come sorgente di modulazione audio rate per la frequenza di taglio del filtro. In tutti e quattro i casi (super sound, hard sync, ring mod e audio filter modulation), il Grp A2 può far sparire dalla circolazione sistemi ben più blasonati.

In aggiunta ai due oscillatori, c’è il Noise Generator, per le timbriche non pitchate.

 

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Filtro e Amplificatore

Il segnale prodotto dalle sorgenti sonore (non èpossibile filtrare segnali esterni) è sottoposto al filtro della sezione State Variable Filter, con slope pari a 12 dB/Oct e modo selezionabile Low, Band, High e Notch. In aggiunta al normale comportamento selezionabile, si può sfruttare l’uscita stereofonica della macchina per gestire sui canali Left e Right simultaneamente l’uscita Low Pass del filtro SFV e quella High Pass; regolando con cura la  modulazione di frequenza dinamica si ottiene l’apparente spostamento del segnale sul fronte stereo. Provare per credere. Il filtro è modulabile, oltre che dall’inviluppo, dal Keyboard Tracking e da una possibile sorgente selezionata tra LFO 1, LFO 2, VCO 1, VCO2, Noise, Ring Mod, Sample & Hold, EG2, Aftertouch, Mod Wheel, Pitch Bend. L’envelope amount è bipolare.
Il segnale del filtro può essere distorto con la sezione Drive dedicata.  Il VCA è controllato con generatore d’inviluppo dedicato; ulteriori particolari in seguito. L’amplificatore può essere lasciato sotto controllo dell’inviluppo AD/AR, può essere tenuto costantemente aperto in Hold (utile per fare Drone), può essere affidato ad un eventuale controllo CV ricevuto dall’esterno.

 

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Modulazioni cicliche, transienti e… non solo

Di solito, in un sintetizzatore, le modulazioni più comuni sono ottenute grazie agli inviluppi e agli oscillatori a bassa frequenza; maggiore è la loro quantità numerica, più ampia è la flessibilità offerta al musicista. Nel Grp A2, ci sono due generatori d’inviluppo (dedicati a filtro e amplificatore), due oscillatori a bassa frequenza indirizzabili, un Sample & Hold e un Arpeggiator. A tutto questo, deve essere aggiunto una patchbay di collegamento analogica.

 

Oscillatori a bassa frequenza

Sono due, come tradizione Grp: il primo più ampio e controllabile, il secondo apparentemente più limitato, ma che in realtà nasconde l’accesso ai punti critici dello strumento per tensioni di controllo esterne analogiche o desunte dall’interfaccia MIDI.
Il primo Voltage Controlled LFO, offre forme d’onda square, triangle, ramp e saw; può essere sincronizzato/restartato al Nota On, se necessario ha ampiezza sagomabile da Mod Wheel o Channel Aftertouch; la sua frequenza è modulabile con ampiezza a discrezione dell’utente.

Il secondo LFO è, in realtà, una Modulation Source che offre sia i comportamenti ciclici di triangle e square modulation, sia accesso/smistamento agli altri segnali di modulazione prodotti da LFO 1, VCO 1, VCO 2, Ring Mod, VCF Out, White Noise, EG1, EG2, Sample & Hold. Provate a sviluppare mentalmente le possibilità e scoprirete che la mente vacilla…

 

Generatori d’inviluppo

Il filtro è controllato da un classico ADSR che tanto classico non è: come nel modello più grande, è possibile sfruttare il motore di Loop incondizionato o di Loop subordinato al Gate di tastiera; in pratica, è come avere un terzo LFO pronto all’uso.
L’amplificatore è controllato attraverso un inviluppo AD/AR selezionabile.

