Archive for maggio, 2020

Warm Audio BUS-COMP, la compressione VCA secondo Bryce Young

Written by Emiliano Girolami on . Posted in no-categoria, Recording

Il bus compressor basato su Voltage Controlled Amplifier (VCA) ha fatto la storia della musica moderna da quando è comparso nelle console Solid State Logic. La sua capacità di dare solidità anche alle tracce più slegate lo ha reso uno strumento utile a chiunque si occupi di mixing.

di Emiliano Girolami

Figura 1

Non poteva mancare la proposta Warm Audio in questo ambito e, come al solito, il rapporto qualità/prezzo sembra essere il primo punto a favore (ma non l’unico come vedremo nel seguito) del nostro BUS-COMP.

Arturia OB-XA V

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software

L’ultima aggiunta nella V-Collection, ma sembra ci sarà un periodo di possibile acquisto indipendente – è il seminale polifonico analogico commercializzato nel 1980 da Tom Oberheim. Lo strumento, uno dei primi veri polifonici analogici moderni, segna il cambio di direzione nella Oberheim Eletronics che dalle prime realizzazioni S.E.M. a 2, 4 e 8 voci con componentistica discreta, inaugurerà la stagione degli integrati CEM-Curtis Electro Music, culminante con gli ambiziosi modelli Xpander e Matrix-12.

Di Enrico Cosimi

Schermata 2020-05-19 alle 10.27.51

E’ con un OB-Xa che Edward Van Halen registra le parti synth di Jump, nell’album “1984” (pubblicato nel 1983) gettando le basi di quel Synth Rock che avrà numerosi proseliti negli anni a seguire.

Lo strumento segue il classico dual oscillator design, con doppio inviluppo, ma si distacca dalla concorrenza – principalmente dal Prophet 5, per una serie di interessanti soluzioni. La struttura a voci separate (può essere acquistato a 4, 6 o 8 voci) e la diversa architettura di indirizzo permettono l’impiego dello Split Mode, con due suoni simultaneamente Upper e Lower (ascoltare la intro 1984 di E.V.H. per capire di costa stiamo parlando); grazie agli integrati Curtis, è più facile disporre il filtro in comportamento 2 o 4 poli – ci si allontana dal classico suono Oberheim, ma si conquista una maggior modernità sonora. Rispetto al precedente modello OB-X, le memorie passano da 32 a 120, con gestione dello Split e inserimento della PWM sotto controllo del Filter Envelope Generator.

Dopo, il modello OB-8 inaugurerà un ulteriore cambiamento nella routine di auto-tune (da sempre considerata “troppo perfetta” dallo stesso Tom Oberheim), portando i polifonici del marchio verso quella caratteristica timbrica comune a tutti gli altri strumenti successivi.

Moog Subharmonicon

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Gear

Il Moog Subharmonicon appartiene a quella categoria di apparecchi (Werkstatt, BFAM, DFAM, Spectravox…) originalmente concepiti per essere realizzati durante le settimane dei MoogFest dai partecipanti all’evento e – in alcuni casi – successivamente commercializzati per dare seguito a una soverchiante domanda.

Di Enrico Cosimi

Schermata 2020-05-11 alle 08.23.43

Subharmonicon è un sintetizzatore analogico semi modulare poliritmico che si aggiunge alla famiglia già composta da Mother-32 e DFAM (non contando gli altri apparecchi, appunto, realizzati solo all’interno del circuito MoogFest).

Uso della Impulse Response (IR) per la chitarra acustica e custom IR da DRAPsound

Written by Emiliano Girolami on . Posted in Gear, Software

Lungo preambolo

La risposta all’impulso è uno degli innumerevoli modi di rappresentare il comportamento di un sistema. Senza scendere troppo nei dettagli tecnici, un “sistema” è un qualsiasi meccanismo che, sottoposto a uno stimolo, lo recepisce e ne elabora una risposta. Capirete che, con una definizione così ampia, dire “sistema” può voler dire tante cose. Un sintetizzatore è un sistema così come una chitarra. Anche l’evoluzione di una epidemia può essere rappresentata con un sistema (e infatti i modelli previsionali più affidabili lo fanno) così come una fabbrica o una nazione.

di Emiliano Girolami

La risposta all’impulso (che da ora in poi chiameremo IR mutuando l’acronimo dall’inglese) funziona particolarmente bene quando il sistema è lineare (e qui si potrebbe aprire un lungo dibattito ma non lo faremo) ed è parente stretta della funzione di trasferimento che è la madre della risposta in frequenza (modulo e fase).

 

ImpulseResponse5-768x658

 

Questo è un concetto fondamentale della teoria dei sistemi: rappresentazione nel tempo e rappresentazione nella frequenza sono equivalenti. Cambia solo il punto di vista!

sE Electronics V7 con SSL SiX: il suono dello studio anche nel live

Written by Emiliano Girolami on . Posted in Gear, Recording

Avevo preso (grazie a Midiware) un microfono sE Electronic V7 da provare per alcune date in piccoli locali con un set acustico di sola chitarra e voce. Il lockdown legato al COVID19 ha fermato tutto e mi sono ritrovato “costretto” a rimanere nel mio home studio per qualche settimana. Il microfono era già con me e allora ho pensato di simulare quello che avrebbe potuto essere nel live approfittando della disponibilità del “piccolo” di casa Solid State Logic. Di SSL SiX abbiamo già parlato per il suo impiego in studio (home o, al massimo, project) ma, volendo portare precisione e pulizia anche nel live, per situazioni come quella che avrei voluto proporre (richiede solo due canali), si può fare. Per come è configurato, comunque, SiX potrebbe supportare anche un trio chitarra-tastiera-voce o DJ set.

Di Emiliano Girolami

sE-V7cut

Torniamo al microfono. Il V7 è un super-cardioide con capsula dinamica realizzata attraverso una innovativa bobina in alluminio avvolta su un magnete di neodimio. Nella confezione, oltre al microfono, si trova una clip per l’asta, un adattatore per viti a passo stretto, una custodia morbida e un wind screen che (attenzione!) va montato all’interno della griglia protettiva. La costruzione è robusta e la forma è quella tipica dei microfoni usati per il live con il fronte appiattito. La capsula è dotata anche di uno shock mount interno che serve a ridurre i rumori derivati dagli urti e dai maltrattamenti del live.  Bello, comodo e robusto.

Riparliamo di Massive

Written by Enrico Cosimi on . Posted in Software, Tutorial

Massive di Native Instruments è un piccolo capolavoro della sintesi wavetable. Nel documento che potete scaricare qui, troverete qualche spunto di riflessione in rapporto a due punti spesso considerati difficilmente superabili: l’escursione utile dello Stepper (come fare sequenze più larghe di un’ottava?) e come allungare la durata in step dei Performer (come fare sequenze più lunghe di 16 passi articolati?).

Di Enrico Cosimi

Schermata 2020-05-02 alle 14.52.04

Come al solito, buona lettura.

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