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sE Electronics Laser – Professional On Camera Microphone

Written by Emiliano Girolami on . Posted in Gear, Recording

Girare video fa ormai parte della nostra vita, la rivoluzione dei Social Network e la contemporanea diffusione degli smartphone hanno reso questa modalità di espressione una delle più diffuse. Anche in ambito professionale l’avvento del digitale ha portato grandi novità, tra queste il fatto che molti modelli di reflex vengono utilizzati al posto delle telecamere per girare video ad alta risoluzione.

Di Emiliano Girolami

LaserProspettiva

sE Electronics ha sempre mostrato sensibilità verso le evoluzioni tecnologiche e, per quanto riguarda le riprese audio legate al video, recentemente  uscita sul mercato con il ProMic Laser (il primo con caratteristiche adeguate alla ripresa di audio per video in diretta).

M-Audio BX6 e BX8 Carbon Studio Monitor

Written by Emiliano Girolami on . Posted in Gear, Recording

Quattro scatoloni di dimensioni rilevanti ci accolgono nel magazzino della redazione. All’interno altrettanti monitor da studio si rendono disponibili ad essere provati e misurati in coppia. Le casse fanno parte della nuova linea di monitor per home e project studio proposta da M-Audio che comprende modelli di varie dimensioni e caratteristiche. Si va dalle piccole Studiophile AV 30 con woofer da 3” alle M3-8 che, come si evince dalla sigla, sono a tre vie con woofer da 8”.

di Emiliano Girolami

BX6Carbon_front_media_8x10

L’apertura degli scatoloni ci fa scoprire una coppia di BX6 Carbon e una di BX8 Carbon. I due modelli sono esteticamente molto simili, diremmo uguali se si prescinde dalle dimensioni, ma di caratteristiche tecniche diverse. Approfondiamo…

 

BX6 Carbon

È caratterizzato da un woofer da 6” in Kevlar e tweeter a cupola in seta da 1,25”. Gli amplificatori sono due e in classe A/B, forniscono 70W sulle basse e 60W nel registro acuto. La frequenza di cross-over è 2,5 Khz. Il sistema garantisce una risposta in frequenza che va da 45Hz a 22KHz.

Il pannello frontale è sagomato in modo da costituire una guida d’onda che allinea l’emissione dei due speaker per la massima coerenza in fase. Un LED azzurro ha la doppia funzione di segnalare l’accensione del sistema e di indicare la migliore posizione per l’ascolto (basta individuare il punto di maggiore luminosità). Un modo semplice ma ingegnoso di allineare il triangolo composto dai due speaker e la testa dell’ascoltatore. Nessun problema quindi ad individuare lo sweet spot. Il contenitore è realizzato in MDF.

BX6Carbon_back_media

La porta di accordo per le basse frequenze è sul pannello posteriore nel quale troviamo anche gli ingressi bilanciati (TRS e XLR), un selettore a tre posizioni (Acustic Space) per regolare la risposta in basso e una manopola per il volume.

Interruttore e presa IEC per la tensione di rete (con cambio tensione per adattarsi alle varie nazioni) completano la dotazione.

 

BX8Carbon_front_media_8x10

BX8 Carbon

Questo diffusore è di dimensioni più generose ed ha un woofer da 8”. Stesso tweeter e stessi amplificatori con una frequenza di taglio del cross-over che scende a 2,2KHz. Ovviamente la risposta in frequenza è più estesa sulle basse, si va da 38Hz a 22KHz. Le altre caratteristiche sono del tutto simili a quelle del modello più piccolo.

 

BX8Carbon_back_media

La prova

Iniziamo il test con il modello da 6”. Dopo l’installazione diamo in pasto alle casse un rumore rosa per qualche ora in modo da stabilizzare i componenti. Ascoltiamo vari pezzi già mixati e tracce singole. Notiamo subito un ottimo dettaglio sulle alte che consente di mettere a fuoco i particolari nascosti del suono. Le medie son ben rappresentate mentre, per le basse e le medio-basse notiamo una certa mancanza di profondità. La qualità dell’ascolto è comunque più che sufficiente per portare a termine le operazioni di mix senza problemi. Ci sembra che le BX6 si trovino a proprio agio nel pop, nel rock classico e nel jazz. A causa della risposta sul registro grave non le consiglieremmo per Disco e generi collegati per i quali la precisione sotto i 150Hz è cruciale per determinare la riuscita del pezzo. Forse un accoppiamento con un soob woofer (tenendo d’occhio l’acustica della sala) è consigliabile se lavorate con sample, Drum&Bass e simili. Considerando il prezzo, però, le prestazioni sono più che adeguata. Una coppia di BX6 Carbon si porta a casa con meno di 300€ (street price).

