Moog Music rimette in commercio il Minimoog Model D

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Events, Gear

Ci sono personaggi fenomenali che, alle fiere, in barba alle più stringenti regole di undisclosure richieste dai costruttori – che, magari, poco prima hanno fatto firmare a tutti un accordo di non divulgazione… – si mettono tomi tomi cacchi cacchi col proprio iPad a documentare in anteprima delle anteprime l’oggetto segretissimo che hanno davanti. Certe volte, ad esempio, in occasione dell’ultimo Factory Tour Arturia, il Candido di turno è stato placcato appena in tempo da un addetto stampa con i riflessi sufficientemente pronti. Ora, è la volta di un nuovo Candido che – a discapito delle precauzioni prese da tutti – ha pensato bene di instagrammare la notizia delle notizie… prima che fosse permesso. Ormai, il danno è fatto e, con il beneplacito della Casa Madre, pubblichiamo una serie di notizie preliminari sulla nuova produzione del Minimoog Model D. Il monofonico più desiderato dello scorso millennio.

Di Enrico -gentleman’s agreement- Cosimi

Ci vorranno ancora diverse settimane prima che tutte le informazioni in nostro possesso siano liberate dalla non divulgazione; nel frattempo, la stampa internazionale ha avuto il permesso di pubblicare queste notizie…

  • il Minimoog Model D è nuovamente una realtà commerciale: analogico, come quello del 1972, cattivo e grasso come deve essere il re dei monofonici integrati.
  • circuitazione analogica, progettazione fedele one to one al vecchio modello; con la stessa accuratezza già messa a punto per i modulari System 15, 35 e 55.
  • tastiera prodotta da un nuoto fabbricante di meccaniche – ulteriori particolari in seguito – dotata di aftertouch e key velocity; lo strumento è in grado di gestire, attraverso patching, le nuove sorgenti di modulazione.
  • due sorgenti alternative sul bus di modulazione, oltre alle classiche Osc 3 e Noise; non siamo ancora autorizzati a dire di cosa si tratta, ma il panorama performativo si allarga significativamente (ora, potete fare Hoedown col Model D).
  • interfaccia MIDI incorporata.
  • connessioni di control input per Gate (V-Gate, grazie a Dio), Pitch, Filter, Amplitude.
  • connessioni di control output per Pitch, Gate, KeyVel, Aftertouch.

Il meglio deve ancora venire.

Perché questo articolo non ha foto? Perché, a differenza del solido Candido-caduto-dal-pero, noi rispettiamo gli accordi presi per la non divulgazione prematura. 

 

Comments (15)

  • Marco

    |

    Bellissima notizia! Temo che costerà un occhio della testa, peró.
    Mi chiedo come mai nei rifacimento dei vecchi synth non implementano, oltre il midi, anche una piccola bank di preset per richiamare dal vivo istantaneamente certe impostazioni.

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      servirebbe un sandwich di componenti digitali per ogni comando del pannello… alla fine, fai prima a prendere il voyager 😀

      Reply

  • frabb

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    ho come l’impressione che con quello che costerà ci si potrebbe imbastire un piccolo modulare con tutti gli annessi e connessi….

    Reply

    • Enrico Cosimi

      |

      lo slot di prezzo è quello del Voyager… non a caso, è stato tolto dal catalogo 😉

      comunque, alle 20.14 non è più un mistero: si comunica un prezzo ufficiale di 3499 dollàri

      p.s. per un “piccolo” modulare possono bastare anche 500 euro… basta sapersi accontentare :-)

      Reply

    • Enrico Cosimi

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      l’old school ha la struttura di voce del Voyager, il Model D ha la struttura di voce del Minimoog

      sono due strumenti apparentemente simili, ma abbastanza diversi dal punto di vista “di quello che c’è e quello che non c’è all’interno”

      :-)

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  • Alessandro

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    Speriamo non sia una produzione “one shot”. Potrei vendere il voyager per il D.

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      speriamo bene

      forse, non ti conviene vendere il voyager; perdi memorie, MIDI CC, touch pad…

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  • Gianni Ghilardi

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    Ma si hanno eventualmente notizie da Midiware di commercializzazione ed arrivo in Italia ???
    Grazie Maestro nostro Vate Enrico !

    Reply

    • Enrico Cosimi

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      si si, tutto confermato
      per l’autunno dovrebbero essere qui

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  • alex

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    averlo finalmente… è un sogno realizzato ma c’è qualcosa che non riesco a fare: il controllo della modulazione tramite after touch (con il quale riesco invece a controllare sia il filtro che l’oscillatore), e la trasmissione midi della mod wheel.

    Perchè?

    Reply

  • Enrico Cosimi

    |

    non mi sembra sia possibile controllare l’intensità della modulazione noise/osc3/lfo se non attraverso la posizione fisica della mod wheel (niente aftertouch…)

    tra l’altro, la mod wheel NON trasmette midi: è un semplice potenziometro analogico

    Reply

  • alex

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    a proposito di trasmissione midi della mod wheel, infatti, il manuale non dice nulla, peccato che non si possa fare ma è comprensibile essendo una macchina analogica.

    invece per la questione del controllo della modulazione tramite AT, se non si può fare, non capisco qual è l’uso dell’ingresso mod src attraverso l’AT

    p.s. grazie mille!!!

    Reply

  • Enrico Cosimi

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    ma l’ingresso mod source è per “infilare” una sorgente esterna di controllo, non per gestirla attraverso aftertouch…
    casomai, è sempre la mod wheel che ne scala l’intensità (quella è l’unica differenza raggiungibile, rispetto al collegamento di una qualsiasi sorgente di controllo esterno direttamente su osc, filter o loudness)…

    Reply

  • alex

    |

    thanks!

    Reply

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