 

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Arpeggiator

Funziona solo sui dati ricevuti alla porta MIDI In (pensateci un attimo: non è possibile arpeggiare tensioni CV e Gate ricevute in sequenza monofonica…). Permette la regolazione di Frequency internal (ma può funzionare sotto MIDI Clock o sotto Clock External TTL) e di PW Gate per la percentuale legato/staccato all’interno del singolo step. Il musicista può impostare il modo di avanzamento Up, Down, Up&Down, Random, la ripetizione di Step (x1, x2, x3), i salti di ottava, la sorgente di clock e la densità di step in rapporto al clock stesso (avanzamento per quarti, ottavi o sedicesimi).

 

Sezione Master

Oltre al Master Tune, permette la regolazione del Bend Amount e del Portamento Time, con disabilitazione sul VCO 1 e filtraggio dei dati ricevuti dalla porta MIDI; in aggiunta, offre la visualizzazione del Gate On, l’impostazione di Hold incondizionato.

 

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Patchbay

Oltre alla coppia di uscite Left/Right (che possono essere forzate in modalità Direct a emettere segnale LP12 e segnale selezionato via Filter Mode), è presente l’uscita cuffia. Gli ingressi di controllo comprendono: Kybd CV In (per pilotare i due oscillatori e, via kb track anche il filtro) Gate In (per innescare gli inviluppi e resettare LFO 1; Filter CV In/Amp Level In; VCO 2 Pitch, Aft Clock In.

 

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Cliccando sulle immagini, a parte quella di apertura, potete accedere ai video.

Buona visione.

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Comments (10)

  • Manfred

    |

    Professore salve,
    mi permetta una domanda, sono in fase di ricevere il tanto sospirato A2.
    Secondo Lei è meglio pilotarlo tramite ingresso midi o CV/gate?
    Grazie mille per la risposta
    Cordiali saluti

    Reply

  • Manfred

    |

    Carissimo Prof. dopo lunghissimi 10 mesi di attesa , finalmente il sig. Paolo è riuscito ad inviarmi l’A2 (quasi come un figlio).
    Ho iniziato i primi cablaggi e Le volevo chiedere se l’ingresso EXT CLOCK IN accetta anche segnali START/STOP. Immagino di no .
    Saluti e buon inizio anno scolastico.
    Manfredo

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    no no, quel tipo di connessione è fatta per ricevere solo il treno d’impulsi per la sincronizzazione :-)

    Reply

  • Manfred

    |

    Professore salve, non so se può darmi una dritta …
    Desidererei controllare con la BEATSTEP PRO il filtro ed il clock tramite i due ingressi analogici.
    Connessioni:
    VELO out (BeatSP) > CV FLT (A2)
    CLOCK out (BSP) > EXT CLOCK IN (A2)
    Non mi riesce
    Mi sembra che la tensione sia giusta
    Ha nessun consiglio malefico per fare ciò ….
    Grazie mille anticipatamente e scusi il disturbo

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    devi controllare il cavo da velo out a cv filt (verifica se nel grp è una connessione tip/sleeve mono o se devi avere un cavo “a Y” per differenziare tip-ring-sleeve)

    poi, il clock out della BSPro deve essere impostato su “1” dentro al MIDI Control Center

    Reply

    • Manfred

      |

      Grazie della celere risposta dott. Enrico.
      Avevo già tutto controllato:
      – CLOCK su 1 nella BSP
      – CV FLT connessione TIP/RING con TIP sul controllo del Filtro (come da manuale)
      ma niente.
      Ora faccio nuove prove e poi posto.
      Se nel frattempo Le viene in mente qualche arcano ….
      Saluti

      Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    per funzionare, funziona: verifica che il BSPro mandi fuori “roba”…

    Reply

    • Manfred

      |

      Trovato l’arcano.
      L’ho sempre detto, parlare con un GRANDE uno si rilassa e riesce a ragionare.
      Era solo un problema di adattatore jack da 3,5 a 6,6.
      Funziona tutto a meraviglia come Lei giustamente a scritto pocanzi.
      La saluto e La ossequio.

      Reply

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