Installiamo le BX8 e procediamo allo stesso trattamento con rumore rosa. Appena passiamo alla musica notiamo subito un notevole miglioramento rispetto alle BX6. Tutta la gamma audio è rappresentata correttamente, il suono è equilibrato e il dettaglio è garantito. La tridimensionalità è buona è non è difficile seguire i diversi piani sonori del pezzo sul quale si sta lavorando. Nessun problema con cassa, basso, contrabbasso o suoni sintetici. Facile gestire le voci e le chitarre in gamma media. Ottima e mai fastidiosa la risposta in alto per gestire al meglio, ad esempio, i piatti della batteria. Le BX8 ci convincono su tutta la linea. Non ci sono generi musicali sui quali non si possa lavorare con tranquillità, l’ascolto non è mai faticoso (e questo succede anche con le sorelle minori) probabilmente in virtù del tweeter a cupola di seta. L’acquisto di una coppia di BX8 richiede più di 300€ (street) ma, per la fascia di prezzo, le prestazioni sono ottime.

Conclusioni

L’acquisto dei monitor deve essere ponderato accuratamente perché tutta la musica che produciamo passa attraverso di essi. I progressi e i miglioramenti delle tecnologie di produzione rendono però possibile coniugare buone prestazioni con prezzi molto ragionevoli.

M-Audio è da sempre paladina di questa filosofia e le nuove BX6 e BX8 ne sono un esempio. Obbligati alla scelta propenderemmo, senza dubbio, sulle più grandi.

 

Genelec AcoustiTape: come trovare al volo la posizione giusta dei monitor

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L’acustica degli ambienti chiusi è una disciplina complessa che rende non banale la individuazione della corretta posizione dei monitor in una stanza. Il problema dipende sostanzialmente dal fatto che le onde sonore emesse dalle sorgenti (le casse) si riflettono sulle superfici (muri, vetri, ecc). La combinazione delle onde dirette e riflesse crea problemi alla risposta in frequenza del sistema che, in virtù di questo fenomeno, risulta tutt’altro che omogenea.

di Emiliano Girolami 

GenelecAcoTape

Il fenomeno può essere limitato con una corretta progettazione degli ambienti e con l’introduzione di oggetti di forma e consistenza particolari (bass trap, diffusori, superfici assorbenti, ecc) che, introdotti in punti strategici, servono a limitare le disuniformità della risposta in frequenza.

Arrel Audio CL-125-4 e CL-123

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Arrel Audio è una nuova azienda italiana che propone componenti per high end dedicati alla produzione musicale. Non tradisca la novità del brand perché nel reparto R&D dell’azienda opera Livio Argentini, personaggio storico dell’audio engineering italiano. Sul catalogo troviamo una linea completa di prodotti per tracking, mixing e mastering, un’interessante splitter per chitarra/basso e, in arrivo,  un set di componenti per la serie 500 (presto su questi schermi). Ovviamente si tratta di tutto materiale Made in Italy.

Di Emiliano Girolami

Arrel_Front

La prova di oggi è dedicata al quad mic-line preamp CL-125-4 e alla channel strip CL-123 entrambi appartenenti alla serie Classic. Ma procediamo con ordine.

Warm Audio, WA76 Limiting Amplifier

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Il compressor-limiter UREI-1176 ha visto la luce, nella sua prima versione, alla fine degli anni ’60. Era una macchina completamente a stato solido che si è subito affermata negli studi di tutto il mondo per il carattere che riusciva ad impartire ai suoni che lo attraversavano.Nel tempo il circuito originale ha subito diverse modifiche. A detta di molti, la Revision D è quella che interpreta al meglio le caratteristiche di versatilità, musicalità e, a volte, aggressività che l’1176 è in grado di esprimere.

Di Emiliano Girolami

WA76_1

Molte aziende si sono cimentate nella riproposizione di cloni dell’originale (commercializzato oggi da Universal Audio) è, tra queste, Warm Audio ha da poco rilasciato il primo batch di 500 unità con circuito ispirato alla Revision D di cui sopra. Una di queste (la num. 370) è finita nel nostro studio grazie alla disponibilità di Midiware.

IGS Audio – ONE Leveling Amplifier

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C’era un tempo, qualche anno fa, nel quale l’unica opzione possibile per realizzare circuiti elettronici era utilizzare tubi a vuoto. Non c’erano transistor né circuiti integrati, non esisteva il concetto di vintage e i progetti miravano a realizzare apparati con bassa distorsione e elevata banda passante.

di Emiliano Girolami

IGS One LA angled

Gli adattamenti di impedenza si facevano con trasformatori e, spesso, i vincoli erano determinati dalle scarse capacità di trasmissione dei canali radio. Il controllo automatico del guadagno serviva per evitare di eccedere i limiti di banda delle trasmissioni radio FM. I primi compressori servivano a questo ed erano macchine imponenti realizzati, appunto, con valvole e trasformatori.

SSL on tour, la data di Roma

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Insieme a un nutrito gruppo di operatori e appassionati ci siamo ritrovati (il 21 febbraio 2014) nella sede Midiware di Roma per assistere alla presentazione della nuova console Matrix2 di Solid State Logic. Locale adeguato, atmosfera amichevole e drink erano garantiti da Francesco Borsotti e Gino De Dominicis (Rispettivamente Presidente e Responsabile Divisione Pro di Midiware). Nathan Hernando di SSL, invece, si è preoccupato di illustrare le caratteristiche e le possibilità offerte dai dispositivi oggetto della dimostrazione.

Di Emiliano Girolami

Seminario

Primo device ad essere illustrato (con dovizia di particolari e molti esempi pratici) è stato il Nucleus (superficie di controllo dotata di una sezione analogica sufficiente a gestire le necessità di un project studio) che controllava una sessione di Logic consentendo la gestione semplice e veloce di tutte le funzionalità.

Effetti Minifooger, Drive, Boost, Trem, Ring

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Lasciate ogni speranza voi che entrate. Dietro la porta c’è Bob Moog pronto a farvi cambiare tutte le convinzioni che avevate fino ad ora sugli effetti per chitarra o basso. Una nuova linea da Moog composta da cinque pedali. Ne abbiamo provati quattro.

Di Emiliano Girolami

Boost-3-4

Tutti uguali dal punto di vista meccanico, sono alloggiati in un contenitore metallico a prova di bomba e di forma ergonomica, atta a favorire l’intervento del piede sullo switch di attivazione.  Le connessioni sono tutte sul lato superiore. Si parte dall’alimentazione a 9V (negativo al centro) e, a seguire, troviamo uscita, input per pedale di espressione e ingresso.  Non vi nascondiamo che vederli tutti in fila sul pavimento fa un certo effetto.

SM Pro Audio – Tube Box

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Conosciamo l’azienda da tempo, per la presenza in studio di alcuni utili oggetti (PM84 preamp, Nano Patch+, M Patch2 e Juice Rack1). I designer australiani hanno scoperto le loro carte anche nell’ormai affollato campo della serie 500 e il Tube Box è l’ultimo rappresentante della pattuglia.

di Emiliano Girolami

Fig1

 

In un singolo slot, il Tube Box racchiude un preamplificatore Mic/Linea con stadio valvolare e un compressore ottico.  L’affollato pannello frontale comincia con un VU meter a bobina mobile che indica il livello di uscita oppure, a compressore inserito, la riduzione di guadagno. A seguire il potenziometro che regola l’output level affiancato da uno switch per l’inversione di fase.

Golden Age Project Pre-573 preamp per system 500

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Ricco di opzioni, questo preamplificatore è la versione secondo GAP dello storico 1073 adattato per il formato API VPR500. Rosso come tutti i componenti della casa è in grado di gestire segnali microfonici, di linea e instrument. Promette suoni vintage buoni per tutti i generi con un occhio di riguardo per quelli più sanguigni. Esaminiamo le caratteristiche e le opzioni per capire meglio come funziona.

di Emiliano Girolami

GAP_Pre573_Fig3

Il pannello frontale è rosso come il metallo che scherma il circuito stampato e i componenti. Rimuoviamo uno dei pannelli per curiosare all’interno e troviamo un assemblaggio affollato dal quale emerge il trasformatore d’uscita.

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